Di solito a conclusione di una gara di motomondiale mi dilettavo nello scrivere una mia personale opinione sul weekend appena trascorso esaltando le gesta dei miei "eroi" preferiti in quella bellissima danza chiamata motociclismo. Purtroppo dopo questa strana domenica gli interrogativi sono maggiori rispetto alla gioia che una gara di moto può offrire. Si badi che stiamo parlando della massima espressione del motociclismo dove tutto è portato all'estremo tranne che nella scelta dei circuiti, all'indomani delle numerose problematiche che sono venute fuori con la gara in Indonesia. Certamente tutto viene "condizionato" dalle scelte commerciali che i mercati, in questo caso asiatici, possono offrire al motorsport, e la parata tra le strade della capitale ne è una dimostrazione lampante, ma ciò non toglie che la sicurezza debba essere messa in secondo piano. Sentire Rins dichiarare che "a fine gara avevo la tuta piena di sassi" non è una cosa bella, cosi come una riasfaltatura all'ultimo minuto non da molto morale a chi poi su quell'asfalto ci dovrà mettere le ruote e scatenare i cavalli. Visto che Don Carmelo Ezpeleta di recente ha fatto un uscita molto "liberale" (correremo solo nei paesi che non applicano la quarantena) potrebbe anche dire di correre nei paesi dove i circuiti possano garantire un certo standard di sicurezza, magari tenendo anche conto della stagione onde evitare le piogge torrenziali o temperature basse (vedi Philip Island) tipiche di certi posti. Che significa ridurre il numero dei giri di una gara per sicurezza? O si corre o si sta fermi ai box o non si va neanche in quel circuito. Mezze gare come quella di ieri non fanno bene allo sport ne tantomeno a chi vi partecipa. E' anche vero che nonostante siano passati diversi anni circuiti tipo Zeltweg non hanno cambiato il loro layout per le moto e tutti abbiamo ancora presente la mancata "strage" di 3 anni fa, cosi come ogni volta che si va ad Austin c'è il problema delle buche. Nel BSB o in America corrono già su piste particolari e lo sanno fin dall'inizio ma in un campionato del mondo, visti anche gli interessi e i costi, bisognerebbe pretendere un pò di più. Spero che la prossima gara in Argentina possa portare più argomenti da "pista" che mere considerazioni che non riguardano la corsa in se per se, perchè il nostro sport ha bisogno di un pò più concretezza specie nella gestione di un evento come una gara di motomondiale.
Contenitore di pensieri ad uso e consumo di voi naviganti della rete. Siatene i benvenuti, novelli Caronte del duemila...
lunedì 21 marzo 2022
martedì 22 febbraio 2022
Maledetti...
...che tutti siate maledetti! Maledetti voi oligarchi con i vostri progetti di purificazione della razza umana, con i vostri progetti di controllo, con i vostri progetti di programmazione delle nascite, per le future generazioni che abiteranno questo pianeta. Che l’essere umano faccia schifo non è una novità, da quando quella massa di cellule in ordine sparso chiamata cervello ha iniziato a fare ragionamenti, l’istinto primordiale della sopravvivenza è stato sostituito dallo spirito di sopraffazione generando civiltà che si sono succedute illuminate e non. Il mondo ideale non esiste per ovvi meccanismi di diversità biologica ma l’essere arrivati a venir comandati da un manipolo di persone egemoni sul tutto il pianeta mi sembra veramente grottesco. A questo punto basterebbe leggere un po' di storia per confrontare le analogie che legano tanti fatti che si sono succeduti negli ultimi 300/400 anni per capire che qualcosa non torna. La percezione temporale dell’uomo medio è basata sulla vita dell’uomo stesso legata alle proprie esperienze ma non è così. 300 anni della nostra storia non sono niente se paragonati alle antiche civiltà che sono sopravvissute per 2, 3, 5 mila anni e forse più. Noi crediamo di essere i più evoluti esseri umani della storia, ma siamo ancora ad una fase embrionale rispetto a quello che lo studio sulle civiltà ci insegna. E’ bastata la pianificazione di una paura collettiva a fermare il mondo intero, a mettere paura nelle persone per poi comandarle come marionette. E paradossalmente è stata proprio la nostra era tecnologica ad amplificare la paura con gli strumenti che tutti giorni utilizziamo come televisori, cellulari, computers. Tutti connessi e interconnessi e tutti impauriti dalla solita fobia. Denominatore comune: la morte. Tutti nel regno animale hanno paura della morte perché l’attaccamento alla vita è un istinto primordiale, ma mentre l’animale la attende come conclusione del ciclo naturale della vita, noi siamo ancorati nel crederci immortali o almeno di proseguire il ciclo vitale nella migliore maniera possibile. Siamo troppi su questo pianeta? Forse, ma non sta certo all’uomo fare la conta dichiarando che “la terra non è fatta per ospitare 7 miliardi di persone” (cit). Ma nel mondo della comunicazione globale, nel mondo dove alcune persone si credono Dio, nel mondo dove gli stessi abitanti vengono comprati e corrotti, succede anche questo. Favorire un RESET in base al pensiero di pochi che hanno deciso per tutti gli altri. 