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lunedì 7 novembre 2011

2011 Odissea nello spazio (motociclistico)


Difficile fare un post di chiusura quest'anno. La prematura scomparsa di Simoncelli ha aperto ferite mai chiuse che lacerano il nostro sport, delle quali tutti ne siamo consapevoli, ma ce ne rendiamo veramente conto quando si palesano davanti agli occhi. Il tributo a Marco reso ieri a Valencia contiene svariati significati ad iniziare dall'accoglienza del popolo spagnolo, severo con Marco fino a qualche tempo fa, a tutto il paddock che si è unito ne giro d'onore facendo rieccheggiare il rombo delle moto fino a "lassu". Però the show must go on cantava Freddie Mercury e lo avrebbe detto anche il Sic ("Diobò quanto siete lagnosi") scelgliendo il rumore al silenzio... e allora che rumore sia!
Campionati finiti, titoli assegnati, 125 e Capirossi andati in pensione ed un futuro piuttosto incerto, questo è stato il 2011 per il motociclismo su pista. Terol si porta a casa l'ultimo titolo della 125 due tempi che va in pensione dopo 62 anni (cosa dirà Brunetta) dopo un bel duello con lo sfidante più diretto Zarko il quale stona l'ultima gara consegnando il titolo allo spagnolo su di un piatto d'argento. Più entusiasmante la Moto2 con il testa a testa tra Bradl e Marquez per tutto il campionato. Il tedesco più solido e concreto in tutto l'arco della stagione. Lo spagnolo vince, perde, cade, si rialza, riuscendo anche a passare in testa al campionato per poi perderlo per i postumi di una caduta nel Gp della Malesia. Sicuramente entrambi sotto osservazione e in attesa di conferme, sia nel proseguo della Moto2 sia nel passaggio di categoria. Altalenante la pattuglia italiana con Iannone terzo alla fine, ma con numerosi vuoti di Corsi, Pasini, Corti. Pirro, nel "giorno della memoria" si toglie la soddisfazione di vincere la sua prima gara nel grande circus, guidato forse dallo spirito del Sic (ci piace pensarla così) regalando un sorriso in quello stesso box colpito dal lutto malese.
Stoner (per chi non se ne fosse accorto) ha strapazzato tutto e tutti creando un vuoto pneumatico che ha risucchiato anche sua "maestà" Valentino Rossi nel difficile compito di guidare "un motore" e non una moto. Come era successo per gli altri compagni di squadra del canguro mannaro, additati di essere dei fermi, Rossi ha fatto la stessa fine con l'aggravante di avere il soprannome del fenomeno. E vani sono stati i tentativi goffi del suo sciame "scusatorio" nel definire la Ducati una "moto di merda" (Cereghini). La Ducati è sempre stata così. Era Stoner che faceva la differenza! E lo sapeva bene Suppo quando ha visto che tutto lo staff si stava beando della bontà del mezzo mettendo in ombra l'unico artefice delle vittorie. In questo 2011 i cronisti ed ex piloti "intenditori" ci hanno fatto vivere una telenovela logorroica, ed invece di essere tutti in piedi sul divano ci hanno fatto stare tutti in piedi sul telaio! Va beh! contenti loro...
Confermato Jorge Lorenzo, bello e cattivo come sempre, secondo nel mondiale con una Yamaha e non con una Honda (secondo i soliti noti ieri Stoner ha vinto perchè aveva una Honda), anche lui sfortunato (Assen e Australia) ma sempre li a regalarci gare di classe (Mugello e Misano). Forse l'unico in grado di mettere in discussione il dominio di Stoner anche per l'anno prossimo. Chissà. Bene il Dovi, terzo nel mondiale, "sfrattato" dalla sua sella reo di essere meno carismatico del suo rivale di sempre Simoncelli, ma più concreto avendo sempre occupato la terza piazza nel mondiale (anche se a detta dei soliti non sembrava). Forse non un supertalento, ma un ottimo pilota che ha fatto della concretezza la sua arma vincente. Da qui il resto del gruppo ad iniziare da Pedrosa, gran bel manico ma costernato da i troppi "se" (se non fosse cascato a Le Mans?). Ben Spies ci deve ancora far vedere qualcosa di buono in gare "regolari" non in situazioni come quelle di ieri e Assen. Suzuki deve ancora confermare la sua presenza e a giorni si dovrà sciogliere il nodo Team LCR e Team Gresini, perchè paradossalmente in MotoGp ci sono più moto che piloti. Domani tutti di nuovo in pista per i test pre 2012 e con la nuova serie di Mediaset "Cento Telai".
Grazie ragazzi (SBK compresa) grazie Capirossi, e... grazie SuperSic!

