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lunedì 24 febbraio 2014

Nel continente australe.... Philip Island 2014

Finito il lungo letargo motociclistico siamo finalmente ripartiti al di la del mondo (almeno per noi). Il sole dell'Australia ci ha regalato belle gare, ricche di emozioni e spunti interessanti, che hanno ripagato la levataccia nel cuore della notte italiana. Permettetemi di gioire innanzitutto della vittoria di Laverty su Suzuki dopo il brutto defenestramento da parte di Aprilia lo scorso anno. Eugene non solo ha trovato un bell'ambiente ma ha dimostrato a tutti che il titolo di vice campione è ancora suo e se non fosse stato per l'esplosione del motore in gara 2 sarebbe già in testa al campionato mondiale. E' vero che siamo solo all'inizio però vederlo la davanti e lasciare all'Aprilia le briciole del podio mi ha fatto piacere. Piacere che si è ripetuto in gara 2 con la vittoria di Guintoli ripartendo esattamente come un anno fa. Il francese forse non ha i numeri dei suoi avversari ma secondo me è un bel pilota, "intelligiant" e speriamo che Deganello lo metta sempre in condizioni di correre al meglio. Bene anche Melandri a parte la sbavatura in gara 2 che lo ha costretto ad una rimonta. E parlando di italiani ottima la gara di Giugliano con due quarti posti "maturi" e ragionati, con una Ducati ancora un pelo meno performante in velocità pura, ma un ottima base sulla quale partire in vista del 2015. Un pò in sordina è partita Kawasaki dove in gara 1 i due alfieri si sono accontentati delle posizioni di rincalzo per poi riaffacciarsi sul podio in gara 2 con Baz secondo e Sykes terzo. Indecifrabile ancora la Honda che ha tenuto per metà gara per poi cedere il passo agli avversari. La neonata categoria EVO ha fornito degli spunti interessanti, sicuramente migliori delle CRT, e questo fa ben sperare per il futuro. Bene anche MV con il neonato progetto che la preparerà per il futuro regolamento. Le SBK sono ancora missili terra aria ma l'anno prossimo con motori STOCK forse vedremo qualcosa di nuovo e interessante. Belle comunque entrambe le manches ricche di marche e piloti, felicità per i veri appassionati delle due ruote e possessori di Ducati, Suzuki, Kawasaki e Aprilia oppure italiani, francesi, inglesi, spagnoli...in ordine sparso. In Supersport ci è voluta la variabile dell'olio in pista per fermare letteralmente Sofuoglu e ridare la prima vittoria all'MV da quel lontano 1976 e al francese Cluzel. Rimango perplesso un po sulla gestione dei regolamenti, sopratutto nel far disputare gare di 5 giri, un pò troppo far west e poco veritiere sul risultato finale... Ma purtroppo oramai bisogna interfacciarsi con DORNA, e vedendo i casini che sta operando nella MotoGP... non c'è da stare allegri. La SBK ritorna tra oltre un mese e questo non so se possa essere un pregio o un difetto. Va beh... ci vediamo ad Aragon! 