66 milioni di anni fa un asteroide fece fuori il 75% della vita sulla terra. Ma voi non siete asteroidi! Siete solo parassiti come noi e che solo grazie alle vostre “fortune” pensate di poter soggiogare gli altri. Tra 500 anni verrete ricordati come si ricorda un breve periodo oscuro della storia cosi come ricordiamo il declino dei grandi imperi che ci hanno preceduto. Delle vostre opere non rimarrà neanche un mattone al contrario delle Piramidi di Ghiza, dei Maya, della Grande Muraglia Cinese, delle sculture di Michelangelo e dei palazzi del Brunelleschi. Per quanto riguarda il mio tempo, quello che sto vivendo, posso solo maledirvi per il male che state facendo alle persone meno fortunate, a quelle persone che credono nei vostri dettami, persone di ogni ceto sociale e cultura che hanno abboccato per ignoranza ma anche perché tronfi del loro sapere e poco umili per fermarsi a riflettere. Maledico tutti voi esseri insignificanti perché credete di portare un contributo alla storia del mondo ma che in realtà la morte giungerà anche per voi proprio come per tutti noi, ma la differenza sostanziale sarà per il vostro spirito che in dissonanza con le vibrazioni dell'universo resterà ramingo nei secoli dei secoli...
domenica 12 dicembre 2021
A tutto il popolo di faccialibro.... Grazie!
Lo scopo sin dall'inizio di faccialibro era un pò questo, oltre all'imbrocco e al gradimento degli studenti, creare delle pagine dove potersi ritrovare tra compagni di scuola, anche dopo la fine della scuola stessa, per poi estenderlo alle amicizie più in generale. La parola usata è social network letteralmente "rete di lavoro" (network) sociale (social) dove la socialità è espressione della nostra vita quotidiana cercando legami nel passato grazie a queste nuove tecnologie. Per me che ho visto "quasi" nascere il mondo dove oggi tutti sono immersi, la rete e i PC sono sempre stati "luoghi" molto amichevoli e vi garantisco, che programmare un gorilla che tira una banana da un lato all'altro dello schermo, ricordandolo oggi ha sempre un suo perchè, ed anche se in questo preciso momento posso ordinare una pizza a casa, ho sempre assorbito la rete e la tecnologia nella eguale misura di come loro hanno assorbito me. Le potenzialità poi sono veramente tante ma il loro scopo primario, oltre all'ovvio strumento lavorativo, è sempre stato la condivisione e la "ludicità", perchè in fondo sui social non possiamo permetterci di affrontare argomenti seri da destino del mondo a meno che non siano denunce gravi dove è giusto che la collettività, intorno a noi, venga messa al corrente. Da qualche anno a questa parte però i social sono diventati un calderone di un pensiero collettivo confuso dove tutti si sentono in grado di scrivere su tutto perchè oramai il World Wide Web è diventato il crogiuolo dove il grande fratello mescola e rimescola le idee di tutti fino a farle diventare verità. Se poi rimangono solo verità personali o ad appannaggio dei gruppi, de facto oramai sono li, in pasto all'opinione di tutti, e tutti ci sentiamo attratti nello scrivere qualcosa e la scriviamo come una verità perchè tanto siamo solo noi, la tastiera, il mouse e il monitor dove il cursore fa apparire le lettere. Poco importa chi c'è di la, tanto avrò sempre l'ultima parola e avrò ragione!!! E finchè si formano gruppi di tifosi, appassionati per argomenti divertenti, sportivi o altro va tutto bene ma quando si arriva a ragionare di questioni che poi rimangono nelle discussioni per mesi e mesi dove nessuno può avere ragione ecco che non è più divertente, ecco che non è più social ma solo una gran voglia di far valere concetti che nella vita reale non sogneremo mai di affrontare perchè incapaci di affrontarli a meno di non parlarsi addosso come spesso accade! La bellezza di un padre che suona il piano mentre la figlia canta, l'amica che dal Kenia ti invia le foto dei progressi della collettività, l'ennesima pietanza fotografata dall'amica mangiona, tutte cose carine e gradevoli all'apertura delle pagine di faccialibro. Ma quando poi si arrivano a leggere solo commenti relativi a fatti di cronaca o peggio a veri e propri simposi sulla grave situazione che stiamo vivendo dal Marzo 2020, senza averne la benchè minima idea ma perchè solo "tifosi" di una corrente di pensiero beh, lasciatemelo dire, che questo non è più il mio mondo. Farò a meno di essere bombardato anche da persone che ritenevo "avanti" ma che evidentemente hanno trovato rifugio qui e non hanno saputo arginare questo "delirio" di onnipotenza solo perchè, quando siamo al computer, in fondo non esiste un reale contraddittorio.
