domenica 17 novembre 2024

MotoGp 2024, chi ha vinto e chi ha perso

dedicato all'amico Riccardo Rossi Ferrini

Finalmente, dopo l'ultimo campionato "buono" del 2019 e quello "accettabile" del 2023 si è rivisto un mondiale con un po' di pepe, con del sano condimento, che a noi appassionati piace sempre. Senza togliere nulla a Mir, Quartararo e Bagnaia 1 (complice soprattutto i vari "problemi nel mondo") il 2023 e il 2024 ci ha reso dei vincitori più "veri", quelli che hanno fatto a carenate, che si sono sorpassati, che hanno fatto errori e che sono stati più conservativi. A tal proposito inizierò nel fare un'analisi partendo proprio dal vincitore Martin su Ducati. Il 2023 gli è servito da lezione per poter capitalizzare quest'anno quei 10 punti in più rispetto a Bagnaia che gli sono serviti per vincere il mondiale. Poco importa delle 11 vittorie dell'italiano se poi cadi anche 8 volte. Alla fine Martin ha letto le gare con più cinismo mentre Bagnaia, già comunque vincitore di due mondiali, ha preferito strafare e secondo me ha fatto anche bene. Ha vinto Ducati non intromettendosi ad ago della bilancia favorendo il team interno, piazzando 4 moto nei primi 4 posti della classifica finale, 2 ufficiali, una clienti ufficiale e una clienti. A Bagnaia non rimprovero nulla se non staccarsi da quel rapporto tossico che è la VR46. Caro Francesco, sei un ottimo pilota, un bravo ragazzo e non hai bisogno di tutta quella pletora di "sbavatori e asserviti". Vivi da Bagnaia e basta!! Ha vinto Marc Marquez (e Gresini) risorto dalle ceneri trovando una nuova casa, quel Team Gresini (fischiato dai soliti mancamentati a Misano) accogliendosi a vicenda e ritrovando la serenità e la voglia di guidare e vincere. Di Corto Venerdì Pirro (mi sembra che conosca bene la Ducati) ha detto come ha fatto Marquez ad andare così forte con la GP23... Ha vinto Pramac, non solo il titolo piloti ma se ne va da N1 passando a Yamaha come team satellite, ma cosa più importante non pagherà più le moto ma verrà pagato!!! Paolino Campinoti ha fatto un po' l'attore utilizzando il passaggio di Marquez in Ducati Lenovo, ma lui i conti li aveva già fatti!!! Ha vinto Acosta che nell'anno del suo debutto ha già fatto parlare di se, con belle gare, tante cadute e un atteggiamento poco lamentoso ma vincente. Tra i nomi vincenti vorrei metterci anche Di Giannantonio che zitto zitto si è dapprima messo dietro chiaccherone Bezzecchi, che ad inizio anno pensava di giocarsela con Marquez a parità di moto (225 punti in meno) poi aggiudicandosi la GP25 l'anno prox.. Parlare del resto dello schieramento sarebbe come sparare sulla croce rossa sia sulle moto sia su qualche pilota e comunque vi rimando ad una lettura della classifica finale giusto per avere un'idea. 

Interessante invece sarà il prossimo anno dove il rimescolamento delle carte farà capire chi saranno i fenomeni veri e chi invece farà come Marini (uno a caso) che sceso da una moto vincente e montato su una moto mediocre (con la quale Marquez aveva fatto la pole pochi mesi prima a Portimao) non ha ricavato un ragno dal buco, anzi forse non ha trovato neanche il buco... Mi riferisco ovviamente a Martin e Bezzecchi che andranno in Aprilia, Bastianini in KTM così come Vinales e ciliegina sulla torta Marc Marquez nel team Ducati Lenovo con l'ultima evoluzione della moto, fino al cambio di regolamento nel 2027 ma questa è un'altra storia.

Un'ultima ma non meno importante nota sullo stato attuale dei piloti italiani. Di Acosta si parla già cosi come di Alonso fresco vincitore della Moto 3 ma gli italiani? Vedete voi per caso un pilota di cui parlare? Lunetta forse ma è ancora acerbo e il resto? Continuiamo pure con le accademie stile loggia, continuiamo ad avere un CIV dei ricchi, continuiamo a vivere di ricordi... Perfino la Turchia sta sfornando piloti interessanti, uno su tutti Toprak Razgatlioglu che a mio avviso sarebbe un bel cavallo in MotoGp... Da appassionato mi godrò il 2025 cercando di capire se quest'articolo invecchierà malissimo oppure ci avrà visto giusto... Ai posteri come sempre l'ardua sentenza

domenica 26 marzo 2023

Inizio col botto!!!

 