lunedì 21 ottobre 2013

Improvvisazione e conferme, Philipp Island & Jerez 2013

Parto subito con un ben tornato Kawa e grazie Tom!!!!! Si perchè noi appassionati di moto siamo così, romantici a tal punto di simpatizzare per una marca, anche se non vince spesso, e non solo per un pilota. La "verdona" ieri ci ha regalato un titolo mondiale con un bel pilota, bravo, forte, 20 anni dopo il funambolo Russel a conferma che a volte si vince anche con la semplicità, anche senza essere troppo sotto i riflettori. Grazie Kawasaki e grazie Tom!!! Ma nella domenica motociclista ci sono state altre conferme ma contornate da altrettanti dubbi e improvvisazioni. A casa di Stoner si è consumato l'ennesimo pasticciaccio della DORNA incapace di dare regole precise proprio come aveva denunciato un anno fa il pilota australiano. Non esiste che in un lasso di tempo di 8 mesi circa, dopo la prima gara SBK proprio qui, e con le denunce dei piloti proprio sull'usura delle gomme, Bridgestone, Dunlop e DORNA, non siano state in grado di risolvere il problema. Una farsa totale che ha portato a spezzare in due tronconi la MotoGp e a dimezzare la gara della Moto2. La soluzione delle due manches in MotoGp non è stata neanche poi così male tanto valeva fare tre pit stop temporizzati e tenere la lunghezza della gara invariata o magari allungarla fino a 30 giri. La Moto2 si è invece vista letteralmente dimezzare la gara pur mantenendo il punteggio pieno, quando potevano essere fatte benissimo due manches attaccate. Il titolo di MotoGp Legend Casey Stoner se lo merita tutto anche solo per il fatto di aver guardato in faccia Don Ezpeleta e di avergli detto le cose in anticipo. L'errore della Honda su Marquez ha di fatto riaperto il mondiale a Lorenzo (anche se credo che Marc lo chiuderà a Motegi) ma il giovane spagnolo ci ha messo del suo rientrando in pista come un neofita alle prime armi. Lorenzo ha ammesso di essere arrivato lungo, ma sappiamo tutti (quelli che vanno in pista) che quando si entra dalla pit lane quelli che sopraggiungono vanno più forte, e bisogna scansarsi e non stare nel mezzo. Nel campionato del mondo della massima espressione motociclistica regna l'improvvisazione, anche per regole (che si sono) non applicate. Questa è la triste realtà. Improvvisazione anche dalla SBK vedi Aprilia, che si trova a mettere alla porta un pilota vincente come Laverty per far entrare Melandri. Nel fine settimana spagnolo Melandri ha perso due occasioni per fare bella figura: la prima facendosi già fotografare nel box Aprilia già dal Venerdi e la seconda quando in gara uno ha passato Laverty con una delle sue staccate alla "viva il parroco". In compenso il pilota dell'Aprilia gli ha restituito il sorpasso con gli interessi passandolo all'esterno all'ultima curva e vincendo la gara. Un'ottima conferma viene dal "ripescato" Lanzi con una "vetusta" Ducati 1098 che si è presentato al circuito con il furgone e due moto sopra vecchia maniera e si è permesso di arrivare 7 nella seconda manche, ed è forse la chiave di lettura di questo risultato che possiamo sperare in un 2014, meglio 2015, con una categoria più vicina alle nostre moto di serie. Bene anche la coppia più veloce del mondo Lowes e Soufoglu che ci hanno regalato belle pagine di motociclismo fino all'ultima gara. Conferme anche dal vivaio Stock600 con la vittoria del campionato europeo di Morbidelli su Nocco e Gamarino. Non è molto però...Un altra conferma è che la fortuna è cieca ma la sfiga ci vede benissimo e di questo ne sa qualcosa Scott Redding che si è fratturato un polso di fatto lasciando il mondiale in mano ad Espargarò. Per ultimo un saluto a Carlos Checa un pilota navigato che lascia il mondo delle due ruote con tante gare all'attivo e un mondiale in tasca. Con il mondiale SBK oramai archiviato non ci resta che assistere curiosi alla fine del mondiale dei professionisti gestiti da improvvisati per vedere cosa altro riusciranno ad inventarsi.

