Che certa stampa dovrebbe chiudere e lasciare la parola ai veri appassionati non prezzolati, come sta facendo da un pezzo a questa parte Marco Lucchinelli (non più invitato nei salotti buoni). Gara vinta da Bagnaia e Ducati che si porta a casa il titolo costruttori, diventato oramai il premio di consolazione visto che per il mondiale piloti sono ancora distanti. Un bel campanello di allarme è suonato anche in Yamaha che ieri ha visto cadere l'unico pilota in griglia in grado di stare la davanti visto che gli altri non sono pervenuti. Il campione del mondo è caduto nel vano tentativo di recuperare metri nel tratto guidato perche Ducati è forte sia in velocità di punta ma anche all'uscita delle curve. Meglio ha fatto Suzuki con Mir che si è portato a casa un bel secondo posto davanti ad un buon Miller e ad un ottimo Alex Marquez ieri in splendida forma e a suo agio su una pista molto guidata. Altra bella gara di Bastianini che è stato omaggiato anche sulla foto ricordo con i piloti che hanno permesso la vincita del Campionato Costruttori. Sinceramente l'assenza di Marquez si è un pò fatta sentire anche perchè nelle ultime 5 gare è stato il pilota che ha fatto più punti e la curiosità nel vederlo nel toboga di Portimao era tanta. Prossimo round nello stadio di Valencia dove ci sarà già tanto 2022 e non solo nelle prove successive al Gran Premio... Chissà...
Contenitore di pensieri ad uso e consumo di voi naviganti della rete. Siatene i benvenuti, novelli Caronte del duemila...
lunedì 8 novembre 2021
Portimao 2, le scomode verità (parte seconda)
Che certa stampa dovrebbe chiudere e lasciare la parola ai veri appassionati non prezzolati, come sta facendo da un pezzo a questa parte Marco Lucchinelli (non più invitato nei salotti buoni). Gara vinta da Bagnaia e Ducati che si porta a casa il titolo costruttori, diventato oramai il premio di consolazione visto che per il mondiale piloti sono ancora distanti. Un bel campanello di allarme è suonato anche in Yamaha che ieri ha visto cadere l'unico pilota in griglia in grado di stare la davanti visto che gli altri non sono pervenuti. Il campione del mondo è caduto nel vano tentativo di recuperare metri nel tratto guidato perche Ducati è forte sia in velocità di punta ma anche all'uscita delle curve. Meglio ha fatto Suzuki con Mir che si è portato a casa un bel secondo posto davanti ad un buon Miller e ad un ottimo Alex Marquez ieri in splendida forma e a suo agio su una pista molto guidata. Altra bella gara di Bastianini che è stato omaggiato anche sulla foto ricordo con i piloti che hanno permesso la vincita del Campionato Costruttori. Sinceramente l'assenza di Marquez si è un pò fatta sentire anche perchè nelle ultime 5 gare è stato il pilota che ha fatto più punti e la curiosità nel vederlo nel toboga di Portimao era tanta. Prossimo round nello stadio di Valencia dove ci sarà già tanto 2022 e non solo nelle prove successive al Gran Premio... Chissà...
Portimao 2, le scomode verità (prima parte)
Bravi dunque Acosta e Foggia che hanno esaltato il gesto sportivo con tanto talento e velocità e fa piacere sapere che Denis rimarrà in Moto3 anche l'anno prossimo sicuramente come uomo da battere.
Di Acosta ne sentiremo parlare ancora perchè l'approccio alle gare è tipico dei fuoriclasse e i titoli mondiali non si vincono a caso.
venerdì 29 ottobre 2021
Il milanese imbruttito, la dura verità
Ebbene si, sono un fan del milanese imbruttito e di Tommaso Pozza che con la sua ironia, girando in lungo e in largo l'Italia, con le sue interviste mette a nudo un forte disagio culturale che si respira in questo piccolo lembo di terra. E' vero che con il girato e in post produzione si scelgono quelli più "ignoranti dentro" però sulle domande di cultura generale, anche semplici, non ci dovrebbe essere una produzione così massiccia come purtroppo in realtà avviene. De facto le interviste del milanese imbruttito sono un pò l'estasi (guardatele per capire) ma anche un tormento reale, uno spaccato di una gioventù che rischia un implosione, un esercito di ignoranti pronti ad essere comandati dai futuri "squali" che ne faranno carne da macello. Se vi capita fatevi un giro sul Tubo e provate anche voi a rispondere alle domande del Pozza. Certo neanche noi a volte potremmo essere reattivi su qualche data o qualche nome o fatto, ma sentire le risposte che danno beh, c'è si da ridere ma sopratutto c'è da piangere. Detto questo vorrei partire dalla mia prima idea del post ovvero come la mela non cade mai lontana dall'albero così anche i nostri politici non "cadono" mai lontano da chi gli vota.
