lunedì 27 settembre 2021

Vivere sognando, morire sognando

 Purtroppo siamo di nuovo a parlare, a commentare e a riflettere la morte di un ragazzino quindicenne nel motosport, ambito dove il rischio è di casa e nello stesso tempo custode di forti emozioni, in special modo per chi lo pratica. Ne ho veramente sentite tante in tutti questi anni la maggior parte commenti a sproposito dettati dalla scarsa conoscenza della "materia", dal qualunquismo, dalla retorica, da tutto quello che per loro "non esiste".

Il motorsport è meraviglioso a tutti i livelli, quel misto di follia al confine con l'ignoto, dove dietro ad ogni curva può celarsi il fato, che non conosci ma sai che c'è. I genitori dei nostri ragazzi che avviano un figlio alla disciplina conoscono i rischi, perchè non è una novità che la disgrazia sia dietro l'angolo al pari di quella di un figlio che va a scuola col motorino. Anzi, nelle caotiche città il rischio è molto più elevato ma un incidente stradale fa meno notizia. Perchè? Perchè siamo ipocriti. Non sono i 250 all'ora ad uccidere, non sono le curve a gomito per terra, ma è il destino al pari di un incrocio semaforico o di una precedenza. 

Ultimamente in pista si muore perchè travolti da altri piloti mai per cadute che ti fanno schizzare sull'asfalto a velocità impressionanti, quindi significa che è stato fatto molto in termini di sicurezza. L'ultimo a morire per impatto (se la memoria non mi inganna) è stato Kato a Suzuka nel 2003 sbattendo violentemente contro la cuspide di un guard rail, in circostanze che Honda non credo abbia mai chiarito. Ho sempre in mente due interviste lontane nel tempo l'una dall'altra ma incredibilmente uguali: Pasolini e Simoncelli. Entrambi hanno detto di essere consapevoli della presenza della signora in nero ma non avrebbero mai rinunciato a fare quello che stavano facendo. Simoncelli non si sarebbe mai visto dietro una scrivania (cit) e che guidare una MotoGp vale veramente il prezzo del biglietto.

Lo show deve andare avanti perchè fermarsi è da ipocriti. Su una cosa possiamo lavorare: le regole! 40 partenti nella SSP300 è una follia perchè in fondo al rettilineo c'è sempre una curva e 40 moto sono tante! Moto del tutto simili tra loro dove la differenza la fa qualche decimo al giro non garantiscono uno "sfilacciamento" del gruppo, come accade spesso anche in Moto3. 

Ha fatto bene il circus a non fermarsi perchè Dean Berta Vinales avrebbe fatto lo stesso perchè lui viveva sognando sulla sua moto da corsa con l'obiettivo di progredire fino ad arrivare al top. Un sogno che si è trasformato in tragedia ma non per lui. Sicuramente il suo ultimo pensiero era rivolto all'avversario che aveva davanti che avrebbe sorpassato con un "staccata all'interno" magari anche con una piccola carenata perchè lo scopo delle corse è e resterà sempre uno: essere il più veloce!

Ciao Dean, hai vissuto un sogno e te ne sei andato sognando. Saluta i ragazzi lassù e cercate di proteggere i vostri compagni qui "sulla terra" che ultimamente mi sembra che ne abbiano un gran bisogno!!!

lunedì 20 settembre 2021

SBK il punto a 4 gare (8 manches) al termine

 Mai come quest'anno la leadership del Cannibale Rea è stata messa in discussione, neanche nell'anno di grazia di Bautista su Ducati con le 11 vittorie sin dall'inizio. Quest'anno l'avversario è più tosto, più cattivo, più funambolico, senza alcuna reverenza nei confronti del numero uno indiscusso. Toprak Ragzatioglu (giuro che lo scriverò bene prima o poi) si sta dimostrando veramente all'altezza della situazione padrone di una moto che gli permette di fare quello che vuole e, a mio avviso, superiore tecnicamente alla Kawasaki, anche al netto della mancanza di quei famosi 600 giri. Ieri Rea ha chiuso un intervista con un sibilllino "preferisco non parlare" segno di una consapevolezza di un'inferiorità tecnica evidente che solo il talento del nord irlandese riesce a sopperire. Ma al momento sembra non bastare. Da grande estimatore di Rea mi tolgo il cappello di fronte al turco del quale apprezzo anche l'atteggiamento fuori dalla pista, per non parlare dello stoppie a fine gara 1 di Magny Course. Duello super incandescente quindi, sicuramente fino alla fine, ma che vede Toprak leggermente favorito. E gli altri? La grande sconfitta è sicuramente Ducati, anche se qualche sprazzo Redding lo ha avuto, cosi come Rinaldi ma un pò troppo poco per stare la davanti con i due protagonisti. Anche in questo caso ritengo Ducati altamente performante ma evidentemente poco propensa a soddisfare le esigenze dei suoi piloti. Avevano detto di avere una formazione a 4 punte comprendendo Daviez in Go Eleven e Rabat con Barni, ma non credo alla favola del "siamo tutti uguali". Chi ha sorpreso è il Team Motocorsa con Axel Bassani sempre più la davanti sempre più a suo agio con una moto clienti. Ducati ha scommesso per l'anno prossimo sul ritorno di Bautista ma non credo che possa ripetersi come nel 2019. Che Yamaha sia un ottima moto lo dimostrano anche i risultati di Locatelli oramai fisso nella top five mentre un pò ridimensionato è apparso Gerloff dopo il disastro di Assen. BMW e Honda ancora in alto mare o almeno lontano dai risultati che contano.

Considerando anche Redding la classifica però rimane impietosa se pensiamo che il quarto (Rinaldi) è a 183 punti dalla vetta e a 121 dal terzo segno di una forte "discrepanza" tra le prestazioni degli altri con la vetta della classifica.  

