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giovedì 9 luglio 2009
sabato 31 gennaio 2009
I missili di Obama W
Ebbene si. Noi che lo abbiamo sempre saputo e detto, la notizia non ci stupisce affatto. Ma per tutti i pacifisti, verdi, arcobaleno, radical chic, bonisti, perbenisti, razzisti, la notizia li dovrebbe sconvolgere. I giornali partigiani, quelli che sbattono in prima pagina il presidente americano, solo perchè "scuro" non hanno dato della notizia (solo la Stampa con Maurizio Molinari) che al quarto giorno di presidenza, Barack Obama ha lanciato cinque missili in due attacchi militari in Pakistan (almeno venti morti). Repubblica e Corriere niente, anche perché erano impegnate a scrivere la balla che sotto Bush c’era "il divieto totale ai fondi pubblici per la ricerca sulle staminali" (Corriere), tre errori in una sola frase: il divieto non è totale, i fondi pubblici non sono vietati, la ricerca sulle staminali non è vietata. Il Corriere, inoltre, non s’è accorto dei cinque missili sul Pakistan anche perché impegnato a titolare così, "Seggio a una sconosciuta", la decisione del governatore di New York di nominare al posto di senatore lasciato vacante da Hillary Clinton una deputata eletta due volte al Congresso di Washington. Sconosciuta a chi?
Questo è Barak Obama signori. Noi lo sapevamo e ci piace lo stesso, ma voi adesso che dite? Tornerete a bruciare la bandiera degli States dopo neanche 15 giorni dal vostro orgasmo collettivo? Dove sei adesso accusatore di Bush e sostenitore di Obama, dove sei?
mercoledì 3 dicembre 2008
Ci siamo o ci facciamo?
Volevo scrivere un post intitolato "Popolo di deficenti reprise", ma siccome la parola "popolo" è un pò troppo grande, poteva andare bene anche "parte del popolo". Comunque imo innanzi. Che le tasse siano una cosa fastidiosa è appurato, che siano "bellissime" beh lascio giudicare a voi, che l'unica Iva che andrebbe tenuta è la Zanicchi non ci piove (a molti di voi non starà neanche simpatica per motivi polici), ma (virgola) che si prenda a pretesto l'aumento dell'IVA per gli abbonamenti SKY, come grave offesa, vilipendio alla bandiera, abuso dei diritti dei lavoratori, mi sembra veramente eccessivo. Cavolo! Facciamo una battaglia per l'abolizione dell'IVA totale, arrabbiamoci per il bollo auto, il canone RAI, l'ILOR, l'IRPEF, L'ERPES, combattiamo per una battaglia giusta, leviamo l'IVA dai generi alimentari, la pasta, il latte, arrabbiamoci per il taglio ai contributi sul risparmio energetico... No, parte, una piccola parte del popolo si arrabbia perchè a SKY viene aumentata l'aliquota IVA dal 10% al 20% come tutte le altre cose di questo paese del c..biiiip!! E' forse un apparecchio medico? Un bene di prima necessità? Un salvavita? 4 milioni di italiani l'hanno in casa, gli altri 46 che fanno? Sono tutti zombie? Ed ecco i soliti che ci vengono a dire che a SKY lavora un sacco di gente e che in questa maniera perderanno il posto di lavoro bla, bla, bla... Intanto sulle "epurazioni" di LA7 nessuno si è mosso, eppure mi sembra che anche li abbiano dato una sforbiciata netta. A Mediaset fanno il loro percorso, e che ci piaccia o no, il TG5 è il tg più visto. Ora perchè il male assoluto, l'uomo di Arcore, lo psiconano (intanto Grillo se ne andato), e il suo governo hanno aumentato la tassa ad un bene effimero, chi non ha neanche più gli occhi per piangere ha cavalcato la tigre, dimenticandosi che SKY non è una scuola pericolante, un ospedale malgestito, una città da salvare. A parte Discovery Channel e qualche altro canale, SKY dovrebbe essere pagata dai contributi forniti dalle miliardarie squadre di calcio che vengono trasmesse, dai supergiocatori inquadrati, non dalla gente che ne usufrisce. Perchè avevano l'IVA al 10% eh? Al 30% la metteri e il 10 al grano, alla pasta, al latte!!! Obama ieri diceva che di fronte alle cose serie non siamo ne democratici ne repubblicani: siamo americani... Quanto siamo indietro, popolo di deficenti!!!!
