lunedì 24 ottobre 2016

La prima vera volta di Cal, #australiangp2016

Nonostante tutta una serie di proclami sui vari vincitori di quest'anno, ieri Crutchlow ha vinto la sua prima gara "normale" senza se e senza ma, senza aiuti metereologici, forse il primo vincitore "vero" dopo i soliti noti. Certo è che al grande burattinaio Ezpeleta andrebbe spiegato che questa non è la stagione ideale per correre in questa zona dell'Australia, dove le temperature sono parecchio autunnali e il clima molto variabile. In effetti è stato un fine settimana all'insegna "dell'indo coio coio" con piloti che hanno girato con l'asciutto, quelli col bagnato, quelli con l'umido fino a stilare una classifica anomala dove ha visto i due piloti Yamaha finire nelle retrovie più profonde. Ed è proprio Rossi che alla fine dei giochi ha puntato il dito contro Michelin rea di aver fatto un pò troppa confusione sulle direttive delle gomme da usare. Per fortuna la domenica il meteo è stato clemente ed ha regalato una pista asciutta a tutti i piloti. Come già detto la gara offriva come spunto di curiosità la partenza arretrata del duo Yamaha visto che Marquez si era preso (di forza) la pole. Dopo qualche giro infatti, il fresco campione del mondo aveva già stabilito la sua legge distanziando Crutchlow di un bel pò e lasciando agli altri la battaglia per il terzo posto. Dalle retrovie intanto risaliva Rossi autore di sorpassi e giri veloci ai danni di piloti decisamente più lenti come se le sue gomme avessero recepito la strigliata del giorno prima. A 18 giri dalla fine, alla staccata dopo la Stoner, Marquez incappa nel suo primo zero disintegrando la sua Honda nella via di fuga lasciando all'inglese dagli occhi a pazzo la conduzione della gara in maniera imperiosa tanto è che neanche Rossi, dopo un promettente avvio, riusciva a riprenderlo. Terzo Vinales che ha seguito come un ombra il suo futuro compagno di squadra e quarto un "normale" Dovizioso che porta a casa, come sempre, il risultato. In ombra Lorenzo, sesto, a un calendario dalla vetta.
Gara bella, brutta? Sono contento per Crutchlow e per Cecchinello ma i dubbi rimangono su di una gestione approssimativa delle gomme (e delle regole). Se ciò serve per lo spettacolo non ci è dato saperlo ma spererei in un futuro meno nebuloso e più "chiaro" da parte del gommista (e anche di Dorna). Prossimo round nella patria di Sandokan con la speranza di vedere tre tigri contro tre tigri (anche a scriverlo mi sono intrecciato!!!)

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