Non so se avete seguito la vicenda del Prosecco, con la Croazia che chiede il riconoscimento di un proprio vino con la denominazione Prosek, discussa da un pò di tempo alla commissione europea. Orbene, per l'italia (con la i minuscola di proposito) a stregua difesa del Prosecco, brand noto oramai in tutto il mondo, c'era (c'è) un certo Dino Giarusso che ha pensato bene di scrivere il suo intervento in italiano sperando nella traduzione simultanea all'interno del parlamento stesso. Purtroppo per lui tale "aiutino" non era previsto, pertanto si sarebbe dovuto un pò arrangiare alla meno peggio, traducendo il suo stesso scritto accennando magari ai punti salienti (sarebbe stato interessante anche leggerlo in italiano), visto che è anche un euro deputato, ben retribuito, pertanto un pò di preparazione ce la dovremmo aspettare. Invece l'intrepido onorevole ha balbettato qualcosa gettando la spugna alla terza parola lasciando il Prosecco in balia del nemico croato. Nemmeno Renzi avrebbe saputo fare di peggio, il Fonzie de noattri alla meno peggio l'inglese lo parla... alla sua maniera distorta e confusa ma lo parla. Perfino il Conte Mascetti avrebbe messo due parole in qua e in la, in fondo con Prosecco basta la parola! Ecco, ora che mi viene in mente (e pochi di voi la capiranno) a Giarusso gli farei fare la pubblicità della Falqui perchè sarebbe perfetto.
Allora a Tommaso Pozza e al suo staff consiglierei di andare a fare le interviste in parlamento perchè non credo che saprebbero fare di meglio dei ragazzi in spiaggia o del poco onorevole Giarusso che ancora una volta ci ha fatto fare una figure of shit.
lunedì 25 ottobre 2021
Re Fabio XX, Misano2 2021
La MotoGP ha un nuovo campione: Re FabioXX il primo della scuola francese (anche se la formazione è spagnola CEV). Un ragazzo un pò bisfrattato, arrivato come il "nuovo" in Moto3, perdendosi poi nella Moto2, catapultato in MotoGP per un'ottima scelta del Team Petronas, poi inserito nelle file tenebrose del Team Yamaha che, per sua fortuna e talento, l'ha interpretata come il suo predecessore Lorenzo ed al quale ha rubato giustamente lo scettro vincendo un titolo che mancava dal 2015. Una vittoria cristallina senza troppi fronzoli e declami vari, ottenuta con impegno e umiltà con l'aiuto di un ottimo capotecnico (Gubellini) e di una squadra (la sua) che non si è lasciata trascinare dalla "negatività" dei vertici Yamaha con le varie lotte intestine e dolori di pancia. Quartararo ha vinto in casa Ducati, la moto forse più in forma dell'lotto, ma anche ieri finita miseramente nella ghiaia con entrambi i piloti. Yamaha vince grazie al suo pilota mentre Ducati perde grazie alla spocchiosità e strafottenza dei suoi vertici, che si palesò al Mugello 2018 quando Domenicali annunciò Petrucci al posto di Lorenzo. Se parafuera fosse rimasto in Ducati sicuramente avrebbe vinto almeno un mondiale in più con la moto di Borgo Panigale. Ma invece eccoci qui a celebrare per il secondo anno consecutivo un mondiale vinto da altri. Buffo il destino vero? E nel giorno della celebrazione di Quartararo (con la bellissima scenografia a bordo pista) Marquez ritorna a far parlare di se in una pista a lui nemica, perlopiù dopo aver pressato l'ottimo Bagnaia fino a condurlo all'errore a cinque giri dal termine. Lui ha detto che ha avuto fortuna perchè nel momento di decidere di accontentarsi il pilota Ducati gli è caduto davanti ma Marc in quel momento era a 8 decimi con un ritmo veloce inanellato fino a li dietro all'italiano. Se tornerà ad essere Marquez (anche modificando il suo stile di guida) ne vedremo delle belle e laurearsi campione del Mondo avendo battuto il Re è decisamente un'altra cosa. Bravo bravissimo Enea Bastianini di nuovo terzo nel giardino di casa dopo essere partito dalle retrovie. Gara ineccepibile di Enea al quale però non basta per avere una moto ufficiale l'anno prossimo perchè evidentemente nella valigia non ci sono abbastanza soldi per una moto ufficiale. Ah la meritocrazia questa sconosciuta!. Si è rivisto Pol Espargarò sul podio (secondo) cosi come abbiamo avuto due Aprilia in top ten con un Vinales che mi è piaciuto molto, ancora in cerca del giusto feeling con la moto di Noale. A parte i primi due della classifica generale, Quartararo e Bagnaia, il resto della compagine non è che abbia brillato più di tanto a parte qualche inedito exploit, ma chi doveva emergere è quasi sempre rimasto sempre nell'ombra.
La Moto3 ci ha invece regalato una gara interessante che ha ridato vita alla classifica con uno stupendo Foggia che ha fatto una gara veramente bella partendo dalle retrovie per poi mettersi in testa e vincere in quasi solitaria contro un Acosta che anche ieri ha fatto un mezzo miracolo, ma non più brillante come inizio campionato sicuramente "penalizzato" da una non proverbiale messa a punto della sua KTM cosa che invece nel Team Leopard fanno in maniera egregia. 21 punti sono pochi e sono tanti visto che stiamo parlando di Moto3 però Dennis (e Leopard) sapranno vendere cara la pelle.