Conferme, ritorni, trasformismi e agonie... MotoGp 2021 Misano

 Senza dubbio in queste ultime settimane di motociclismo la notizia più saliente riguarda le due vittorie consecutive di Bagnaia, la prima ad Aragon contro Marquez e la seconda ieri a Misano contro Quartararo, in una sorta di esame di maturità superato in pieno visto appunto il calibro dei due sfidanti. E' anche vero che Ducati è ad oggi la moto migliore del paddok e solo l'accoppiata micidiale Quartararo - Yamaha riesce ad arginare. Detto questo evitiamo di gridare al miracolo, all'erede, al Messia, perchè per farlo bisogna vincere mondiali e non soltanto gare. Di certo la prossima gara sarà un crocevia per il binomio Ducati - Bagnaia visto che il resto della compagine ducatista ufficiale si è un pò persa nelle retrovie, tranne che il primo guizzo strepitoso di Enea Bastianini ieri, sul circuito di casa, partito decimo e arrivato terzo con il passo dei migliori e giro veloce. Gara da vero leader quella di ieri e probabile risorsa per le gare rimanenti (forse) sempre ammesso che Ducati abbia voglia di mettere più piloti tra Bagnaia e i leader del mondiale. Di queste due gare rimane la conferma di un Marquez in netto miglioramento e di un Aprilia sempre nella top 6 con il bellissimo podio di Aragon frutto di lavoro e totale abnegazione sia della squadra sia del pilota. 

Per il restante della griglia che dire? Yamaha senza Quartararo vale la posizione dei suoi piloti, Suzuki ancora in alto mare con un altalenante Rins e un costante ma non troppo performante Mir. Honda ancora appesa a San Marquez con la speranza che le voci di un suo miglioramento siano vere. 

Poi ci sono rientri illustri quali Morbidelli nel team ufficiale e Dovizioso al suo posto nel quasi defunto team Petronas ma al momento non giudicabili. Interessante invece l'arrivo di Vinales in Aprilia e l'approccio di entrambi per cercare di essere subito competitivi nonostante una moto totalmente diversa dalla Yamaha. Al momento anche loro non giudicabili ma secondo me avremo già qualche riscontro positivo prima della fine campionato.

Per le agonie lascio a voi la scelta tra le quali inserisco anche del giornalismo agonizzante ai limiti del ridicolo, marchettari fino al midollo, quando basterebbe davvero poco per una telecronaca divertente ed imparziale evitando gufate e complimenti a denti stretti.

Stay Tuned!!!!   

lunedì 9 agosto 2021

Il mio pensiero su Valentino Rossi

 


Che Valentino Rossi sia stato un icona del motociclismo moderno da oltre 25 anni a questa parte è un fatto indubbio. Grazie a lui si sono riempiti gli autodromi generando quel mare giallo che da sempre lo ha sostenuto. Chi all’epoca non si è mai appassionato delle sue gag, delle sue gare e duelli con i rivali storici specialmente con gli italici Capirossi e Biaggi, (con quest’ultimo si presero anche “a cazzotti” prima di un podio). Tutte cose indelebili per un appassionato come me che ho sempre tifato al motociclismo e ai suoi eroi (cit). Essendo stato a bordo pista per qualche anno (Mugello) ed avendo conosciuto numerose persone del paddok, potrei elencarvi una serie infinita di aneddoti sui piloti scoprendo a volte anche cose “spiacevoli” ma che non hanno mai intaccato il rispetto per quello che in realtà sono: piloti! Esultai per l’allora vittoria in Sudafrica contro Biaggi, ed ho anche quasi esultato per la “spallata” a Gibernau a Jerez allora definita un episodio di gara. Ma mentre il mito di Rossi cresceva, popolando sempre più tribune, cresceva anche un po' troppo “permessivismo” nei confronti del campione di Tavullia, nonchè una completa genuflessione della stampa di settore, facendolo diventare un Messia intoccabile, al quale venivano concesse un po' troppe libertà a fronte di un grosso ritorno economico (per Dorna). Il crack l’ho sentito nel 2008 a Laguna Seca in quel famoso sorpasso su Stoner al Cavatappi non sanzionato ma esaltato in oltre modo quando in realtà il regolamento recita diversamente. A quel punto una buona parte dell’opinione pubblica ha iniziato a tifare in stile calcistico, con applausi a piloti che cadevano, poster di finti animalisti a Misano, fino ad arrivare ai fantocci impiccati e relative tombe. Mi sarei aspettato una condanna da parte di Rossi, o almeno un distacco e perché no, a riportare la dialettica ai vecchi dibattiti da bar sport. Non lo ha mai fatto perché Rossi è stato campione mondiale in comunicazione e furbizia, peculiarità che lo ha portato ad avere sempre il massimo in fatto di tecnica (meccanici, sponsor, materiale, etc). Da li alla costruzione del fenomeno è stata breve. Ma come tutti gli pseudo fenomeni, e si badi ritengo Rossi un grande campione, arriva al punto che ti scontri con una realtà più grande della tua: Ducati. Li il fenomeno è sparito, volatilizzato, tanto è che neanche Burgess riusci a metterci una pezza. Ducati aveva già il suo fenomeno (vero) ma lo preferì al campione immagine a quello che gli avrebbe portato, quel valore aggiunto che solo Rossi “poteva” portare. La storia poi sappiamo tutti com’è andata e addirittura qualcuno arrivò a dire in diretta tv “moto di merda” (Cereghini in Australia) pur di giustificare un totale fallimento. Purtroppo la corsa di Rossi motociclista si affievolì in un tragico giorno di Ottobre, quando a Sepang fu coinvolto nell’incidente di Marco Simoncelli. Io mi sono sempre chiesto cosa ha pensato in quel momento e umanamente gli sono sempre stato vicino ma è indubbio che qualcosa in lui si ruppe. Paradossalmente ho apprezzato più il Rossi dal 2012 al 2015 perché il suo atteggiamento era cambiato, pur non vincendo, ma sempre cazzuto a combattere nonostante gli anni stessero passando, nonostante la presenza in pista di Marquez e Lorenzo. Ma è sempre in Malesia e sempre a Ottobre che si consuma un altro dramma, per fortuna non luttuoso, ma umano e sportivo. Il vecchio campione sentendosi forse non più vincente (grande errore di valutazione perché era in corsa per il titolo), con un tentativo maldestro e plateale, decide di dare l’ennesima “spallata” all’avversario non tenendo conto di avere di fronte una quasi copia di se stesso con ancora più talento. Quell’anno il mondiale lo vincerà Lorenzo ma ancora una volta il fenomeno della comunicazione attirerà a se i suoi tifosi (e la stampa) facendogli gridare allo scandalo ribattezzato biscotto. Quello è stato veramente il decimo titolo per Rossi, non in sella ad una moto ma sulle pagine dei giornali e della rete. L’ultima vittoria risale ad Assen 2017 (gara bagnata) fino “all’agonia” di questi ultimi anni, vegetando in posizioni poco consone ad un campione come lui, anche se il suo mantra è sempre stato: articolo quinto chi intasca più soldi ha vinto.