Mi sono annoiato e quindi ho deciso di sospendere la mia attività del mio diario fino a data da destinarsi, perchè in fondo personalmente vivo lo stesso anche senza facebook, che comunque mi ha dato tante soddisfazioni e mi ha permesso di conoscere un sacco di gente e che sicuramente ri-incontrerò più in qua magari quando il mondo risorgerà. Rimarrò su Instagram e su twitter e alla ripresa del mio sport preferito, magari metterò i link del mio pensiero sulle gare che ho visto avete sempre letto.
Buona vita a tutti voi, vi auguro un felice Natale e come sempre una migliore fine (ci vuole poco) e un migliore inizio per il prossimo anno (che sia veramente migliore di questi ultimi due).
Voster semper voster Massimiliano Miniati
domenica 21 novembre 2021
Un nuovo Re in SBK
Grazie ragazzi per averci fatto divertire e per aver dato lustro a questo sport al contrario "dell'altro paddok" (cit) dove si è un pò persa l'anima e in alcuni casi anche un pò la testa.
martedì 16 novembre 2021
The End, ValenciaGP 2021
Con la gara di domenica si è concluso il mondiale più bello di quello dell'anno passato, più combattuto e più avvincente non vinto però dalla moto più forte del lotto, Ducati, ma paradossalmente vinto dalla moto più "scarsa" guidata però da un ottimo pilota che l'ha saputa interpretare al meglio delle sue possibilità. Dal canto suo Ducati per l'anno prossimo avrà ben 8 moto in griglia per tentare l'assalto al mondiale piloti, con un Bagnaia che nelle ultime due gare ha dimostrato tanto, con prestazioni veramente al top coadiuvato da una moto impossibile da superare adesso anche nel misto stretto com'è il circuito di Valencia (suonare a Suzuki per avere lumi). Non solo Bagnaia ma anche Martin e Miller secondo e terzo domenica, Zarco che era partito benissimo e poi si è un pò perso ed un arrembante Bastianini che però non rientra nella sfera dei meritevoli della nuova moto.
Yamaha, Suzuki, Honda e Aprilia sono avvertite perchè le ultime due gare (facciamo tre) la casa italiana ha veramente dominato, e non a caso Quartararo era più preoccupato che felice a fine corsa. Per Honda il discorso è ancora più complicato visto che senza Marquez riesce ad entrare malapena nella top ten e al momento sulla testa del fuoriclasse spagnolo pende una spada veramente grossa e non è la FireBlade di casa Honda. Anche Aprilia dovrà darsi una sonora svegliata, gli ultimi gran Premi hanno messo addosso una forte ansia a Aleix Espargarò per non parlare di Vinales ancora alla ricerca del giusto feeling. Vedremo se con queste premesse Ducati riuscirà a non vincere ancora o se sarà veramente una passerella annunciata e agognata oramai da troppo tempo.
La Moto2 ci ha regalato l'ultimo Campione del Mondo mancante, quel figlio d'arte che ha chiuso un cerchio di una carriera un pò sfortunata ma che ha trovato nel 2021 la costanza per portare a casa un mondiale ben condotto. Remy Gardner ha controllato l'esuberanza di un talentuoso compagno di squadra Raul Fernadez nato nel vivaio KTM che sta generando dei bei piloti e che quest'anno ha portato anche alla conquista del titolo in Moto3 con Pedro Acosta.Anche la Moto3 domenica ha avuto un finale ricco di suspance perchè proprio Acosta si è trovato a lottare curva dopo curva con svariati piloti fino agli ultimi due giri quando ha inanellato di nuovo il duello lasciato in sospeso a Portimao con Denis Foggia che ha pensato bene di "buttarlo" fuori alla seconda curva dell'ultimo giro. A mio avviso ennesimo incidente di gara come lo è stato per Binder a Portimao, ma questa volta è partito lo scusometro anche se in realtà l'italiano l'ha fatta "grossa" e non ho visto nessuno invocare anatemi. Oramai lo sappiamo la cazzata del vicino è sempre la più grossa.
