lunedì 23 maggio 2016

Fumata bianca #mugello2016 #giornatastorica

Nel precedente post avevo scritto che non avrei commentato il fine settimana mugellano perchè schifato un pò da tutto il teatrino che oramai avvolge il moto mondiale, ma un caro amico e sopratutto noto giornalista sportivo mi ha detto che il "dovere" di cronaca deve prescindere da fatti "esterni" al contorno di una gara, dunque...
Bel fine settimana quello che abbiamo visto al Mugello con 2 belle gare Moto3 e MotoGp e una Moto2 falsata da un'approssimazione (ultimamente accade un pò troppo spesso) della gestione della procedura di partenza.
MotoGp che ci ha offerto un bello spettacolo con la vittoria imperiosa e un pò inaspettata (viste le premesse) di Jorge Lorenzo capace di rintuzzare gli attacchi di Rossi per 9 giri e poi di tenere a bada un redivivo e sempre più maturo Marquez. Dopo la rottura del motore la mattina da parte di Lorenzo al pomeriggio stessa sorte è toccata a Rossi quando era nel pieno della battaglia per il primo posto. Un segnale brutto ma importante per la casa di Iwata costretta all'analisi del propulsore vista la coincidenza delle due rotture. Uscito di scena Rossi Jorge si è ritrovato alle spalle Marquez che lo ha studiato per tutto il tempo fino ad infilarlo magistralmente alla Materassi. Ma il Lorenzo di ieri non aveva intenzione di lasciarsi sfuggire la vittoria e le staccate alla San Donato contro Rossi lo avevano già dimostrato ampiamente, tant'è che ha pensato bene di infilare Marquez alla Biondetti 1 come se non fosse una curva. Tale manovra in uscita gli è costata velocità tanto che il piccolo diavolo lo ha ripassato tenendo la testa fino all'uscita della Bucine quando però grazie alla scia e ad una maggiore trazione Lorenzo lo bucava sul traguardo per 19 millesimi!!! Bene anche Iannone partito male ma autore di una gara accorta che lo ha portato al terzo posto dopo aver lottato prima con Dovizioso e poi con Pedrosa arrivando a 4 secondi dai primi. Gara un pò incolore, viste le aspettative, del nuovo compagno di squadra di Rossi, quel Vinales partito dalla seconda casella ma non andato oltre il 6 posto. Da segnalare un buon ottavo posto di Petrucci e un decimo del "multiuso" Pirro. 
Nel monomarca Honda-Moto2 grande pasticcio dell'organizzazione che alla ripartenza, dopo la sospensione per il danneggiamento di un air-fence, non ha saputo gestire l'entrata in pista dei piloti togliendoli dalla griglia una volta schierati creando caos e ritardi. Gara accorciata ma ricca comunque di intensità dove ha visto trionfare per la seconda volta quest'anno Zarko su di un fantastico Baldasarri autore di una gara maiuscola e di un accorto Lowes penalizzato dalla ripartenza.
Ma è come sempre la Moto3 a dare spettacolo dal primo all'ultimo giro con una solo vincitore però: Brad Binder autore di una gara maiuscola nonostante una battaglia con un folto gruppo di piloti tra cui Di Giannantonio al suo debutto al Mugello e oggi secondo per un soffio. In effetti tanti gli italiani sempre li davanti e lo dimostrano Bagnaia terzo e Anotnelli quarto dopo una furiosa rimonta.
Prossimo round Barcellona altra pista interessante e selettiva e chissà se anche li vedremo dei pomodori sul podio... 

domenica 22 maggio 2016

Invasioni barbariche #mugello2016

Guardate bene l'ora del post: sono le 10:30 di Domenica mattina (e si è svegliato già il mercato). Oggi il post sarà precedente alla gara, perchè qualunque sia il risultato questo non è più motociclismo ma un evento che ricorda molto le calate degli Unni e dei Barbari. Non esistono più gli sfottò ne tanto meno quelle sane serate in attesa della gara dove si, si beveva birra, ma l'attesa era fatta di gioia, scoponi scientifici e tornei di briscola. Oggi i nuovi Vandali devastano, bruciano, si ubriacano e non mi stupirei se sacrificassero qualche strano animale in onore al loro e unico dio: sua maestà Rossi. D'altronde il colore giallo delle loro bandiere e dei loro vestiti dice che quello è il popolo di Valentino Rossi punto e non un popolo di appassionati. Gli stessi appassionati-tifosi veri, quelli che comunque accettano il confronto e parlano di motociclismo si dissociano da tutto questo e dalle ingiuriose offese da stadio che si possono leggere lungo il circuito: "Marquez Infame, Lorenzo Boia" e così via. Tutto orchestrato per una festa pagana che ha il solo scopo di riempire gli autodromi con la peggior gentaglia perchè l'appassionato ne ha piene le scatole. E tutto questo succede in Italia una volta cultura del Rinascimento e di grandi personaggi. Anche il casco di Rossi non è più ironico e goliardico ma è un invito a occupare gli spazi a discapito di altri. Questa è l'asticella alzata da Rossi e da Ezpeleta in cerca di nuovi serbatoi di spettatori. Da motociclista e appassionato mi fa schifo tutto ciò e mi dispiace non poter fare un'analisi delle gare e dei piloti perchè mi rendo conto che sto commentando uno squallido teatrino. Come sempre spero che oggi vincano i migliori ma a questo punto c'è realmente da capire chi siano i migliori...    