Se nessuno dormirà sugli allori i prossimo due GP saranno interessanti per diverse variabili ad iniziare dalla MotoGP per poi passare al monomarca Triunph... scusate Moto2 (anche ieri un terno al lotto) e per finire nella sopracitata Moto3. Stay Tuned!
martedì 5 ottobre 2021
Un buon momento per riflettere
In quest'ultimo anno mezzo, oltre ad una confusione generale e diverse (purtroppo) problematiche emerse, due momenti sono stati significativi degni di nota: il lockdown e l'oscuramento dei social più famosi nella giornata di ieri. La riflessione mi è balenata leggendo un sacco di commenti sui social stessi dove la maggior parte degli utenti ha "quasi" gradito questo blackout delle piattaforme più famose, facebook, Instagram e Whatsapp. Nelle parole lette ho percepito un senso di liberazione dal nemico, un uscita dal Golgota tentacolare che ci imprigiona nei gangli del "a cosa stai pensando" diventato quasi un dovere civico e morale quotidiano, una ricerca spasmodica dei like ma sopratutto rispondere subito alle domande nella messaggistica istantanea. Sono sempre stato un sostenitore della tecnologia e di quest'era digitale ma al contempo ne sono anche un forte detrattore. Oggi non fissiamo più alle 20.00 in Piazza Mazzini ma "ritardo 5 minuti", "mi dispiace ma non ce la faccio", "iniziate a mangiare senza di me" e così via. Oggi se vai da un professionista inizi la frase "ho letto su internet". Forse il Cartesio dei tempi moderni conierebbe questa frase "Posto quindi sono" perchè oggi le nostre vite sono post quotidiani spesso inutili ma che ufficializzano la nostra presenza in rete. Ieri per qualche ora abbiamo capito che anche vivere senza è bello, vivere senza sapere che l'amica di facebook non si sta preparando per la cena, o le immancabili foto del cibo su Instagram, sempre più ossessive da dipendenza da social. E mentre con il lockdown abbiamo scoperto le giratine intorno casa, la spesa dal macellaio e dall'ortolano, luoghi di villeggiatura belli anche se molto vicini, con l'oscuramento dei social abbiamo scoperto in tasca abbiamo anche un telefono. Ieri finalmente abbiamo guidato con due mani, abbiamo camminato a testa alta, abbiamo cercato di essere puntuali agli appuntamenti e perche no fare una telefonata. Cerchiamo di riappropriarci un pò della nostra vita al di fuori della pubblicazione continua di foto o di cosa sto pensando o peggio nell'invio incessante di messaggi anche quando facciamo altre cose. Sembra quasi che non sappiamo gestire le nostre libertà. Se state leggendo questa riflessione è perchè l'avete vista sul link di facebook o twitter però spero lo facciate stasera o domani, magari sul divano in un momento di curiosità digitale pensando: "vediamo che ha scritto quì bischero del Miniati oggi!". Lunga vita e prosperità.
lunedì 4 ottobre 2021
Texas Ranger 93
Purtroppo il Ranger che serve corre in MotoGp e nella sua terra mette tutti in riga anche se dolorante con un braccio poco funzionale, una moto che si evolve gara dopo gara, ma con la grinta dei veri campioni anzi campionissimi. Ieri Magic Marc ha fatto vedere di che pasta è ancora fatto, in una pista si "amica" ma talmente piena di buche da innescare scuotimenti non piacevoli specialmente alle braccia. Ieri Marc ha corso alla Marquez rifilando un notevole distacco ad un ottimo Quartararo che ha limitato i danni correndo esclusivamente sul suo avversario più diretto, Bagnaia che ieri è arrivato terzo ma lontano dal francese che sta interpretando questo mondiale nella migliore maniera possibile. Ho trovato un pò patetici i giochi di squadra Ducati, forse Miller ha voluto manifestare la resa in maniera plateale visto che Bagnaia era comunque più veloce. Siamo arrivati a questo cara Ducati? Non si è capita bene neanche la manovra di Martin ma almeno l'ha fatta con malizia (quasi). Chi invece merita una super menzione d'onore è Bastianini autore di una gara intelligente dove ha letto benissimo il duello tra Miller e Mir approfittando poi della loro scaramuccia arrivando sesto. Stranamente Enea non avrà una moto ufficiale l'anno prossimo. Misteri del denaro.
Benino le Suzuki con Rins più avanti del già citato Mir in ombra un pò il resto del gruppo escludendo Dovizioso, comunque a punti e un dolorante Morbidelli.
Si è parlato tanto della pista piena di buche ed in effetti dalle riprese si poteva notare lo scuotimento delle moto in qualche punto. Non credo che in Texas manchino dei soldi per una riasfaltatura, e comunque esiste un associazione piloti che potrebbe imporsi in merito alla sicurezza. E' anche vero che poi alla fine ci si adegua...