Mi dispiace che tu non ti sia ritirato da vincente e comunque ti ringrazio per il tuo contributo al nostro sport. Ringo DJ ha scritto su twitter che avresti potuto migrare in SBK alla ricerca del decimo titolo e sono perfettamente d’accordo con lui. Ma tu da vecchia volpe non sbagli di certo due volte: andare in SBK oggi significa combattere contro Rea, Ratzgatioglu (prima o poi lo scriverò bene) e gli altri. Meglio evitare figure barbine. 

Ciao Vale grazie di tutto, ma sopratutto ciao a voi popolo giallo che smetterete finalmente di essere beceri e ignoranti, che siete diventati intenditori di moto dall’oggi al domani guidando uno scooter con la borsa della spesa tra le gambe. Tornerete negli stadi dove i calciatori si accasciano a terra come nelle migliori sceneggiate e lascerete gli spalti agli appassionati di moto, che hanno amato e ultimamente anche criticato Valentino Rossi, perché comunque è un pilota, che fa parte di quel bellissimo mondo che è il motorsport.

lunedì 12 luglio 2021

Genere umano ma quale genere?

 E fuori da ogni dubbio che il genere umano oggi sia completamente alla deriva. Non solo l'odierna situazione "sanitaria" e tutti i suoi derivati, ma è sempre più chiaro l'intento di rasare, piallare, appiattire tutto ciò che la cultura nei millenni ha prodotto, e che ci ha reso "diversi" da tutti gli altri animali del pianeta.

Mi vengono in mente le immagini dei talebani che distruggono la loro storia millenaria dettati da una religione totalitaria atta a cancellare il loro magnifico passato per far valere il loro tristissimo presente. Ma non era nulla di fronte alle follie odierne che non distruggono monumenti o libri, ma vogliono distruggere l'essere umano in quanto tale, nella sua forma più elementare ovvero nella sua naturale forma; maschio o femmina.

Noi nasciamo morfologicamente come maschi o come femmine, con gli organi sessuali ben definiti, caratteristica che ci porteremo dietro per tutta la vita. Ma alcuni idioti pensano che questo non sia giusto e che l'istruzione debba volgere a trattare i bambini ed i futuri ragazzi come entità senza una precisa collocazione sessuale, ma non per un gusto, ma perchè tu un domani possa decidere cosa essere. Quindi una bambina con una passerina e un bambino col pisellino non possono essere trattati tali perchè un domani potrebbero avere delle turbe o peggio ancora non sapere quale possa essere il loro futuro orientamento sessuale. Quindi un domani una bambina nata Francesca avrà la possibilità, in maniera naturale, di sentirsi Mario e forse di ritornare Francesca perchè magari all'epoca di decidere qualcuno supponente e stupido ha deciso per lui/lei. Il "genere" non lo potrai mai modificare. Poi se nel corso della vita una persona manifesta gusti, tendenze, modi di fare e di essere ragionando di zucca propria quello fa parte dell'umano libero arbitrio. Ma obbligare ad accogliere i figli maschi e femmine come potenziali ibridi di un futuro lontano mi sembra una barbarie nei confronti di chi ancora deve sviluppare una propria personalità e un proprio gusto. Certo se penso che tanti genitori vestono i propri figli dei colori della squadra del cuore perchè altrimenti potrebbero tifare per altre, tutto questo alla fine mi sembra normale in questa umanità marcia e scorretta nei confronti delle nuove generazioni che già fanno una fatica immensa nel capire dove sono e dove stanno andando. Ma la società di oggi impone il rispetto nei grandi eventi mediatici, come una partita di calcio, per poi venire disattese tutti i buoni propositi appena al di fuori dello stadio. Un politicamente corretto che rende tutto molto mieloso ma di fatto ci separa ancora di più l'uni con gli altri perchè il diritto è come la libertà: la mia libertà finisce dove inizia la tua e viceversa. La strada della mia vita è in discesa ed al momento ai miei figli ho insegnato i veri valori della vita ad essere buoni ma non buonisti, ad essere pacifici ma non pacifisti senza però porre l'altra guancia. Forse il nuovo ordine mondiale vorrà proprio questo un gruppo di oligarchi alla guida di un esercito di zombi, manipolabili in ogni direzione, senza più una bussola che punta verso il  nord, ma in tutte le direzioni, tranne che in quella giusta. 

lunedì 5 luglio 2021

Mamma li turchi!!! SBK Doningthon 2021

Il Re è caduto viva il Re!!! In effetti, se Rea ieri non fosse caduto, il mondiale avrebbe preso una direzione diversa, non tanto per il punteggio della classifica ma per l'infinita voglia del Cannibale di distruggere gli avversari. Infatti in gara 1 Ratzatioglu (non verificherò più come si scrive) con una gara magistrale aveva piegato il n 1 relegandolo ad un'amara seconda piazza tra i prati inglesi di casa sua. Rifattosi alla sua maniera nella Superpole Race, per Johnny la pratica gara 2 sembrava quasi una formalità in condizioni normali. Invece ha trovato un ragazzo tosto, funambolico, capace di leggere la gara tanto da "indurre" alla caduta il pilota della Kawasaki. Una rarissima caduta del campione, su micro asperità dell'asfalto, ma che di fatto hanno dimostrato che i due non stavano scherzando e Toprak l'ha saputa gestire nel migliore dei modi. Assen sarà un crocevia importante per capire se per Rea è stata solo una battuta di arresto o se Ratzatioglu rappresenta realmente il rivale numero uno per la corsa al titolo oltre ad aver già dimostrato di essere un numero uno. 