lunedì 9 maggio 2016

Involuzione. MotoGp #lemans2016

Quando Pirelli in Superbike ha introdotto la ruota da 17" al posto di quella da 16,5" molti pensavano che sarebbe stato un problema visto la differente superficie d'appoggio sull'asfalto. Le moto in realtà sono andate ancora più forte, nonostante anche le limitazioni al motore imposte dal regolamento.
Anche in MotoGp si è passati dai cerchi da 16.5" a quelli di 17" (per ovvi motivi commerciali) ma si è cambiato anche fornitore passando da Bridgestone a Michelin. Trattandosi però della massima espressione motociclistica mi sarei aspettato più professionalità da parte del costruttore dal passato glorioso, quando già i primi problemi si erano manifestati nei test dello scorso anno. 
In casa francese invece la casa del Bibendum ha subito un altro "stop" tanto è che in una gara di 24 partenti sono arrivati al traguardo 13 piloti. La domanda da porsi è: chi deve adeguarsi, i piloti o le gomme? Il pilota di per se cerca sempre la massima prestazione per andare sempre più forte e lo fa utilizzando ogni millimetro della gomma e ogni centesimo di cavallo a sua disposizione. Cadere però per 2° di piega in più (come riferisce la telemetria di Dovizioso) mi lascia un pò perplesso. Si trattasse di una corsa amatoriale potrei capirlo, ma qui si tratta di un campionato del mondo professionisti dove è nella ricerca del limite la vera sfida. 
Ieri ha vinto Lorenzo come sempre dopo un fine settimana al top, rifilando al suo compagno di squadra Rossi 8 secondi (da ieri Rossi ha 37 anni e 8 secondi in più). Terzo Vinales dopo che (in ordine) Iannone (che sarebbe caduto anche con le Bridgestone) Dovizioso e Marquez (caduti in ensamble come due ballerini) sono finiti per le vie di fuga, insieme agli altri che hanno portato all'arrivo solo 13 piloti, tra cui Marquez. E' vero direte voi, le gare sono anche queste ed uguali per tutti, ma sinceramente correre pensando che un pezzo di asfalto abbia meno grip di un altro non è una bella cosa. Unica certezza la sfortuna di Dovizioso al quale ancora non hanno aperto le porte di Lourdes (consiglierei di provare il cammino di Santiago). Senza le cadute Lorenzo avrebbe vinto comunque e Rossi sarebbe arrivato secondo però "commentare" gare così si fa anche fatica a trovarne il lato positivo.
In Moto2 invece le cose hanno girato per il giusto verso con un ottimo Rins vincitore e con ritrovato Corsi sempre a punzecchiare il leader fino agli ultimi passaggi, regolando di misura l'autore della pole Luthi. Simone ha fatto vedere che anche senza andare al Ranch (o Academy) si possono ottenere buoni risultati, aspettando un suo acuto definitivo.
Chi continua negli acuti è invece Binder in Moto3 anche ieri vincitore di una gara intelligente e accorta che ha saputo regolare un buon Fenati e un ottimo Navarro. Uno "strano" arrivo a 4 inusuale per la categoria sempre combattuta dall'inizio alla fine. 
Prossimo round Mugello, sempre spettacolare....gomme permettendo. 

