lunedì 22 luglio 2013

Taglio e cucito, Laguna Seca 2013

Senza dubbio il round di Laguna Seca ha rappresentato un passaggio importante per la MotoGp in continua ricerca di una propria identità. La gara non è stata tanto esaltante sotto il profilo spettacolo vero e puro, ma un pò di contenuti interessanti si sono visti ed è giusto analizzarli. In ordine di arrivo partiamo dal vincitore quel Marc Marquez che fino ad oggi non sta facendo affatto rimpiangere Stoner anzi, nella gara americana lo ha pure vendicato con il sorpasso al cavatappi proprio ai danni di Rossi. Come nel 2008 il sorpasso ha suscitato critiche ed elogi lasciando come sempre ai posteri l'ardua sentenza. Il ragazzo ha dimostrato che ci sa fare sia con la manopola del gas ma anche con la testa sempre lucida e mai oltre quel limite invalicabile rappresentato solo dalla sua voglia di apprendere sempre più in fretta. Per tutti Marc è il futuro, per me, appassionato di corse, rappresenta un bellissimo presente. Bradl, secondo, ha finalmente assaggiato da prima la pole position e poi il primo podio in MotoGp. Un pò poco considerando il suo secondo anno, ma speriamo che questo assaggio lo porti più spesso ai vertici delle corse. Rossi ha chiuso terzo per la seconda volta e questo non può altro che far piacere rivederlo lassù. Nel parco chiuso ha fatto i complimenti al ragazzo che lo ha suonato alla "sua" curva e questo deve rappresentare un gesto di pura sportività... sincera.... forse... chissà. Quarto Bautista che ha seguito come un segugio Valentino senza mai impensierirlo più di tanto. Forse ha fatto bene o forse non ne aveva, comunque ha portato a casa un bel risultato. Quinto e sesto il reparto infortuni con Pedrosa e Lorenzo intenti a contenere il distacco dal loro connazionale. Un pò in ombra Crutchlow settimo, forse per le continue voci di mercato che lo riguardano ma anche a lui, questo mese di vacanza, non farà male. A seguire l'altro reparto infortuni ma non per i piloti ma quanto per le moto, quella Ducati alla continua ricerca dell'assetto perduto. Pernat ha detto che se tornasse Stoner sarebbe un campionato stellare e farlo tornare sulla moto dove ha vinto il campionato del mondo sarebbe galattico. Tutto il resto è lasciato alle pagine della storia tra episodi sportivi belli e brutti ma questo, forse, è anche il bello del nostro sport. Ciao Andrea saluta i ragazzi e vegliate sempre su di noi.

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