Prossimo round a Misano 2 (il Mugello pareva brutto) dove Quartararo potrà mettere la parola fine a questo mondiale, il primo in salsa marsigliese, comunque vinto da lui e... perso dagli altri.
Una poltrona per tre, WorldSBK Portimao Ottobre 2021
Bene, anzi benissimo il ritorno di Baz tre volte a podio (che ha un po' confermato che Davies era giunto al capolinea), anche se in gara 2 è stato declassato di una posizione per un contatto con Bautista, però una bella comparsata che forse potrebbe avere qualche seguito? Chissà, oramai i meccanismi della scelta dei piloti sono così strani che a volte si stenta a capirli. Tra il dinamico trio la domenica si è insertio Van Der Mark con una bella vittoria in Superpole race, dove l’olandese ha navigato nel bagnato come se fosse asciutto.
Il fine settimana è stato anche caretterizzato da una “coalizione” Redding – Rea nei confronti di Razgatlioglu reo di una guida arrembante e poco rispettosa. Sinceramente non mi sembra troppo eccessiva, indubbiamente molto al limite, specie l’entrata in curva 12 in Gara1, molto simile a quella che ha portato la sanzione Baz. C’è sempre una linea sottile tra il regolare e non, però queste sono gare e gli “attori” sono piloti che una volta chiusa la visiera si trasformano. Io non avrei penalizzato Baz e appoggio le parole di Rea quando dice “se così il modo di correre, mi adeguo…”.
Detto questo che vinca comunque il migliore nel più sano rispetto lecoubertiano… Certo però pensando ai Dardanelli...
lunedì 27 settembre 2021
Vivere sognando, morire sognando
Purtroppo siamo di nuovo a parlare, a commentare e a riflettere la morte di un ragazzino quindicenne nel motosport, ambito dove il rischio è di casa e nello stesso tempo custode di forti emozioni, in special modo per chi lo pratica. Ne ho veramente sentite tante in tutti questi anni la maggior parte commenti a sproposito dettati dalla scarsa conoscenza della "materia", dal qualunquismo, dalla retorica, da tutto quello che per loro "non esiste".
Il motorsport è meraviglioso a tutti i livelli, quel misto di follia al confine con l'ignoto, dove dietro ad ogni curva può celarsi il fato, che non conosci ma sai che c'è. I genitori dei nostri ragazzi che avviano un figlio alla disciplina conoscono i rischi, perchè non è una novità che la disgrazia sia dietro l'angolo al pari di quella di un figlio che va a scuola col motorino. Anzi, nelle caotiche città il rischio è molto più elevato ma un incidente stradale fa meno notizia. Perchè? Perchè siamo ipocriti. Non sono i 250 all'ora ad uccidere, non sono le curve a gomito per terra, ma è il destino al pari di un incrocio semaforico o di una precedenza.
Ultimamente in pista si muore perchè travolti da altri piloti mai per cadute che ti fanno schizzare sull'asfalto a velocità impressionanti, quindi significa che è stato fatto molto in termini di sicurezza. L'ultimo a morire per impatto (se la memoria non mi inganna) è stato Kato a Suzuka nel 2003 sbattendo violentemente contro la cuspide di un guard rail, in circostanze che Honda non credo abbia mai chiarito. Ho sempre in mente due interviste lontane nel tempo l'una dall'altra ma incredibilmente uguali: Pasolini e Simoncelli. Entrambi hanno detto di essere consapevoli della presenza della signora in nero ma non avrebbero mai rinunciato a fare quello che stavano facendo. Simoncelli non si sarebbe mai visto dietro una scrivania (cit) e che guidare una MotoGp vale veramente il prezzo del biglietto.
Lo show deve andare avanti perchè fermarsi è da ipocriti. Su una cosa possiamo lavorare: le regole! 40 partenti nella SSP300 è una follia perchè in fondo al rettilineo c'è sempre una curva e 40 moto sono tante! Moto del tutto simili tra loro dove la differenza la fa qualche decimo al giro non garantiscono uno "sfilacciamento" del gruppo, come accade spesso anche in Moto3.
Ha fatto bene il circus a non fermarsi perchè Dean Berta Vinales avrebbe fatto lo stesso perchè lui viveva sognando sulla sua moto da corsa con l'obiettivo di progredire fino ad arrivare al top. Un sogno che si è trasformato in tragedia ma non per lui. Sicuramente il suo ultimo pensiero era rivolto all'avversario che aveva davanti che avrebbe sorpassato con un "staccata all'interno" magari anche con una piccola carenata perchè lo scopo delle corse è e resterà sempre uno: essere il più veloce!