Dopo tanto attendere non si può dire che il moto mondiale non sia partito col botto visto anche le perplessità del nuovo format che ha introdotto la gara sprint. Sicuramente ha vinto chi sperava nei sorpassi e nella spettacolarità, ma la moto non è un auto e gli equilibri (nel vero senso del termine) sono ben diversi. A farne le spese è stato Enea Bastianini tirato giù durante una fase di sorpasso da parte di Marini. Poco male, situazione peraltro abbastanza frequente anche in gare "normali" però un piccolo dubbio viene sentite anche le parole di Bezzecchi "se queste sono le modalità mi adeguo". Certo due manches complete come in SBK dissiperebbero ogni dubbio ma quanto costa fisicamente una gara di MotoGP? Certo è che il Sabato si era già partiti forte con la inaspettata pole position di uno stratosferico Marquez che ha saputo sfruttare ogni cv della sua malconcia Honda e l'aiuto di qualche scia, ma di fatto una prestazione imperiosa. Poi la sprint race dove ha visto svettare di nuovo il duo Bagnaia Ducati dopo una serie di duelli con Martin e un nuvolo di piloti dove a spuntarla è stato proprio Marquez. Gli interrogativi sull'utilità o meno dalla sprint race si sono poi susseguiti per tutto il pomeriggio sui social e sulle varie dichiarazioni dei piloti dove alla fine non si è arrivati ad un giudizio definitivo. In altre parole la gara sprint al momento è rimandata. Una cosa è certa: Portimao è una pista stellare però andrebbe meglio adeguata per la sicurezza senza bisogno che accadano drammi come al povero Pol Espargaro. Ma era la gara vera a tenere banco per capire i vari passi in avanti delle case e dei piloti coinvolti nei vari cambi di casacca. Uno su tutti la conferma del campione di mondo Bagnaia e la sua Ducati che hanno ottenuto bottino pieno in entrambe le gare con una superiorità, a mio avviso, ancora di qualche decimo nascosta. Nulla si può muovere al pilota piemontese che al momento dimostra che il numero 1 non è sulla carena per caso. Prendendo il risultato della gara di domenica al momento il mondiale è Cosa Nostra perché dopo la Ducati seconda si è piazzata l'ottima Aprilia di Vinales a mezzo secondo, terzo Bezzecchi (Ducati), quarto Zarco (Ducati) e quinto Marquez (Ducati) rinvigorito dalla moto e dal bellissimo Team Gresini. Strabene anche le due KTM con il puntuale Binder e un ritrovato Miller già la davanti alla prima uscita. La nota dolente della domenica viene dal brutto incidente che Marquez ha causato tirando giù un ottimo (fino a quel momento) Oliveira centrandolo ad una velocità che in quel punto non poteva certamente avere e coinvolgendo in parte anche il povero Martin. In clinica mobile Marc ha parlato di guasto tecnico e sinceramente a questo punto sarebbero gradite delle prove da parte di Honda per poter calmare anche un pò gli animi giustamente scossi da quello che al momento sembra una condotta irresponsabile. Stonano un pò di più le dichiarazioni del Team Ducati erti subito a paladini della giustizia quando in realtà dovrebbe essere più Aprilia e Razali ad essere realmente seccati e in cerca di risposte. Tranquilli Tardozzi e Domenicali, anche quest'anno avrete vita "abbastanza" facile (meriti della moto e del pilota ovvio) quindi limitatevi a non fare troppo "gli sceriffi", ricordando un Jerez 2011 per esempio. Concludiamo la carrellata con Yamaha la grande assente di questo inizio dove sulla carta il circuito doveva essere un pochino a favore loro e con Honda che al netto di Marquez si deve accontentare di un buon Rins lontano dalle posizioni che occupava con la Suzuki. 

Le prossime due gare saranno importanti per vedere che piega prenderà il mondiale perché la coppia Ducati-Bagnaia mi ricorda tanto la coppia Ducati-Bautista... e spero tanto di sbagliarmi

Stay Tuned! Life is short, race hard!!!  

martedì 7 marzo 2023

Colpevole di superiorità (Round 1 e 2 SBK)


Nel più classico dei delitti il colpevole è sempre il maggiordomo anche se spesso la trama del romanzo tende a portarci fuori strada. Poco centra con il mondiale SBK ma chi ha "ucciso" il mondiale 2023, appena iniziato, è l'accoppiata Ducati - Bautista. Una super moto in mano ad un ottimo pilota che quest'anno è anche consapevole di quello che fa ed entrato in piena simbiosi con la sua cavalcatura. Non sappiamo se il simbionte sia Bautista o la Ducati fatto sta che il mondiale si giocherà per il secondo posto. E anche li il risultato pare scontato perchè Toprak e Yamaha formano una bella accoppiata vincente con una moto che al momento è capace di guidarla ottimamente anche il compagno di squadra Locatelli molto maturo in questi primi due round. Le altre Ducati sono li con un Bassani in piena riconferma di outsider ed un Petrucci che sta iniziando a prendere le misure con il Team Barni. A Mandalika abbiamo rivisto la Honda con un Vierge che l'ha portata sul terzo gradino del podio in Gara 2, frutto di impegno e di una guida accorta su un tracciato poco "pulito". Grande assente è la Kawasaki precipitata in un baratro nonostante un super pilota qual è Rea. 500 giri a parte sembra che la verdona non abbia fatto quello step da consentire di stare la davanti in tranquillità dovendo spingerla sempre oltre il 100% zona in cui gli errori si pagano (vedi la caduta in Gara 2). La realtà di oggi è questa: il mondiale è nelle mani di Bau-Duca senza se e senza ma, senza aver "rubato" niente a nessuno ne tantomeno reo di avere un razzo tra le gambe. Rinaldi in Gara 2 ha fatto un'ottima performance peccato che all'ultimo giro (di una gara ridotta nei giri) abbia completamente mollato pur avendo la stessa moto del suo compagno di squadra. Dopo 2 round lo spagnolo ha già un "mezzo round" di vantaggio ed è caduto nella superpole race di Mandalika. Comunque la mia non vuole essere una critica ne al mondiale ne ai regolamenti perchè da che mondo è mondo nel motorsport vince il più forte senza troppe influenze esterne o regolamenti "castranti" (infatti resta un mistero tecnico la castrazione della Kawasaki di 500 giri). A questo punto non ci rimane che vedere quanto riuscirà a vincere Bautista e quanti record batterà. Il resto sono solo chiacchere da bar. 

domenica 6 novembre 2022

Nel nome di Francesco Bagnaia (e non Pecco)