E così mentre si delineano i tratti di questo campionato oramai "a due" per il resto della compagine opterei per voti molto bassi o alla meglio rimandati a Settembre. In primis (come in MotoGp) Ducati ancora brancolante nel buio con Redding colorito nell'atteggiamento ma poco concreto e Rinaldi molto altalenante, un pò poco per un team come quello. Davies poteva essere l'alternativa ma in realtà non è neanche l'ombra di se stesso mentre Rabat sembra non decollare (se mai lo farà). Si salva Bassani privatissimo che sta crescendo gara dopo gara arrivando sempre più in posizioni interessanti. BMW e Honda vanno di pari passo con prestazioni opache miste a qualche guizzo ma sinceramente un pò troppo poco per la caratura delle marche. Bene invece Gerloff istrionico nella guida e sempre più maturo in gara, altalenandosi con la MotoGp che lo sta facendo maturare rendendolo un valido outsider per le prossime gare.Tra i positivi annovererei anche Locatelli e Mahias al debutto quest'anno in SBK.

Una nota a margine spetta alle voci dei possibili travasi tra SBK e MotoGP in special modo di Gerloff e Razgatlioglu  per sopperire alle "lacune" di alcuni o la ricerca di nuovi talenti. Una soluzione potrebbe essere qualche wild card anche nella direzione opposta da "campionato A a campionato B" (cit) magari per finire la carriera in maniera più dignitosa. Ma questo è solo fanta mercato.

Ci vediamo ad Assen!!!!!


lunedì 21 giugno 2021

Le lacrime del guerriero, GermanGP 2021

 


Voce rotta, occhi che si bagnano, difficoltà a parlare, sguardo al cielo durante l'inno spagnolo. Anche l'uomo d'acciaio ha un cuore che pulsa, e non solo per i gesti atletici ma in questo caso per aver visto la fine del tunnel (quasi) che lo ha sottratto alla sua natura di combattente e vincitore. Ieri Marc Marquez è tornato a far parlare di se nel migliore dei modi possibili, vincendo, alla sua maniera, stroncando la resistenza di un avversario "sano" e più giovane, quel Miguel Oliveira che sta crescendo di gara in gara. La risposta alle cadute dei tre GP precedenti è questa: cado quindi sono. La forma non è ancora al top ma qualcuno bisogna che inizi a farsi qualche domanda. In primis Ducati con la super moto ma evidentemente poco appoggiata dai suoi alfieri con Bagnaia quinto (partito dalle retrovie). Yamaha salva solo grazie all'ottimo Quartararo, ieri terzo, e molto più consapevole del suo ottimo momento di forma, ma con il resto del plotone relegato a fondo classifica. Suzuki completamente da decifrare. Honda che vale quanto il suo secondo pilota. Si salvano KTM ufficiale (Tech3 da dimenticare) e Aprilia che ha annusato i vertici come non mai. Sicuramente Marc non sarà da mondiale e domenica prossima avremo un quadro più completo sulla sua condizione fisica, ma il ritorno alla vittoria nel suo regno la dice lunga sulla sua voglia di vincere. Bravo Marc, anche io ho avuto le lacrime agli occhi perchè so quanto sia difficile cadere e rialzarsi e ti ringrazio del tuo gesto atletico e che sia fonte di ispirazione per tanti ragazzi che fanno questo sport.

Sulla Moto2 c'è ben poco da dire: il Team Ajo dopo tre giri ha dato 3 secondi a tutti su di una pista corta. Fernandez è caduto ma era dietro il suo compagno di squadra ed essendo un rookie l'errore ci sta. Ha ragione Pasini quando dice che il livello si è abbassato perchè non si era mai visto tanto predominio. L'unico in grado di stare la davanti, Sam Lowes, dopo un inizio di campionato folgorante si è un pò perso. Un pò poco per uno che doveva combattere per il campionato. Gli italiani? Bezzecchi e DiGiannantonio portano a casa un terzo e quarto posto, ma contro Gardner ci vuole qualcosa in più.

In Moto3 pare che la strigliata della Direzione Gara abbia sortito i suoi effetti almeno la gara non è stata costellata di strategie varie ma solo gass. E chi oggi ne ha di più? Acosta che anche ieri si è permesso il lusso di vincere alla sua maniera. Credo che ci sia poco da dire su questo ragazzo se non tenerlo d'occhio perche come sempre il buondì si vede dal mattino. Un buondì che non vedo tra gli italiani incapaci di esprimere o trovare talenti come nel CEV ma solo affidandosi alle scelte di un ristretto numero di persone. Ma così oggi va l'Italia. La fortuna vuole che l'appassionato vero non "tifi" per una bandiera ma per un pilota che gli susciti un qualcosa dentro... ma qui siamo troppo sul romantico!!!

Quindi domenica prossima Assen nell'ex università ora semplice triennale (dopo le modifiche). 

lunedì 7 giugno 2021

Miguel son sempre mi!!! CatalanGP 2021

Alla fine buttiamola sul ridere e omaggiamo Miguel Oliveira autore di una bella vittoria da vero campione su di una ritrovata KTM (ottavo Binder). Il portoghese non si è lasciato incantare da uno stratosferico Quartararo che sembrava destinato all'ennesima vittoria, ma ha letto bene la gara del suo avversario complice anche una media all'anteriore che è calata sul finale più la sventura della tuta. Dietro l'odontotecnico volante un ottimo Zarco capace di "accontentarsi" di un secondo posto che lo riporta a -14 dalla vetta. Si perchè la gara dell'altro francese, Quartararo, è stata costellata di due errori, un lungo alla curva uno e l'apertura della tuta in pelle sul petto contravvenendo al regolamento che parla chiaro di come l'abbigliamento in gara deve essere integro in ogni sua parte. Alla fine Fabio se l'è cavata con sei secondi di penalità (3+3) ma sinceramente le regole sono scritte in maniera diversa, anche se il gesto a "petto nudo" ha rievocato qualche romanticheria del passato. Speriamo che ciò non mini la sua ottima forma dimostrata fino a qui. Compitino portato a casa anche da Miller (terzo) un pò poco per una Ducati ufficiale che farebbe meglio a supportare Zarco  se vorrà portare a casa questo titolo, perchè anche Bagnaia (settimo) si è un pò perso nelle retrovie. Si salva Mir (quarto) e si rivede Vinales (quinto) ma entrambi alla ricerca di un'identità specialmente lo spagnolo della Suzuki che ha lamentato già qualche mal di pancia di troppo.