martedì 16 agosto 2011

BRNO, istantanea di un campionato


Sicuramente il Gran Premio della Repubblica Ceca ci ha regalato un foto sul mondiale che ricalca molto bene i valori in campo, di quanto è accaduto fino ad oggi, e su quello che ci aspetterà per il resto della stagione. Non è un requiem sul campionato, ma sicuramente qualcuno ne dovrà prendere atto se non vorrà chiudere i battenti l’anno prossimo.

La fantastica Brno ci lascia dunque questa istantanea:

Stoner si merita tutto ciò che ha raccolto fin ora, il primo posto in classifica, le sei vittorie, e la rabbia di voler e non poter vincere sempre caratteristica di un pilota puro e di talento. Si merita di essere li come lo era già l’anno passato quando vinceva con la Ducati nonostante tutte le critiche che stanno piovendo sulla rossa di Borgo Panigale. Fa bene Pernat a Fuori Giri a suggerire a Guareschi che l’anno scorso tutti questi problemi non ce l’avevano. Bravo canguro mannaro e augurissimi per il tuo erede.

Dovizioso non vincente ma convincente, sempre pronto ad essere li, a ridosso dei primi, volente o nolente, a discapito di tutte le voci. Certo un non talentuoso come gli altri, ma affidabile se scommetti nei primi cinque. Dovrà vincere per consacrarsi, ma in squadra lo prenderei volentieri.

Pedrosa (e chiudo il tris Honda) con la caduta di domenica ha un po’ dimostrato di essere genio e sregolatezza, con delle prove al di sopra di tutti ma con una gara senza saper attendere il momento giusto (e la temperatura delle gomme giusta) per poter salutare tutti e ritornare in corsa per il campionato. Sicuramente un anno misto a sfortuna e qualche errore un mix poco redditizio per vincere un mondiale.

Simoncelli finalmente a podio, commosso e quasi incredulo, ha ottenuto quello per cui ha tanto lavorato (e caduto) e la speranza è che si possa ripetere anche in futuro.

Lorenzo, gara a parte, è sempre il campione del mondo con la solita tenacia e grinta dei tempi migliori. La scelta della gomma anteriore è un suo errore, ma è l’errore di un pilota che non si arrende e cerca ad ogni gara di rintuzzare punti dal suo diretto rivale. Campione anche al di fuori quando fa i complimenti a Pernat per il terzo posto di Simoncelli, un “quasi” saggio della MotoGp. Bravo!

Spies mai incisivo quest’anno se non nella roulette di Assen, deve ancora fare un acuto per essere consacrato tra i veri primi della classe. A Brno è saltato fuori un problema fisico passato e questo sicuramente ha rallentato le prestazioni del forte pilota texano. Da rivedere sicuramente.

Rossi naviga nella posizione che gli compete: primo degli altri ultimo dei primi. E’ inutile che nelle sue analisi valuti che è andato più forte dell’anno scorso. Le gare si vincono nel presente, e il presente dice che senza una moto Rossi è un pilota normale, come lo erano quelli prima di lui che arrivavano sesti. L’aggravante è che quella stessa moto l’anno scorso vinceva… Dopo 7 ttitoli mondiali è giusto anche riposarsi, ma per favore non chiamatelo fenomeno…

Ducati. Si vocifera che FTR stia facendo un telaio per l’anno prossimo. Un telaio vero, come quelli giapponesi, mandando all’aria tutta la filosofia Ducati campione del mondo 2007. Tutto questo perché l’unico pilota che la guidava era Stoner, e tutti gli altri, ex fenomeni compresi, ci hanno picchiato il naso. A mio avviso sconfitta su tutti i fronti viste anche le spese…

Per il resto del gruppo un plauso a Bautista e a Hopkins, nonostante una moto poco performante si sono distinti per ottime prestazioni ed i ringraziamenti dalla casa madre sono subito arrivati.

