lunedì 30 settembre 2013

Far West, Aragon e Laguna Seca 2013

Post dal titolo un pò criptico tante sono le cose che mi hanno fatto riflettere dopo questo fine settimana motociclistico. La prima? Le Mans 2011 quando Simoncelli fece fuori Pedrosa con un sorpasso garibaldino. Fui il primo a condannare Marco per quella manovra, perchè la ritenni un pò troppo fuori dalle righe e irruenta anche a seguito dei danni causati allo spagnolo. Il paddok spagnolo si mosse quasi unito contro il Sic tanto che il GP dopo, Barcellona, fu costretto a muoversi con la scorta. Due anni dopo (ieri) gli stessi spagnoli hanno messo un bellissimo stendardo sulla collina di Aragon a ricordo del pilota italiano. Ieri Marquez ha fatto qualcosa di simile proprio ai danni dello stesso Pedrosa ma ad oggi non mi sembra che la sommossa popolare sia uguale. Forse perche Marc è spagnolo? Forse perchè è entrato nel sistema 46 dove ai vincitori tutto è lecito? "Marc è un pilota forte ma dovrebbe avere più rispetto per gli avversari" diceva appena 10 giorni fa Stoner. E' vero sono gare, ed il bello è proprio nei duelli e nei sorpassi ma al tutto ci deve essere una regola, è la prima è di non cagionare danni ad alcuno. Forse ha di nuovo ragione Stoner quando vorrebbe moto senza elettronica? Ieri Dani è caduto per la rottura del sensore del TC (traction control) rotto dal contatto (forse) con Marquez. Da appassionato il pilota spagnolo mi piace tanto, ma da appassionato riconosco che non è la prima volta che è protagonista di questi episodi. A parte questo la gara di ieri ha offerto pochi spunti interessanti se non la conferma che Lorenzo è un grande campione, Marquez un predestinato, e il resto della compagine a guardare come sempre dai 12 secondi in su, senza accennare neanche a un barlume di resistenza. Rossi si conferma il primo degli ultimi, ieri in compagnia di altri tre Bautista, Bradl e Crutchlow (in ordine). Ducati sempre nel buio profondo. 
Dall'altra parte dell'oceano invece una SBK inedita con due manches in due giorni diversi e gare spettacolari. Salgono le quotazioni di Laverty che accorcia in campionato superando proprio il suo compagno di squadra Giuntoli al quale la fortuna non sorride. Il francese infatti era proiettato a vincere a mani basse la prima manche e a rilanciarsi in campionato se non che due bandiere rosse (non il solito comunista) hanno fermato la gara rompendogli il ritmo per non ritrovarlo più. Chi è venuto fuori in una bella gara 2 è stato Kevin Schwantz Giugliano che ha guidato onorando il 34 sulla carena, di fatto proponendosi come pilota spettacolare e da ieri un pò più maturo. Anche Melandri esce dalla Laguna un pò malconcio nonostante un bella gara 2 ma con un distacco aumentato in classifica generale. Canepa, in sostituzione di Checa, ha fatto vedere che forse la Ducati un pò di potenziale in più lo può avere, ma solo se guidata oltre al limite, cadendo comunque in entrambe le manches, e non credo che sia il finale di carriera sognato dallo spagnolo.
Ritornando ad Aragon da segnalare ancora una volta l'ottima gara di Scott Redding, ieri quarto, che ha dimostrato di essere l'unico in grado di vincere, pur non battendo bandiera spagnola, che ieri è stata innalzata per ben 8 volte con Rins, Vinales e Marquez in Moto3, Terol, Rabat e Espargarò in Moto2. Valentino Rossi in questi giorni ha sancito la nascita della sua nuova squadra in Moto3, la VR46, con l'intento di partecipare attivamente al CEV spagnolo (futuro campionato europeo), in collaborazione con SKY e Aspar Martinez. Di fatto Rossi ha aperto uno squarcio tra il CIV (Campionato Italiano) e la possibilità di chi vi partecipa di fare il grande salto se non prima di essere passato dalla Spagna (Francia o Spagna pur che se magna). La Federazione Italiana potete star certi che starà ancora una volta a guardare e non è un caso se ancora il tricolore è nelle mani di Valentino oramai proiettato a trovare lui i nuovi campioni per l'Italia.

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