lunedì 5 maggio 2014

Terra di confine, Jerez de la frontera 2014

Le terre di confine sono di solito quelle terre dove avvengono i fatti che poi riescono a cambiare il destino di un paese. Senza volerci troppo addentrare sulla storia delle suddette terre, ieri a Jerez abbiamo assistito (io in differita) al tracciamento di uno, o più d'uno, confine sportivo. In Moto3 il confine lo ha tracciato Romano Fenati, passando da un pilota forte ma pieno di dubbi, ad una certezza tutta italiana in grado di interrompere l'egemonia spagnola. Seconda vittoria consecutiva per Romano frutto più di una lucidità matura che di un impeto visto in passato, regolando in volata un ottimo Vasquez e il favorito Rins. Quarto il leader Jack Miller che si è accontentato a fronte di un mezzo non perfettamente a punto. In Moto2 più che confine è stata tracciata una linea di demarcazione sulla tenuta del favorito Rabat, quarto all'arrivo forse un pò troppo favorito dal pronostico, ricalcando forse un pò il finale della scorsa stagione. Chi invece si è dimostrato un bel pilota, a discapito della poca notorietà, è stato proprio il suo compagno di squadra, Mika Kallio autore di una bella gara di carattere. Con lui sul podio un sempre più convincente Aegerter e Folger, che hanno escluso dopo diversi anni la bandiera spagnola dai pennoni.Gli italiani non pervenuti, tranne Pasini, diciottesimo a 45 secondi.
In MotoGp un solco scavato con l'aratro sembra averlo tracciato Marc Marquez, autore di una gara maiuscola, senza rivali, senza se e senza ma. Non che i rivali non ci siano anzi, il secondo è un certo Valentino Rossi autore di una gran gara avendo regolato Pedrosa e un ancora perso Lorenzo. Il Dottore è alla sua seconda convincente gara dopo l'Argentina segno di aver attraversato anche lui il confine? Di fatto è l'unico italiano in MotoGp con le carte per stare lassù, anche se un quinto posto di Dovizioso, a 27 secondi dalla vetta, gli fa da contorno. Ma dove è il confine di Marquez? A questo punto lo sa solo lui perchè neanche Pedrosa riesce ad impensierirlo con la solita moto. Forse un missile terra aria servirebbe, ma va sparato prima che lui passi altrimenti si rischia di non prenderlo. Iannone a Jerez è rientrato nei ranghi, generoso ma non abbastanza per evitare la caduta. A questo punto non resta che aspettare gli altri GP per vedere se le linee di demarcazione saranno ancora più nette o ci sarà ancora da meravigliarsi. Ci vediamo a Le Mans come sempre in differita!

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