Per tutto il resto ci sarà Mastercard, perché qualcuno dovrà frugarsi se vorrà continuare, con una moto o con due (Gresini docet).

BRNO è BRNO la più bella pista del mondo con i femori più lunghi del mondo… e si sa se femore i da tanto…

lunedì 25 luglio 2011

I mostri della Laguna (Seca)


Non c’è che dire la gara di Laguna Seca, 10 round della MotoGp, ha avuto si un vincitore, ma in realtà tre sono i piloti degni di una particolare menzione. Il primo è indubbiamente Casey Stoner, un ragazzo capace di emozionare con i suoi traversi ed oggi capace anche di aspettare il momento propizio per cucinare i suoi avversari. L’australiano durante tutto il fine settimana aveva avuto problemi con la sua Honda, nonostante fosse sempre uno dei più rapidi, ma non abbastanza come piace a lui. Ma si sa, è dal 2006 che piega in continuazione i semimanubri delle moto in cerca di andare sempre più forte, motivo per il quale oggi, Ducati, brancola nel buio. Ieri Stoner ha vinto di forza, di intelligenza e di coraggio, con due sorpassi da manuale, di quelli che rimangono nelle gesta dei grandi. Ha vinto contro un avversario tostissimo che ancora una volta ha dimostrato di meritare il titolo 2010 e di essere ancora in lizza per questo campionato del mondo. Lorenzo ieri ha fatto una bella gara, generosa, e poco importava se era seguito da Pedrosa e da Stoner. Forse è stato proprio questo il suo errore, però è stato anche il bello della sua gara. Cedere a sei giri dal termine significa di averci provato e di esserci quasi riuscito se non ci fosse stato l’australiano in ottimo spolvero. Bene anche Pedrosa, terzo, dolorante, ma sempre li dimostrando ancora una volta che lo stop di Le Mans gli ha compromesso l’ennesima occasione per correre per la vittoria. E gli altri? Dovizioso ha descritto molto bene la situazione odierna: “li davanti hanno un passo allucinante” e solo in tre possono permetterselo. Non se lo può permettere Simoncelli ancora una volta a terra alle prime battute, ma non se lo permette neanche Spies quarto, ma lontano dalla vetta in un circuito a lui familiare. Gli altri corrono per un altro campionato, con duelli, sorpassi, false schermaglie come nel caso di Hayden nei confronti di Rossi, fido scudiero a protezione di un sesto posto che serve solo a mascherare la disfatta totale del binomio italiano.

E mentre il mondiale fa una pausa per ritornare nel bosco di BRNO, non ci resta che attendere i titoli dei giornali, primo su tutti Moto-scusometro-Sprint che dopo il Gp di Germania era uscito con una copertina raffigurante Rossi ed un riquadro con Pedrosa (vincitore) e Stoner e la scritta “Stoner stordito”. Tra i nuovi piagnoni troviamo anche Lucchinelli che a Fuori Giri ha detto che “le gare senza Valentino non sono gare”… Il motociclismo c’è stato prima e ci sarà dopo Rossi con piloti in grado di appassionare i veri appassionati… (se ne sono accorti anche Meda e Reggiani, pensa un po’ te…)