E finalmente dopo tanto tribolare, abuso di termini e consumato amuleti, Ducati è riuscita a vincere il mondiale piloti dopo quel meraviglioso 2007 targato Stoner. Due mondiali che non possiamo minimamente paragonare se non limitarsi a celebrare. E vorrei iniziare proprio da Francesco Bagnaia che alla fine di questo anno ha saputo raccogliere i pezzi di una stagione partita malino per poi raddrizzarla sul finale con una guida da vincente, complice anche un avversario veramente mancante. E non mi riferisco all'ottimo Quartararo ma ad una Yamaha che avrebbe dovuto gestire meglio i 97 punti di vantaggio dopo il Sachsering ma che invece a buttato alle ortiche con un mezzo non all'altezza del suo pilota. Dall'altro lato invece il binomio Bagnaia – Ducati non ha fatto altro che racimolare il più possibile vincendo il mondiale con 17 lunghezze di vantaggio. Questi sono i fatti al netto dei numeri e come ben sappiamo alla fine vince sempre chi ha più punti. Personalmente non avrei scommesso sulla vittoria del binomio italiano, più per un’antipatia che nutro nei confronti del Team Ufficiale, ma giù il cappello a Gigi Dall'Igna e all'ottimo lavoro di “marketing” di Ducati che ha piazzato 8 moto in griglia quasi tutte vincenti anche con piloti appena arrivati nella MotoGP. Pertanto, sportivamente parlando, i miei più vivi complimenti! 

Ma come sempre da appassionato di motorsport non posso esimermi dalle analisi e dalla critiche poco valutate da chi si lascia prendere dall'orgasmo collettivo del momento. La critica a Yamaha è la prima perché, una casa del suo blasone, non può permettersi un solo pilota al top con la moto mentre il resto vaga ramingo nelle retrovie. E il dito lo punto proprio a Morbidelli, quest’anno perso e ombra dello stesso che si classificò secondo nel mondiale 2020. Al contrario di Ducati che ha dato le sue moto anche ad altri che sono riusciti anche a far bene, Yamaha aveva il dovere di mettere in condizioni di vincere il suo talentuoso pilota, cosa che non ha fatto, pensando anche che in scuderia hanno un turco niente male... Nella stessa linea di Yamaha ci metto il colosso Honda che senza il suo fenomeno ha raccolto ancora meno della rivale. Infine perdonate la mia faziosità sportiva ma un campionato senza Marquez (al netto della forma) non è un campionato completo. Qualche dato? Nel 2020 Mir vinse con 171 punti (14 gare). Nel 2021 Quartararo 278, ed oggi Bagnaia 265. 2109 Marquez 420 secondo Dovizioso 269. 2018 Marquez 321 secondo Dovizioso 245. 

La MotoGP e i suoi ragazzi hanno ancora bisogno del fenomeno spagnolo perché se l’hanno prossimo Honda e Marc riuscissero nell’impresa di rivincere un mondiale, beh fate le vostre considerazioni… Senza pensare un Marc Marquez su Ducati... Intanto però ci va il fratello…

Un grande applauso va ad Aprilia che ha saputo raccontare una bella storia che si è un po' appannata nel finale, cosi come KTM dovrà essere più “amichevole” nei confronti degli altri suoi piloti perché Binder non può continuare a metterci le pezze. 

E poi c’è l’addio di Suzuki alle corse. Sicuramente non sono un esperto di economia di un’azienda ma chiudere l’avventura con una vittoria lascia veramente l’amaro in bocca viste anche le ottime prestazioni della moto e di un ritrovato Rins. 

De facto il prossimo mondiale verrà corso soltanto da 5 marche motociclistiche, Ducati, Honda, Yamaha, Aprilia e KTM e poco importa se alcune avranno un nome diverso sul serbatoio (Gas Gas). 

Attendendo l’altro titolo mondiale di Bautista sempre su Ducati il mio ringraziamento va sempre a tutti i piloti che ogni fine settimana di gare ci fanno sempre divertire e sognare!!!

lunedì 6 giugno 2022

La sagra del paese, MotoGp Barcellona 2022


Speravo in un fine settimana un pò diverso sinceramente visto che stiamo parlando di un campionato del mondo, ma ancora una volta le non leggi degli uomini hanno fatto si di rendere "improvvisato" un circus che dovrebbe avere altri standard di sicurezza e valutazione. Dito puntato ancora una volta sulla direzione gara inerme dopo il fattaccio di Nakagami che ha pensato bene di stendere gli incolpevoli Bagnaia e Rins, due pretendenti al titolo, falciati di una condotta irresponsabile alla prima curva. Per il pilota di Cecchinello non ci sono scusanti cosi come per chi deve giudicare un fatto così palese e chiaro.

Si badi bene nessuna gogna mediatica ma "falsare" il risultato finale di un mondiale per gesti come questo... Da sagra di paese ci metto dentro anche i chiacchericci sui vari e presunti trasferimenti di piloti, uno su tutti Bastianini che ha vinto si tre gare ma ieri ha fatto il secondo zero consecutivo in una pista sulla carta favorevole a Ducati cosi come Miller gia in preda delle nebbie austriache. Che senso ha parlare di team ufficiale o meno quando si buttano via due gare così? Sembra di assistere ad una telenovela invece che a un gran premio fatto di gente cazzuta su moto cazzute. Vogliamo parlare di Espargaro? Capisco che le altezze possano indurre inebriamenti da vertigine ma non accorgersi che manca ancora un giro alla fine della corsa quando sei secondo... Alla fine però il buon Aleix lo perdono per tutto quello che sta facendo. Chi sguazza in tutto questo è Quartararo con la sua motina tanto criticata, che solo lui riesce a guidare magistralmente e che al netto vince una gara per distacco nonostante tutta la cavalleria Ducati che ieri ha potuto sorridere con un ritrovato Martin e un buon Zarco. Una buona gara l'ha fatta anche Marini (sesto) seguito da un Vinales da sufficienza. Evitiamo di parlare di Honda che senza il suo vero fenomeno vale i risultati ottenuti sul campo.

