Indubbiamente mai come quest’anno abbiamo un mondiale SBK
dall’esito incerto. Negli anni passati Rea a questo punto (se non
prima) ingranava la sesta lasciando agli avversari il profumo del
tubo di scarico della sua Kawasaki, ma quest’anno ha trovato un
avversario tosto, tostissimo, che si è cucito addosso una moto
formando un’accoppiata micidiale. In più se ci mettiamo una netta
crisi della verdona (guardare gli altri piloti per credere) ecco che
il campionato rimane ancora incerto. Outsider da decifrare Scott
Redding sulla moto più in forma del lotto ma non in grado ancora di
vincere un campionato. Alla fine mancano ancora 2 round per un totale
di 124 punti che non sono pochi. A mio avviso, se Kawasaki non
riuscirà a dare un mezzo all’altezza del suo pilota, vedo
Ratzgatlioglu quello più in forma per la conquista del titolo anche
se ieri Yamaha ha dato la colpa al parafango anteriore per la caduta
in gara 2. Sinceramente mi riesce difficile credere che un lembo di
carbonio possa aver influito su una caduta come quella peraltro
fotocopia della caduta del giorno prima di Rea. Già, perché Rea
quest’anno si è steso diverse volte complice un mezzo non a posto
(come già detto) ma forte di un grandissimo talento tanto da voler
portare comunque e sempre la moto al limite. Personalmente ancora non
sono un grande fan del turco (sarà per la poca simpatica con la sua
terra), ma è innegabile il suo stile di guida dalla staccata
micidiale, la maturità che ha dimostrato in quest’anno, e la
flemma durante le interviste, tipica del cazzuto. Sabato poi ha anche
inscenato un simpatico siparietto di Rossiniana memoria, molto latino
e poco turco, spazzando l’esterno verde di una curva prontamente
risporcata la domenica dalla gomme di Rea che, in quanto a
cazzutaggione, non è secondo a nessuno.
Bene,
anzi benissimo il ritorno di Baz tre volte a podio (che ha un po'
confermato che Davies era giunto al capolinea), anche se in gara 2 è
stato declassato di una posizione per un contatto con Bautista, però
una bella comparsata che forse potrebbe avere qualche seguito?
Chissà, oramai i meccanismi della scelta dei piloti sono così
strani che a volte si stenta a capirli. Tra il dinamico trio la
domenica si è insertio Van Der Mark con una bella vittoria in
Superpole race, dove l’olandese ha navigato nel bagnato come se
fosse asciutto.
Il
fine settimana è stato anche caretterizzato da una “coalizione”
Redding – Rea nei confronti di Razgatlioglu reo di una guida
arrembante e poco rispettosa. Sinceramente non mi sembra troppo
eccessiva, indubbiamente molto al limite, specie l’entrata in curva
12 in Gara1, molto simile a quella che ha portato la sanzione Baz.
C’è sempre una linea sottile tra il regolare e non, però queste
sono gare e gli “attori” sono piloti che una volta chiusa la
visiera si trasformano. Io non avrei penalizzato Baz e appoggio le
parole di Rea quando dice “se così il modo di correre, mi
adeguo…”.
Detto
questo che vinca comunque il migliore nel più sano rispetto
lecoubertiano… Certo però pensando ai Dardanelli...
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