lunedì 18 luglio 2011

Spalla alla birra


Uno dei piatti tipici della cucina tedesca è lo stinco alla birra servito con crauti o con patate. Ieri però, al Sachsering, gli spettatori si sono visti servire una fresca spalla rimessa a nuovo, quella di Pedrosa, accompagnata ad una bella birra di gas che il pilota spagnolo a dato nella terra degli Alemanni. Anche se mancante ancora di un titolo nella classe regina, Pedrosa ieri ha dato una dimostrazione di forza e capacità rimarcando, se mai ce ne fosse stato bisogno, che accanto a quei due in testa alla classifica forse ci poteva essere anche lui. E forse questo serva anche un po’ di lezione ai soliti soloni che tanto hanno criticato la mancata stretta di mano con Simoncelli. Il numero 26 della Honda ieri ha vinto in maniera un po’ atipica rispetto al suo stile, ma ha piegato la resistenza dei due piloti più al top di questi ultimi 4 anni: certo Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Bravo davvero al “Torero Camomillo” che insieme agli altri due ci hanno regalato una gara poco noiosa dove ancora una volta è venuta fuori la cattiveria di Lorenzo che ha beffato Stoner all’ultima curva e la classe infinita dell’australiano che ha guidato la moto sempre di traverso firmando ogni volta le curve con una bella riga nera (forse male per le gomme ma tanta roba per noi appassionati). Battaglia anche per il 4, 5 e sesto posto con i due italiani, Dovizioso e Simoncelli,.che si sono sorpassati per tutta la gara, fino a quando non è arrivato Spies che si è inserito tra i due soffiando il 5 posto a Simoncelli. Gloria anche per il 7, 8, e nono nell’ordine Hayden, Bautista e Rossi protagonisti per il duello della “Coppa del Nono”… Vorrei poter dire altro sulla situazione Ducati-Rossi, ma ci pensano già i “giornalisti” locali trasformati in meccanici e ingegneri e piagnoni, sempre pronti a giustificare le debacle di un binomio che non riesce a girare come dovrebbe, dimenticandosi che terzo, nella classifica generale c’è Dovizioso da Forlì zona sotto l’appennino Tosco-Emiliano… Italia anche li… Ottimo Marquez nella Moto2 che sta facendo quanto sperato sin dall’inizio, tallonato da un coriacissimo Bradl ancora saldamente in testa al mondiale con già l’occhio alla MotoGp, che ha contenuto intelligentemente l’arrembaggio dello spagnolo ancora indietro di 40 punti nella classifica generale. Nota a margine per i commenti su Alex De Angelis: capisco che parla romagnolo, ma batte bandiera San Marinese, uno stato all’interno dell’Italia, ma sempre uno stato a parte è, al pari della Svizzera…che sembra avere motori migliori… Ma per favore!!!

lunedì 21 marzo 2011

Stoner d'Arabia


Ho aspettato a scrivere questo post, perché non ho mai creduto ai test invernali. I piloti sono gente strana, soprattutto quelli più furbi, e meno male che ancora ci sono! Per chi proviene dalle corse ama i piloti sanguigni, quelli che non si risparmiano, quelli che vanno al limite. Gilles Villeneuve ne è un fulgido esempio, con in tasca solo qualche vittoria, ma ancora nei cuori di molti… Il 27 gira ancora per le piste, ma su due ruote e porta il nome di Casey Stoner, un ragazzo australiano fino al 2007 conosciuto da pochi, per poi passare alla cronaca come il primo bastonatore dell’invincibile Rossi. I destini dei due si sono poi incrociati più volte, quando il pilota furbo Rossi, con una manovra oltre il regolamento, scalfì la resistenza granitica del coriaceo Stoner nel sorpasso a Laguna Seca nel 2008 per poi arrivare di nuovo ad un confronto (non diretto) a fine campionato 2010 quando Rossi è passato alla Ducati e Stoner alla Honda. Un secondo e mezzo nel giorno degli “assaggi” sembrava un po’ troppo, ma è tipico di Stoner dare gas, tanto gas, forse anche troppo, tanto che più volte ha assaggiato l’asfalto. La schermaglia tra i due è poi continuata durante i test invernali, dove l’australiano non ha mai mollato la presa, mentre l’invincibile si trovava alle prese con una moto strana, forse la moto più da piloti che ci sia. Prima gara e la storia si ripete: primo Stoner, nono Rossi. Ma ancora non ci credevo, perche Valentino oltre ad essere bravo è anche furbo. Pronti attenti via, Rossi incredibilmente secondo alla prima curva, sesto alla seconda… La verità è realmente venuta a galla, la pista ha finalmente parlato. E’ soltanto una gara, la prima di un lungo percorso, e da motociclista “vero” mi auguro di ritrovare Rossi ancora davanti a lottare, come lo conosciamo noi, o almeno per come ci ha fatto credere di essere fino ad ora. Si perché poi il dubbio ti viene: Rossi non è montato su un camion come quando passò alla Yamaha. E’ montato su una moto vincente, quella stessa moto tanto osannata dai tifosi (non motociclisti) di Valentino quando le prese di santa ragione nel 2007. La gara di ieri in Qatar ci ha restituito un motociclismo più vero, ed è stata una delle gare più belle degli ultimi tempi. Stoner, gestito da Suppo come nel 2007, ha confermato le parole di Capirossi di due anni fa (ve le ricordate?): “Stoner è uno che va coccolato” .... Andato via Suppo dalla Ducati, Stoner si è perso, perché non doveva solo guidare la moto, ma doveva capire ogni volta perché la modificavano per farla guidare anche agli altri. Tutto il resto è storia recente…