Male, malissimo Honda con entrambi i piloti Repsol a terra mentre Cecchinello porta a casa qualche punticino ma un pò poco per un marchio come Honda. E qui risuonano profetiche le parole di Lorenzo, ma anche di Biaggi all'epoca e forse con l'ennesima caduta qualcosa si è incrinato anche nel rapporto con Marquez ma che al momento sembra ancora stimolato nel tornare ad essere grandi.

Bruttissima la Moto3 oramai diventato un Far West dove purtroppo vige troppa anarchia e poca "velocità". Indipendentemente che le gare sono belle se combattute, non può un pilota all'ultima curva prima dell'ultimo giro, levare gas, alzare la testa e fare melina con 15 piloti. La strategia va bene ma in una gara di velocità si da gas. Punto. Raggruppare 15 piloti che corrono alla meno si rischia, com'è poi successo a fine gara con l'incidente che ha visto protagonisti tre piloti per fortuna tutti illesi. Vorrei poter dire qualcosa sulla gara ma le immagini di Dupasquier sono ancora nella mia mente e certi comportamenti non minimizzano tali tragedie. I ragazzini a volte vanno anche sgridati e i piloti non fanno eccezione. 

Prossimo round nel toboga del Sachsering cosi vedremo se la notte ha portato consiglio.

domenica 30 maggio 2021

Sotto il segno di Jason, Mugello 2021

 

Sulla tragedia del diciannovenne Jason Dupasquier ne leggerete tante e non è questa la sede per parlarne. Lo saluto come i parà salutano i commilitoni: Cieli blu ragazzo e saluta tutti gli altri e grazie per le emozioni che ci date ogni weekend di gara. 

Fine settimana esplosivo al Mugello dove ancora una volta i vincitori e i vinti non sono quelli annunciati e strombazzati in pompa magna. Ha vinto Quartararo al netto di una gara stratosferica a dispetto di ogni pronostico, andandosene via in solitaria pur essendo inseguito dagli F104 di Borgo Panigale Ancora una volta in casa Ducati masticano amaro perchè l'occasione poteva essere veramente ghiotta. Ci mette una pezza il buon Zarco (tamponato al via da Bastianini) quarto all'arrivo mentre Miller porta a casa un sesto posto equiparabile a un sei meno in pagella.. Male Bagnania a terra, caduto in appoggio all'Arrabbiata 2. Male anche Rins al terzo zero consecutivo mentre Mir si porta a casa un buon terzo posto. Ritrovate finalmente le KTM con Olivera secondo e quinto Binder, rinvigorite dal nuovo telaio. Menzione d'onore per Espargaro (Aprilia) settima vicina ai primi. Tutti gli altri bocciati compreso Marquez caduto al secondo giro. Yamaha ha trovato in Quartararo il suo pilota di punta, e se non fa errori (Yamaha) forse quest'anno riuscirà a riportare in casa il titolo mancante oramai da 6 anni. 

La Moto2 diventa sempre più una questione interna al team Ajo con due piloti fortissimi avversari solo di se stessi in quanto Lowes è andato per campi per la terza volta consecutiva. Vince Gardner su un sempre più sorprendente Fernandez relegando Bezzecchi ad un opaco terzo posto a 8 secondi dalla vetta. Rimanendo sul fronte italiano un plauso va ad Arbolino sempre più maturo anche se poi sul finale si è un pò perso. 

Un super Foggia con una super Honda regala al Team Leopard la prima vittoria al Mugello dopo una gara accorta e studiata di fronte ad un nugolo di avversari pronti a sverniciarti sul rettilineo. Con lui sul podio Masia e Rodrigo ma potevano essere anche altri perchè in 10 sono arrivati in un secondo!! Bravi comunque i ragazzi della Moto3 che hanno omaggiato il loro compagno.

Si doveva correre, non si doveva... Il motosport è anche questo e tutti sappiamo che il fato, il destino, la casualità è dietro l'angolo. Fermarsi sarebbe stato incoerente e forse la frase più bella l'ha detta proprio Quartararo: "ogni volta che passavo per l'Arrabbiata 2 pensavo a Jason". Questo è il vero omaggio di un pilota ad un altro pilota.

Nota a margine sul regolamento e sul pizzicare le zone verdi: bravo Guidotti (Pramac) che è andato in direzione gara per capire senza reclamare alcuna penalità nei confronti degli avversari. Perchè allora a Roberts gli è stata inflitta la penalità? Non credo che questo sport abbia bisogno di cotanta burocrazia altrimenti le gare si trasformano in riunioni di signorine . Bene le regole ma sarebbe bene anche interpretarle un minimo.