Concludo salutando anche i tifosi di Valentino Rossi che finalmente si toglieranno dalle scatole (la parola più giusta sarebbe un'altra), dagli spalti, dai social e che ritorneranno a tifare presumo il calcio o simili. Saluto gli appassionati come me che hanno seguito la storia e la carriera del "Dottore" e sicuramente ci ritroveremo l'anno prossimo a scontrarci nel più sano stile motociclistico quello che in fondo ci ha sempre contraddistinto. Oddio l'altro giorno un brivido mi ha percorso la schiena quando in una chat, qualcuno mi ha detto che "Bagnaia è un pilota della VR46 Academy!". Spero che sia stato un ultimo rigurgito del tifo e che non inizino a rovinare anche il buon Pecco!Ciao a tutti e grazie per avermi seguito fino a qui. Domenica duello al sole in SBKe che vinca il migliore!!!!
lunedì 8 novembre 2021
Portimao 2, le scomode verità (parte seconda)
Che certa stampa dovrebbe chiudere e lasciare la parola ai veri appassionati non prezzolati, come sta facendo da un pezzo a questa parte Marco Lucchinelli (non più invitato nei salotti buoni). Gara vinta da Bagnaia e Ducati che si porta a casa il titolo costruttori, diventato oramai il premio di consolazione visto che per il mondiale piloti sono ancora distanti. Un bel campanello di allarme è suonato anche in Yamaha che ieri ha visto cadere l'unico pilota in griglia in grado di stare la davanti visto che gli altri non sono pervenuti. Il campione del mondo è caduto nel vano tentativo di recuperare metri nel tratto guidato perche Ducati è forte sia in velocità di punta ma anche all'uscita delle curve. Meglio ha fatto Suzuki con Mir che si è portato a casa un bel secondo posto davanti ad un buon Miller e ad un ottimo Alex Marquez ieri in splendida forma e a suo agio su una pista molto guidata. Altra bella gara di Bastianini che è stato omaggiato anche sulla foto ricordo con i piloti che hanno permesso la vincita del Campionato Costruttori. Sinceramente l'assenza di Marquez si è un pò fatta sentire anche perchè nelle ultime 5 gare è stato il pilota che ha fatto più punti e la curiosità nel vederlo nel toboga di Portimao era tanta. Prossimo round nello stadio di Valencia dove ci sarà già tanto 2022 e non solo nelle prove successive al Gran Premio... Chissà...
Portimao 2, le scomode verità (prima parte)
Bravi dunque Acosta e Foggia che hanno esaltato il gesto sportivo con tanto talento e velocità e fa piacere sapere che Denis rimarrà in Moto3 anche l'anno prossimo sicuramente come uomo da battere.
Di Acosta ne sentiremo parlare ancora perchè l'approccio alle gare è tipico dei fuoriclasse e i titoli mondiali non si vincono a caso.
venerdì 29 ottobre 2021
Il milanese imbruttito, la dura verità
Ebbene si, sono un fan del milanese imbruttito e di Tommaso Pozza che con la sua ironia, girando in lungo e in largo l'Italia, con le sue interviste mette a nudo un forte disagio culturale che si respira in questo piccolo lembo di terra. E' vero che con il girato e in post produzione si scelgono quelli più "ignoranti dentro" però sulle domande di cultura generale, anche semplici, non ci dovrebbe essere una produzione così massiccia come purtroppo in realtà avviene. De facto le interviste del milanese imbruttito sono un pò l'estasi (guardatele per capire) ma anche un tormento reale, uno spaccato di una gioventù che rischia un implosione, un esercito di ignoranti pronti ad essere comandati dai futuri "squali" che ne faranno carne da macello. Se vi capita fatevi un giro sul Tubo e provate anche voi a rispondere alle domande del Pozza. Certo neanche noi a volte potremmo essere reattivi su qualche data o qualche nome o fatto, ma sentire le risposte che danno beh, c'è si da ridere ma sopratutto c'è da piangere. Detto questo vorrei partire dalla mia prima idea del post ovvero come la mela non cade mai lontana dall'albero così anche i nostri politici non "cadono" mai lontano da chi gli vota.
Non so se avete seguito la vicenda del Prosecco, con la Croazia che chiede il riconoscimento di un proprio vino con la denominazione Prosek, discussa da un pò di tempo alla commissione europea. Orbene, per l'italia (con la i minuscola di proposito) a stregua difesa del Prosecco, brand noto oramai in tutto il mondo, c'era (c'è) un certo Dino Giarusso che ha pensato bene di scrivere il suo intervento in italiano sperando nella traduzione simultanea all'interno del parlamento stesso. Purtroppo per lui tale "aiutino" non era previsto, pertanto si sarebbe dovuto un pò arrangiare alla meno peggio, traducendo il suo stesso scritto accennando magari ai punti salienti (sarebbe stato interessante anche leggerlo in italiano), visto che è anche un euro deputato, ben retribuito, pertanto un pò di preparazione ce la dovremmo aspettare. Invece l'intrepido onorevole ha balbettato qualcosa gettando la spugna alla terza parola lasciando il Prosecco in balia del nemico croato. Nemmeno Renzi avrebbe saputo fare di peggio, il Fonzie de noattri alla meno peggio l'inglese lo parla... alla sua maniera distorta e confusa ma lo parla. Perfino il Conte Mascetti avrebbe messo due parole in qua e in la, in fondo con Prosecco basta la parola! Ecco, ora che mi viene in mente (e pochi di voi la capiranno) a Giarusso gli farei fare la pubblicità della Falqui perchè sarebbe perfetto.