In Moto2 c'è da segnalare l'ottima gara di Vietti concreto e "risparmiatore" che ha trovato questa vittoria dopo che Roberts ha pensato di buttare il tutto alle ortiche quando era in vantaggio di 2.5 secondi, comunque sicuramente un errore meno grave di quelli sopra menzionati.

Alla fine il mucchio selvaggio della Moto3 si è rivelato il più "serio" con la bella vittoria di Guevara e l'ottimo secondo posto del giovane Munoz. Non so cosa realmente sia capitato a Foggia ma se davvero fosse stata la catena... inseriamo il Team Leopard nella sagra di paese. 

Un ultima considerazione sugli spalti abbondantemente gremiti di Barcellona a dispetto di quelli del Mugello: evidentemente in Spagna oltre ad essere più appassionati sono anche più furbi sui prezzi? Sicuramente un pubblico molto sportivo perchè al ritiro di Foggia, alla curva 10, è partito un bellissimo applauso "consolatorio" di antica e sportiva memoria.

Prossimo round al Sachsenring senza Re Marquez con la speranza di vedere una gara senza se e senza ma, senza troppi discorsi ma con tanto gas perchè Quartararo non è uno facile da battere, se poi gli avversari sono questi... Stay Tuned!!!!

lunedì 30 maggio 2022

Io sono io e voi non siete un gatto!


Premetto che il titolo l'ho rubato ad una locandina di una mostra felina, ma che subito mi ha suscitato una forte ilarità ma anche una grande verità: i gatti sono esseri superiori (come anche tante altre specie animali ovviamente). Ma adesso prendiamo il gatto. Per molti il gatto è un'opportunista, senza sentimento, buono solo ad avvicinarsi quando gli fa comodo. Niente di più falso! In primis tu non adotti un gatto ma è lui che adotta te. Ci sono numerosi casi in cui il gatto, dopo essere stato preso da piccolo, si sia allontanato dall'abitazione del suo umano (avendo avuto la fortuna di vivere a piano terreno) scappando perchè quell'ambiente, o le persone, non era di suo gradimento. Io stesso ho adottato un gatto da garage che non voleva saperne di stare dentro un appartamento. Il gatto non è un cane. Il gatto vive anche senza di te e se abbandonato riuscirà in breve tempo a ritornare al suo stato selvaggio che oggi chiamiamo FERAL. Quello che colpisce di più di un gatto è la sua curiosità nell'apprendere il mondo che lo circonda nella maniera più analitica possibile, memorizzando ogni singolo angolo e ogni singola situazione che possa metterlo al sicuro. Se vi capita di essere adottati da un felino seguitelo nel suo arco di crescita oppure, se già adulto, nel suo approccio alla casa del suo nuovo amico.

Il gatto entra nelle nostre vite in punta di piedi come il suo incedere a passo felpato, elegante, rapido mai confusionale. Il gatto non vede mai la forma del nemico ma la sua essenza e tanti sono gli episodi ripresi dove il gatto allontana un coccodrillo o un orso, e non a caso le arti marziali orientali si basano proprio su questo aspetto. Gli antichi egizi si facevano seppellire con un gatto ai piedi affinché allontanasse gli spiriti malvagi. "Dio ha creato il gatto affinché l'uomo potesse accarezzare la tigre" citazione mai più calzante se avete avuto a che fare con un gatto. Se siete amanti degli animali vi consiglio un giorno di adottarne uno, meglio due se sono fratelli. E' un'esperienza che vi cambierà la vita. Io ne ho avuti diversi e di tutti conservo un ricordo di vita e in un certo senso credo che la loro scia vitale sia ancora accanto a me in attesa di ricongiungerci all'inizio del Ponte.  

domenica 29 maggio 2022

Mugello terra di conquista e disgrazia


Sicuramente chi ha conquistato il feudo in terra toscana sono stati gli alfieri del Team Aspar, un sempre più maturo Acosta e un ottimo Bagnaia che ha cancellato la delusione di Le Mans. Bene anche Quartararo (secondo) e il proseguo della favola Aprilia con Espargaro anche se in molti non si sono accorti degli ottimi tempi di Vinales a fine gara. Menzione d'onore al duo Bezzecchi, Marini sempre ai vertici del fine settimana cosi come per la bella (e coraggiosa) pole di DiGiannantonio e ad un buon ritorno a quel talento "sprecato" di Pasini in Moto2. Disgrazia invece per Bastianini che ha gettato al vento punti importanti, entrambe le Suzuki per le terre (saranno contenti ad Hamamatsu di ritirarsi), ed un Miller scomparso. Canet in Moto2 ha gettato un'ottima occasione per accorciare su Vietti oggi ritiratosi per un guasto tecnico, cosi come Foggia ha gettato al vento una gara già (quasi) vinta. Questi sono un pò gli argomenti salienti di un fine settimana che ha visto Marc Marquez annunciare che si sottoporrà alla quarta operazione per "assestare" gli esiti di quella maledetta caduta del 2020. Voci di corridoio narrano di un braccio destro pieno di lividi da qui la decisione di cercare di risolvere completamente il suo problema. Certo è che per il terzo anno consecutivo il moto mondiale vive su individualismi che in passato sarebbero arrivati forse nei primi 5 ad eccezione di Quartararo che sembra essere il più concreto nonostante una moto "inferiore". La mancanza di Marquez si è fatta sentire e si farà sentire perchè anche oggi uno nelle sue condizioni ha fatto decimo. Sportivamente spero che ritorni al 100% del pilota che era perchè al momento non vedo lepri in grado di fare la differenza. I 363Km/h di Martin in fondo al rettilineo sono un bel dato da sfoggiare per le statistiche ma a questo mondiale manca personalità e al momento l'unica favola che ci piace leggere è quella di Aprilia che sta capitalizzando una condotta del suo pilota di punta. Sarò ripetitivo fino all'ossessione ma se in Ducati invece di fare le bizze come dei bambini avessero fatto meglio i loro conti a quest'ora avremmo un Lorenzo sicuramente almeno una volta campione del mondo con la rossa, vista anche l'assenza dell'unico pilota in grado di batterlo nell'arco di una stagione.


