lunedì 26 maggio 2014

King Tom, SBK Donington 2014

King Tom Sykes ha fatto il Marquez della SBK. Anche se non ha vinto come il giovane spagnolo, ieri Sykes si è ripreso lo scettro della classifica dominando entrambe le manches con buona autorità. L'unico a tenergli testa, sopratutto in Gara1, è stato il suo compagno di squadra Baz autore di due ottimi secondi posti ed una maturità di guida non indifferente. Certo guidare la verdona forse oggi aiuta, però nella vittoria c'è molto di Tom. Mentre a Imola si è accontentato per non buttare via punti importanti, a Donington ha deciso di ritornare lassù in alto e lo ha fatto da campione. Partito da lontano in Gara1 ha lentamente risalito la china fino ad arrivare alla vetta dove lo attendeva un coriaceo Baz che ha tentato di resistergli per due giri fino ad accontentarsi di arrivare secondo (ora anche nel mondiale). Discorso diverso per Aprilia con Melandri quarto in Gara1 e 17esimo in Gara2 (colpa di un tamponamento) e Guintoli 7imo in Gara1 e terzo in Gara2, comunque due faccie di una diversa medaglia. Infatti alla quasi gioia del francese (meno talentuoso del ravennate) si contrappone una cocente delusione dell'italiano nonostante il risultato di Gara1 ma anche di Gara2 quando girava con gli stessi tempi dei primi. A questo punto la domanda sorge spontanea: valeva davvero la pena sostituire Laverty? Suzuki appunto che vive fasi alterne con l'irlandese e con un apprendista niente male Lowes. Ducati vive ancora sul regolare Davies e sull'imprevedibile Giugliano, che riesce a gettare alle ortiche sempre una manches su due. Bravo? Disattento? Per diventare campioni occorre anche sapersi accontentare (vedi Sykes a Imola). Honda sembra abbia fatto un passo indietro con nessuno dei due piloti mai in lizza per il podio. Certo dopo l'ascesa di Assen e Imola forse speravano in qualcosa di meglio ma sicuramente il potenziale deve ancora venire fuori. In crescita esponenziale i fantasmi della Bimota ancora primi delle EVO anche se neanche menzionati. Stranezze della DORNA. Prossimo round in terra malese e chissà chi sarà tigre o preda.

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