Allora a Tommaso Pozza e al suo staff consiglierei di andare a fare le interviste in parlamento perchè non credo che saprebbero fare di meglio dei ragazzi in spiaggia o del poco onorevole Giarusso che ancora una volta ci ha fatto fare una figure of shit.
lunedì 25 ottobre 2021
Re Fabio XX, Misano2 2021
La MotoGP ha un nuovo campione: Re FabioXX il primo della scuola francese (anche se la formazione è spagnola CEV). Un ragazzo un pò bisfrattato, arrivato come il "nuovo" in Moto3, perdendosi poi nella Moto2, catapultato in MotoGP per un'ottima scelta del Team Petronas, poi inserito nelle file tenebrose del Team Yamaha che, per sua fortuna e talento, l'ha interpretata come il suo predecessore Lorenzo ed al quale ha rubato giustamente lo scettro vincendo un titolo che mancava dal 2015. Una vittoria cristallina senza troppi fronzoli e declami vari, ottenuta con impegno e umiltà con l'aiuto di un ottimo capotecnico (Gubellini) e di una squadra (la sua) che non si è lasciata trascinare dalla "negatività" dei vertici Yamaha con le varie lotte intestine e dolori di pancia. Quartararo ha vinto in casa Ducati, la moto forse più in forma dell'lotto, ma anche ieri finita miseramente nella ghiaia con entrambi i piloti. Yamaha vince grazie al suo pilota mentre Ducati perde grazie alla spocchiosità e strafottenza dei suoi vertici, che si palesò al Mugello 2018 quando Domenicali annunciò Petrucci al posto di Lorenzo. Se parafuera fosse rimasto in Ducati sicuramente avrebbe vinto almeno un mondiale in più con la moto di Borgo Panigale. Ma invece eccoci qui a celebrare per il secondo anno consecutivo un mondiale vinto da altri. Buffo il destino vero? E nel giorno della celebrazione di Quartararo (con la bellissima scenografia a bordo pista) Marquez ritorna a far parlare di se in una pista a lui nemica, perlopiù dopo aver pressato l'ottimo Bagnaia fino a condurlo all'errore a cinque giri dal termine. Lui ha detto che ha avuto fortuna perchè nel momento di decidere di accontentarsi il pilota Ducati gli è caduto davanti ma Marc in quel momento era a 8 decimi con un ritmo veloce inanellato fino a li dietro all'italiano. Se tornerà ad essere Marquez (anche modificando il suo stile di guida) ne vedremo delle belle e laurearsi campione del Mondo avendo battuto il Re è decisamente un'altra cosa. Bravo bravissimo Enea Bastianini di nuovo terzo nel giardino di casa dopo essere partito dalle retrovie. Gara ineccepibile di Enea al quale però non basta per avere una moto ufficiale l'anno prossimo perchè evidentemente nella valigia non ci sono abbastanza soldi per una moto ufficiale. Ah la meritocrazia questa sconosciuta!. Si è rivisto Pol Espargarò sul podio (secondo) cosi come abbiamo avuto due Aprilia in top ten con un Vinales che mi è piaciuto molto, ancora in cerca del giusto feeling con la moto di Noale. A parte i primi due della classifica generale, Quartararo e Bagnaia, il resto della compagine non è che abbia brillato più di tanto a parte qualche inedito exploit, ma chi doveva emergere è quasi sempre rimasto sempre nell'ombra.
La Moto3 ci ha invece regalato una gara interessante che ha ridato vita alla classifica con uno stupendo Foggia che ha fatto una gara veramente bella partendo dalle retrovie per poi mettersi in testa e vincere in quasi solitaria contro un Acosta che anche ieri ha fatto un mezzo miracolo, ma non più brillante come inizio campionato sicuramente "penalizzato" da una non proverbiale messa a punto della sua KTM cosa che invece nel Team Leopard fanno in maniera egregia. 21 punti sono pochi e sono tanti visto che stiamo parlando di Moto3 però Dennis (e Leopard) sapranno vendere cara la pelle.