mercoledì 4 maggio 2016

Generazioni

Vi ricordate i vostri genitori quando eravate bambini? Il babbo che ti insegnava ad usare un cacciavite, la mamma ti istruiva all'ordine in cameretta, i jeans rammendati dalla nonna e il nonno che ti portava ai giardini. Io ho un ricordo particolare di mio babbo. Un giorno si era piegato il cancello di casa e lui mi chiese come avrei fatto a raddrizzarlo. Ero diplomato, avevo frequentato dei corsi ma la soluzione mi sembrava ardua. Lui invece, poco "studiato" ma parecchio pratico mi dimostrò nella pratica il principio di Archimede: datemi una leva abbastanza lunga e un punto d'appoggio e vi solleverò il mondo. Episodio banale ma significativo per i miei futuri anni. Oggi sono io diventato padre e sta a me insegnare ai miei figli anche se, in cuor mio, avrei ancora tanto da imparare da mio padre. Ma il tempo scorre tiranno, mio padre non è più giovane e qualche ruga sul volto mi segnala che è l'ora di cambiare passo e diventare grande. Sicuramente è la sensazione di essere genitore ma è difficile accettarlo, perchè non hai più il conforto della famiglia, e adesso sei tu quella famiglia, dalla quale dipendono gli altri. E' il susseguirsi delle generazioni, in molti casi un tramandarsi delle tradizioni, in altri vivere semplicemente la propria vita. Al momento mi ritengo un uomo fortunato perchè la vita mi ha regalato tante soddisfazioni, ma mi rendo conto che accanto al Peter Pan che vive in me c'è anche il saggio che deve essere tale per cercare di "insegnare" alle nuove vite, come ha fatto mio padre con me, per poi diventare gli uomini e le donne di domani. E' un compito difficile che in molti casi nessuno ti ha chiesto di fare e infatti, purtroppo, in molti non lo fanno. Chissà se un domani i miei figli si rispecchieranno in questa testimonianza elettronica e potranno parlare del loro padre (e madre) come io faccio con il mio. Ora che ci penso il mio non usa internet e forse è giunta l'ora che gli dica grazie anche di persona.... 

lunedì 2 maggio 2016

9 settimane e mezzo, Imola SBK2016

Prima di parlare del bel week end imolese SBK, SSP, STK, mi piacerebbe riflettere sulla notizia che è girata nel paddok (e non solo) dopo l'annullamento del round di Monza: la SBK avrà un "buco" di 9 settimane, ovvero il mondiale (e non un campionato regionale) si fermerà per oltre 2 mesi. Questo la dice lunga sull'importanza che DORNA vuole dare ad un campionato che non è secondo alla MotoGp in quanto a spettacolo e intensità. Che non si riesca a infilarci una data mi sembra assurdo e un pò premeditato. E' vero che i circuiti hanno accordi presi l'anno prima ma non credo che ad oggi non si riesca a trovare una soluzione, sopratutto europea. 
Tornando alle corse e parafrasando il film del titolo, abbiamo assistito ad un fine settimana in rosso dove uno strepitoso (quasi erotico come Kim Basinger) Chaz Davies ha regolato il duo Kawasaki in entrambe le manches con due gare quasi fotocopia. Chaz è stato bravissimo a non perdere la concentrazione ed è riuscito da subito ad imprimere un ritmo insostenibile per gli altri. altri che portano il nome di Rea e Sykes in perenne lotta interna ma senza un reale scontro diretto. L'altro ducatista Giugliano ha preso 14 secondi in gara uno (quinto) e 19 in gara 2 (quarto) facendo scendere le sue quotazioni in ottica di rinnovo visti anche i malumori di Sykes in Kawasaki. Nei box si è visto anche Gigi Dall'Igna che poi è anche salito sul podio insieme a Chaz, giusto per iniziare ad assaporare l'altezza del gradino... Bene Savadori, anche se in entrambe le manches ha subito un forte calo del suo pacchetto. Si è vista finalmente l'MV nei primi cinque con "soldatino" Camier che è riuscito a ottimizzare il nuovo surplus di potenza della sua moto. Da segnalare il bruttissimo high side di Giuntoli nelle qualifiche da imputare ad un elettronica ballerina? Sicuramente un campanello di allarme per Yamaha che sta riscoprendo i limiti di un campionato mondiale.
In Supersport la gara "corta" la vince Soufoglu partito a testa bassa senza fare troppi prigionieri relegando un combattivo Cluzel al secondo posto e un attento Jacobsen che adesso si trova anche lui ai piani alti della classifica. E' mancato Krummenacher squalificato per non aver rispettato la bandiera nera (decisione discutibile visti poi come sono andati i fatti) mentre gli italiani hanno occupato il quarto al sesto posto con Baldolini, Zaccone e Zanetti.
Nella Superstock invece si è rivisto il rosso Ducati con Tati Mercado a farla da padrone che ha regolato un ottimo Calia e un arrembante De Rosa. Quarto il poleman Tamburini.
Prossimo round Brands Hatch nella terra del BSB e del caloroso tifo inglese.