Prossimo round Barcellona, pista simile al Mugello dove avremo qualche risposta in più su tutti e tre i campionati e magari con delle news positive sull'esito dell'operazione di Marc. Tanti auguri campione!!! 

lunedì 23 maggio 2022

Il buono, il brutto e il cattivo WorldSBK Estoril 2022

 L'avevo scritto ad inizio campionato e adesso ne abbiamo la piena conferma: Rea, Bautista e Ragztatioglu (prima o poi lo scriverò bene senza copiare) fanno un altro sport. Piloti puri, cristallini, ognuno con il suo talento, capaci di fare una differenza abissale nei confronti del resto del gruppo che ieri alla gara sprint (10 giri) ha preso quasi 30 secondi. Il buono Toprak con quella faccia "normale" quasi fosse ad un track day ma cattivissimo quando è in sella dove, senza alcun timore reverenziale, maltratta la sua moto come fosse un giocattolo. Il brutto Bautista (buttiamola sulle treccine inguardabili) il più piccolo dei tre, che sembra uscito da un fumetto ma capace di una gestione attenta di una Ducati che sembra fatta apposta per lui. Il cattivo Rea mai domo, capace di infilarti la sua Kawasaki in pertugi che solo lui riesce a vedere, un'accoppiata micidiale che solo uno stupido regolamento gli ha impedito di combattere per il titolo nel 2021. Sicuramente lo avrebbe vinto lo stesso il turco, ma gli errori fatti da Rea l'anno passato sono frutto di quelle "modifiche" obbligate che hanno fatto dare al pilota Kawasaki il 110% ogni gara portandolo inevitabilmente all'errore. In MotoGp si guarda molto spesso all'età, alla promessa, a quel voler per forza "tirare su" nuove leve, ma fossi una casa ufficiale qualche wild card le farei fare a questi tre, come avverrà per Toprak a Giugno su Yamaha. Se guardiamo la classifica della MotoGp a parte i soliti noti per il resto sono solo comparse che navigano tra mille dubbi, penso a Morbidelli, Dovizioso tanto per citarne due con moto ufficiali. Al netto del ritiro mi immagino Rea su una Suzuki concettualmente molto simile alla verdona e perchè no, un Bautista sulla stessa moto di Bezzecchi o Marini. E' sempre la vecchia storia sui confronti impossibili tra piloti di MotoGp e SBK ma credo, vista anche l'evoluzione delle derivate di serie, che oggi questo "travaso" sarebbe possibile e interessante. Purtroppo questo è solo fanta mercato e l'unica opzione che abbiamo è quella del test di Toprak tra un mese. Al momento questo mondiale vede un bel duello tra Bautista e Rea con Toprak staccato di oltre 50 punti alla ricerca della sua prima vittoria, ma sempre sul podio e statene certi che farà di tutto per tornare in vetta, anche se Yamaha sembra aver avuto un piccolo stop evolutivo. Prossimo round Misano terreno di caccia un pò per tutti e tre e comunque, come sempre, vinca il migliore!!! 

lunedì 2 maggio 2022

La gara perfetta

Senza ombra di dubbio Portimao e Jerez sono state due gare perfette per Quartararo e Bagnaia. Ad onor del vero più ad appannaggio del francese che dell'italiano, però resta il fatto di due gare magistrali e imperiose. In Portogallo Fabio ha messo in mostra tutto il suo talento su di una moto che solo lui riesce a guidare così come ieri a Jerez dove è arrivato a 0.2 da Bagnaia senza mai mollarlo di un metro, attendendo, forse, una sbavatura del ducatista che non c'è stata. Per l'alfiere Ducati invece la prima gara degna della moto e del team visti gli scarsi risultati di inizio campionato. Tra i due protagonisti permettetemi di inserire anche Aleix Espargarò visto che in entrambe le gare ha fatto terzo in maniera intelligente e accurata attendendo l'errore degli avversari, ieri quello di Marquez e Miller. Sei gare, cinque vincitori con due piloti, Quartararo e Espargarò più costanti tanto da aver preso un pò di margine su Bastianini e Rins molto altalenanti. Peccato perchè Enea era partito bene (l'unico con due vittorie all'attivo) ma poco costante sul rendimento generale escludendo la gara di Mandalika e questo dovrebbe fargli suonare un pò la carica per le prossime gare una delle quali il Mugello. Un discorso a parte lo vorrei riservare a Marquez dato che innegabilmente rappresenta ancora un pò l'ago della bilancia anche se non si è mai affacciato alle posizioni da podio. Nonostante i due zeri è a 45 punti dalla vetta (11 in meno di Bagnaia per intendersi) ma la cosa bella è che sembra non voler mollare, facendo delle gare più accorte come quella di ieri, anche se ci ha offerto di nuovo uno dei suoi numeri il che fa ben sperare. 

