lunedì 8 novembre 2021

Portimao 2, le scomode verità (prima parte)

Sarà un post diverso dal solito questo, perchè voglio parlare di motociclismo e della Moto3 com'è giusto che si convenga visto che è stato assegnato un titolo mondiale. Sicuramente un bel mondiale in un'annata costellata dalla scomparsa di un ragazzo, Jason Dupasquier, e dal comportamento un pò troppo garibaldino dei piloti in pista che hanno reso le gare molto pericolose, pensando anche all'ultima carambola ad Austin. Acosta e Foggia si sono confrontati in un duello a "distanza" per la straordinaria partenza dello spagnolo e la rimonta dell'italiano in queste ultime gare. Un scontro mai vicino fino a ieri quando entrambi erano in testa alla gara. A mio avviso Foggia ne aveva di più, supportato anche da una moto preparata benissimo dal Team Leopard, l'unica in grado di fare veramente la differenza. Dal canto suo Acosta ha quel qualcosa in più di pilota, basti vedere il modo quando decide di sorpassare. Ed è proprio in questo frangente, all'inizio dell'ultimo giro che il giovane spagnolo ha deciso di rompere gli indugi sorpassando in maniera "cattiva" il rivale italiano per avere pista libera nel tratto a lui favorevole. Purtroppo per Foggia nel varco lasciato aperto ci si sono tuffati Garcia e Binder il quale ha centrato la ruota posteriore dell'Honda numero 7 facendolo finire a terra. Incidente di gara? Nel paddok si è parlato molto di questo episodio e devo dire che sono rimasto stupito (in negativo) dalle reazioni di tanti piloti che hanno invocato super licenze e punizioni esemplari per Binder considerato "recidivo", mentre "paradossalmente" due sono state le dichiarazioni di "assoluzione" quella di Miller e di Rossi.

Romanticamente parlando sia Garcia che Binder potevano lasciare che i due contendenti si scannassero in un ultimo giro da leggenda ma anche loro vengono pagati per correre in special modo per arrivare prima degli altri, quindi appoggio in toto le parole di Miller che una volta tanto è stato un chiaccherone costruttivo. Ai piloti che hanno paura di correre il prossimo anno contro Binder (se mai lo vedranno) dico di cambiare mestiere. Il top ovviamente l'abbiamo raggiunto in telecronaca dove gli autori dei libri La Spallata e il taglio di chicane sono saltati su tutte le furie crocifiggendo Binder dimenticandosi che con altri attori tutto era permesso. Dulcis in fundo anche togliergli il risultato al pilota sudafricano sa di contentino giusto per placare un pò gli animi, ma che dimostra la pochezza di chi deve gestire le regole di un campionato del mondo. 

Bravi dunque Acosta e Foggia che hanno esaltato il gesto sportivo con tanto talento e velocità e fa piacere sapere che Denis rimarrà in Moto3 anche l'anno prossimo sicuramente come uomo da battere. 

Di Acosta ne sentiremo parlare ancora perchè l'approccio alle gare è tipico dei fuoriclasse e i titoli mondiali non si vincono a caso. 

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