lunedì 25 aprile 2016

Sfida alla frontiera, MotoGp #Jerez2016

E' stata proprio una sfida nel paese della frontiera quella che si è corsa ieri a Jerez. Tre gare da contenuti diversi ma ricche di spunti. Vale la pena iniziare dal ritorno alla vittoria di Valentino Rossi, la 113 in carriera. Pole e vittoria come nelle giornate migliori di ogni pilota. Per certi versi una vittoria inusuale, come da lui stesso ammesso, per distacco e questo la dice lunga sul rimescolamento che assisteremo ad ogni gara, complice una Michelin non perfettamente sincera. Se nei giorni precedenti il ritmo poteva essere sul 39' alto la domenica si è corso sempre sopra il 40 con forti problemi di spin addirittura in rettilineo. Troppo ghiotto il piatto di prosciutto spagnolo per non poterlo mangiare, e così Rossi ha fatto, lasciando qualche grassellino agli avversari. Il primo ad avere mandato giù il boccone più amaro è stato Lorenzo che al parco chiuso ha dichiarato: "senza quel problema avrei vinto per distacco". Una dichiarazione forte che necessiterà subito di una smentita a Le Mans (tempo permettendo). Quello che però è sfuggito a molti è stato il sorriso di Marquez. ieri terzo, che ha contenuto la sua irruenza ed ha portato a casa punti preziosi. E se accontentarsi significa arrivare terzo... Quarto un incognito Pedrosa, davanti alle Suzuki di Espargaro e Vinales. Dovizioso ancora una volta ha trovato chiuse le porte di Lourdes ritirandosi per guasto tecnico.
Al parco chiuso e sul podio finalmente una sola stretta di mano senza troppe dichiarazioni di amicizia e stima. Le buffonate del "volemosi bene" per forza sono finite lasciando spazio ad una sana competitività.
In Moto2 altro "cattivo" Sam Lowes riesce a vincere guidando in maniera spettacolare dipingendo le curve di Jerez come solo lui sa fare, regolando un ottimo Folger e un attento Rins. Bene Morbidelli quarto dopo aver battagliato con Baldassarri poi caduto.
Me è la Moto3 che ci ha regalato l'impresa della giornata destinata a rimanere nella storia. Brad Binder retrocesso in ultima posizione, parte frullandosi una trentina di piloti per andare a vincere in solitaria davanti a Bulega, autore anche della pole, e Bagnaia dopo un bel duello (corretto) con Navarro quarto. Di Bulega ieri abbiamo sentito anche troppo e quest'atteggiamento non vorrei che rovinasse il ragazzo appena all'inizi della sua carriera. 
Prossimo round Le Mans in casa Michelin con la speranza di vedere ancora delle belle e corrette gare... Chissà.

mercoledì 20 aprile 2016

E se ti chiamo amore...

...tu non ridere... Ci avete mai fatto caso, sopratutto tra i giovani, è tutto un chiamarsi amore? Amore, amore, amore di qui amore di la... Al supermercato poi è l'apoteosi: "amore che si mangia stasera?, amore lo vuoi il formaggino? amore l'hai preso quello?". Il top è quando l'amore (lui) decide di comprare una "schifezza". La reazione di lei non è più tanto "d'amore" ma piuttosto di una dominante con la frusta! Ma che serve chiamarsi di continuo amore? Sembra quasi che "marcando" il territorio con quella parola la coppia si preservi da attacchi esterni, ostentando oltre ogni limite la loro unione. Sinceramente lo vedo strano vista poi la durata dei rapporti che non va oltre il semestre, lasciandosi a volte nella maniera più brutale e irrispettosa. Certo è anche tra gli "adulti" non è tanto diverso, ma noi siamo più vissuti, più navigati, avendo già alle spalle qualche esperienza. Perchè allora chiamarsi di continuo amore? Credo che la parola amore debba essere soppesata un pò di più invece di inflazionarla in questo modo, anche perchè l'amore è come un diamante, dovrebbe essere per sempre e non per la scelta di una cibaria. Per sempre non vuol dire nei secoli fedele ma continuare comunque ad avere quel "rispetto" sancito davanti a Dio o ad un funzionario pubblico, ma sopratutto davanti ad una separazione, oggi diventata un vero campo di battaglia. Ecco perchè storgo il naso quando si abusa della parola amore. L'amore si crea, l'amore non si distrugge...ma si trasforma... Chiamatevi meno amore ma chiamatevi più per nome, perchè è nel nome e nella persona che porta quel nome che è racchiuso il vostro amore... Amore è generico... a volte si usa anche per non sbagliare ;-)