Ciao Dean, hai vissuto un sogno e te ne sei andato sognando. Saluta i ragazzi lassù e cercate di proteggere i vostri compagni qui "sulla terra" che ultimamente mi sembra che ne abbiano un gran bisogno!!!
lunedì 20 settembre 2021
SBK il punto a 4 gare (8 manches) al termine
Mai come quest'anno la leadership del Cannibale Rea è stata messa in discussione, neanche nell'anno di grazia di Bautista su Ducati con le 11 vittorie sin dall'inizio. Quest'anno l'avversario è più tosto, più cattivo, più funambolico, senza alcuna reverenza nei confronti del numero uno indiscusso. Toprak Ragzatioglu (giuro che lo scriverò bene prima o poi) si sta dimostrando veramente all'altezza della situazione padrone di una moto che gli permette di fare quello che vuole e, a mio avviso, superiore tecnicamente alla Kawasaki, anche al netto della mancanza di quei famosi 600 giri. Ieri Rea ha chiuso un intervista con un sibilllino "preferisco non parlare" segno di una consapevolezza di un'inferiorità tecnica evidente che solo il talento del nord irlandese riesce a sopperire. Ma al momento sembra non bastare. Da grande estimatore di Rea mi tolgo il cappello di fronte al turco del quale apprezzo anche l'atteggiamento fuori dalla pista, per non parlare dello stoppie a fine gara 1 di Magny Course. Duello super incandescente quindi, sicuramente fino alla fine, ma che vede Toprak leggermente favorito. E gli altri? La grande sconfitta è sicuramente Ducati, anche se qualche sprazzo Redding lo ha avuto, cosi come Rinaldi ma un pò troppo poco per stare la davanti con i due protagonisti. Anche in questo caso ritengo Ducati altamente performante ma evidentemente poco propensa a soddisfare le esigenze dei suoi piloti. Avevano detto di avere una formazione a 4 punte comprendendo Daviez in Go Eleven e Rabat con Barni, ma non credo alla favola del "siamo tutti uguali". Chi ha sorpreso è il Team Motocorsa con Axel Bassani sempre più la davanti sempre più a suo agio con una moto clienti. Ducati ha scommesso per l'anno prossimo sul ritorno di Bautista ma non credo che possa ripetersi come nel 2019. Che Yamaha sia un ottima moto lo dimostrano anche i risultati di Locatelli oramai fisso nella top five mentre un pò ridimensionato è apparso Gerloff dopo il disastro di Assen. BMW e Honda ancora in alto mare o almeno lontano dai risultati che contano.
Considerando anche Redding la classifica però rimane impietosa se pensiamo che il quarto (Rinaldi) è a 183 punti dalla vetta e a 121 dal terzo segno di una forte "discrepanza" tra le prestazioni degli altri con la vetta della classifica.
Conferme, ritorni, trasformismi e agonie... MotoGp 2021 Misano
Senza dubbio in queste ultime settimane di motociclismo la notizia più saliente riguarda le due vittorie consecutive di Bagnaia, la prima ad Aragon contro Marquez e la seconda ieri a Misano contro Quartararo, in una sorta di esame di maturità superato in pieno visto appunto il calibro dei due sfidanti. E' anche vero che Ducati è ad oggi la moto migliore del paddok e solo l'accoppiata micidiale Quartararo - Yamaha riesce ad arginare. Detto questo evitiamo di gridare al miracolo, all'erede, al Messia, perchè per farlo bisogna vincere mondiali e non soltanto gare. Di certo la prossima gara sarà un crocevia per il binomio Ducati - Bagnaia visto che il resto della compagine ducatista ufficiale si è un pò persa nelle retrovie, tranne che il primo guizzo strepitoso di Enea Bastianini ieri, sul circuito di casa, partito decimo e arrivato terzo con il passo dei migliori e giro veloce. Gara da vero leader quella di ieri e probabile risorsa per le gare rimanenti (forse) sempre ammesso che Ducati abbia voglia di mettere più piloti tra Bagnaia e i leader del mondiale. Di queste due gare rimane la conferma di un Marquez in netto miglioramento e di un Aprilia sempre nella top 6 con il bellissimo podio di Aragon frutto di lavoro e totale abnegazione sia della squadra sia del pilota.
Per il restante della griglia che dire? Yamaha senza Quartararo vale la posizione dei suoi piloti, Suzuki ancora in alto mare con un altalenante Rins e un costante ma non troppo performante Mir. Honda ancora appesa a San Marquez con la speranza che le voci di un suo miglioramento siano vere.
Poi ci sono rientri illustri quali Morbidelli nel team ufficiale e Dovizioso al suo posto nel quasi defunto team Petronas ma al momento non giudicabili. Interessante invece l'arrivo di Vinales in Aprilia e l'approccio di entrambi per cercare di essere subito competitivi nonostante una moto totalmente diversa dalla Yamaha. Al momento anche loro non giudicabili ma secondo me avremo già qualche riscontro positivo prima della fine campionato.
Per le agonie lascio a voi la scelta tra le quali inserisco anche del giornalismo agonizzante ai limiti del ridicolo, marchettari fino al midollo, quando basterebbe davvero poco per una telecronaca divertente ed imparziale evitando gufate e complimenti a denti stretti.
