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lunedì 6 agosto 2012

Rain-Stone

Più che Silverstone il tracciato inglese dovrebbero chiamarlo Rainstone non solo per il meteo bizzoso della verde Inghilterra, ma anche per aver fatto piovere su una Superbike un pò troppo selvaggia da appartenere forse più al Far West che ai salotti londinesi. Week-end brutto non solo per la pioggia ma anche per delle interpretazioni regolamentari che hanno fatto saltare un pò gli schemi di questo campionato che tanto ancora ha da offrire. In primis la sospensione di gara 2. A tal proposito è bene ricordare il punto 1.26.1 del regolamento che testualmente recita:


Se (in una ipotetica gara di 30 giri) una bandiera rossa è sventolata quando il leader è nel suo 10° giro dopo aver completato il suo 9° giro e gli altri piloti non hanno ancora completato il 9° giro, allora il risultato della gara sarà sugli 8 giri completati e la seconda parte consisterà in 22 giri.  Se la bandiera rossa è mostrata quando il leader della corsa e tutti gli altri piloti nello stesso giro del leader sono nel 10° giro dopo aver completato tutti il 9° giro, allora il risultato della corsa sarà considerato sui 9 giri e la seconda parte consisterà di 21 giri.


Quindi sembrerebbe che le rimostranze Aprilia fossero mal riposte non avendo tutti i piloti completato il 9° giro. Aprilia protesta formalmente anche sull'attardarsi dei meccanici BMW sulla moto di Melandri oltre il tempo consentito in Gara 1, ed anche qui il regolamento parla  di una partenza dai box com'è stato per Sykes (fermatosi per regolazioni) in gara 2. Certo è vero che in due round Biaggi ha perso 38 punti sul diretto inseguitore, Melandri, e anche se ad oggi sono soltanto 10 i punti che li separano con ancora 200 punti in palio, sarebbe auspicabile da parte di Infront atteggiamenti più risoluti senza macchiare un bellissimo campionato. 
Detto questo entrambe le manches non mi hanno fatto impazzire, troppi i sorpassi garibaldini da parte di piloti che gettano il cuore oltre l'ostacolo in situazioni limite, mettendo in serio pericolo chi invece è sempre in vetta a lottare, escludendo un già visto a BRNO, Loris Baz che ha portato finalmente la Kawasaki sul gradino più alto del podio in un ultimo giro di gara uno dove è veramente successo di tutto anche la caduta dopo la bandiera a scacchi di Badovini e Rea. Bravo Baz! A "me mi piace" parecchio anche perchè ha dimostrato una certa maturità in gara, grintoso ma mai oltre il limite come altri piloti. Adesso non resta che attenderlo in una gara "vera" di quelle che si vincono di talento e classe. Sul podio anche Fabrizio (bentornato!) e Badovini, anteprima di un team che l'anno prossimo vedrà sicuramente più podi. Riscossa anche per Giuntolì in gara 2 con il suo nuovo team che lo ha visto navigare per 8 giri sempre in testa regalando al team Pata la prima vittoria e un pò di serenità. Per tutto il resto mondiale compresso in soli 10 punti con i protagonisti in ombra, molto guardinghi sul da farsi, considerando che ancora è tutto da giocarsi con la speranza che vinca il migliore sempre e comunque.

lunedì 1 agosto 2011

La Ducati è Checa!!!


Grande prova di orgoglio, classe e determinazione di Carlos Checa sul circuito di Silverstone, firmando una doppietta che lo porta a 62 punti da un Biaggi che nella giornata dell’attacco decisivo alla vetta non ha avuto il guizzo necessario, finendo 11 in prima manches e 4 nella seconda. La doppietta di Checa ha anche un altro significato, che va ben oltre la classifica: lo spagnolo darà, (e qui partono tutti gli scongiuri del caso) insieme al Team Althea (sempre più rosso), quella ventata di soddisfazione (e vendite) che la stagione in MotoGp ha fortemente compromesso, anche dal punto di vista economico. Il popolo Ducati avrà il suo nuovo campione ed i clienti saranno fieri di cavalcare la moto che ieri ha raggiunto le 301 vittorie in Superbike. Brno ci ha fatto vedere un Checa che, se non è in palla, male che vada può arrivare terzo ad un nonnulla dai primi. Silverstone ci ha fatto vedere che quando il gioco si fa duro… lui c’è! Biaggi e Melandri sono stati cucinati a dovere e se il primo ha avuto il suo bel da fare, il ravennate ha colto due podi che lo portano a soli 9 punti dal romano, secondo in classifica. Yamaha ha poi completato entrambi i podi con due ottimi posti di Laverty che nulla ha potuto contro lo strapotere del binomio Checa-Ducati. Alla fine di gara 2 una battuta, a mio avviso infelice, del patron di Althea, Bevilacqua, che ha voluto sottolineare come Ducati sia inferiore alle 4 cilindri. A me non è sembrata così tanta la differenza anzi, per usare le parole di Melandri, la Ducati è 200cc in più di e che la differenza stà proprio nell’erogazione. Ormai è una storia vecchia come detto anche da Max: Non voglio entrare in una polemica che mi sembra stia crescendo sempre più. Secondo me allo stato delle cose, visto cosa è stato consentito in passato, è difficile intervenire. Il problema andava risolto diversamente all'inizio. Ora bisogna combattere con quello che si ha".