lunedì 5 agosto 2013

Condizioni precarie, Silverstone 2013

Senza dubbio il round inglese è stato caratterizzato da una domenica english style col tempo a farla da padrone rimescolando un pò le carte dei valori in campo. A tenere banco più che le gare è stato però il paddock con tutte le voci e fatti che si sono susseguiti ad iniziare dal ritiro di BMW a partire dal 2014. SBK e MotoGp sembrano due malati attaccati alla solita flebo con il dottore DORNA pronto ad uccidere la "creatura minore" per salvare quella maggiore. Il momento non è facile per nessuno ma è indubbio che ogni campionato abbia vita a se. E' vero che la SBK si è un pò protipizzata rispetto al suo inizio quando, se avevi un pò di soldi, compravi un Ducati 851 e riuscivi anche a correre. Ritornare al passato secondo me potrebbe fare bene alla superbike in termini di costi ma anche di spettacolo, basti vedere la Stock 1000 per capire che le moto "di serie" non sono poi così distanti anzi, i tempi tra le due classi differiscono solo di 3 secondi, gli stessi (forse) di differenza tra MotoGp e SBK. Non so quali strategie abbia BMW a fronte di una moto molto performante, ma se la serie dovesse "declassarsi" a una Stock EVO mi sembra che sia BMW che Ducati abbiano tutto da guadagnare. Non capisco neanche la voglia di alcuni come REA ad andare in MotoGp con una PR per fare al massimo un 5 posto quando ieri è riuscito a vincere una manche. Le gare di ieri sono state caratterizzate da una condizione incerta che ha un pò favorito lo spettacolo e fatto emergere outsider noti come Rea e Baz vincitori. Si è rivisto Clusel ottimo secondo, un Laverty che ha confermato un buon fine settimana, una Suzuki finalmente in alto, e due nuovi diplomati in ragioneria Giuntoli e Sykes che hanno deciso (giustamente) di limitare i danni guardando la classifica. Male le BMW con Melandri due volte nono e Davies che ha rotto l'ennesimo motore del fine settimana inglese. Ducati non pervenuta se non un guizzo in gara 1 di Baldovini a suo agio in condizioni precarie. Bella come sempre la Supersport con due piloti a fare un altro sport quel Lowes con una moto cucita addosso e Sofouglu ingrugnito come non mai, con un ultimo giro al cardiopalma che ha visto il turco beffare l'inglese proprio nel misto con un sorpasso molto furbo e deciso che ha portato alla caduta di Lowes subito rialzato e secondo. Tempo a parte comunque un bel fine settimana per gli appassionati di moto e sarebbe veramente un peccato non incentivarne il proseguimento. Staremo a vedere sopratutto le strade che intenderanno prendere le case costruttrici.   

lunedì 10 giugno 2013

Luna Park Portimao 2013

Week end decisamente spettacolare per il round portoghese delle derivate di serie. Belle gare ad iniziare dalla Supersport dove 4 piloti hanno fatto di tutto per vincerla facendo sobbalzare noi appassionati sul divano o sulla seggiola. Lowes, Sufoglu, Foret e Van de Marc si sono dati battaglia fino all'ultimo vedendo trionfare per la quarta volta consecutiva l'arrembate Lowes in sella ad una "vetusta" Yamaha R6. Bella davvero! Per la SBK invece va fatto un discorso a parte. Purtroppo già dalla partenza non possiamo non notare una griglia che via via si va assottigliando. Certo non siamo ancora ai livelli della Gp, però qualcosa andrebbe fatto, anche perchè, lo abbiamo visto in queste ultime gare, i pretendenti al titolo stanno un pò diminuendo, complice una scarsa competitività della Ducati e Suzuki, l'assenza di un top rider (Haslam), e la non ancora maturazione di outsider quale Giuliano, Fabrizio. Due manches comunque da intenditori dove l'unico a sopravvivere e a riportarsi in testa al mondiale è stato Giuntoli due volte secondo e puntuale. Certo la faccia del francese la diceva tutta sulla voglia di vincere, ma credo che i mondiali si vincono anche con questo atteggiamento. Discorso un pò diverso per Melandri vincitore in gara 1 e 12 in gara due. Mi dispiace per Marco ma se vorrà essere veramente un campione dovrà cambiare mentalità ed essere meno stizzoso alla guida ma più riflessivo perchè prima o poi i jolly finiscono come già successe l'anno passato. Marco combatte sempre, forse anche troppo come in prima manche quando Sykes lo ha passato alla staccata e lui non si è dato per vinto finendo largo. Lo aveva già fatto l'anno scorso ad Aragon ai danni di Biaggi, infatti poi Max ha vinto il mondiale e lui è arrivato esimo. Accontentarsi magari sarebbe più opportuno se non si vuole fare la fine di Haga. Sykes invece ha pensato bene di accontentarsi in gara 1 e sdraiarsi nel giro di ricognizione di gara 2 mangiandosi di fatto tutto il recupero fatto ai danni di Guintoli. Bene Laverty che dopo aver lasciato mestamente la moto al guardrail per rottura, in gara 2 si è preso una bella rivincita staccando tutti e arrivando in solitaria al traguardo. Stesso discorso vale per Rea appiedato prima e terzo poi. Un sussultino lo ha fatto anche la Ducati in seconda manche, con un quinto posto che premia un pò lo sforzo di Checa. A contorno delle gare anche la voce del nuovo regolamento che dovrà essere partorito a Imola tra dubbi e speranze di questo bellissimo campionato. Next round Imola con la speranza che gli organizzatori non facciano mettere gli specchietti alle moto come avviene per noi privati. Mah....