Nella gara di ieri a mio avviso, non ha vinto solo Stoner, ma una bella medaglia se la merita anche l’ispanico Lorenzo che, con una moto prestazionalmente inferiore, ha piegato la resistenza di un coriaceo Pedrosa e della sua super Honda. Lorenzo ci ha fatto vedere che il titolo 2010 non è venuto per caso ed anche quest’anno sarà lui il pilota da battere. Pedrosa poi nel parco chiuso, con le lacrime agli occhi, ci ha detto che con una moto vincente ed una spalla menomata si può arrivare al podio, senza fare troppa pretattica… Il motociclismo è anche questo. A volte non hai solo avversari in pista, ma anche dentro di te…Bene anche gli altri due italiani Dovizioso quarto e Simoncelli quinto, mai rammentati nel dopogara dai soliti noti, troppo impegnati ad esaltare il settimo posto di Rossi, e ammettendo (con le lacrime agli occhi) che Stoner da qualche anno è il pilota più veloce…

Ovviamente tutti sono da verifica ma come inizio mi è piaciuto molto. Che il campionato del mondo abbia inizio dunque e come sempre che vinca il più forte.

P.S. Non so a voi ma a me Stoner sulla Ducati mi è mancato una cifra!!

domenica 17 ottobre 2010

CVD Come Volevasi Dimostrare

Spunti interessanti dopo il Gran Premio di Australia degni di qualche riflessione. In primis il primo e secondo posto di De Angelis e Redding in Moto2. Un risultato che va oltre il gesto sportivo, perchè entrambi i piloti sono reduci da quel brutto incidente che ha portato alla morte del povero Tomizawa, e questo podio li omaggia sia professionalmente che umanamente salendo insieme su quel gradino già occupato più volte dal povero Shoya. Detto questo, dalla lontana Australia vorrei anche parlare dell'atteggiamento di Valentino Rossi, non come pilota ma come sportivo, che per la seconda volta ha alzato la voce nei confronti della Dorna (Ezpeleta) rea di inginocchiarsi troppo ai voleri della Formula Uno. Il maltempo di questi giorni, miracolosamente evitato per la gara, dovrebbe far capire che il gran premio andrebbe corso in altro periodo, senza se e senza ma, perchè ragazzi che vanno oltre i 300 all'ora su due ruote, devono essere tutelati anche dalle condizioni atmosferiche, quando prevedibili. Se effettivamente Rossi è la bandiera di questo sport negli ultimi anni, fa bene ad esserlo anche come portavoce dei disagi causati dalla pseudo concomitanza con altre gare di un altro sport che in comune ha solo i pistoni.
Detto questo gara un pò noiosa sotto il profilo dei duelli ma interessante all'analisi. Stoner ha dimostrato di essere ancora il numero uno, o almeno quello più veloce di tutti, quello più cattivo quello con maggior talento. Il suo avversario più tosto è proprio se stesso che ogni tanto si dimentica chi è. Vederlo guidare è una gioia ma anche un costante patema d'animo perchè non sai mai se la fisica avrà il sopravvento oppure no. La curva prima del rettilineo fatta completamente di traverso non ha euguali e a me piace anche così e spero che Suppo sia in grado di "supportarlo" anche in Honda.
Il neo campione del mondo Lorenzo si è beccato 8 secondi dall'australiano, ma quel che più conta è che ha veramente dimostrato, che una volta in tasca il titolo, è ritornato ad essere veloce, senza paure, colpito anche lui dalla sindrome del Dovi, trovandodi volta in volta avversari in stato di grazia che portano il nome di Pedrosa e di Stoner. C'è chi dice che dovrebbe tornare a vincere per non fare un pò di ombra sul titolo mondiale, ed anche se posso essere in parte d'accordo, oggi però ha rifilato 10 secondi al suo compagno di squadra Rossi, ultimamente utilizzato come prova del 9 per verificare lo stato del maiorchino. Valentino terzo in bagarre con Hayden fino all'ultima curva, ha finito la gara con tempi sul giro mai in grado di impensierire i primi due, lottando con un coriaceo Simoncelli ed uno strano Spies, il quale poteva farci vedere qualcosa di più su una pista che già conosceva. La moto numero 46 non va da sola e bisognerà impegnarsi per non far rimpiangere il precedente pilota.
Elegante e signorile l'attegiamento di Guareschi sul retro del podio, in completo "flirt" con Rossi dimenticandosi che il suo vero, ed ancora pilota, è arrivato primo... Va beh... in un periodo di "outing" cdome questo non ci possiamo stupire più di tanto anche perchè i due si potranno abbracciare subito dopo Valencia avendo avuto il benestare dalla Yamaha...
Bella come sempre la cornice di Phillip Island e belle le persone del pubblico, ordinate, civili, sportive che hanno mandato un bel messaggio agli incivili del vecchio continente, Misano in testa... Le bandiere sotto il podio festeggiavano il motociclismo e i suoi campioni, tutti nessuno escluso, come dovrebbero fare anche le testate giornalistiche nostrane, le quali hanno dato peso più al primo posto di Rossi in Malesia che al nuovo Campione del Mondo. Ma si sa i fenomeni non sono solo in moto...