Stay Tuned!!!!
lunedì 9 agosto 2021
Il mio pensiero su Valentino Rossi
Che Valentino Rossi sia stato un icona del motociclismo moderno da oltre 25 anni a questa parte è un fatto indubbio. Grazie a lui si sono riempiti gli autodromi generando quel mare giallo che da sempre lo ha sostenuto. Chi all’epoca non si è mai appassionato delle sue gag, delle sue gare e duelli con i rivali storici specialmente con gli italici Capirossi e Biaggi, (con quest’ultimo si presero anche “a cazzotti” prima di un podio). Tutte cose indelebili per un appassionato come me che ho sempre tifato al motociclismo e ai suoi eroi (cit). Essendo stato a bordo pista per qualche anno (Mugello) ed avendo conosciuto numerose persone del paddok, potrei elencarvi una serie infinita di aneddoti sui piloti scoprendo a volte anche cose “spiacevoli” ma che non hanno mai intaccato il rispetto per quello che in realtà sono: piloti! Esultai per l’allora vittoria in Sudafrica contro Biaggi, ed ho anche quasi esultato per la “spallata” a Gibernau a Jerez allora definita un episodio di gara. Ma mentre il mito di Rossi cresceva, popolando sempre più tribune, cresceva anche un po' troppo “permessivismo” nei confronti del campione di Tavullia, nonchè una completa genuflessione della stampa di settore, facendolo diventare un Messia intoccabile, al quale venivano concesse un po' troppe libertà a fronte di un grosso ritorno economico (per Dorna). Il crack l’ho sentito nel 2008 a Laguna Seca in quel famoso sorpasso su Stoner al Cavatappi non sanzionato ma esaltato in oltre modo quando in realtà il regolamento recita diversamente. A quel punto una buona parte dell’opinione pubblica ha iniziato a tifare in stile calcistico, con applausi a piloti che cadevano, poster di finti animalisti a Misano, fino ad arrivare ai fantocci impiccati e relative tombe. Mi sarei aspettato una condanna da parte di Rossi, o almeno un distacco e perché no, a riportare la dialettica ai vecchi dibattiti da bar sport. Non lo ha mai fatto perché Rossi è stato campione mondiale in comunicazione e furbizia, peculiarità che lo ha portato ad avere sempre il massimo in fatto di tecnica (meccanici, sponsor, materiale, etc). Da li alla costruzione del fenomeno è stata breve. Ma come tutti gli pseudo fenomeni, e si badi ritengo Rossi un grande campione, arriva al punto che ti scontri con una realtà più grande della tua: Ducati. Li il fenomeno è sparito, volatilizzato, tanto è che neanche Burgess riusci a metterci una pezza. Ducati aveva già il suo fenomeno (vero) ma lo preferì al campione immagine a quello che gli avrebbe portato, quel valore aggiunto che solo Rossi “poteva” portare. La storia poi sappiamo tutti com’è andata e addirittura qualcuno arrivò a dire in diretta tv “moto di merda” (Cereghini in Australia) pur di giustificare un totale fallimento. Purtroppo la corsa di Rossi motociclista si affievolì in un tragico giorno di Ottobre, quando a Sepang fu coinvolto nell’incidente di Marco Simoncelli. Io mi sono sempre chiesto cosa ha pensato in quel momento e umanamente gli sono sempre stato vicino ma è indubbio che qualcosa in lui si ruppe. Paradossalmente ho apprezzato più il Rossi dal 2012 al 2015 perché il suo atteggiamento era cambiato, pur non vincendo, ma sempre cazzuto a combattere nonostante gli anni stessero passando, nonostante la presenza in pista di Marquez e Lorenzo. Ma è sempre in Malesia e sempre a Ottobre che si consuma un altro dramma, per fortuna non luttuoso, ma umano e sportivo. Il vecchio campione sentendosi forse non più vincente (grande errore di valutazione perché era in corsa per il titolo), con un tentativo maldestro e plateale, decide di dare l’ennesima “spallata” all’avversario non tenendo conto di avere di fronte una quasi copia di se stesso con ancora più talento. Quell’anno il mondiale lo vincerà Lorenzo ma ancora una volta il fenomeno della comunicazione attirerà a se i suoi tifosi (e la stampa) facendogli gridare allo scandalo ribattezzato biscotto. Quello è stato veramente il decimo titolo per Rossi, non in sella ad una moto ma sulle pagine dei giornali e della rete. L’ultima vittoria risale ad Assen 2017 (gara bagnata) fino “all’agonia” di questi ultimi anni, vegetando in posizioni poco consone ad un campione come lui, anche se il suo mantra è sempre stato: articolo quinto chi intasca più soldi ha vinto.
Mi dispiace che tu non ti sia ritirato da vincente e comunque ti ringrazio per il tuo contributo al nostro sport. Ringo DJ ha scritto su twitter che avresti potuto migrare in SBK alla ricerca del decimo titolo e sono perfettamente d’accordo con lui. Ma tu da vecchia volpe non sbagli di certo due volte: andare in SBK oggi significa combattere contro Rea, Ratzgatioglu (prima o poi lo scriverò bene) e gli altri. Meglio evitare figure barbine.
