In uno dei circuiti più brutti del mondiale (forse il più brutto) ancora una volta sono passati i destini dei piloti. L'anno scorso fu Stoner a gettar via mezzo campionato con la caduta alla penultima curva nel tentativo di sorpassare Pedrosa. Quest'anno è successo il Venerdì con la ri-caduta di Lorenzo sulla spalla già infortunata ad Assen che di fatto lo ha tirato fuori dalla gara, e dalla caduta di Pedrosa il Sabato mattina che lo ha escluso sia dalle qualifiche che dal via, con la speranza che la gran zuccata non si ripercuota anche per il futuro. La MotoGp senza i suoi protagonisti principali ci ha dato la misura di cosa sono le corse oggi. Ha vinto quasi logicamente Marquez che senza i suoi rivali, come da lui sportivamente ammesso, ha un pò fatto quello che ha voluto e lo ha fatto con una precisione davvero chirurgica. L'unico che ha tentato di resistergli è stata proprio la pecora nera, di nome e di fatto, della Yamaha, quel bravo Crutchlow il quale, nonostante le ferite, ha dapprima regolato un incolore Rossi fino a infastidire sul finale il giovane spagnolo. Ci piacerebbe che Yamaha considerasse di più il suo pilota invece che aprigli la strada verso Ducati. Valentino nel giorno delle macumbe agli avversari aveva il dovere di risorgere e non di arrivare terzo. Se ad Assen il destino e la sua bravura lo hanno fatto vincere, in Germania il Dottore doveva fare pole e vittoria per fugare i dubbi sul suo vero ritorno. E nel giorno della mancanza dei due leader sono mancati anche tutti gli altri incapaci, almeno per questa volta, di affacciarsi verso il vertice della classifica. Ad uno sconsolato Bradl all'arrivo (quarto) Lucio Cecchinello, manager e signore della squadra, da una pacca al suo pilota confortandolo per la sua prestazione. Un gesto che ci fa capire che ancora nel motomondiale esistono dei gentleman. Espargarò salva la baracca delle CRT con una gara accanto alla Ducati ufficiale di Dovizioso con il solo obiettivo di arrivare sano alla fine del 2014. Brian Stering invece ci fa vedere il lato più brutto di questo motomondiale, perchè, dopo il suo doppiaggio, si permette anche di finire per le terre. A questo punto non so cosa vogliono fare alla Dorna per salvare le corse ma mi sembra che così non si vada da nessuna parte. Bella la Moto2 dove ha visto trionfare Torres (spagnolo) per la prima volta e ci ha finalmente regalato Corsi al secondo posto con una bella gara e un sorpasso magistrale ai danni di Espargarò. Un pò in ombra Redding con un settimo posto che sembra più frutto di una moto poco perfomante che non della guida del bravo pilota inglese. In Moto3 nuova vittora di Rins (che a me rammenta molto SuperSic) su un lucidissimo Salom e un buon Vinales che riesce a contenere il distacco in classifica. Italiani non pervenuti. Prossimo appuntamento Laguna Seca con l'incognita Lorenzo a tenere banco e con la curiosità ne vedere cosa farà il nuovo leader della classifica Marquez.
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