L'unico dubbio che può sorgere, pensando male, sono questi vincitori un pò a random, quasi a dimostrare una certa imprevedibilità ad ogni gara, cosa cara allo spettacolo ma... non vorrei frutto di una strategia. Vedremo in seguito. Prossimo round Le Mans tra quindici giorni ma già da oggi avremo (forse) qualche risposta in più dai test spagnoli.

sabato 30 aprile 2022

Dietro questa maschera

"Dietro questa maschera c'è un uomo e tu lo sai" cantava Renato Zero tanti anni fa. In effetti dietro quel personaggio bizzarro fatto di trucchi, lustrini e paiette c'era (c'è) un uomo che ha cantato tante sfumature e sfaccettature della nostra vita "intima", pensando a Triangolo o Mi vendo, cose divenute poi "normali". Ma oggi dietro la maschera degli italiani non ci sono ne uomini ne donne ma solo zombie, neanche piegati ad una volontà esterna ma semplicemente piegati dalla poca voglia di lottare, dalla poca voglia di sentirsi liberi. Entrare in un bar mascherati, levarsi la maschera per bere il caffè e nel contempo parlare, per poi alzarsi rimascherati e uscire non è tutela della salute pubblica. Andare a scuola mascherati mentre in discoteca no, non è tutela della salute pubblica ma solo un esperimento sociale, l'abituare il gregge a percorrere il solito sentiero. Il paradosso è che i giovani camminano ancora mascherati perchè il piano di rincoglionimento ha funzionato. Come può non essere fastidiosa una benda davanti alla bocca? Come può una benda impedirti di ricordare quant'è bella l'aria respirata a pieni polmoni? Ma non vi sentite privati della vostra volontà e individualità?  Vi siete talmente assuefatti al mainstream che avete smesso anche di porvi delle domande. Possibile che mi incazzi solo io quando per "forza" devo indossare la benda per fare acquisti di prima necessità? Dal 2020 non sono più entrato in un ristorante che chiedesse la maschera. Niente più cinema o teatro. Ho smesso di fare spettacoli per non vedere la gente tra il pubblico mascherata. Sapete perchè? Perchè è dai vostri volti che ho sempre tratto l'energia per andare avanti, è dai vostri sorrisi che ho tratto l'ispirazione per nuove battute, ed è dal vostro cantare che la mia voce usciva meglio. Ricordate che dietro le vostre maschere prima c'erano uomini e donne. La maschera serve a loro per bendarvi, per zittirvi e cosa più grave, per sottomettervi. Renato Zero non è mai stato un sottomesso e ci ha sempre detto che era "l'uomo della stessa strada che tu fai". Cercate di ritrovare quegli uomini e quelle donne perchè i nostri figli sono in serio pericolo e ancora non hanno ben chiaro il concetto di libertà.

lunedì 11 aprile 2022

SBK Finalmente!!!, Aragon 2022

 Grande inizio della SBK nel fine settimana di Aragon. Finalmente si sono riaccesi i motori delle derivate e alla fine non è mancato neanche lo spettacolo. Al momento però le emozioni ce le forniscono solo tre piloti, Bautista, Rea e Razgatioglu con l'aggiunta di Rinaldi in grande spolvero su una pista amica. Tre belle gare che ci hanno fornito spunti interessanti non solo sul fine settimana ma anche quello che è stato il mercato piloti in questi ultimi due anni. Bautista ha letteralmente gettato via due anni di carriera in cambio di un ingaggio faraonico in pratica quello che sta accadendo a Redding. Toprak con tre terzi posti ha dimostrato di saper "digerire" un fine settimana non perfetto pur combattendo sempre come un leone ed Aragon non è proprio la sua pista. Rea ha dimostrato di essere ancora l'uomo da battere e che il regolamento l'anno scorso penalizzò di non poco la Kawasaki. E' vero che lui da sempre oltre il 100% ma la sua espressione al parco chiuso non era di un deluso ma di un soddisfatto. Certo veder guidare Bautista con quella facilità non è il massimo ma sappiamo che la ZX10 in mano a Johnny saprà essere un brutto cliente anche per il missile Ducati. Per il resto della compagine ancora tutto da dimostrare ad iniziare da Honda sempre nelle retrovie, BMW tenuta su da un buon Baz, Locatelli non male, meglio di GRT con un Gerloff misteriosamente poco incisivo. Bene Bassani partito un pò in sordina. Al netto di tutto il prossimo round di Assen ci dirà se sarà un mondiale a tre o se ci saranno degli outsider in grado di impensierire quei tre la davanti.

Doppio appuntamento anche per la Supersport con un bel risultato di Baldassarri all'esordio dopo aver vinto e perso con un esperto Aegerter  e con un buon Oncu con una Kawasaki in grande spolvero. Ottimo il terzo posto in gara due di Bulega (ottenuto dopo il ritiro di Oncu per guasto) con queste nuove moto sinceramente ancora da decifrare e non all'altezza delle "vecchie".

Ci vediamo nella terra dei tulipani, sperando nel bel tempo!

Orgasmo Bastianini!!!!!!!!!!!!!!!!!

Lasciatemelo dire: un Bastianini da orgasmo quello visto ieri ad Austin, ripresosi totalmente dalle nebbie delle pampas argentine. Ha fatto tutto bene con una gara magistrale senza sbavature, senza indecisioni. L'ha studiata sin dall'inizio, si è risparmiato e quando ha visto un piccolo cedimento degli avversari ha aperto il gas. Una vittoria cristallina che lo riporta in vetta alla classifica bussando alla porta di Ducati chiedendo di non lasciarlo "indietro" con lo sviluppo perchè Enea si merita tutte le attenzioni del caso. Può darsi che Ducati Aruba si ridesti arrivando in Europa ma al momento i suoi alfieri, in special modo Bagnaia, non sono così performanti come previsto. Un grande plauso va anche a Rins ottimo secondo e sempre più incisivo alla guida di questa Suzuki la quale, sarà un caso, sembra aver ritrovato la via dopo l'arrivo del buon Suppo. Sinceramente della gara di ieri mi sono rimasti impressi soltanto altri due piloti, al netto del risultato: Marquez e Quartararo. Magic Marc è partito ultimo ed è arrivato sesto dopo una rimonta da antologia concreta, alla Marquez, anzi per certi meglio forse ancora più matura e meno "spericolata". Dalle sue parole si evince che il leone ruggisce ancora e che sarà della partita. Bene anche El Diablo che ci ha messo veramente una pezza di classe su di una moto che gli altri stentano a guidare (Dovizioso quindicesimo). A questo punto fa bene Fabio a chiedere perchè la classe del pilota è fuori ogni dubbio, molto meno quella della moto. Per il resto del gruppo gara un pò "anonima" anche da parte di Aprilia che non è riuscita a trovare la quadra, sempre meglio comunque di un anno fa.