Ciao Vale grazie di tutto, ma sopratutto ciao a voi popolo giallo che smetterete finalmente di essere beceri e ignoranti, che siete diventati intenditori di moto dall’oggi al domani guidando uno scooter con la borsa della spesa tra le gambe. Tornerete negli stadi dove i calciatori si accasciano a terra come nelle migliori sceneggiate e lascerete gli spalti agli appassionati di moto, che hanno amato e ultimamente anche criticato Valentino Rossi, perché comunque è un pilota, che fa parte di quel bellissimo mondo che è il motorsport.
lunedì 12 luglio 2021
Genere umano ma quale genere?
E fuori da ogni dubbio che il genere umano oggi sia completamente alla deriva. Non solo l'odierna situazione "sanitaria" e tutti i suoi derivati, ma è sempre più chiaro l'intento di rasare, piallare, appiattire tutto ciò che la cultura nei millenni ha prodotto, e che ci ha reso "diversi" da tutti gli altri animali del pianeta.
Mi vengono in mente le immagini dei talebani che distruggono la loro storia millenaria dettati da una religione totalitaria atta a cancellare il loro magnifico passato per far valere il loro tristissimo presente. Ma non era nulla di fronte alle follie odierne che non distruggono monumenti o libri, ma vogliono distruggere l'essere umano in quanto tale, nella sua forma più elementare ovvero nella sua naturale forma; maschio o femmina.
Noi nasciamo morfologicamente come maschi o come femmine, con gli organi sessuali ben definiti, caratteristica che ci porteremo dietro per tutta la vita. Ma alcuni idioti pensano che questo non sia giusto e che l'istruzione debba volgere a trattare i bambini ed i futuri ragazzi come entità senza una precisa collocazione sessuale, ma non per un gusto, ma perchè tu un domani possa decidere cosa essere. Quindi una bambina con una passerina e un bambino col pisellino non possono essere trattati tali perchè un domani potrebbero avere delle turbe o peggio ancora non sapere quale possa essere il loro futuro orientamento sessuale. Quindi un domani una bambina nata Francesca avrà la possibilità, in maniera naturale, di sentirsi Mario e forse di ritornare Francesca perchè magari all'epoca di decidere qualcuno supponente e stupido ha deciso per lui/lei. Il "genere" non lo potrai mai modificare. Poi se nel corso della vita una persona manifesta gusti, tendenze, modi di fare e di essere ragionando di zucca propria quello fa parte dell'umano libero arbitrio. Ma obbligare ad accogliere i figli maschi e femmine come potenziali ibridi di un futuro lontano mi sembra una barbarie nei confronti di chi ancora deve sviluppare una propria personalità e un proprio gusto. Certo se penso che tanti genitori vestono i propri figli dei colori della squadra del cuore perchè altrimenti potrebbero tifare per altre, tutto questo alla fine mi sembra normale in questa umanità marcia e scorretta nei confronti delle nuove generazioni che già fanno una fatica immensa nel capire dove sono e dove stanno andando. Ma la società di oggi impone il rispetto nei grandi eventi mediatici, come una partita di calcio, per poi venire disattese tutti i buoni propositi appena al di fuori dello stadio. Un politicamente corretto che rende tutto molto mieloso ma di fatto ci separa ancora di più l'uni con gli altri perchè il diritto è come la libertà: la mia libertà finisce dove inizia la tua e viceversa. La strada della mia vita è in discesa ed al momento ai miei figli ho insegnato i veri valori della vita ad essere buoni ma non buonisti, ad essere pacifici ma non pacifisti senza però porre l'altra guancia. Forse il nuovo ordine mondiale vorrà proprio questo un gruppo di oligarchi alla guida di un esercito di zombi, manipolabili in ogni direzione, senza più una bussola che punta verso il nord, ma in tutte le direzioni, tranne che in quella giusta.
lunedì 5 luglio 2021
Mamma li turchi!!! SBK Doningthon 2021
E così mentre si delineano i tratti di questo campionato oramai "a due" per il resto della compagine opterei per voti molto bassi o alla meglio rimandati a Settembre. In primis (come in MotoGp) Ducati ancora brancolante nel buio con Redding colorito nell'atteggiamento ma poco concreto e Rinaldi molto altalenante, un pò poco per un team come quello. Davies poteva essere l'alternativa ma in realtà non è neanche l'ombra di se stesso mentre Rabat sembra non decollare (se mai lo farà). Si salva Bassani privatissimo che sta crescendo gara dopo gara arrivando sempre più in posizioni interessanti. BMW e Honda vanno di pari passo con prestazioni opache miste a qualche guizzo ma sinceramente un pò troppo poco per la caratura delle marche. Bene invece Gerloff istrionico nella guida e sempre più maturo in gara, altalenandosi con la MotoGp che lo sta facendo maturare rendendolo un valido outsider per le prossime gare.Tra i positivi annovererei anche Locatelli e Mahias al debutto quest'anno in SBK.
