lunedì 2 maggio 2016

9 settimane e mezzo, Imola SBK2016

Prima di parlare del bel week end imolese SBK, SSP, STK, mi piacerebbe riflettere sulla notizia che è girata nel paddok (e non solo) dopo l'annullamento del round di Monza: la SBK avrà un "buco" di 9 settimane, ovvero il mondiale (e non un campionato regionale) si fermerà per oltre 2 mesi. Questo la dice lunga sull'importanza che DORNA vuole dare ad un campionato che non è secondo alla MotoGp in quanto a spettacolo e intensità. Che non si riesca a infilarci una data mi sembra assurdo e un pò premeditato. E' vero che i circuiti hanno accordi presi l'anno prima ma non credo che ad oggi non si riesca a trovare una soluzione, sopratutto europea. 
Tornando alle corse e parafrasando il film del titolo, abbiamo assistito ad un fine settimana in rosso dove uno strepitoso (quasi erotico come Kim Basinger) Chaz Davies ha regolato il duo Kawasaki in entrambe le manches con due gare quasi fotocopia. Chaz è stato bravissimo a non perdere la concentrazione ed è riuscito da subito ad imprimere un ritmo insostenibile per gli altri. altri che portano il nome di Rea e Sykes in perenne lotta interna ma senza un reale scontro diretto. L'altro ducatista Giugliano ha preso 14 secondi in gara uno (quinto) e 19 in gara 2 (quarto) facendo scendere le sue quotazioni in ottica di rinnovo visti anche i malumori di Sykes in Kawasaki. Nei box si è visto anche Gigi Dall'Igna che poi è anche salito sul podio insieme a Chaz, giusto per iniziare ad assaporare l'altezza del gradino... Bene Savadori, anche se in entrambe le manches ha subito un forte calo del suo pacchetto. Si è vista finalmente l'MV nei primi cinque con "soldatino" Camier che è riuscito a ottimizzare il nuovo surplus di potenza della sua moto. Da segnalare il bruttissimo high side di Giuntoli nelle qualifiche da imputare ad un elettronica ballerina? Sicuramente un campanello di allarme per Yamaha che sta riscoprendo i limiti di un campionato mondiale.
In Supersport la gara "corta" la vince Soufoglu partito a testa bassa senza fare troppi prigionieri relegando un combattivo Cluzel al secondo posto e un attento Jacobsen che adesso si trova anche lui ai piani alti della classifica. E' mancato Krummenacher squalificato per non aver rispettato la bandiera nera (decisione discutibile visti poi come sono andati i fatti) mentre gli italiani hanno occupato il quarto al sesto posto con Baldolini, Zaccone e Zanetti.
Nella Superstock invece si è rivisto il rosso Ducati con Tati Mercado a farla da padrone che ha regolato un ottimo Calia e un arrembante De Rosa. Quarto il poleman Tamburini.
Prossimo round Brands Hatch nella terra del BSB e del caloroso tifo inglese.

Nessun commento:

Posta un commento