
E mentre il calcio la fa da padrone fuori e dentro il campo con le peggio notizie di sempre in merito a comportamenti assurdi e scorretti, noi fans dello sport vero, quello con la S maiuscola, ci "dobbiamo" accontentare di sobbalzare di tanto in tanto quando si accende la luce verde del pronti, attenti via... La Superbike quest'anno è decisamente più promettente a livello di spettacolo, con diversi piloti pronti sempre a sgomitarsi fino all'ultimo giro, e in Sudafrica ne abbiamo visto delle belle con redivivo Biaggi e Aprilia, un sempre più maturo Haslam, un altalenante Rea più gli altri comprimari che a turno si affacciano alla vetta regalando gare e finali al cardiopalma. Triste è che la pattuglia italiana sia affidata ad un "vecchino" come Max Biaggi, che ha si riscoperto una nuova giovinezza, ma a meno di contratti strani con Lucifero & Co. anche per lui il tempo passerà. E non meglio stanno quelli ai piani alti delle corse, dove nel motomondiale parlano sempre più spagnolo e sempre meno italiano. E' vero, noi siamo bravi anche nell'assemblare le moto con pezzi speciali, Brembo e Marchesini in primis, ma dovremmo essere anche bravi nell'assemblare talenti che in realtà stanno iniziando un pò a mancare in tutte le classi non solo in MotoGp. Ieri infatti Jorge Lorenzo si è permesso di sedersi davanti al megaschermo per vedere le corse, tanta è stata l'ottima prova di carattere nei confronti di Valentino Rossi, che altro non ha fatto che controllare un sicuro secondo posto viziato dalla caduta di un sempre più dubbioso Stoner alla ricerca del feeling con la sua ruota anteriore. In Ducati hanno veramente il gusto di farsi male da soli. Hanno vinto un mondiale proprio perchè quel talentuoso pilota ha trovato nella moto di Borgo Panigale, quello che l'Honda non gli dava, ovvero la gestione dell'avantreno, perchè se avete avuto modo di osservare l'australiano da vicino, in entrata di curva fa veramente paura. Eppure, ammaliati dal volemose bene e che tutti devono guidare un Ducati, non solo hanno perso pezzi importanti in Superbike, ma ora rischiano anche di giocarsi il pilota più veloce in assoluto. Hayden è solo un mezzo sorriso positivo, e la prospettiva che arrivi il Dottore è una strategia vigliacca, perchè Stoner ha 22 anni ed è forte, ed ha dimostrato di saper vincere. Ma questo non risolve i problemi della MotoGp con 16 partiti e 13 arrivati, perchè la gara si è giocata solo su due piloti, mentre gli altri sono stati a guardare. Per Pedrosa e Dovizioso, Rossi era li a un secondo e mezzo e non era imprendibile. Invece sono stati a nicchiare, quasi svogliati, intimoriti, impauriti e forse anche un pò troppo "comodosi" con un pensiero per il terzo posto e basta. Il duo Fiat Yamaha esprime il miglior compromesso moto-pilota eccezion fatta di Stoner, ma questo è ancora da verificare. Se non altro la Moto2 sta rendendo la visione delle corse più interessante, dove l'unico, Tony Elias spagnolo, ha capito prima degli altri il funzionamento di questo ibrido, capitalizzando vittorie e ottimi piazzamenti.
Con rammarico leggo anche i commenti degli appassionati-di-motociclismo-solo-la-domenica, i quali inneggiano ai problemi della spalla di Valentino a giustificazione del secondo posto. A loro rispondo con una toscana battuta che se fa male la spalla si mangia il prosciutto. Rossi non ha bisogno di un popolo e di un tifo calcistico. Rossi è un campione e i risultati sono dalla sua parte. Nella sua lunga e fortunata carriera per adesso ha trovato solo due avversari degni di tale appellativo: un fortunato ma presente Hayden, e un cannibale di nome Stoner. Gli altri, Biaggi, Gibernau, Pedrosa, solo dei comprimari che ne hanno esaltato la figura e le gesta. Oggi c'è Lorenzo, un altro tosto, che per adesso sta facendo lo Stoner del 2007 e questo deve essere motivo di orgoglio per vedere come il "fenomeno" reagirà, rendendo meno noiose le gare.