Se nessuno dormirà sugli allori i prossimo due GP saranno interessanti per diverse variabili ad iniziare dalla MotoGP per poi passare al monomarca Triunph... scusate Moto2 (anche ieri un terno al lotto) e per finire nella sopracitata Moto3. Stay Tuned!
martedì 5 ottobre 2021
Un buon momento per riflettere
In quest'ultimo anno mezzo, oltre ad una confusione generale e diverse (purtroppo) problematiche emerse, due momenti sono stati significativi degni di nota: il lockdown e l'oscuramento dei social più famosi nella giornata di ieri. La riflessione mi è balenata leggendo un sacco di commenti sui social stessi dove la maggior parte degli utenti ha "quasi" gradito questo blackout delle piattaforme più famose, facebook, Instagram e Whatsapp. Nelle parole lette ho percepito un senso di liberazione dal nemico, un uscita dal Golgota tentacolare che ci imprigiona nei gangli del "a cosa stai pensando" diventato quasi un dovere civico e morale quotidiano, una ricerca spasmodica dei like ma sopratutto rispondere subito alle domande nella messaggistica istantanea. Sono sempre stato un sostenitore della tecnologia e di quest'era digitale ma al contempo ne sono anche un forte detrattore. Oggi non fissiamo più alle 20.00 in Piazza Mazzini ma "ritardo 5 minuti", "mi dispiace ma non ce la faccio", "iniziate a mangiare senza di me" e così via. Oggi se vai da un professionista inizi la frase "ho letto su internet". Forse il Cartesio dei tempi moderni conierebbe questa frase "Posto quindi sono" perchè oggi le nostre vite sono post quotidiani spesso inutili ma che ufficializzano la nostra presenza in rete. Ieri per qualche ora abbiamo capito che anche vivere senza è bello, vivere senza sapere che l'amica di facebook non si sta preparando per la cena, o le immancabili foto del cibo su Instagram, sempre più ossessive da dipendenza da social. E mentre con il lockdown abbiamo scoperto le giratine intorno casa, la spesa dal macellaio e dall'ortolano, luoghi di villeggiatura belli anche se molto vicini, con l'oscuramento dei social abbiamo scoperto in tasca abbiamo anche un telefono. Ieri finalmente abbiamo guidato con due mani, abbiamo camminato a testa alta, abbiamo cercato di essere puntuali agli appuntamenti e perche no fare una telefonata. Cerchiamo di riappropriarci un pò della nostra vita al di fuori della pubblicazione continua di foto o di cosa sto pensando o peggio nell'invio incessante di messaggi anche quando facciamo altre cose. Sembra quasi che non sappiamo gestire le nostre libertà. Se state leggendo questa riflessione è perchè l'avete vista sul link di facebook o twitter però spero lo facciate stasera o domani, magari sul divano in un momento di curiosità digitale pensando: "vediamo che ha scritto quì bischero del Miniati oggi!". Lunga vita e prosperità.
lunedì 4 ottobre 2021
Texas Ranger 93
Purtroppo il Ranger che serve corre in MotoGp e nella sua terra mette tutti in riga anche se dolorante con un braccio poco funzionale, una moto che si evolve gara dopo gara, ma con la grinta dei veri campioni anzi campionissimi. Ieri Magic Marc ha fatto vedere di che pasta è ancora fatto, in una pista si "amica" ma talmente piena di buche da innescare scuotimenti non piacevoli specialmente alle braccia. Ieri Marc ha corso alla Marquez rifilando un notevole distacco ad un ottimo Quartararo che ha limitato i danni correndo esclusivamente sul suo avversario più diretto, Bagnaia che ieri è arrivato terzo ma lontano dal francese che sta interpretando questo mondiale nella migliore maniera possibile. Ho trovato un pò patetici i giochi di squadra Ducati, forse Miller ha voluto manifestare la resa in maniera plateale visto che Bagnaia era comunque più veloce. Siamo arrivati a questo cara Ducati? Non si è capita bene neanche la manovra di Martin ma almeno l'ha fatta con malizia (quasi). Chi invece merita una super menzione d'onore è Bastianini autore di una gara intelligente dove ha letto benissimo il duello tra Miller e Mir approfittando poi della loro scaramuccia arrivando sesto. Stranamente Enea non avrà una moto ufficiale l'anno prossimo. Misteri del denaro.
Benino le Suzuki con Rins più avanti del già citato Mir in ombra un pò il resto del gruppo escludendo Dovizioso, comunque a punti e un dolorante Morbidelli.
Si è parlato tanto della pista piena di buche ed in effetti dalle riprese si poteva notare lo scuotimento delle moto in qualche punto. Non credo che in Texas manchino dei soldi per una riasfaltatura, e comunque esiste un associazione piloti che potrebbe imporsi in merito alla sicurezza. E' anche vero che poi alla fine ci si adegua...
Prossimo round a Misano 2 (il Mugello pareva brutto) dove Quartararo potrà mettere la parola fine a questo mondiale, il primo in salsa marsigliese, comunque vinto da lui e... perso dagli altri.
