martedì 28 giugno 2016

Tutti giù per terra (o quasi), #assen2016

Fine settimana da dimenticare o forse no, dipende da quale visiera lo si guardi. La bella notizia per i nostalgici e appassionati è che abbiamo riascoltato l'inno australiano sul più alto gradino del podio e questa volta non grazie a Casey Stoner ma ad un intrepido Jack Miller, quel rookie tanto discusso che è riuscito a portare davanti a tutti la sua Honda semi ufficiale. Va beh direte, pioveva, freddo, asciutto, confluenze astrali però la sua mano tremolante di emozione sul podio ci ha fatto ritornare ad un motociclismo romantico e questa non fa altro che bene. Anche da altre visiere abbiamo intravisto il sereno oltre le nubi e la prima è quella di Marc Marquez, l'unico dei big, quelli che sono sempre la davanti, ad essere rimasto in piedi e a portare a casa un secondo posto che vale oro e allungando decisamente in campionato. Bene anche Scott Redding ieri terzo al suo primo podio in MotoGp. Anche Iannone, senza far danni, è riuscito a raddrizzare un fine settimana che era partito dall'ultima posizione risalendo fino alla quinta. Più sfortunato Petrucci che dopo una prima frazione in rimonta si è visto abbandonare dalla sua Ducati alla ripartenza. E gli altri? Bella domanda! Il primo che non ha mai brillato sin dal Venerdi è proprio Lorenzo mai in vera partita col resto del gruppo tanto che nella prima "manche" era scivolato al 20 posto! Alla ripartenza e viste anche le numerose cadute, alla fine ha racimolato un decimo posto che gli è valso qualche puntarello mondiale ma avrà da riflettere parecchio sulle gare future. Rossi che sembrava a far sua la gara prima dell'interruzione al secondo via ha cercato di scappare in fuga nonostante una pista molto bagnata, rimanendo però vittima di una caduta di anteriore che sinceramente, vista la sua esperienza, poteva benissimo evitare in quel momento. Stessa sorte per il buon Dovizioso che nel tentativo di resistere alla fuga dell'italiano (lui come sappiamo è svizzero) ha sbattuto la sua Ducati in terra e con lei sono volate sia le ali sia i sogni di gloria. Alla fine vincitori e vinti se ne tornano a casa con ghiaia, graffi e nel caso di Marquez un bel bottino in più.
La Moto2 ci ha regalato la prima vittoria di Nakagami che ha saputo tirarsi fuori dalla bagarre e creare quel margine per arrivare in solitaria al traguardo vista anche la imperiosa rimonta di Zarko (ora leader della classifica) e il nostro Morbidelli che ha saputo reggere agli attacchi dei vari piloti che gli si sono portati in scia.
Ma è la Moto3 che ci ha regalato le più belle soddisfazioni con ben 5 italiani davanti a tutti e con la prima vittoria di Bagnaia e della sua Mahindra davanti al sempre più convincente Di Giannantonio e Migno. Fuiori dal podio per un non nulla Fenati e Antonelli. Peccato per Bastianini caduto a pochi giri daslla fine. Bella anche la gara di Binder mai sazio di vittorie dimostrando cuore, talento e passione anche se alla fine ha raccolto un dodicesimo posto causa un lungo.
Nota a margine sulla sempre più pietosa telecronaca e siparietti vari in studio che di fatto dimostrano che il motociclismo è in mano a marchettari e prezzolati e non a sportivi veri.
Mi raccomando luci accese anche di giorno, casco taroccato sempre allacciato e prudenza....sempre!

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