lunedì 30 agosto 2010

Poco di nuovo sul fronte occidentale


In quel di dello stato dell'Indiana, in occidente appunto, si è consumato l'undicesimo Gran Premio di questo mondiale che sembra più di transizione verso quello del 2011 che altro. Rossi nel dire che le strategie per il futuro dovrebbero essere fatte a due, tre gare dal termine, dice il vero a mio parere, perchè il tutto può riflettersi sull'impegno del pilota alla guida di una moto che dovrà comunque lasciare con la logica conseguenza della perdita di stimoli. Casualmente la sua ad affermazione trova riscontro nella bellissima vittoria di Pedrosa (per cercare di stabilire la sua leadership con l'arrivo di Stoner) un secondo posto di Spies (confermato ufficiale Yamaha), Stoner "stranamente" caduto (testa già in Honda?) e un Rossi che cade (tre volte in prova) e arriva quarto. Bella dunque la vittoria di Pedrosa, l'unico a non accorgersi delle brutte condizioni di una pista assurda, con i tombini aperti in traiettoria ginocchio, buche ovunque, e un tracciato sporco che offre poco ai sorpassi. Impressionanti le condizioni dei piloti a fine gara, con Lorenzo semisvenuto sulla moto al parco chiuso e Pedrosa che, nell'intervista a Fuori Giri avvenuta una ventina di minuti dopo la fine, sembrava dovesse svenire da un momento all'altro, per finire con la dichiarazione di Rossi che verso la fine della gara ha dichiarato di aver visto San Pietro. L'unico meno provato era Spies che ha incorniciato questo fine settimana con la sua prima pole ed un bel secondo posto che lo proietta nella zona alta della classifica a lottare per un terzo posto che non è poi così tanto lontano. Forse l'unica notizia più eclatante (che già circolava con un comunicato ufficiale) è l'uscita di Ducati dalla Superbike come team ufficiale, lasciando ai team satelliti la gestione delle moto, un pò come avviene per tutte le giapponesi. Non so se è una casualità o meno l'ingaggio di Valentino, però stando alle dichiarazioni di Del Torchio, sembra che gli ingegneri "da corsa" lavoreranno per una supermoto che arriverà negli showroom e sui campi gara nel 2012. Staremo a vedere.
MotoGp comunque all'insegna della "pochezza" in campo se non per le trame ordite all'esterno, che non da spunti neanche al dopo gara, dove il trio Bobbiese-Cereghini-Lucchinelli scava nei pochi argomenti fino ad arrivare ad analizzare lo stile di guida di Spies a loro dire bruttino. Caduta di stile del buon Nico che non credeva nelle condizioni "stanche" di Lorenzo fino a che, sia Pedrosa, ma sopratutto lo stesso Rossi, hanno confermato la situazione "calda" della pista... Un pò come quando Stoner si lamenta dell'anteriore, ora che cade anche Valentino il problema esiste, prima no... Mah...