La Ducati dovrebbe imparare una sonora lezione da questo mondiale se vorrà essere leader anche altrove considerando che i tempi sul giro di Carlos sono stati inferiori anche a quelli di Rossi in MotoGp… non so se mi spiego disse il tovagliolo...

domenica 1 agosto 2010

Essere o non essere....


Nella patria del grande scrittore inglese Max Biaggi ha deciso di correre due manches di conserva, accontentandosi di piazzamenti che alla fine lo mandano in ferie con 60 punti di distacco sul secondo e che non sono pochi. Un grande plauso va a tutta la pattuglia inglese che si è aggiudicata buona parte delle posizioni di testa con l'unica intrusione dei due italiani Biaggi appunto e Fabrizio ritiratosi nella seconda manches per un guasto tecnico. La vittoria è andata entrambe le volte ad uno strepitoso Cal Crutchlow in sella a quella moto che ha visto trionfare l'anno scorso Spies e che da un po' di tempo mancava sul gradino più alto del podio. Johnny Rea secondo in entrambe le gare nulla ha potuto contro la furia del fantino della Yamaha autore di giri veloci e di derapate da urlo, esaltate anche dalla telecronaca incisiva del buon Sanchini che le ha definite erotiche, trovando pienamente d'accordo lo scrivente. Un mese di ferie e poi si torna in Germania in quel di del Nurburgring circuito nuovo tutto da scoprire, dove affronteremo l'ultima parte del campionato per un totale di 150 punti da spartire tra Biaggi, Haslam ed un più lontano, ma sempre in corsa, Rea. La gara di Silverstone è stata anticipata anche da una signorile dichiarazione del patron della Dorna, Carmelo Ezpeleta, che ha appellato la Superbike come una categoria minore, riferendosi in particolar modo al numero degli spettatori stabiliti ad ogni gara, non considerando il fatto che mediamente le gare della categoria delle derivate dalla serie hanno molti più partenti e molti più duelli rispetto a quella chelui definisce classe regina. Vorrei ricordare al signor Ezpeleta che il travaso annuo di piloti che passa tra le categorie è sempre molto marcato e che quindi tanto categoria minore non la considererei. Gli consiglierei invece di portare più rispetto anche al lavoro dei fratelli Flamini che portano avanti da anni un campionato bello e spettacolare non minore rispetto alla MotoGp ma diverso, con la formula delle due manches che ci permette di godere di due gare ad altissimo livello. Per me anche la domenica del moto mondiale è bella perché inizio dalla 125 per arrivare alla MotoGp, ma ultimamente mi sta molto deludendo perché i nomi dei vincitori si contano sempre con 4 dita.

Oggi sono stato anche al Mugello in una domenica dedicata a svariati trofei mono marca e per l'occasione mi sono rivisto con tanti amici e piloti, diversi dei quali ho tenuto anche a battesimo. Paddock un po' vuoto e poco pubblico hanno fatto da contorno ad uno sport che ha livello nazionale non trova più eredi di Biaggi e di Rossi, viziato anche da trofei mal gestiti dove invece di far regnare l'incertezza del risultato finale, si tende sempre ad avvantaggiare questo o quel pilota a discapito della crescita di altri. Così è stato anche per la Hornet Cup dove il vincitore, quello Zerbo già squalificato per irregolarità tecniche nella gara di Misano, si è ripresentato sulla griglia di partenza con una moto che poteva benissimo vantare un motore da super sport, tanto è che alla fine del primo giro, una volta preso il comando, in mezzo giro ha rifilato oltre un secondo alla pattuglia degli inseguitori girando nei tempi della pole position. A questo punto mi verrebbe da chiedere a Carlo Florenzano che tanto pontifica ai microfoni di Fuori Giri, dove sta veramente il confine tra marketing puro o l'intento di allevare nuove leve per poi farle debuttare in campionati maggiori, perché non vedo all'orizzonte un impegno concreto come lo è invece per i piloti spagnoli gestiti diversamente da una federazione che vede più lontano. Affrontare una stagione anche da mono marca è molto dispendioso, e vedersi beffare da favoritismi e regolamenti non rispettati è ancora più frustrante. Potete scommettere che il prossimo asso del motociclismo italiano sarà un ancora sconosciuto Marini e sicuramente non solo per meriti sportivi. In attesa di BRNO e del fatidico passaggio di Rossi sulla Ducati, non mi resta che augurarvi un buon inizio di Agosto a tutti voi, appassionati di motociclismo e di sane derapate (in pista!) come quello che oggi ci ha regalato Cal Crutchlow.