lunedì 11 aprile 2016

Houston non abbiamo un problema, #cotamotogp2016

Sembra la frase che si è ripetuto Marquez nella testa perchè al piccolo diavolo il COTA piace tanto da vincerci 4 volte di seguito. Il problema è che sembra abbia capito pure le Michelin e, con una condotta di gara come quella del Qatar, abbia imparato ad accontentarsi. Brutto cliente quest'anno dunque. Certo è anche vero che la pista americana ha fatto selezione ad iniziare dalla caduta di Rossi e lo sfortunato episodio che ha visto protagonisti Pedrosa e Dovizioso (che nel frattempo è andato a Lourdes ma ha trovato chiuso), però oggi Marquez su Honda è quello che fa la differenza, basti pensare che Crutchlow ha il solito mezzo (caduto anche ieri). Secondo a parecchi secondi (6 circa) Lorenzo che ha limitato i danni in attesa di tempi migliori. Terzo Iannone dopo lo strike di Pedrosa su Dovizioso. L'abruzzese poi al parco chiuso dirà di essersi meritato il podio quando in realtà farebbe meglio a seguire l'esempio di Pedrosa in Argentina quando ammise di aver avuto solo fortuna. Sempre da Pedrosa, Iannone dovrebbe prendere esempio del fair play che lo spagnolo ha avuto nei confronti del Dovi (vedi la foto) che è andato subito a sincerarsi delle condizioni dell'avversario prima in pista e poi ai box. Gesto che vale molto di più di un posto sul podio, visto anche che non sono compagni di squadra. Il resto della compagnia sempre esimi, tranne la buona prova di Pirro (ottavo) una garanzia come pilota-supplente.
In Moto2 Rins ha fatto il Marquez conquistando pole e vittoria stroncando la concorrenza di un ottimo Lowes ora primo in campionato ad un punto da Rins e 2 su Zarko ieri terzo. L'unico italiano a salvarsi è Corsi (sesto) dopo una bella battaglia con Luthi, Aegerter e Nakagami "falciato" proprio da Corsi.
In Moto3 autoritaria vittoria di Fenati che regola un ottimo Navarro autore della pole. Terzo Binder che mantiene il comando della classifica generale. Bene anche Locatelli quinto e Bastianini sesto ancora alla ricerca di una forma migliore. Chiude la top ten Bulega.
Prossimo round Jerez primo appuntamento europeo per misurare un pò la pressione e lo stato di forma di questo mondiale ancora in cerca d'autore.

lunedì 4 aprile 2016

Vida Loca, MotoGp Argentina 2016

Difficile giudicare il fine settimana argentino per il mondiale prototipi tanti sarebbero gli argomenti da trattare ad iniziare dai problemi con le gomme. Era già successo in Australia due anni fa ma evidentemente la Dorna pensa più alle cazzate che alla gestione di un campionato che dovrebbe essere la massima espressione del professionismo. Non si può dividere una gara in 2 perchè le gomme non arrivano a fine gara. Prima Baz, poi Redding sono stati vittime di due "esplosioni" anomale sinonimo che l'elettronica e gomme non vanno di pari passo. E in questo caos l'unico a leggere la gara nella giusta maniera è stato Marc Maruqez sempre molto spettacolare nella giuda ma molto più attento nella gestione gara e questo è un bel campanello d'allarme per tutti gli altri. Bravo anche Rossi furbo e attento (e anche fortunato) a non cadere letteralmente nelle trappole umide della pista, "accontentadosi" del suo quarto posto prima del suicidio Ducati-Iannone. Il pilota di Vasto ha pensato bene di fare il fenomeno nell'ultimo giro, dapprima sorpassando di forza Rossi, poi non contento ha messo nel mirino e centrato il suo compagno di squadra Dovizioso quando era saldamente in seconda posizione. Brutta, bruttissima pagina di poca lungimiranza sportiva da parte di uno che vuole emulare Valentino ma sopratutto poco rispettoso per il lavoro fatto da Dall'Igna in questi ultimi due anni. Gara da dimenticare per Lorenzo che al contrario di Rossi cade sull'umido in un fine settimana mai al top come anche da lui ammesso. Sul podio quindi Rossi e Pedrosa che a seguito di una gara incolore ha comunque portato a casa un risultato importante. Tutti gli altri da dimenticare tranne il povero Redding dapprima "frustato" dalla sua stessa gomma e poi abbandonato dalla sua Ducati. 
Prossimo round Austin, America in attesa di una gara senza troppi compromessi e senza troppe polemiche. Già perchè in Argentina ci sono state anche polemiche ma questa oramai è diventata prassi e non merita neanche di essere commentata....quasi....   

Il Re di Aragon, SBK Aragon 2016

Che a Chaz Davies piacesse Aragon un piccolo sospetto ci era venuto, ma che piacesse a Ducati non era scontato. Invece il binomio anglo-italico non ha fatto prigionieri infliggendo al duo Kawasaki un distacco imbarazzante. Chaz è un pilota solido, bravo, grintoso, poche parole ma tanto gas. Senza casco il classico ragazzo della porta accanto, ma con la visiera tirata giù un signor pilota. Ha detto bene Biaggi al telefono, due gare un pò noiose sotto il profilo della battaglia ma belle per intensità. La Kawasaki nella sua pista test non ha raccolto quanto sperato ma ha sempre fatto secondo e terzo lasciando le briciole agli altri. Altri che portano il nome di Fores due volte quarto con la "vecchia" Ducati segno che la pista spagnola va a genio alla casa bolognese che per l'occasione ha portato delle novità interessanti. Honda ha invece vissuto fasi alterne con una caduta (Van DeMark gara uno) e ritiro per Hayden gara 2. Gare un pò incolore per Giugliano (rispetto al suo compagno di squadra) mai troppo della partita e afflitto da problemi tecnici. La cosa positiva è che ha finito entrambe le manches senza strafare. Bene Savadori nella top ten. Prossimo round Assen dove sicuramente si rinnoverà la sfida tra piloti inglesi e speriamo anche qualcun altro.