Una poltrona per tre, WorldSBK Portimao Ottobre 2021
Bene, anzi benissimo il ritorno di Baz tre volte a podio (che ha un po' confermato che Davies era giunto al capolinea), anche se in gara 2 è stato declassato di una posizione per un contatto con Bautista, però una bella comparsata che forse potrebbe avere qualche seguito? Chissà, oramai i meccanismi della scelta dei piloti sono così strani che a volte si stenta a capirli. Tra il dinamico trio la domenica si è insertio Van Der Mark con una bella vittoria in Superpole race, dove l’olandese ha navigato nel bagnato come se fosse asciutto.
Il fine settimana è stato anche caretterizzato da una “coalizione” Redding – Rea nei confronti di Razgatlioglu reo di una guida arrembante e poco rispettosa. Sinceramente non mi sembra troppo eccessiva, indubbiamente molto al limite, specie l’entrata in curva 12 in Gara1, molto simile a quella che ha portato la sanzione Baz. C’è sempre una linea sottile tra il regolare e non, però queste sono gare e gli “attori” sono piloti che una volta chiusa la visiera si trasformano. Io non avrei penalizzato Baz e appoggio le parole di Rea quando dice “se così il modo di correre, mi adeguo…”.
Detto questo che vinca comunque il migliore nel più sano rispetto lecoubertiano… Certo però pensando ai Dardanelli...
lunedì 27 settembre 2021
Vivere sognando, morire sognando
Purtroppo siamo di nuovo a parlare, a commentare e a riflettere la morte di un ragazzino quindicenne nel motosport, ambito dove il rischio è di casa e nello stesso tempo custode di forti emozioni, in special modo per chi lo pratica. Ne ho veramente sentite tante in tutti questi anni la maggior parte commenti a sproposito dettati dalla scarsa conoscenza della "materia", dal qualunquismo, dalla retorica, da tutto quello che per loro "non esiste".
Il motorsport è meraviglioso a tutti i livelli, quel misto di follia al confine con l'ignoto, dove dietro ad ogni curva può celarsi il fato, che non conosci ma sai che c'è. I genitori dei nostri ragazzi che avviano un figlio alla disciplina conoscono i rischi, perchè non è una novità che la disgrazia sia dietro l'angolo al pari di quella di un figlio che va a scuola col motorino. Anzi, nelle caotiche città il rischio è molto più elevato ma un incidente stradale fa meno notizia. Perchè? Perchè siamo ipocriti. Non sono i 250 all'ora ad uccidere, non sono le curve a gomito per terra, ma è il destino al pari di un incrocio semaforico o di una precedenza.
Ultimamente in pista si muore perchè travolti da altri piloti mai per cadute che ti fanno schizzare sull'asfalto a velocità impressionanti, quindi significa che è stato fatto molto in termini di sicurezza. L'ultimo a morire per impatto (se la memoria non mi inganna) è stato Kato a Suzuka nel 2003 sbattendo violentemente contro la cuspide di un guard rail, in circostanze che Honda non credo abbia mai chiarito. Ho sempre in mente due interviste lontane nel tempo l'una dall'altra ma incredibilmente uguali: Pasolini e Simoncelli. Entrambi hanno detto di essere consapevoli della presenza della signora in nero ma non avrebbero mai rinunciato a fare quello che stavano facendo. Simoncelli non si sarebbe mai visto dietro una scrivania (cit) e che guidare una MotoGp vale veramente il prezzo del biglietto.
Lo show deve andare avanti perchè fermarsi è da ipocriti. Su una cosa possiamo lavorare: le regole! 40 partenti nella SSP300 è una follia perchè in fondo al rettilineo c'è sempre una curva e 40 moto sono tante! Moto del tutto simili tra loro dove la differenza la fa qualche decimo al giro non garantiscono uno "sfilacciamento" del gruppo, come accade spesso anche in Moto3.
Ha fatto bene il circus a non fermarsi perchè Dean Berta Vinales avrebbe fatto lo stesso perchè lui viveva sognando sulla sua moto da corsa con l'obiettivo di progredire fino ad arrivare al top. Un sogno che si è trasformato in tragedia ma non per lui. Sicuramente il suo ultimo pensiero era rivolto all'avversario che aveva davanti che avrebbe sorpassato con un "staccata all'interno" magari anche con una piccola carenata perchè lo scopo delle corse è e resterà sempre uno: essere il più veloce!
