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lunedì 17 agosto 2009

Povero Roberto! Non ci resta che piangere!

Non posso esimermi dalla tristezza nel commentare lo scandaloso comportamento di Roberto Benigni in visita in Abruzzo. Di tutto gli abruzzesi hanno bisogno tranne di un menagramo, fazioso, che invece di portare un pò di sollievo con la cosa che sa fare meglio, il comico, spara a zero sull'operato di un governo che invece sta andando a ritmi elevati, come confermato anche dai cittadini stessi. Non solo. Sui forum vari, quelli liberi, si leggono testimonianze di come si sentono grati per la ricostruzione che sta avvenendo in maniera rapida, e tutto sembra predisposto per il rientro nelle case nuove entro la metà di settembre. Da grande estimatore che ero del comico e dell'attore, provo grande pena per il mio "compaesano" di umili origini, persona dall'indiscussa arguzia, ma ultimamente caduto nel qualunquismo più bietto. Non si va nei luoghi di una tragedia e si getta fango sull'operato di chi si sta impegnando per la ricostruzione. Tuttal'più andrebbero incentivate le indagini per individuare chi ha costruito le case con la sabbia, andrebbero individuati i responsabili, non solo abruzzesi, delle speculazioni sull'adozione di materiali scadenti per la costruzione di palazzi in zona sismica. Invece ti sei scagliato contro, ancora una volta, a chi anni fa ha anche investito su di te per farti fare mirabolanti film, dove si c'è stato un guadagno a doppio senso, ma è lo stesso imprenditore che oggi con la stessa lungimiranza, si è impegnato a ricostruire un luogo che gli elementi della terra ha voluto distruggere. Se ci fosse Dante, che tanto ti vanti di recitare bene, ma perfino l'amico Carlo Monni recita meglio di te, ti relegherebbe nel girone dell'Inferno, forse nella sesta bolgia tra gli Ipocriti accanto a Federico II, ma anche nella decima non staresti male, tra i Falsari, non del vil conio, ma falsari di parole...
Chissà cosa penserebbe il tuo amico Massimo Troisi di questo tuo comportamento che poco a che fare con Mario e Saverio... Ma d'altronde un avvisaglia ce l'avevi già data già nel lontano 1985. Avevi proprio ragione... Non ci resta che piangere!!!

giovedì 9 aprile 2009

Il terremoto delle idee

Scrivere qualcosa sull'immane tragedia dell'Abruzzo credo sia inutile. Non per l'utilità in se stessa, ma perchè a volte il silenzio delle immagini va oltre le parole. Ma il terremoto non ha distrutto solo luoghi, ucciso persone, devastato famiglie intere, ma ha fatto emergere dalle viscere della terra, la pochezza delle persone, il loro totale grado di idiozia, che solo una scossa tellurica poteva far uscire dall'individuo. Alle immagini dell'elicottero, a quelle delle telecamere a terra, all'assordante silenzio di posti devastati, si è sommato il commento dei giornalisti, che hanno anche studiato per diventare tali, i quali hanno pensato bene di fare domande altamente illuminate del tipo: "Che cosa ha provato in quel momento?. Che cosa ha visto? Cosa si ricorda?". Oppure camminando per le macerie commenti del tipo: "Questo è quello che rimane di una casa (inquadrando una dispensa di legno miracolosamente intera)". Mah va? Cosa vuoi che rimanga dopo un terremoto così? Come si sente una persona che ha perso tutto e nella peggiore delle ipotesi anche i familiari più cari? Cosa vuoi che abbia visto un cristiano alle 3 di notte quando tutto gli crolla addosso? Ma all'università del giornalismo c'è un esame apposta per domande post catastrofi? Alle persone che piangono gli pianti un microfono in gola aspettando cosa, le lacrime come nei talk show? E' questo che ti insegnano all'università, giornalista? Ma un pò di rispetto per il lutto lo possiamo avere in questo paese di idioti? Le immagini senza la fastidiosa voce dei giornalisti, dal tono grave, come se non bastasse la visione del disastro, sarebberò molto più vere, più intime, lasciando allo spettatore, che ascolta i rumori della tragedia, una sua personale interpretazione. Come se non bastasse si sono affacciati nuovamente quelli del "Le so tutte", gruppi di esperti che dopo l'11 Settembre sono diventati esperti in tutto, quelli che vedono il complotto anche a 10.000 metri sotto terra. Se ascoltate le interviste, invece di parlare a vanvera, capireste che le persone sapevano, ed erano consci del problema, ma nessuno, dico nessuno al mondo poteva prevedere l'entità!!! Dato che siete bravi a pontificare, indagate perchè strutture moderne, costruite su di una zona sismica, non hanno retto, come ha detto il professore americano. Indagate perchè un ospedale si è letteralemente sbriciolato. E se non indagate, rimboccatevi le maniche e andate in zona operazioni. Forse con la polvere che respirerete vi si seccherà la lingua... Siete patetici e pusillanimi come le vostre idee, che ha differenza delle abitazioni, non servirà un terremoto per farvi crollare il cemento che avete in testa. Tanto voi tra un anno sorvolerete su altre disgrazie, e degli Abruzzesi non ve ne fregherà più niente!!!
Vergogna!!!