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lunedì 20 maggio 2013

In acqua veritas (MotoGp Le Mans 2013)

Come tutti i motociclisti anche io sono molto refrattario all'acqua, tanto più se presente su di una pista da Gran Premio, dove è proprio la bellezza dell'asciutto ad esaltare le prestazioni di moto e piloti. Ieri però devo dire che, grazie all'acqua caduta dal cielo capriccioso di Le Mans, abbiamo assistito a gare interessanti e ricche di contenuti. Escludendo un pò la Moto3 dove il divario tra i primi 4 e il resto del gruppo era molto marcato, in Moto2 abbiamo visto vincere per la prima volta quello spilungone di Scott Redding che ha me piace veramente tanto. Scott ha un pò riposto quella sua tipica irruenza ed ha lasciato cuocere e sbagliare i suoi avversari più diretti vincendo una gara in maniera matura e attenta viste anche le condizioni precarie della pista. Adesso Redding guida il campionato con quasi una gara di vantaggio ma sopratutto si è dimostrato all'altezza di stare in MotoGp meglio di altri anche con il suo stesso passaporto (Smith docet).
La MotoGp era partita col botto assistendo alla seconda pole consecutiva del numero 93, quel Marquez spagnolo ma patrimonio del motociclismo intero. Poi però la gara ci ha riservato l'acqua e l'umido, quindi via le slick e al loro posto le rain mai provate nel fine settimana. Pronti attenti via e chi ti parte in testa? Lo "svizzero" Dovizioso con la sua Ducati che si permette pure di creare subito un lieve break ai danni degli avversari partiti con meno vigore. Dunque primo il Dovi e ultimo, del gruppo importante, Marquez (ottavo) mentre nel mezzo si rivede anche Hayden e i soliti "noti". Tra sorpassi, sorpassini e lunghi vari la gara scorre piacevole con il Dovi che si alterna con Pedrosa tra il primo e il secondo posto, Rossi che duella con le altre Yamaha (Crutchlow e Lorenzo), Hayden che osserva, Bradl che naviga e Marquez che tenta di non finire in orizzontale.Poi ci pensa Pedrosa a dare uno scrollone sorpassando chirurgicamente (e di forza) Dovizioso, mentre in contemporanea Lorenzo inizia ad arretrare ai danni degli altri due piloti Yamaha. Bradl si prende una pausa stendendosi di nuovo (Lucio farebbe bene a telefonare al suo amico in Australia) mentre Marquez decide di mettere in pratica la sua personale interpretazione di guida sul bagnato. L'ultimo colpo di scena ce lo riserva Rossi cadendo di anteriore e di fatto gettando la sua gara alle ortiche (ma non era quello bravo che faceva magheggi con la frizione?). All'arrivo 1° Pedrosa, 2° il rotto e mai domo Cal Crutchlow, 3° il rookie of the Year Marquez, 4° il bravo e "vecchio" Dovi, 5° un mai nominato Hayden, 6° un Bautista incredulo e 7° un perplesso Lorenzo. Ripeto, le gare con l'acqua non mi piacciono però, se non altro, abbiamo visto un qualcosa in più e una bandiera spagnola in meno sul podio. Ci vediamo al Mugello!!!!

lunedì 21 maggio 2012

Rivoluzione Francese

Gare dentro e fuori nel Motomondiale approdato a Le Mans come nella migliore tradizione della Rivoluzione Francese. In un certo senso anche qui ci sono stati dei decapitati ma per fortuna con la testa sempre al loro posto...anzi. Dell'annuncio di Casey Stoner di ritirarsi dalla vita agonistica ne abbiamo già parlato nel post precedente, e questo ha fatto sì che si smuovesse già all'inizio del campionato il mercato piloti. Mercato che vede protagonista assoluto Jorge Lorenzo da ieri detto lo squalo, dopo una vittoria in solitaria sull'umida pista della Loira, con una gara perfetta condotta dall'inizio alla fine in risposta al suo rivale che lo aveva regolato all'Estoril. Se Honda aveva offerto a Casey 12 milioni d'euro quella è la cifra che dovranno pagare le case per aggiudicarsi il più forte pilota rimasto a guidare una MotoGp. Honda infatti senza Stoner e senza un sostituto valido si ritrova con Pedrosa che ieri ha dimostrato un pò i suoi limiti strutturali. E' vero che le condizioni non erano di quelle ottimali per un pilota di moto, ma almeno un pò di carattere dovrebbe venir fuori come la dimostrazione di saper guidare anche sopra i problemi. Lo ha fatto invece Valentino Rossi pensando che se la Ducati non va da Rossi, Rossi va con la Ducati. Gara caparbia e difficile con l'obiettivo di arrivare prima degli altri cercando di dimostrare il suo valore in condizioni difficili. Un bel secondo posto esattamente come un anno fa (terzo) sempre qui a Le Mans e sempre sull'acqua, con l'aggiunta di tre sorpassi fatti e subiti da Stoner negli ultimi due giri, e con un comportamento più corretto (confermato da Rossi stesso) rispetto a Jerez 2011 quando atterrò l'australiano. Mi piacerebbe sperare un prosieguo anche a Barcellona tra due settimane, ma da appassionati delle corse bisogna rimanere sul pianeta evitando di disturbare Isaac Asimov o Julio Verne. Prosegue invece la lotta interna al Team Tech3 col Dovi e Cal intenti a darsele di santa ragione e da ieri anche solidali l'uno con l'altro rimediando una scivolata per uno quando erano in lotta per il podio con Rossi. Testa che cade invece è quella di Ben Spies mai in ombra come quest'anno troppo lontano da quel pilota che solo due anni fa infiammava il pubblico SBK. Il resto del gruppo alla spicciolata come sempre, con le CRT un pò più vicine rispetto alle condizioni normali, ma sempre poco per infiammare gli spettatori presenti.
Anche in Moto2 ci sono state delle decapitazioni ad iniziare da Marquez che ha pensato bene di stendersi a metà gara quando lo svizzero Luthi era già in testa spedito verso un'ottima vittoria con un ottimo Corti in seconda posizione che ha saputo resistere alla tentazione di non strafare come anche Redding, terzo, e un buon Iannone quarto.
In Moto3 prima vittoria per Rossi, ma quello francese, che ha saputo attendere e non cadere rispetto agli avversari più blasonati eccezion fatta per il povero Fenati frenato da un guasto tecnico. Peccato perchè con Vinales a terra era un occasione per riportarsi in vetta alla classifica.
Breve considerazione alla fine riguardo alla spocchiosità del patron della MotoGp Ezpeleta: caro patron, la scomparsa di Simoncelli doveva farti già suonare un primo campanellino di allarme sul vuoto lasciato da un pilota carismatico. Con la partenza di Stoner avrai un altro buco da colmare ancora più grosso e prega i santi che Rossi torni agli alti livelli o un pilota si affacci la davanti come fece Stoner nel 2007 altrimenti sarai chiamato a gestire il mondiale della noia.