In Moto2 è successo di tutto dove i due pretendenti al titolo hanno buttato via la gara e ad averla la meglio è stato Arbolino alla sua prima vittoria, comunque non per demeriti altrui (forse Canet) ma per una buona visione complessiva della gara. Sul podio con lui Ogura e Dixon.

La Moto3 sempre super spettacolare con bellissimi duelli dei protagonisti dove a spuntarla è stato Masia su Foggia e Migno autori di una gara senza le esuberanze tipiche della categoria ma lottata fino all'ultima curva che sancisce la leadership mondiale di Foggia veramente maturo.

Ciliegina sulla torta la doppia vittoria al suo esordio di Petrucci nel Motoamerica. Grande Petrux!!!! 

Prossimo round in Portogallo dove inizieremo a capire chi sale e chi scende (non solo per le caratteristiche del tracciato) perchè la classifica è ancora corta in attesa del suo vero leader (io tifo per Enea!!) 

lunedì 4 aprile 2022

Aprilia!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! Finalmente!!!!


Grande vittoria di Aprilia e del suo pilota Aleix Espargarò dopo numerosi tentativi in tutti questi anni dal primo progetto Cube alle vittorie cristalline in SBK (3 mondiali) fino alla MotoGp. Vittoria netta, decisa, ben studiata contro un avversario che non ne voleva sapere di mollare l'osso, quel Martin che, al netto della sfortuna sarebbe davanti in campionato. Sono contento anche per l'anagrafica di Espargarò, un non più giovane pilota che ha dovuto percorrere 200 gare prima della sua prima (scusate il gioco di parole) vittoria (chi ha detto che gli "anziani" non sono buoni per la MotoGp?). Ciliegina sulla torta la vittoria di ieri ha portato Aleix in testa al mondiale in una classifica leggermente corta dove sulla carta i protagonisti dovevano essere ben altri. La vittoria Aprilia è stata salutata da tutto il paddock con affetto e questo ha reso una dimensione "antica" all'ambiente cosa che si era un pò persa negli ultimi anni. Parlando sempre della casa di Noale bene anche il settimo posto di Vinales (a lungo quinto) sempre più a suo agio con la moto e, conoscendo bene il talento di Maverick, ci aspettiamo un ulteriore step in avanti.

Suzuki è riuscita a piazzare Rins terzo e Mir quarto con una gara solida e con una moto che sembra la più bilanciata del lotto rinvigorita forse dal rientro del vecchio volpone di Livio Suppo. Vorrei poter dire cose belle su Ducati Lenovo Team ma sinceramente sembra sempre che gli manchi un verso cosa che invece sembra avere il Team Pramac. Sarà sicuramente la loro stagione però Bagnaia ha un punto in più di Marquez che ha saltato due GP. Purtroppo l'assenza di Magic Marc si fa comunque sentire perchè è innegabile che sia ancora lui l'uomo da battere e se il fato ci vorrà bene potremmo rivederlo in pianta stabile già da Austin anche perchè Honda senza di lui ieri è arrivata dodicesima (P.Espargarò caduto). Anche Yamaha non se la passa tanto bene e solo la classe di Quartararo ha messo una pezza su un ottavo posto in ombra considerando il circuito tortuoso che avrebbe dovuto mettere in risalto la bontà del mezzo della casa dei tre diapason, e con Dovizioso e Morbidelli ritirati per guasti tecnici. Peccato per Bastianini ieri un pò troppo confusionale nella gestione della gara cosa che è riuscita meglio a Brad Binder che al momento occupa la seconda posizione in classifica grazie a gare concrete.

La Moto2 ci ha regalato un'altra vittoria di Celestino Vietti partito a spron battuto in questo inizio campionato in maniera matura e consistente tanto da guidare la classifica già con 70 punti quasi il doppio rispetto alla MotoGp. Il suo diretto rivale Canet è gia a 21 lunghezze di ritardo seguito dal duo del Team Asia ieri secondi e terzi coin un Chantra particolarmente ispirato (l'intervista in Thai è stata mitica). In ombra un pò tutti gli altri ad iniziare da Lowes e da quello che doveva essere un matador, Acosta, anche se credo che stia ancora prendendo le misure prima di girare il gas a due mani. 

Ma la gara più bella ce l'hanno offerta i ragazzi della Moto3 con uno splendido duello tra Garcia e Foggia ma anche nel resto del gruppo con il rimontone di Sasaki, la bella gara di Rossi e il ritorno di Suzuki la davanti. Peccato per Masia tirato giù da un Migno un pò troppo arrembante che senza questo errore sarebbero stati sicuramente della partita fino al traguardo.

Dopo Mandalika sicuramente un bel ritorno alle gare in una pista con molti avvallamenti ma evidentemente digeriti un pò da tutti, e chissà se avranno ripristinato anche Austin o ci sarà il solito balletto delle lamentele. Curiosa la questione del Cargo 747 che non è arrivato in tempo per scaricare i materiali, ma i ragazzi del paddock hanno fatto veramente un bel lavoro.

Stay tuned!!!    

lunedì 21 marzo 2022

Dove sta andando il Motorsport?