Ciao Dean, hai vissuto un sogno e te ne sei andato sognando. Saluta i ragazzi lassù e cercate di proteggere i vostri compagni qui "sulla terra" che ultimamente mi sembra che ne abbiano un gran bisogno!!!
lunedì 20 settembre 2021
SBK il punto a 4 gare (8 manches) al termine
Mai come quest'anno la leadership del Cannibale Rea è stata messa in discussione, neanche nell'anno di grazia di Bautista su Ducati con le 11 vittorie sin dall'inizio. Quest'anno l'avversario è più tosto, più cattivo, più funambolico, senza alcuna reverenza nei confronti del numero uno indiscusso. Toprak Ragzatioglu (giuro che lo scriverò bene prima o poi) si sta dimostrando veramente all'altezza della situazione padrone di una moto che gli permette di fare quello che vuole e, a mio avviso, superiore tecnicamente alla Kawasaki, anche al netto della mancanza di quei famosi 600 giri. Ieri Rea ha chiuso un intervista con un sibilllino "preferisco non parlare" segno di una consapevolezza di un'inferiorità tecnica evidente che solo il talento del nord irlandese riesce a sopperire. Ma al momento sembra non bastare. Da grande estimatore di Rea mi tolgo il cappello di fronte al turco del quale apprezzo anche l'atteggiamento fuori dalla pista, per non parlare dello stoppie a fine gara 1 di Magny Course. Duello super incandescente quindi, sicuramente fino alla fine, ma che vede Toprak leggermente favorito. E gli altri? La grande sconfitta è sicuramente Ducati, anche se qualche sprazzo Redding lo ha avuto, cosi come Rinaldi ma un pò troppo poco per stare la davanti con i due protagonisti. Anche in questo caso ritengo Ducati altamente performante ma evidentemente poco propensa a soddisfare le esigenze dei suoi piloti. Avevano detto di avere una formazione a 4 punte comprendendo Daviez in Go Eleven e Rabat con Barni, ma non credo alla favola del "siamo tutti uguali". Chi ha sorpreso è il Team Motocorsa con Axel Bassani sempre più la davanti sempre più a suo agio con una moto clienti. Ducati ha scommesso per l'anno prossimo sul ritorno di Bautista ma non credo che possa ripetersi come nel 2019. Che Yamaha sia un ottima moto lo dimostrano anche i risultati di Locatelli oramai fisso nella top five mentre un pò ridimensionato è apparso Gerloff dopo il disastro di Assen. BMW e Honda ancora in alto mare o almeno lontano dai risultati che contano.
Considerando anche Redding la classifica però rimane impietosa se pensiamo che il quarto (Rinaldi) è a 183 punti dalla vetta e a 121 dal terzo segno di una forte "discrepanza" tra le prestazioni degli altri con la vetta della classifica.
Conferme, ritorni, trasformismi e agonie... MotoGp 2021 Misano
Senza dubbio in queste ultime settimane di motociclismo la notizia più saliente riguarda le due vittorie consecutive di Bagnaia, la prima ad Aragon contro Marquez e la seconda ieri a Misano contro Quartararo, in una sorta di esame di maturità superato in pieno visto appunto il calibro dei due sfidanti. E' anche vero che Ducati è ad oggi la moto migliore del paddok e solo l'accoppiata micidiale Quartararo - Yamaha riesce ad arginare. Detto questo evitiamo di gridare al miracolo, all'erede, al Messia, perchè per farlo bisogna vincere mondiali e non soltanto gare. Di certo la prossima gara sarà un crocevia per il binomio Ducati - Bagnaia visto che il resto della compagine ducatista ufficiale si è un pò persa nelle retrovie, tranne che il primo guizzo strepitoso di Enea Bastianini ieri, sul circuito di casa, partito decimo e arrivato terzo con il passo dei migliori e giro veloce. Gara da vero leader quella di ieri e probabile risorsa per le gare rimanenti (forse) sempre ammesso che Ducati abbia voglia di mettere più piloti tra Bagnaia e i leader del mondiale. Di queste due gare rimane la conferma di un Marquez in netto miglioramento e di un Aprilia sempre nella top 6 con il bellissimo podio di Aragon frutto di lavoro e totale abnegazione sia della squadra sia del pilota.
Per il restante della griglia che dire? Yamaha senza Quartararo vale la posizione dei suoi piloti, Suzuki ancora in alto mare con un altalenante Rins e un costante ma non troppo performante Mir. Honda ancora appesa a San Marquez con la speranza che le voci di un suo miglioramento siano vere.
Poi ci sono rientri illustri quali Morbidelli nel team ufficiale e Dovizioso al suo posto nel quasi defunto team Petronas ma al momento non giudicabili. Interessante invece l'arrivo di Vinales in Aprilia e l'approccio di entrambi per cercare di essere subito competitivi nonostante una moto totalmente diversa dalla Yamaha. Al momento anche loro non giudicabili ma secondo me avremo già qualche riscontro positivo prima della fine campionato.
Per le agonie lascio a voi la scelta tra le quali inserisco anche del giornalismo agonizzante ai limiti del ridicolo, marchettari fino al midollo, quando basterebbe davvero poco per una telecronaca divertente ed imparziale evitando gufate e complimenti a denti stretti.
Stay Tuned!!!!