lunedì 9 maggio 2016

Involuzione. MotoGp #lemans2016

Quando Pirelli in Superbike ha introdotto la ruota da 17" al posto di quella da 16,5" molti pensavano che sarebbe stato un problema visto la differente superficie d'appoggio sull'asfalto. Le moto in realtà sono andate ancora più forte, nonostante anche le limitazioni al motore imposte dal regolamento.
Anche in MotoGp si è passati dai cerchi da 16.5" a quelli di 17" (per ovvi motivi commerciali) ma si è cambiato anche fornitore passando da Bridgestone a Michelin. Trattandosi però della massima espressione motociclistica mi sarei aspettato più professionalità da parte del costruttore dal passato glorioso, quando già i primi problemi si erano manifestati nei test dello scorso anno. 
In casa francese invece la casa del Bibendum ha subito un altro "stop" tanto è che in una gara di 24 partenti sono arrivati al traguardo 13 piloti. La domanda da porsi è: chi deve adeguarsi, i piloti o le gomme? Il pilota di per se cerca sempre la massima prestazione per andare sempre più forte e lo fa utilizzando ogni millimetro della gomma e ogni centesimo di cavallo a sua disposizione. Cadere però per 2° di piega in più (come riferisce la telemetria di Dovizioso) mi lascia un pò perplesso. Si trattasse di una corsa amatoriale potrei capirlo, ma qui si tratta di un campionato del mondo professionisti dove è nella ricerca del limite la vera sfida. 
Ieri ha vinto Lorenzo come sempre dopo un fine settimana al top, rifilando al suo compagno di squadra Rossi 8 secondi (da ieri Rossi ha 37 anni e 8 secondi in più). Terzo Vinales dopo che (in ordine) Iannone (che sarebbe caduto anche con le Bridgestone) Dovizioso e Marquez (caduti in ensamble come due ballerini) sono finiti per le vie di fuga, insieme agli altri che hanno portato all'arrivo solo 13 piloti, tra cui Marquez. E' vero direte voi, le gare sono anche queste ed uguali per tutti, ma sinceramente correre pensando che un pezzo di asfalto abbia meno grip di un altro non è una bella cosa. Unica certezza la sfortuna di Dovizioso al quale ancora non hanno aperto le porte di Lourdes (consiglierei di provare il cammino di Santiago). Senza le cadute Lorenzo avrebbe vinto comunque e Rossi sarebbe arrivato secondo però "commentare" gare così si fa anche fatica a trovarne il lato positivo.
In Moto2 invece le cose hanno girato per il giusto verso con un ottimo Rins vincitore e con ritrovato Corsi sempre a punzecchiare il leader fino agli ultimi passaggi, regolando di misura l'autore della pole Luthi. Simone ha fatto vedere che anche senza andare al Ranch (o Academy) si possono ottenere buoni risultati, aspettando un suo acuto definitivo.
Chi continua negli acuti è invece Binder in Moto3 anche ieri vincitore di una gara intelligente e accorta che ha saputo regolare un buon Fenati e un ottimo Navarro. Uno "strano" arrivo a 4 inusuale per la categoria sempre combattuta dall'inizio alla fine. 
Prossimo round Mugello, sempre spettacolare....gomme permettendo. 

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