Di solito a conclusione di una gara di motomondiale mi dilettavo nello scrivere una mia personale opinione sul weekend appena trascorso esaltando le gesta dei miei "eroi" preferiti in quella bellissima danza chiamata motociclismo. Purtroppo dopo questa strana domenica gli interrogativi sono maggiori rispetto alla gioia che una gara di moto può offrire. Si badi che stiamo parlando della massima espressione del motociclismo dove tutto è portato all'estremo tranne che nella scelta dei circuiti, all'indomani delle numerose problematiche che sono venute fuori con la gara in Indonesia. Certamente tutto viene "condizionato" dalle scelte commerciali che i mercati, in questo caso asiatici, possono offrire al motorsport, e la parata tra le strade della capitale ne è una dimostrazione lampante, ma ciò non toglie che la sicurezza debba essere messa in secondo piano. Sentire Rins dichiarare che "a fine gara avevo la tuta piena di sassi" non è una cosa bella, cosi come una riasfaltatura all'ultimo minuto non da molto morale a chi poi su quell'asfalto ci dovrà mettere le ruote e scatenare i cavalli. Visto che Don Carmelo Ezpeleta di recente ha fatto un uscita molto "liberale" (correremo solo nei paesi che non applicano la quarantena) potrebbe anche dire di correre nei paesi dove i circuiti possano garantire un certo standard di sicurezza, magari tenendo anche conto della stagione onde evitare le piogge torrenziali o temperature basse (vedi Philip Island) tipiche di certi posti. Che significa ridurre il numero dei giri di una gara per sicurezza? O si corre o si sta fermi ai box o non si va neanche in quel circuito. Mezze gare come quella di ieri non fanno bene allo sport ne tantomeno a chi vi partecipa. E' anche vero che nonostante siano passati diversi anni circuiti tipo Zeltweg non hanno cambiato il loro layout per le moto e tutti abbiamo ancora presente la mancata "strage" di 3 anni fa, cosi come ogni volta che si va ad Austin c'è il problema delle buche. Nel BSB o in America corrono già su piste particolari e lo sanno fin dall'inizio ma in un campionato del mondo, visti anche gli interessi e i costi, bisognerebbe pretendere un pò di più. Spero che la prossima gara in Argentina possa portare più argomenti da "pista" che mere considerazioni che non riguardano la corsa in se per se, perchè il nostro sport ha bisogno di un pò più concretezza specie nella gestione di un evento come una gara di motomondiale.

martedì 22 febbraio 2022

Maledetti...

 ...che tutti siate maledetti! Maledetti voi oligarchi con i vostri progetti di purificazione della razza umana, con i vostri progetti di controllo, con i vostri progetti di programmazione delle nascite, per le future generazioni che abiteranno questo pianeta. Che l’essere umano faccia schifo non è una novità, da quando quella massa di cellule in ordine sparso chiamata cervello ha iniziato a fare ragionamenti, l’istinto primordiale della sopravvivenza è stato sostituito dallo spirito di sopraffazione generando civiltà che si sono succedute illuminate e non. Il mondo ideale non esiste per ovvi meccanismi di diversità biologica ma l’essere arrivati a venir comandati da un manipolo di persone egemoni sul tutto il pianeta mi sembra veramente grottesco. A questo punto basterebbe leggere un po' di storia per confrontare le analogie che legano tanti fatti che si sono succeduti negli ultimi 300/400 anni per capire che qualcosa non torna. La percezione temporale dell’uomo medio è basata sulla vita dell’uomo stesso legata alle proprie esperienze ma non è così. 300 anni della nostra storia non sono niente se paragonati alle antiche civiltà che sono sopravvissute per 2, 3, 5 mila anni e forse più. Noi crediamo di essere i più evoluti esseri umani della storia, ma siamo ancora ad una fase embrionale rispetto a quello che lo studio sulle civiltà ci insegna. E’ bastata la pianificazione di una paura collettiva a fermare il mondo intero, a mettere paura nelle persone per poi comandarle come marionette. E paradossalmente è stata proprio la nostra era tecnologica ad amplificare la paura con gli strumenti che tutti giorni utilizziamo come televisori, cellulari, computers. Tutti connessi e interconnessi e tutti impauriti dalla solita fobia. Denominatore comune: la morte. Tutti nel regno animale hanno paura della morte perché l’attaccamento alla vita è un istinto primordiale, ma mentre l’animale la attende come conclusione del ciclo naturale della vita, noi siamo ancorati nel crederci immortali o almeno di proseguire il ciclo vitale nella migliore maniera possibile. Siamo troppi su questo pianeta? Forse, ma non sta certo all’uomo fare la conta dichiarando che “la terra non è fatta per ospitare 7 miliardi di persone” (cit). Ma nel mondo della comunicazione globale, nel mondo dove alcune persone si credono Dio, nel mondo dove gli stessi abitanti vengono comprati e corrotti, succede anche questo. Favorire un RESET in base al pensiero di pochi che hanno deciso per tutti gli altri. 66 milioni di anni fa un asteroide fece fuori il 75% della vita sulla terra. Ma voi non siete asteroidi! Siete solo parassiti come noi e che solo grazie alle vostre “fortune” pensate di poter soggiogare gli altri. Tra 500 anni verrete ricordati come si ricorda un breve periodo oscuro della storia cosi come ricordiamo il declino dei grandi imperi che ci hanno preceduto. Delle vostre opere non rimarrà neanche un mattone al contrario delle Piramidi di Ghiza, dei Maya, della Grande Muraglia Cinese, delle sculture di Michelangelo e dei palazzi del Brunelleschi. Per quanto riguarda il mio tempo, quello che sto vivendo, posso solo maledirvi per il male che state facendo alle persone meno fortunate, a quelle persone che credono nei vostri dettami, persone di ogni ceto sociale e cultura che hanno abboccato per ignoranza ma anche perché tronfi del loro sapere e poco umili per fermarsi a riflettere. Maledico tutti voi esseri insignificanti perché credete di portare un contributo alla storia del mondo ma che in realtà la morte giungerà anche per voi proprio come per tutti noi, ma la differenza sostanziale sarà per il vostro spirito che in dissonanza con le vibrazioni dell'universo resterà ramingo nei secoli dei secoli...