Prossima gara Barcellona, simil Mugello e vediamo chi avrà ancora fame di vincere.


martedì 25 maggio 2021

Prigioniero del passato (parte seconda)

 Ho già scritto un post simile in passato, ma stasera sono ricaduto nella stessa spirale, una sorta di Golgota dove il tempo è la pena. Recentemente sto guardando vecchi film, dai classici dal 60' fino ai nostri cinepanettone, sottovalutati all'epoca ma oggi testimonial di un tempo che non c'è più. C'è un detto bellissimo che dovrei seguire ogni giorno ma non ci riesco: Il passato è storia il futuro è un mistero, e l'oggi è un dono, per questo si chiama presente. Una volta forse il presente era un dono ma oggi che cosa è? Sembra un mondo perfetto, con tutte le soluzioni a portata di mano, ma in realtà che cosa siamo? Una volta sfogliavi un libro o dovevi affidarti alla tua memoria per una citazione. Oggi siamo tutti filosofi e omniscienti perchè siamo connessi, ma con cosa? Siamo connessi con tutto ma non con noi stessi tanto da aver posteggiato il cervello nel retro di un microcip. Vedere oggi le immagini di un film degli anni 80 è come vedere un mondo che sembra mai esistito perchè chi non lo ha vissuto non può capire. Lo so e' vero io per primo sto usando questo strumento per comunicare, ma non vengo "usato" ma cerco di usare questa tecnologia per trasmettere un messaggio. Quale esso sia non lo ancora ben capito ma i molti di voi che lo leggeranno capiranno. Meglio prima meglio ora... quesiti inutili forse... I giovani di oggi hanno una loro visione ma priva di un dato fondamentale: l'esperienza. Forse i più lungimiranti saliranno nelle posizioni che contano mentre il resto vivrà in una schiavitù dorata dove un esperienza virtuale varrà più di una passeggiata nel bosco. E allora ben vengano i film dove l'andare al mare non era così scontato ma solo il frutto di una pianificazione. Una volta ti ritrovavi alle 20.00 perchè avevi fissato il giorno prima senza quella miriade di messaggi del tipo "ritardo 5 minuti". Andavi al night club e utilizzavi il telefono a gettoni parlando più forte (cit) perchè il rumore del piano bar sovrastava la tua voce. Oggi fai "l'aperitivo" dove un orda di barbari a digiuno da tre giorni si riempiono i piatti perchè comunque tutto costa 15 euro e lo chiami apericena. I nostri figli non vedranno mai questi film ma se vi capita spiegategli che cosa sia il passato, fategli degli esempi, cercate di portarli verso la cultura del "vintage" perchè al momento non vedo grandi passi in avanti. Bello il progresso ma non è tutto oro quel che luccica. Grazie a te lettore per essere capitato nella mia pagina e per aver letto questo mio post e spero che tu possa "riflettere" e condividere il pensiero di un folle imprigionato in una bottiglia, come il genio Jeannie. A tutti gli altri suggerisco di stare in guardia perchè progresso e regresso suonano quasi allo stesso modo ma il significato è diametralmente opposto. Lunga vita e prosperità o che la forza sia con te... se sai cosa voglio dire... 

domenica 16 maggio 2021

Tempo incerto a Le Mans!!! FrenchGP 2021

 Tempo incerto a Le Mans cosi come i risultati ma con tante piacevoli conferme e qualche rimandato. Partiamo dalla MotoGP che ha visto ancora una volta Miller sul gradino più alto del podio dopo Jerez. Al momento l'australiano, dopo la "sveglia" di Lorenzo, si è dimostrato affidabile e vincente e il Mugello e Barcellona dovrebbero farlo volare in classifica dando ragione così a Ducati che ha sempre creduto in lui (io no). Zarco si è ripreso la posizione del maratoneta ed ha fatto di tutto per tornare ai vertici della classifica con un'ottima gara. Quartararo di più non poteva fare e la sua gioia a fine gara ne è stata la dimostrazione. Bene anche Bagnaia quarto, che ha raccolto il massimo da un fine settimana non proprio felice per lui. Si rivede Petrucci, vincitore l'anno scorso, e oggi buon quinto. E gli altri? Suzuki da dimenticare con entrambi i piloti a terra. Aprilia rotte entrambe. Vinales nell'anonimato del decimo posto. Su tutti l'ombra di Marquez che oggi ha assaggiato la leadership della gara, è caduto, si è rialzato ed è tornato (quasi) agli antichi fasti prima di ricadere di nuovo. Chi vorrà vincere il mondiale dovrà buttare via poco perchè la classifica ancora non è troppo lunga e Marc non è uno che si accontenta. Peccato che nessuno a metà gara abbia osato le slick perchè potevamo vederne delle belle.

La Moto2 ci ha regalato la vittoria di Fernandez imperiosa, matura, fredda, senza repliche, usando la testa come lui stesso aveva consigliato dal box all'amico Acosta nella gara precedente. Secondo Gardner nettamente migliorato nella gestione gara. Bezzecchi si porta a casa un terzo posto che vale oro, ma dovrà fare qualcosa in più se vorrà rimanere in alto nella classifica. Bene anche Arbolino quarto che ha riassaggiato le posizioni che contano. Malissimo Lowes caduto ancora una volta adesso a -23 dalla vetta.

La Moto3 ci ha regalato un podio inusuale con la prima vittora della GasGas (KTM) di Garcia seguito da un Salac anche lui al primo podio insieme a Riccardo Rossi. Forse il click necessario a questi ragazzi per stare la davanti? Vedremo. Ancora una volta Acosta stupisce non per la posizione, ottavo, ma per una condotta di gara magistrale che lo ha visto anche cadere per poi rimontare con una lucidità che in pochi hanno. Bene McPhee finalmente al traguardo. Malino Migno, Fenati che potevano cogliere una buona occasione per accorciare nel mondiale.

Direzione gara bruttina con una penalizzazione dubbia su DiGiannantonio e Quartararo per due "infrazioni" che dovevano essere interpretate meglio a mio modesto parere. Con questo atteggiamento proibizionistico si va verso una "sterilizzazione" della gare che francamente il motociclismo non ne aveva bisogno. Vanno bene le regole, vanno bene le sanzioni e mi può piacere anche il long lap penalty, ma non tutti i comportamenti possono essere codificati alla lettera.

Prossimo round nel tempio del Mugello dove Ducati si appresterà a fare incetta di posizioni che contano a meno che... Stay Tuned!!!!

mercoledì 5 maggio 2021

Non toccateci le favole e la nostra cultura!!!

