Credo che l'icona più icona dell'icona che rappresenta il titolo sia "2001 Odissea nello spazio". Nel 1969 il visionario (e bravo) regista Kubrick immaginava un 2001 fatto di astronavi, spazio, computer parlanti, viaggi interplanetari. L'unica visione azzeccata del film sono le scimmie urlanti di fronte al monolite nero, rappresentante la conoscenza, il sapere, un pò come oggi lo siamo noi davanti alla televisione o al telefonino. Volendo cercare una forzatura della sua visione possiamo trovare nel titolo, 2001 appunto, un data che ha cambiato un pò la nostra vita quotidiana (le torri gemelle). Per il resto non v'è traccia, nemmeno di HAL 9000 che poi non era altro che l'acronimo di IBM ma scalato di una lettera. Ma altri film avevano immaginato un futuro diverso. Mi viene a mente l'inizio di Blade Runner, ambientato in una Los Angeles nel 2019, con auto volanti, replicanti uguali agli umani, colonie extra mondo. Certo vedendo come si riducono gli essere umani oggi con lifting, plastiche e materiali di sintesi varia, forse un dubbio mi viene sulla presenza dei replicanti, però lo scenario non mi sembra quello immaginato nel 1982 da Ridley Scott. Anche Ritorno al Futuro parte II viene ambientato in una Hill Valley nel 2015, con tavole da skate board volanti, auto volanti (anche li), processi rapidissimi. Eppure alla soglia del 2014 niente di tutto ciò, per fortuna o sfortuna, si è manifestato ai nostri occhi. Visioni, valutazioni sbagliate dei progressi tecnologici? Cosa abbiamo oggi più di allora? Poco, forse anche meno. Internet, il cellulare, le televisioni a schermo piatto, auto che consumano meno, malattie debellate? E' il progresso che immaginavamo? Pensate che ancora ci muoviamo nel mondo con aerei di linea progettati negli anni 60 (Il Boeing 747). Sicuramente oggi abbiamo perso tanto. Ci siamo fatti privare di quel sano contatto fisico tra persone che una volta veniva espresso con lettere, cartoline, incontri faccia a faccia. Oggi noi siamo dentro gli sms, dentro le emoticon, in fotografie spedite virtualmente da una parte all'altra del globo per far sapere che noi siamo li. Facebook, i blog, luoghi dove appendere brandelli della nostra vita e "condividere" come se oggi la condivisione fosse vitale. Io stesso che scrivo su questo muro elettronico rappresento tutto ciò. Eppure tornerei volentieri indietro al gettone telefonico, alla "cassetta" infilata nell'autoradio, al walkman (che era già avanti), ai tre canali televisivi poi diventati 5 o 6. Alle 19.15 c'era Happy Days o Goldrake, non esisteva lo streaming. Ecco cosa abbiamo di più. Nessuna macchina volante, nessun carburante miracoloso, si continua a inquinare il mondo più di prima. Perfino la Luna e la sua conquista è stata messa in discussione. Siamo solo delle scimmie urlanti come quelle immaginate da Kubrick e niente più. Ci sono anche altri film che hanno immaginato futuri più lontati, talmente lontani che noi sicuramente non vedremo...per fortuna o sfortuna?
Caro Max, ho letto attentamente quello che scrivi ma ormai mi sembra una replica di tante altre pubblicazioni che si leggono da un anno a questa parte. Il futuro che un tempo ci divertivamo ad immaginare (come scrivi te anche attraverso film futuristici) è adesso arrivato ma non con gli effetti che pensavamo. Evidentemente si stanno perdendo i valori e le emozioni che un tempo erano la base su cui fondare le proprie amicizie. La gente non si scambia più sorrisi o sguardi se non attraverso messaggi o faccine di tutti i tipi; mi ricordo che stavo al telefono (quello attaccato alla parete e non con la tastiera) ore ed ore con le amiche o i compagni di scuola anche solo per dirsi cose inutili, con la mamma che urlava per farmi riagganciare... Si usciva, si andava ai giardini e lì continuavamo i nostri discorsi anche quelli più segreti... Adesso per farlo con Facebook devi stare attento a quello che scrivi perchè sai che tutti leggono e vedono e quindi devi arrivare ad "oscurare" certe persone (che comunque fanno parte del numero delle tue cosiddette "amicizie") anzichè altre... Bah dissento molto anche di questo... Una volta se una persona non ti stava bene non ci facevi amicizia e ciò che non volevi fargli sapere rimaneva semplicemente tra te e gli amici dei quali ti fidavi (a meno che non fossero proprio loro a sputtanarti !!). Adesso la tecnologia fa da padrone ma questo non è sinonimo di evoluzione ma solo di infelicità e di distruzione di molte famiglie... La gente preferisce parlare attraverso un monitor anzichè uscire, relazionare viso a viso con le persone, vedere certi sguardi... E pensare che adesso puoi telefonare e mandare sms perfino dal bagno !!!! La gente non va più a teatro, al cinema tanto si può scaricare veramente di tutto... Questa situazione fa paura e sicuramente non andrà a migliorare... diventeremo sempre più tristi e soli... Altro che scimmie urlanti...La scimmia urlerà sempre più da sola davanti ad uno specchio perchè l'unica persona che le sarà amica sarà solo la propria immagine riflessa...
RispondiEliminaCara anonima,
Eliminavedo con piacere che condividi in toto quanto ho scritto e leggendoti tra le righe credo che siamo anche generazionalmente contemporanei. Purtroppo l'uso delle tecnologie invece di risolvere tante cose, come lo è questa breve conversazione tra di noi, ha creato dipendenze e accentuato frustrazioni che prima (forse) venivano sfogate in altro modo. La cosa bella è che oggi siamo in ogni parte del mondo dove esista una web cam, o è una cosa brutta? Ai posteri l'ardua sentenza