Difendere il Pd? No, grazie. Non questo Pd. Non il Pd che s’è affidato all’abbraccio mortale con Di Pietro, non il Pd che in un anno, sulla strada dei girotondi, ha dilapidato il suo patrimonio di credibilità. Non il Pd del Circo Massimo, non il Pd che cavalca l'Onda, non il Pd che solletica la piazza diffondendo menzogne. Non il Pd che predica la superiorità morale mentre annega nell'immoralità, non il Pd che insegna la pulizia mentre sprofonda nella sporcizia. Non il Pd che sale sul pulpito per urlare che la sinistra rappresenta «l'Italia migliore» mentre le sue giunte cadono a pezzi sotto le inchieste della magistratura. Non il Pd che grida contro Berlusconi tiranno e dittatore. Non questo Pd, che non s’è mai saputo dare un tono, ma purtroppo s’è dato un Tonino. Difendere il Pd, come chiede per esempio Giuliano Ferrara, sarebbe possibile se Veltroni in un anno avesse fatto un po’ di quello che aveva promesso. Se, anziché buttarsi fra le braccia del trattorista di Montenero, avesse provato davvero ad andare da solo. Se avesse creato una sinistra liberata dall’odio anti-berlusconiano, un partito unico capace di elaborare un progetto dell’Italia anziché ripetere all’infinito il proposito di distruzione dell’avversario. Se avesse avanzato un’idea, una proposta, un suggerimento al di là del fin troppo facile e scontato «dagli al Cavaliere». Non esulto di fronte alle inchieste giudiziarie. Tutt’altro: continuo ad avere molti dubbi sul modo di procedere dei magistrati, sui tempi degli arresti, sull’uso delle manette e sui contenuti delle accuse. E il fatto che il Partito democratico sia dato già per morto, se non altro dai vignettisti della sinistra, mi preoccupa. Così come mi preoccupa l’inevitabile paragone che in queste ore corre sulle pagine dei giornali fra il Psi di Craxi del ’92 e il Pd di Veltroni di oggi (il finale è sempre previsto in Africa, anche se forse non a Hammamet). Il crollo dell’opposizione non è mai un bene per una democrazia. E l’avanzata di Di Pietro, pronto a fagocitare l’intera sinistra, ancor meno. Ma non se ne esce se non si capisce che questo è il risultato del fallimento di Veltroni. Ho l’impressione che il segretario del Pd abbia giocato col fuoco, sperando che l’alleanza con Tonino e il partito dei magistrati lo aiutassero a regolare conti interni. La situazione, però, evidentemente gli è scappata di mano. E se dopo oltre un anno di conduzione è costretto a dire che non si riconosce nel partito che conduce, bene, ha solo una strada da seguire: deve prendere atto del suo flop e andarsene. Così il Pd potrà difendersi. E così, forse, potremo difenderlo anche noi.
Contenitore di pensieri ad uso e consumo di voi naviganti della rete. Siatene i benvenuti, novelli Caronte del duemila...
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venerdì 12 dicembre 2008
giovedì 7 agosto 2008
Un vigile, un maresciallo, un ispettore, gente come noi

Sono stato un agente e ufficiale di Pg per 14 anni, al servizio del Comune di Firenze. Non che fosse il lavoro della mia vita, però l'essere al servizio delle persone mi è sempre piaciuto molto. Ho ricevuto più soddisfazzione dai cittadini che dal comune stesso, perchè comunque ho sempre cercato un contatto diretto con l'utente della strada. E' anche vero che di furbi ce ne sono tanti, però il dialogo, il capirsi, il chiarirsi ha sempre pagato. Sta pagando anche ora, anche se chiuso in un ufficio, comunque alla mia scrivania c'è sempre qualcuno che può trovare conforto, una parola, anche se non sono ne santo, ne tantomeno un assistente sociale. Di aneddoti ne potrei raccontare a bizzeffe, ma non è questo il luogo ne il tempo.