Una nota a margine spetta alle voci dei possibili travasi tra SBK e MotoGP in special modo di Gerloff e Razgatlioglu per sopperire alle "lacune" di alcuni o la ricerca di nuovi talenti. Una soluzione potrebbe essere qualche wild card anche nella direzione opposta da "campionato A a campionato B" (cit) magari per finire la carriera in maniera più dignitosa. Ma questo è solo fanta mercato.
Ci vediamo ad Assen!!!!!
lunedì 21 giugno 2021
Le lacrime del guerriero, GermanGP 2021
Voce rotta, occhi che si bagnano, difficoltà a parlare, sguardo al cielo durante l'inno spagnolo. Anche l'uomo d'acciaio ha un cuore che pulsa, e non solo per i gesti atletici ma in questo caso per aver visto la fine del tunnel (quasi) che lo ha sottratto alla sua natura di combattente e vincitore. Ieri Marc Marquez è tornato a far parlare di se nel migliore dei modi possibili, vincendo, alla sua maniera, stroncando la resistenza di un avversario "sano" e più giovane, quel Miguel Oliveira che sta crescendo di gara in gara. La risposta alle cadute dei tre GP precedenti è questa: cado quindi sono. La forma non è ancora al top ma qualcuno bisogna che inizi a farsi qualche domanda. In primis Ducati con la super moto ma evidentemente poco appoggiata dai suoi alfieri con Bagnaia quinto (partito dalle retrovie). Yamaha salva solo grazie all'ottimo Quartararo, ieri terzo, e molto più consapevole del suo ottimo momento di forma, ma con il resto del plotone relegato a fondo classifica. Suzuki completamente da decifrare. Honda che vale quanto il suo secondo pilota. Si salvano KTM ufficiale (Tech3 da dimenticare) e Aprilia che ha annusato i vertici come non mai. Sicuramente Marc non sarà da mondiale e domenica prossima avremo un quadro più completo sulla sua condizione fisica, ma il ritorno alla vittoria nel suo regno la dice lunga sulla sua voglia di vincere. Bravo Marc, anche io ho avuto le lacrime agli occhi perchè so quanto sia difficile cadere e rialzarsi e ti ringrazio del tuo gesto atletico e che sia fonte di ispirazione per tanti ragazzi che fanno questo sport.
Sulla Moto2 c'è ben poco da dire: il Team Ajo dopo tre giri ha dato 3 secondi a tutti su di una pista corta. Fernandez è caduto ma era dietro il suo compagno di squadra ed essendo un rookie l'errore ci sta. Ha ragione Pasini quando dice che il livello si è abbassato perchè non si era mai visto tanto predominio. L'unico in grado di stare la davanti, Sam Lowes, dopo un inizio di campionato folgorante si è un pò perso. Un pò poco per uno che doveva combattere per il campionato. Gli italiani? Bezzecchi e DiGiannantonio portano a casa un terzo e quarto posto, ma contro Gardner ci vuole qualcosa in più.
In Moto3 pare che la strigliata della Direzione Gara abbia sortito i suoi effetti almeno la gara non è stata costellata di strategie varie ma solo gass. E chi oggi ne ha di più? Acosta che anche ieri si è permesso il lusso di vincere alla sua maniera. Credo che ci sia poco da dire su questo ragazzo se non tenerlo d'occhio perche come sempre il buondì si vede dal mattino. Un buondì che non vedo tra gli italiani incapaci di esprimere o trovare talenti come nel CEV ma solo affidandosi alle scelte di un ristretto numero di persone. Ma così oggi va l'Italia. La fortuna vuole che l'appassionato vero non "tifi" per una bandiera ma per un pilota che gli susciti un qualcosa dentro... ma qui siamo troppo sul romantico!!!
Quindi domenica prossima Assen nell'ex università ora semplice triennale (dopo le modifiche).
lunedì 7 giugno 2021
Miguel son sempre mi!!! CatalanGP 2021
Male, malissimo Honda con entrambi i piloti Repsol a terra mentre Cecchinello porta a casa qualche punticino ma un pò poco per un marchio come Honda. E qui risuonano profetiche le parole di Lorenzo, ma anche di Biaggi all'epoca e forse con l'ennesima caduta qualcosa si è incrinato anche nel rapporto con Marquez ma che al momento sembra ancora stimolato nel tornare ad essere grandi.
Bruttissima la Moto3 oramai diventato un Far West dove purtroppo vige troppa anarchia e poca "velocità". Indipendentemente che le gare sono belle se combattute, non può un pilota all'ultima curva prima dell'ultimo giro, levare gas, alzare la testa e fare melina con 15 piloti. La strategia va bene ma in una gara di velocità si da gas. Punto. Raggruppare 15 piloti che corrono alla meno si rischia, com'è poi successo a fine gara con l'incidente che ha visto protagonisti tre piloti per fortuna tutti illesi. Vorrei poter dire qualcosa sulla gara ma le immagini di Dupasquier sono ancora nella mia mente e certi comportamenti non minimizzano tali tragedie. I ragazzini a volte vanno anche sgridati e i piloti non fanno eccezione.
Prossimo round nel toboga del Sachsering cosi vedremo se la notte ha portato consiglio.