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martedì 29 luglio 2008

Grazie D, chiunque tu sia!!!

Innanzitutto leggetevi il commento di D nel post precedente. L'intento di questo blog era proprio questo, suscitare in voi reazioni e commenti come ha fatto D. Certo chi scrive non è depositario della verità, anzi... Però la tecnologia ci offre questi spazi, dove ognuno esprime pareri, sensazioni, stati d'animo e li mette a disposizione di chi legge. Potevo rispondere con un ulteriore commento, ma credo che un post dedicato, e i successivi commenti, sia più visibile e di facile lettura.
Perchè D non possiamo dire di amare? La tua analisi è cinica, ma non fa una piega. Forse non dovremmo rispondere per assoluto, (l'Amore è una parola grossa) ma dare un senso più pratico... Ad esempio, io in questo momento provo un amore viscerale per mia figlia di 2 anni, certo non paragonabile a quello che posso trovare per una donna. Credo sia diverso, ma non minore... Perchè la regola non può valere per il "rapportino"? Mi dispiace di aver dato questo aggettivo, ma se ti guardi "Amici Miei II", la definizione assume un valore goliardico per i fans del film, e pensavo che facesse lo stesso effetto...
Forse posso iniziare a risponderti dicendo che per me non esiste un rapporto occasionale (rapportino (;-P), forse perchè ritengo che occasione sia la parola sbagliata. Occasione di cosa? Siamo ai saldi di fine stagione? Occasione che te la diano? O te LO diano?
Forse conviene confrontarsi sull'ultima parte del tuo discorso... al quale, forse, non troveremo mai un punto di unione... Non è fisico un rapporto extra. Innanzitutto extra da cosa? Il matrimonio, la convivenza, sanciscono un diritto di intoccabilità, di esclusiva? L'amore non è un auto che se ne può guidare una per volta... L'amore è un concetto dai mille significati, addirittura c'è chi uccide per amore, per amore si scalano montagne, per amore si fanno scoperte in medicina... Certo, messa così, l'amore può essere anche andare a Cuba e comprare una ragazzina dal padre per 10 dollari.... o raccattarne una per strada nei sobborghi di Praga... Mah, io la vedo un pò dura, però c'è chi mi potrebbe rispondere così... L'altra sera ero a cena in compagnia, ad un certo punto entra una ragazza, 20 anni al massimo, con un fisico e uno sguardo che parevano disegnati. Ovviamente agli uomini del ristorante gli si erano alzati gli occhi (e non solo quelli) come le mucche della celebre vignetta di Mordillo. Sempre parafrasando Amici Miei, il minimo commento fù: "la leccherei dalla testa ai piedi..." più una serie di aggettivi degni del miglior repertorio maschile... Ti posso garantire, cara D, che per quanto mi riguarda, quell'incontro "visivo" poteva finire li, nel senso che non mi sarei mai sputtanato in un volo pindarico, usando tutte le tecniche di seduzione e atteggiamenti scimmieschi vari (hai mai visto il rituale di abbordaggio dei babbuini del Borneo? Gli uomini sono uguali!), pur di "avere", "sperare" in un sorriso o occhiata... Il 90% avrebbero pagato per andarci, a prescindere chi fosse, cosa pensasse, qual'era la sua storia... Li hai ragione... Che centra la sua storia con il sesso? Per me centra eccome, perchè fare l'amore è la conclusione di un percorso fatto di tante sfaccettature, ad iniziare da un bel bacio... Sono d'accordo con te quando parli che l'amore è fatto anche di gesti, parole, attenzioni, ma non sempre, anzi quasi mai, riesci a trasmetterle... Non per pigrizia, ne avidità, credo sia più legato ad un discorso emozionale... Vedi, sto arrancando perchè non c'è una spiegazione... In una delle mie prime esperienze giovanili, mi sono trovato ad amare una donna che non viveva con me, ma che mi trasmetteva passione, mi batteva il cuore, mi piaceva il suo sapore... Poi un giorno disse qualcosa che mi turbò... Disse che io andavo con lei solo per il letto... Non la volli vedere più, proprio per fargli capire che ciò che ci univa non era solo il letto, un mero sfogo "fisico", una "botta e via", ma era amore sancito nel fare l'amore e nello stare insieme... Non so chi dei due abbia sprecato un "occasione", ma certo a distanza di tempo mi ricordo ancora di quei momenti... Questo è amore D? Spiegamelo, perchè me lo domando ancora...
Non so cosa effettivamente sia l'amore tra un uomo e una donna, so cosa provo quando chi è di fronte a me è speciale... Dell'amore voglio che mi permetta di trasmettere sempre emozioni, e far capire che io sono così, a cena come nudo su un letto... e che che sto veramente apprezzando la persona che ho di fronte... e sopratutto che non sto solo prendendo... ma sto anche dando...
Arduo è il disquisire su questo tema, ma amore è anche l'enfasi con la quale hai scritto il tuo commento, e di questo te ne sono grato, e ti invito, qual'ora tu ne abbia il desiderio, di scrivere un tuo post, affinchè te lo possa pubblicare su questo modestissimo blog.
A presto....
P.S. La mediazione familiare non ti permette di esprimerti, purtroppo... La bravura sta nel far parlare le coppie (cosa che non fanno mai da soli) e farle chiarire in un senso o nell'altro. Nella mediazione singola è più facile "personalizzare" il dialogo, però bisogna stare attenti a non entrare nel personale (l'esperienza del mediatore), e sopratutto di DARE CONSIGLI. I consigli gli da chi è il depositario della verità... Il mediatore è come uno specchio, che cerca di riflettere come sei e cercare di spiegarti cosa vedi...