Con il recente rafforzamento delle città da parte dell'esercito, ho rivisto i colleghi dell'arma, della polizia, di nuovo in strada, pattuglie miste in supporto ai bravi cittadini, ai bravi stranieri, da verificare se saranno veramente un deterrente nei confronti dei delinquenti, quelli veri... Per quello ci vorrebbe più rigore e più pena, non la classica botta sulla spalla e un "non lo rifare più", ma non da parte degli agenti, bensì da parte dell'organo giudicante.
Leggo anche che lo spauracchio Brunetta colpisce i "fannulloni"... Caro ministro, due agenti che sonnecchiano in auto durante un servizio di pattuglia, non è grave, è essere umani, essere uomini... Sonnecchiare quando la radio tace è come prendersi un caffè... Voi sonnecchiate a Montecitorio? Siete assenti durante le sedute? Qual'è la vostra pena? Se volete veramente ordine non dovete mortificare i tutori dell'ordine stesso.
C'è poi un altro aspetto, quello per cui credo non ci sia scuola (o forse si), quello sul quale bisognerebbe lavorarci un pò di più, quello che rispecchia il malumore che c'è tra polizia e cittadini: l'educazione, il rispetto. Credo che questo aspetto sia di particolare importanza perchè è quello che lega le persone al rispetto delle regole. I colleghi dell'Arma credo siano più in vantaggio sotto questo aspetto, ho trovato molti colleghi non particolarmente "ferrati" sugli articoli e codici in generale, ma molto più propensi a trattare il cittadino come al suo pari. Ironia della sorte, i "guardiani" della città, gli agenti della Polizia Municipale, tendono ad essere molto più "Carabinieri" e marziali, come se il rispetto dipendesse dalla posizione del sopracciglio. La Polizia di Stato non avendo compiti particolarmente "stradali", è meno esposta al confronto con la gente, impegnata nella tutela di reati più gravi. C'è però una branca della Polizia di Stato, la Polizia stradale, che si fregia del soprannome di "sceriffo" non per la stella, ma per la scarsa educazione e propensione nel porsi "bene" con l'utente medio della strada. Per loro, una freccia rotta equivale ad un reato gravissimo, una targa sporca di una moto un vilipendio alla bandiera... Tutte cose giuste.... in Svizzera... Qui, nella repubblica delle banane, dove per le autostrade si vedono in giro mezzi attaccati con lo sputo, provenienti dalle frontiere che hanno aperto, fa un pochino ridere... Mentre per "strada" ti confronti con il cittadino, magari ci vivi anche insieme, in autostrada ti senti più al sicuro, perchè comunque la persona che incontrerai è difficile che sia quella della porta accanto. E allora ti elevi a estremo giudice, ad organo supremo. dimenticando che chi hai di fronte potrebbe, anzi è, un cittadino della tua stessa patria, e come tale dovrebbe vederti nella figura di "garante", e non di un babbo severo che sgrida il bambino. Le persone non hanno tutte 20 anni... Il "terrore" lo devono avere gli ospiti dell'Italia e non gli italiani stessi... Per fortuna non parlo da "multato" ma da attento osservatore, che viaggia, e solo in Austria ho verificato veramente di persona, che non esistono due pesi e due misure... Qui ci sono due Italie: quella che viaggia in autostrada soggetta a "leggi" autostradali, e quella che vive a contatto con il maresciallo, l'ispettore, il vigile, del paese o della città, con il quale ci prende anche il caffè insieme, e per il quale nutre rispetto e al contempo ne esige. Tutto quello che ne consegue sta all'intelligenza delle parti equiparabile a quando vai a fare la spesa... compri, chiedi roba buona, magari lo sconto, e qualche volta ci scappa pure l'omaggio!
Alberto Sordi, anni fà, fece un parodia non troppo lontana dalla realtà sulla condizione degli agenti stradali, e ci ho rivisto tanti colleghi... Grazie ragazzi per l'ottimo lavoro che state facendo, grazie anche a voi angeli dell'autostrada, magari un sorriso vi renderebbe anche più simpatici, e al ministro Brunetta suggerisco di non mortificare troppo la base, perchè senza base non c'è giustizia...
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