 In questo mondo sempre più distorto e irrazionale non stupisce il fatto che i nuovi "padroni" o i nuovi intellettuali che dettano le regole, vogliano riscrivere la nostra cultura per assoggettarla ad un mondo più politicamente corretto. Ma il mondo non sarà mai politicamente corretto perchè manca un origine, un punto di partenza. Ma se nella vita reale si stanno permettendo orrori come chiamare i nostri genitori, genitore 1 e genitore 2, tirare su un figlio o una figlia senza spiegargli cosa è, se maschio o femmina, andare a modificare le radici della nostra cultura mi sembra ancora più eccessivo. La polemica scoppiata in questi giorni è sul bacio del Principe Azzurro a Biancaneve reo di non sapere se la poverina, addormentata, fosse consenziente, in una sorta di "stupro" che mette in discussione il bacio del vero amore. I protagonisti sono quelli della Cancel Culture una manica di idioti, barbari e ignoranti che stanno rivisitando la storia con la complicità di chi gli da voce tanto da trovare adepti in tutto il mondo per avere visibilità e per accendere i dibattiti. Si perchè Biancaneve è solo l'apice di questo nuovo trend di sgretolare il passato per renderlo più attuale tanto è che anche tanti altri personaggi sono stati coinvolti come Superman nero ad esempio, Lupin, anche se in realtà il titolo è un pò fuorviante. Quindi Capitan Uncino è un diversamente abile bullizzato da Petr Pan? Salveremo il Lupo cattivo mentre Cappuccetto Rosso non è altro che una ragazzina viziata e anche un pò fascista? Vogliamo vestire la Venere del Botticelli? Il Davide di Michelangelo è un offesa ai diversamente dotati? Monnalisa deve rivelare la sua sessualità? Il Perseo con la testa di Medusa è un istigazione al femminicidio? Vogliono mettere in discussione tutti i classici letterari per appiattire il mondo, per distruggerci gli ideali e i valori cosa che già sta succedendo alla Howard University di Washington che considera tali studi "suprematisti". E' già successo a Firenze con la scultura della merda in Piazza Signoria, collocata a sommo studio in mezzo alla piazza, a significare che quella piazza e tutta la storia non sono altro che escrementi da dimenticare. Ma è la cultura e la bellezza che salveranno ancora una volta il mondo da questi barbari del nuovo millennio. Chi lo farà? Non certo l'Europa sempre più prona ad un America che di storia non ne ha tanta e che adesso vorrebbe cancellare anche la nostra. Forse lo faranno i Russi e tutti gli asiatici, come dice Pietrangelo Buttafuoco, a salvare e tramandare quello che il Nuovo Ordine vuole distruggere. Mantenere i popoli sotto un certo grado di istruzione serve poi per dominarli, ma se studiassero un pò di più la storia capirebbero che ogni civiltà è poi nata e risorta. Non ti preoccupare Biancaneve il tuo principe continuerà sempre a baciarti perchè è con l'amore di quel bacio che ti risveglierai cosa che non accadrà ai tuoi pseudo difensori che marciranno nell'inferno di una vita mediocre e vuota.

domenica 2 maggio 2021

Terra di confine, Jerez 2021

 


Vorrei iniziare dalle lacrime di Jack Miller fresco vincitore del GP di Spagna a Jerez. Su queste pagine sono sempre stato il primo ad attaccarlo e a non ritenerlo l’uomo giusto per Ducati. Al netto della sua impresa la mia idea rimane la stessa ma visto che per tutto il week end ha dato gas e chiaccherato poco, cosa che Lorenzo gli aveva consigliato di fare, il mio plauso va a lui e alla sua splendida gara, perché comunque nel motociclismo ci deve essere sempre rispetto indipendentemente delle simpatie o antipatie che ognuno può avere. Ottima anche la prestazione di Bagnaia forse ancora più incisiva del solito, in una pista ostica alle Ducati, che non vinceva dal lontano 2006 con Capirossi. Ma nell’era del virus i campionati non sono più come una volta e così finisce che il super favorito Quartararo dopo aver dominato in lungo e in largo tutte le prove, a metà gara cali vistosamente per un problema fisico, cosi come uno con una moto “vecchia” e meno prestante (delle Ducati), Morbidelli, riesca a mettere in riga le ufficiali arrivando terzo ad un soffio dai primi. Ben venga allora il sesto posto di Espargarò su Aprilia ed il nono posto di Marquez a 10 secondi dal primo. Se guardiamo bene l’ultimo, Rins ventesimo anche caduto, è arrivato a 38 secondi dalla vetta in una classifica stranamente corta. Sicuramente gare più emozionanti ma l’impressione è che ancora manchi qualcosa a questo nuovo strano mondiale.

Ottima invece la Moto2 che ci regala la vittoria di DiGiannantonio autore di una gara imperiosa dall’inizio alla fine dove nulla hanno potuto Bezzecchi bravissimo secondo e un ragioniere Lowes terzo. Il tutto sotto gli occhi del figlio di Fausto Gresini presente nel paddok e di questo ce ne auguriamo che sia di buon auspicio per tutto il Team.

In Moto3 prosegue la cavalcata vincente di Acosta ora leader del mondiale con 2 GP di vantaggio sugli inseguitori. Anche oggi il rookie non ha lasciato niente al caso ed ha vinto davanti ad uno strepitoso Fenati (finalmente!) e Alcoba anche lui del Team Gresini. Di questo Acosta ne sentiremo parlare ancora perché il talento non è una cosa che passa inosservata peccato però che a generarlo siano sempre gli spagnoli…

Prossimo round a Le Mans con diversi piloti in cerca di autore e con diverse moto in cerca di piloti. Vedremo. Stay Tuned!

lunedì 19 aprile 2021

Il ritorno del Re e i nuovi principi, MotoGP Portogallo 2021


Tre spagnoli e un francese, questo è un pò il riassunto del week end motociclistico in Portogallo che ci ha regalato il ritorno di Re Marquez e la nascita di due talenti che faranno parlare di se: Acosta e Fernandez. E' innegabile che vedere guidare Acosta ci riporta alla mente un giovane Marquez, stesso stampo, stessa cattiveria, stessa lucidità. Non era facile ieri contro un Foggia ispiratissimo supportato da una super moto ma lui ha aspettato l'ultimo giro per dare la zampata vincente dopo averci provato varie volte in gara. Foggia si è "accontentato" di un ottimo secondo posto seguito da un buon Migno. A parte Fenati nei primi 10 la storia degli italiani finisce qui ma su questo torneremo in seguito. 