sabato 26 luglio 2008

Le donne, ti amo e dintorni....


Nella mia breve o lunga esperienza di mediatore familiare, mi sono imbattuto spesso nel confrontarmi con situazioni che sulla carta non avrebbero trovato soluzione. Le coppie molto spesso si accapigliano per le "virgole" della vita, minando quello che è un pò il collante che dovrebbe tenerle unite. Questo concetto è attribuibile non solo alle coppie di fatto, ma anche alle coppie clandestine, quelle che "non esistono" ma che in realtà sono molto numerose. Certo l'analisi delle coppie "ufficiali" risulta più facile perchè comunque manifeste, mentre per le altre ho dovuto mettere pezzi delle mie esperienze personali, più le numerosissime situazioni che mi hanno raccontato, per stilare un profilo e avere qualche riflessione da fare.

Premetto che al contrario di qualche mio post "maschilista", vorrei cercare di capire, con l'aiuto delle internaute, il perchè di tanti atteggiamenti, e sopratutto, la chiave per capire il significato della parola: "ti amo".... Innanzitutto facciamo una considerazione sul verbo: è un verbo presente, quindi nel presente io sto amando te. Se passano tre giorni da quando si dice, "io ieri ho amato te, oggi ti amo", ma varrà anche per domani? Quando siamo ragazzini usiamo il verbo per sublimare, accentuare la momentanea unione, anche perchè si presuppone che sia il gesto più estremo per sancire la voglia di vivere questa nuova condizione che ci ha un pò "smosso" dentro. Con il passare del tempo tra i due ragazzini il "ti amo" si annacqua un pò e prende nuovo vigore con l'incontro tra due trentenni o giù di li. A trentanni quel ti amo ormai l'abbiamo già sentito qualche volta, e quando capita di innamorarsi, le infatuazioni giovanili, lasciano il posto ad un analisi un pò più vera del rapporto che stai per iniziare. Non sei più al primo bacio, non sei più alle prime carezze, non sei più al primo rapporto sessuale, perchè, bisogna ricordarlo, come recitava un ottimo Benigni 25 anni fa, quando il sesso comincia a pigliare visione nella pentola dell'omo e incomincia a bollire ni cervello erotico... bisogna buttare giù la pasta!! Si spera che a trentanni non si vada più nella città godente impreparati, ma un po di conoscenza verso quel percorso l'abbiamo acquisita.... E allora il ti amo diventa più maturo, più consapevole, più "vero", non che l'altro abbia meno valore,... Se non vi siete sposati con il primo ti amo, vi sposate sicuramente con il secondo, ed anche se siete indietro di 10 anni rispetto a chi si è sposato a 20 anni, il vostro è un rapporto nuovo, mentre il "loro" è già un pò logoro... Saltando di altri 10 anni arriviamo al ti amo quarantenne, quello forse più definitivo, quello più carico di passione, quello più consapevole... Vedendo il 20enne che si è già separato, il 30enne che è sulla fase del logorio, abbiamo un 40enne di due tipi: quello che trova