mercoledì 5 novembre 2008
Lo zio Sam Obama Hussein

Ebbene si. Anche quest'ultimo pezzo di storia si è consumato sotto i nostri occhi. Inutile far finta di non essere stati coinvolti neanche un minuto per la corsa alla Casa Bianca. In fondo che male c'è, almeno per il sottoscritto, l'America rappresenta da sempre una meta, non tanto per motivi turistici, ma per tutto un insieme di cose riassunte nell'American Way, il sogno americano. E oggi, l'America, ci ha dato un ulteriore lezione di democrazia vera, con la D maiuscola, quella democrazia di cui noi non conosciamo neanche il significato. Per la prima volta nella storia si insedia alla Casa Bianca un presidente nero, un afro americano, impensabile ad appena 40 anni dalla morte di Martin Luther King. Barak Obama Hussein è il 44 o presidente degli Stati Uniti d'America, l'uomo considerato il più potente del mondo, l'uomo che guiderà il mondo per i prossimi 4 anni. In un certo senso a ragione Jovanotti a dire che il presidente americano andrebbe votato da tutti, ma queste sono utopie, perchè gli americani si sono sempre fatti gli affari loro, e non hanno bisogno del sostegno di altri. Il momento non è facile per nessuno. Il crack della Lheman & Brother ha dimostrato il lungo cordone che lega tutti, nessuno escluso, alle vicende di un paese nato nel 1783, e che da allora ha fatto anche cambiare il volto alla nostra cara e vecchia europa. Il volto del cambiamento è nero, come noi siamo bianchi, ma la grande novità è nel nome. Non John Wayne, Peter Parker o Louis Amstrong, ma un nome arabo, maledettamente arabo, che ci riporta all'11 settembre, alle barbarie di tutti i giorni, che niente hanno a che fare con la libertà. In fondo l'America è sempre stata una colonia, ed è impensabile non trovare nomi che non avessero a che fare con il resto del mondo. Eppure gli americani hanno scelto, e scelto bene, convinti da quel "we can", da quell'uomo che in un certo senso, spazzerà via le ombre dell'america razzista e intollerante. Kunta Kinte ha avuto la sua vittoria, e le catene si sono definitivamente spezzate. Forse dal 20 gennaio, qualcosa realmente cambierà, che cosa però non ci è dato saperlo. La White House al 1600 di Washington D.C. la faranno grigia? Chissà. I repubblicani hanno pagato lo scotto della politica di George W. Bush, il primo presidente del nuovo millennio, per molti un cattivo presidente, per altri un presidente giusto al momento giusto. McCain, il reduce, sapeva troppo di stantio e vecchio, anche se la sua telefonata a Obama, dopo il risultato elettorale, ha dimostrato la classe dei politici d'oltre oceano, subito pronti a collaborare, a guardare avanti per il bene del paese, non come i nostri alla stregua di checche isteriche e bambini viziati. L'America sicuramente ripartirà, e con lei il carrozzone europa. La forza dell'uragano Obama però deve essere ancora quantificata, perchè il mondo ha le sue leggi, spietate leggi.
Anche gli antiamericani d'Italia hanno seguito l'election day. Se gli domandi perchè, nessuno di loro ti risponde, ma tutti (di loro) sono anti americani, fino a che non gli vedi le Nike addosso, o partire per un fine settimana a New York. E come beoti diranno che ha vinto un presidente di sinistra. In america non c'è destra o sinistra, ci sono conservatori e repubblicani è diverso, il colore democratico è il blu, quello repubblicano il rosso. Il presidente del consiglio ha detto che gli americani sapranno scegliere il loro candidato migliore, e questa era l'unica cosa sensata da dire. Patteggiare per l'uno e per l'altro era da idioti. Farsi fotografare a 100 metri dal palco di Obama e dire "lo conosco" è da idioti. E vorrei anche ricordare che nel suo tour europeo, il nuovo presidente non ha neanche messo piede in Italia, quindi non vedo il perchè tutta questa euforia e prostrazione... Se avessi dovuto scegliere sarebbe stato difficile. McCain non mi convinceva per l'età, l'errore non considerato dai repubblicani nella scelta del canditato. Del nuovo presidente non sopporto il nome, mi irrita parecchio, e l'appoggio di quasi tutto lo star system americano. Però sembra che anche il popolo si sia espresso a suo favore e questo gli da parecchie chances per stare li dov'è. Nel settembre del 2001 il mondo cambiò per sempre, e da allora sono passati 7 anni e forse il mondo potrà cambiare ancora... Forse...
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