Tutti ieri attendevano il ritorno di Marquez e lo spagnolo non ha deluso arrivando settimo a 13 secondi dal vincitore. Una prova di classe e maturità che ci ha mostrato un cannibale ieri ragioniere, mettendosi dietro il gruppo dei primi per controllare il suo stato di forma ed iniziando il suo recupero. Poteva guidare alla Marc ma sarebbe durato tre giri (cit) e quindi ha optato per la saggia via che gli ha portato i primi punti mondiali. Davanti a tutti ancora una Yamaha quella di Quartararo che, al netto della statura, sembrava guidata da Lorenzo tanto bella e fluida tra i sali e scendi di Portimao. Niente ha potuto un ottimo Rins che ha gettato al vento 20 punti importanti. Bravo Bagnaia che è riuscito a portare la sua Ducati in seconda posizione con una gestione gara matura e vero leader del team visto che chiaccherone Miller è andato per margherite per l'ennesima volta. Sfortunato il team Pramac che perde Martin nelle libere e Zarco in gara per una caduta di anteriore. Spero che il francese faccia tesoro di questo perchè il passo non era male e a volte bisogna anche accontentarsi. Mir salva la Suzuki con un buon terzo posto che vale oro sopratutto in ottica mondiale. Quarto Morbidelli l'unico pilota Yamaha a non avere un trattamento da ufficiale nonostante il secondo posto in campionato l'anno passato e ieri autore di una bella gara. Da Yamaha fanno sapere che Petronas ha pagato per questo ma a fronte di una brutta prestazione di Vinales (con ingiusta retrocessione in griglia) e la caduta di Rossi, forse Morbidelli andrebbe tenuto più in considerazione. Da segnalare un'altra bella prestazione di Aprilia e un'altra gara nei top ten del nostro Bastianini.

La Moto2 ci ha regalato la prima vittoria di Raul Fernandez anche lui proveniente dalla Moto3 e subito a suo agio con il tre cilindri inglese. Vittoria anche la sua studiata con una gara attenta per poi venire su nel finale regolando un arrembante Canet davanti ad un bravo Gardner ora leader del mondiale. Lowes è incappato ad una scivolata alla prima curva vanificando una tripletta che pareva alla sua portata.

Di Marc Marquez abbiamo già parlato ed è inutile continuare a sottolineare la grandezza di questo pilota e della scuola spagnola in generale. Cosa che fa da contraltare alla nostra scuola motociclistica sempre più avara di talenti e piloti che continuano a formarsi in un campionato troppo costoso e che non da garanzie al pari del CEV. Le Academy possono anche andare ma è nei vivai più numerosi che si hanno maggiori possibilità di allevare giovani piloti.

Prossimo round Jerez de la Frontera dove potremo avere ancora più risposte a questo campionato partito con diversi spunti interessanti ma ancora senza il suo vero RE.

lunedì 5 aprile 2021

Stelle nascenti e nuove certezze, Qatar round 2 2021

La cosa più bella vista in Qatar 2 è la vittoria di Acosta partito dalla pit lane e giunto primo al traguardo con una classe e una maturità vista solo oltre un decennio fa. Sicuramente è ancora presto per parlarne ma il ragazzo ha stoffa da vendere e Masia avrà un brutto cliente nei box. Certo la Moto3 è sempre molto spettacolare ma questa cosa delle qualifiche va chiarita subito perchè 7 piloti in partenza dalla pitlane sono davvero troppi. 

Anche la MotoGp ha visto la ribalta di un rookie niente male dove ha conquistato una strepitosa pole guidando in maniera egregia ripetendosi poi in gara che ha condotto per 18 giri prima di essere superato dai "cani rabbiosi" (cit). Sicuramente il Team Pramac sta facendo decisamente meglio del team ufficiale alle prese con un sempre più chiaccherone e scorretto Miller ed un ingenuo Bagnania. Pramac mette a segno un secondo e terzo posto e la leadership del mondiale con Zarco sempre più a suo agio su una Ducati che dovrà coccolare il suo pupillo francese. Il tutto mentre Yamaha si prende la seconda vittoria consecutiva su di un circuito dove tutti avrebbero scommesso sulla vittoria di Ducati visto che le ultime edizioni le aveva vinte il buon Dovizioso. Dal mio punto di vista sembra che Yamaha liberatasi della gallina dalle uova d'oro Rossi abbia ritrovato la quadra del cerchio fornendo ai due piloti moto vicine alle loro richieste. Bravo comunque Quartararo che si è distinto in un mix di grinta e voglia di vincere che gli mancava da un pò di tempo regalando alla Francia uno storico primo e secondo posto. Bene anche le Suzuki comunque sempre presenti la davanti con una moto che darà delle soddisfazioni in circuiti meno assetati di motore. Menzione d'onore per Aprilia finalmente la davanti in attesa dell'arrivo del Prof.Dovizioso che potrebbe dare una svolta a tutto il progetto. Ancora sufficiente KTM, partenza di Oliveira a parte, e ancora una buona gara di Bastianini. Honda e Petronas invece sono sprofondate nell'anonimato in special modo Morbidelli che aveva concluso l'anno passato da vice campione.

La Moto2 ci ha confermato che Lowes è l'uomo da battere e che Gardner è maturato tanto. Bene Fernandez altro rookie da tenere d'occhio e sufficiente Bezzecchi autore di ottime libere ma poco incisivo in gara, comunque buon quarto.

Prossimo appuntamento nelle montagne russe del Portogallo, pista super tecnica dove vedremo sicuramente i reali valori di questo campionato e dove speriamo di rivedere in pista Marquez insieme a Dovizioso a rendere più interessante questo inizio di campionato al momento piacevole.

Stay tuned!!!