l'anima gemella (fin'ora aveva un pò brancolato nel buio) o quello che ha una famiglia ormai consolidata, e "per caso" inizia a guardarsi un pò intorno... I più sfigati folleggiano con giovani ragazzine non italiane, pescate nella tristezza di una nazione della quale non conoscono gli usi, ma i costumi (la lingerie in questo caso), mentre le donne più sfigate vanno a pescare ragazzini o veri mandingo nei villaggi di tutto il mondo. La seconda tipologia, quelli con un pò più di classe, si confronta con il prodotto locale e instaurano un simpatico "rapportino" (per dirla alla Perozzi). Ovviamente nel caso degli sfigati, il ti amo non è diretto a loro, ma bensì al portafoglio e a un posto nella nostra penisola. Nel secondo caso, il rapportino a volte sfocia in un amore vero, che non avevi preso in considerazione, però te lo trovi un pò come una tempesta tropicale. Qui il significato del ti amo assume forse il valore più estremo. Due "amanti" si amano o fanno solo sesso? Personalmente escudo il sesso, perchè comunque ritengo il fare l'amore un atto "poetico", comunque un atto che mescola la passione, l'amore, la complicità. Per altri, essere amanti, significa trovarsi, sfogarsi e tornare da dove siamo venuti, quindi escluderei a priori il "ti amo". Ma amare l'amante è blasfemo? No, se accetti le rogole del gioco... E qui, dal punto di vista femminile, casca un pò l'asino... Statisticamente, la donna amante, quella che ama per intendersi, utilizza un pò a sproposito il ti amo, non perchè non ci crede, ma perchè a quel ti amo associa un diritto di prelazione e di esclusiva che non potrà avere, perchè il rapporto è clandestino... L'uomo, forse più realista, non nega l'amore, ma non pretende più di tanto, anche perchè, quel rapporto nato per una passione e piacere, non deve portarsi dietro tutto il retaggio che c'è nell'ambiente familiare. Il rapporto tra due amanti (non ganzi!!) deve essere come un oasi nel quotidiano deserto, un oasi dove il tempo si ferma, dove entrambi leniscono delle ferite interne, dove entrambi vivono quel segreto chiamato amore, del quale nessuno dovrà aver notizia, e del quale loro sono gli unici custodi... Questo per molti risulta difficile, perchè comunque da quell'oasi non vorrebbero mai uscire... Ma proprio per apprezzare l'oasi che bisogna fare un pò di deserto... Quando ci gustiamo più le cose? Quando le desideriamo e le otteniamo a fatica, oppure quando le abbiamo a portata di mano? Desiderio, la parola che proviene dal verbo desiderare, sperare di avere, è questo che produce il pensiero, l'aspettativa, il piacere di stare insieme... Il "tutti i giorni" lo vivi già... ma quando hai veramente sete pensi solo alla frescura dell'oasi... Donne, non sciupate le oasi della vostra vita, abbeverate il viandante, mondatelo e mondatevi delle vostre ansie, e impedite che il deserto renda arido il "ti amo"....

Amorevolmente vostro.