lunedì 21 marzo 2016

Zitti tutti!!!, MotoGp Qatar 2016

E' iniziato il mondiale prototipi ripartendo da dove eravamo rimasti, ovvero Jorge Lorenzo n°1. Colazioni, brioche, biscotti, complotti, riunioni carbonare non sono servite a placare la sete di vittoria del campione del mondo che nella notte qatariana (si dice così?) ha messo il suo sigillo con una prestazione maiuscola, esaltata da grandi avversari, che hanno i nomi di Dovizioso, Marquez e Rossi. In realtà gli unici due avversari del corpo a corpo sono stati i due ducatisti che avevano a disposizione un missile terra aria, ma anche un bel mezzo tra le curve sabbiose di Losail. Lorenzo però è semplicemente stato il più forte sigillando il giro veloce a due giri dal termine. Della partita poteva essere anche Iannone ma non sempre la velocità va al pari passo con la gestione e visione della gara, un pò come la sindrome di Giugliano, cosa che invece non affligge un sempre attento Dovizioso, forse meno "maniaco" ma molto più concreto. Anche Marquez ieri ha giocato una gara di studio, segno che i colpi del 2015 sono serviti a farlo ragionare, "accontentandosi" di un buon terzo posto gestendo un ottimo Rossi che più di così non poteva fare. Anche Valentino ha iniziato da dove era rimasto, cercando di piegare Lorenzo psicologicamente prima della gara, ma dopo Sepang il pilota di Tavullia non fa più così paura. Rossi resta comunque un pilota longevo, costante e anche veloce se pensiamo anche alla concorrenza. Pedrosa quinto infatti non ha mai impensierito i leader della gara portandosi dietro un Vinales in fase di studio e di apprendimento per stare ai vertici di una gara. Tutto il resto purtroppo e sempre noia e nonostante i nuovi regolamenti, gomme e software i più bravi fanno ancora la differenza. Durante il podio si sono sentiti degli ululati ma non mi sembra che il deserto sia zona di lupi. Forse erano più degli asini che sicuramente si ripresenteranno anche altrove. 
In Moto2 ennesimo pasticcio della direzione gara che non ha saputo vedere le partenze anticipate di tutti i piloti sanzionandone dapprima 4 e poi 2 a gara conclusa. Peccato perchè la gara ci ha offerto spunti interessanti ad iniziare dal nostro Morbidelli (poi sanzionato) che si è dato battaglia con un sempre veloce Luthi vincitore poi della gara. Bene anche Corsi (terzo) uccellato proprio sul finale da Salom dopo aver battagliato per tutta la gara con Cortese (poi sanzionato). Gara sempre comunque interessante grazie ai piloti e non certo grazie al reparto tecnico visto che praticamente è diventato un trofeo Honda-Kalex.
In Moto3 la battaglia è sempre una realtà ed anche ieri nessuno si è tirato indietro. Ha vinto Antonelli al fotofinish (grazie al suo nasone) su un ottimo Binder e su di un più maturo Bagnaia. Fuori dal podio ma in volata Fenati, Bulega all'esordio e Bastianini autori comunque di una bella gara. Quello che è successo poi lo scriverò in un post successivo, anche perchè merita qualche riflessione in più.
Il prossimo round sarà in Argentina dove avremo ulteriori conferme e forse qualche novità.

lunedì 14 marzo 2016

Ai confini del mondo un solo..Rea!

