lunedì 4 ottobre 2021

Una poltrona per tre, WorldSBK Portimao Ottobre 2021


Indubbiamente mai come quest’anno abbiamo un mondiale SBK dall’esito incerto. Negli anni passati Rea a questo punto (se non prima) ingranava la sesta lasciando agli avversari il profumo del tubo di scarico della sua Kawasaki, ma quest’anno ha trovato un avversario tosto, tostissimo, che si è cucito addosso una moto formando un’accoppiata micidiale. In più se ci mettiamo una netta crisi della verdona (guardare gli altri piloti per credere) ecco che il campionato rimane ancora incerto. Outsider da decifrare Scott Redding sulla moto più in forma del lotto ma non in grado ancora di vincere un campionato. Alla fine mancano ancora 2 round per un totale di 124 punti che non sono pochi. A mio avviso, se Kawasaki non riuscirà a dare un mezzo all’altezza del suo pilota, vedo Ratzgatlioglu quello più in forma per la conquista del titolo anche se ieri Yamaha ha dato la colpa al parafango anteriore per la caduta in gara 2. Sinceramente mi riesce difficile credere che un lembo di carbonio possa aver influito su una caduta come quella peraltro fotocopia della caduta del giorno prima di Rea. Già, perché Rea quest’anno si è steso diverse volte complice un mezzo non a posto (come già detto) ma forte di un grandissimo talento tanto da voler portare comunque e sempre la moto al limite. Personalmente ancora non sono un grande fan del turco (sarà per la poca simpatica con la sua terra), ma è innegabile il suo stile di guida dalla staccata micidiale, la maturità che ha dimostrato in quest’anno, e la flemma durante le interviste, tipica del cazzuto. Sabato poi ha anche inscenato un simpatico siparietto di Rossiniana memoria, molto latino e poco turco, spazzando l’esterno verde di una curva prontamente risporcata la domenica dalla gomme di Rea che, in quanto a cazzutaggione, non è secondo a nessuno.

Bene, anzi benissimo il ritorno di Baz tre volte a podio (che ha un po' confermato che Davies era giunto al capolinea), anche se in gara 2 è stato declassato di una posizione per un contatto con Bautista, però una bella comparsata che forse potrebbe avere qualche seguito? Chissà, oramai i meccanismi della scelta dei piloti sono così strani che a volte si stenta a capirli. Tra il dinamico trio la domenica si è insertio Van Der Mark con una bella vittoria in Superpole race, dove l’olandese ha navigato nel bagnato come se fosse asciutto.

Il fine settimana è stato anche caretterizzato da una “coalizione” Redding – Rea nei confronti di Razgatlioglu reo di una guida arrembante e poco rispettosa. Sinceramente non mi sembra troppo eccessiva, indubbiamente molto al limite, specie l’entrata in curva 12 in Gara1, molto simile a quella che ha portato la sanzione Baz. C’è sempre una linea sottile tra il regolare e non, però queste sono gare e gli “attori” sono piloti che una volta chiusa la visiera si trasformano. Io non avrei penalizzato Baz e appoggio le parole di Rea quando dice “se così il modo di correre, mi adeguo…”.

Detto questo che vinca comunque il migliore nel più sano rispetto lecoubertiano… Certo però pensando ai Dardanelli...

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