Se mai non fosse stato chiaro Johnny Rea non vuole fare prigionieri. In Thailandia ha ampiamente dimostrato, come lo aveva già fatto in Australia, che se uno deve batterlo deve giocarsi tutte le carte e sfruttare tutta la pista. In Gara1 Sykes aveva provato a stargli davanti ma alla fine Rea lo ha passato e lasciato li. Evidentemente la notte porta consiglio e il buon Tom ha pensato bene di cambiare strategia per Gara2 chiudendo ogni porta al suo compagno di squadra. Abituati alle "signorine" della MotoGp sicuramente questa condotta avrebbe dato fastidio a qualcuno, cosa che invece non ha scalfito il campione del mondo che ha dichiarato: "La vittoria di Sykes non fa altro che darmi ancora più carica. Lavorerò duramente prima di Aragon e cercherò di vincere”. Analizzandola da fuori in effetti i cambi di direzione di Sykes sono stati un pò al limite ma se vanno bene a Rea... Nel parco chiuso di Gara2, Johnny ha aspettato con sguardo cattivo il suo compagno di squadra, quasi volesse "picchiarlo"... In realtà gli ha dato la mano come si usa tra gentiluomini e sportivi...e chi ha orecchie d'intendere...intenda...
Bene le Honda con il suo giovane talento Van derMark terzo e quarto, con Hayden ritirato in gara1 e quinto in gara2 segno di una crescita della vetusta CBR. Ancora una volta la Ducati si è dovuta affidare a Davies (quarto e terzo) l'unico in grado di avere una strategia di gara che possa portarlo a finire una gara dato che il nostro Giugliano, unico italiano in grado di stare la davanti, ha pensato bene di gettare alle ortiche Gara1 e di rimanere nell'ombra in Gara2. E' sicuramente bello essere considerato un talento, meno bello è essere considerato poco costante perchè i mondiali si vincono anche accontentandosi, Guintoli docet. Le Yamaha ancora soffrono un pò di inesperienza ma il buon Guinters sa quando dare gas e quando accontentarsi del risultato. Mi piacerebbe parlare di Aprilia ma faccio fatica a giustificare una squadra che lascia un mondiale da vincente per essere ultima nella MotoGp. Bene Salvadori nel suo apprendistato, meno bene l'altro pilota (sammarinese e non italiano) che nonostante la sua lunga esperienza, arranchi sempre nelle retrovie. In buona luce anche il Team Althea con entrambi i piloti. 
Sicuramente il mondiale SBK non avrà ne il fascino, ne i nomi della MotoGp ma gli ultimi giri di Gara2 andrebbero fatti vedere anche ai "tifosi" di motociclismo giusto per fargli capire la bellezza di una gara in moto senza guardare bandiere e piloti. Prossimo round Aragon, pista molto tecnica e selettiva, terreno di caccia in passato per Davies. Vedremo... 

lunedì 7 marzo 2016

Anima in affitto

Oramai ne hanno parlato talmente tanto che non potevo esimermi dal non facile commento sulla questione "utero in affitto" sollevata alle cronache da Vendola & Co, Vorrei fare una premessa parafrasando Quasimodo: "Ognuno sta solo sul cuor della terra..." aggiungendo "ognuno sta solo davanti alla sua coscienza". Detto questo per sottolineare che, anche se la scienza ci apre nuovi confini, a mio avviso esiste sempre un limite dove bisogna necessariamente fermarsi e riflettere. Donare il sangue è un atto generoso, donare il midollo salva tante vite, effettuare studi sulle cellule staminali porta a nuovi orizzonti in campo medico. Donare un organo (di solito un rene) al fratello o al figlio salva qualche vita. Donare gli organi post mortem (ahimè per il donatore) è un passo della scienza che ha portato a migliorare la vita di tanti esseri umani. Affittare un utero però significa andare un pò oltre a mio modesto avviso. Prendiamo una coppia (rigorosamente etero) dove la donna ha difficoltà a generare un ovulo. Logica vuole, se ve ne sono i presupposti, di poter ricevere un ovulo sano e gestirlo (gestarlo) nel proprio utero con un normalissima gestazione di 9 mesi per poi dare alla luce un figlio "fatto" all'interno della donna, anche se il patrimonio genetico non è della madre. Ogni altro caso che superi tale condizione io la considero un'aberrazione genetica. E' perfettamente inutile urlare ai quattro venti che l'utero in affitto è un atto d'amore, perchè non lo è. Non a caso alla "gestante" viene riconosciuto un lauto quid economico, come lo è stato per il caso di Vendola dove sono stati spesi 140 mila euro (circa) per tutta l'operazione. Quale atto d'amore è mettere al mondo un ibrido? Per soldi poi. Quale sarebbe la differenza di una regolare adozione? Ci sono bambini già nati, bisognosi di una famiglia perchè crearli ex novo con una procedura di dubbia moralità? Come vedete non ho neanche preso in considerazione l'omosessualità perchè non mi riguarda e se mai mi riguardasse non prenderei mai un figlio in adozione. Ma questo è un mio pensiero. Volendo concludere, sempre parafrasando Quasimodo: "...trafitto da un raggio di sole. Ed è subito sera." 

martedì 15 dicembre 2015

La gelosia, problematica o risorsa?

Una delle tante problematiche che affligge storicamente le coppie è la gelosia, vero carburante per dispute che nei secoli ha mietuto non poche vittime, arrivando addirittura a scatenare guerre come quella di Troia. Ma senza voler scomodare gli antichi tomi vorrei porre in voi un quesito: ma la gelosia realmente cosa è? Wikipedia la descrive così: La gelosia è un sentimento umano. Assume nel tempo il significato del timore di perdere o non ottenere un bene o un affetto o qualcosa che entri in possesso di qualcun altro.
Nasce allora da un possesso? Si insinua nell'insicurezza di perdere una persona? Partiamo dalla scelta del partner che sia marito, moglie o amante. Nella maggior parte dei casi l'inizio di un rapporto nasce con una scelta spesso frutto di un mix di gradevolezza della persona sia dal lato estetico sia da un lato interiore. La scelta però non prevede di apporre una bandierina tipo Risiko dichiarando il possesso del territorio. La persona sarà sempre comunque un patrimonio dell'umanità e starà solo a lui o a lei dichiararsi inviolabile. Però la gelosia va oltre perchè è da quel punto che inizia il balletto tra il possesso (bandierina) ed essere realmente gelosi per la scelta fatta. Un bell'uomo come una bella donna saranno sempre oggetto di attenzioni perchè è nella natura umana avere delle preferenze verso il "bello", che può essere sia estetico ma anche nel suo complessivo. Allora cos'è che fa scattare la molla della gelosia morbosa? Una scarsa autostima nel non saper gestire un rapporto fino in fondo? La paura di perdere? L'esempio più fulgido, e forse il più vero, è la gelosia che proviamo verso i propri figli che sappiamo, sin dall'inizio, che prima o poi ci verranno "tolti" da una terza persona senza che noi possiamo fare niente. Secondo il mio modesto parere la gelosia dovrebbe essere quell'ingrediente in più che da sapore ad un rapporto che comunque alla fine si deve basare sulla fiducia, anche se poi spesso viene disattesa. L'illudersi di "possedere" rischia di diventare un ossessione che poi travalica in una morbosità che minerà il rapporto definitivamente. Ma allora chi non è geloso non ama? L'amore non lo puoi quantificare come 3 etti di prosciutto dal macellaio ne tanto meno paragonarlo al punto di cottura della pasta. E' sicuramente una questione caratteriale e paradossalmente è riferita più alla sfera personale che a quella della coppia. Ci sono poi diversi gradi di gelosia legati sopratutto all'età. Da giovani la gelosia è più marcata perchè sono le prime volte che interagiamo con una persona e ancora non sappiamo cosa ci aspetterà. Col passare degli anni la gelosia "dovrebbe" trasformarsi in quel pizzicore che da al rapporto quella marcia in più. Un bell'uomo, una bella donna ancora piacenti dovrebbero fare la felicità dei propri partner e non crearne un affare di stato. Ma allora secondo voi la gelosia è più una problematica o una risorsa? 

venerdì 11 dicembre 2015

50....

....e poi ti fermi ad ammirare il panorama. Ti siedi, ti volti verso il basso e vedi la lunga scalinata che ti ha portato fin qui. Vedi la vallata sempre verde, il via vai delle persone e il paesaggio sempre bello e colorato. Ti siedi, apri la borraccia e bevi. Non ingurgiti l'acqua come i primi scalini ma ne assapori il gusto e lo fondi con l'aria che lentamente inspiri. Osservi il fiore davanti a te, lo vedi muoversi lambito da una lieve fresca brezza tipica di queste altitudini e ascolti il suono del tuo respiro. Il tuo corpo ti manda i messaggi tipici di una scalata, dolore alle ginocchia, fiato un pò grosso, lieve dolore ai lombi ma è ancora, per fortuna, tutto sotto controllo. Altri amici si sono fermati prima, ma non è una gara perchè porti con te il loro ricordo, la loro bandiera, da apporre alla vetta o semplicemente passandola ad altri. Durante la salita hai trovato un bastone che non pensavi di utilizzare all'inizio ma che in fondo ti rende l'arrampicata più facile e gradevole anche perchè il sentiero è un pò più irto rispetto ai dolci pendii iniziali, ma questo non ti impedisce di guardare sempre verso la vetta anzi, sicuramente ti aiuterà ancora nei passaggi più difficili. Con te nel sentiero ci sono altri scalatori alcuni più giovani che fanno avanti e indietro, altri che stanno salendo insieme a te. Con alcuni hai intrapreso il viaggio insieme, altri li hai trovati cammin facendo e sicuramente altri gli incontrerai più in su. In fondo a volte anche una mano tesa su una roccia difficile può aiutarti a salire senza scivolare. Adesso un ragazzino qualche metro più in in alto mi stà dicendo che da quella terrazza naturale il paesaggio è ancora più bello ed è giunta l'ora di ripartire. Chiudi la borraccia, ti stiri i muscoli, dai un occhiata giù in basso e ricominci il cammino verso la vetta, anche perchè dall'entusiasmo del ragazzo il panorama deve essere veramente bello...