Bella come sempre la Moto2 che ha trovato in Elias il suo primo mattatore mondiale e, sfortuna a parte, uno Iannone che, pur partendo dalla 26ma posizione è riuscito ad arrivare quarto portandosi dietro anche un altalenante Corsi.
Purtoppo la domenica di gare è stata funestata dall'incidente mortale di Peter Lenz durante il trofeo Moriwaki. Il giovane pilota, tredici anni, è caduto nel giro di allineamento, sbattendo violentemente contro le protezioni del circuito. Trasportato d'urgenza all'Ospedale Metodista di Indianapolis è deceduto subito dopo. Le parole del padre su Facebook:
"Peter è morto questa mattina presto quando è stato apparentemente colpito da un altro pilota. È deceduto facendo quello che amava. Il mondo ha perso una delle sue più brillanti luci. Il numero 45 ora è su un'altra strada che noi possiamo solo sperare di raggiungere. Dio benedica Peter e l'altro pilota coinvolto".
Ciao Peter

lunedì 16 agosto 2010

Sindrome 99


Da dove iniziare? Contrariamente all'orgasmo collettivo del passaggio di Rossi alla Ducati, inizierei dal mancato record di Lorenzo per la conquista delle pole position in una stagione, a danno di Max Biaggi sempre ottenuta con i colori della casa di Iwata. Per il resto ennesima impeccabile gara dello spagnolo sempre più dominatore di questo mondiale, con una costanza degna dello Stoner 2007 e di un Rossi prima maniera. Ieri il buon Jorge ha centrato la sua settima vittoria stagionale in una gara viziata dalle non perfette condizioni del circuito, bagnato dalla pioggia la sera prima e afflitto da un vento "radente" che impediva alla ruota anteriore di fare il suo lavoro. Comunque, cambiando l'ordine dei fattori (meteo), in campo il risultato è rimasto invariato con Lorenzo lepre, Pedrosa a inseguire senza fare errori, e un pò più dietro un non ancora lucido Stoner, con la nuova new entry tra i primi di un ottimo Spies giunto quarto. Variata invece la condizione di Rossi, a mio avviso un pò troppo "precaria" come già avevo scritto in un post precedente. E' vero che comunque la notizia del giorno è il suo passaggio in Ducati, atteso come l'annuncio del Messia, ma ciò non deve distogliere da una sua prestazione non all'altezza, ancora celata dietro non perfette condizioni fisiche, e che denota che qualcosa sembra sia cambiato. Quinto alle spalle di Spies con dichiarazioni a fine gara poco chiare o forse anche troppo, ci danno l'immagine di un campionissimo in una fase di disorientamento come non l'avevamo mai visto prima, per dirla con le parole dei suoi tifosi, quasi colpito dalla sindrome del numero 99. Nel siparietto post gara a Fuori Giri, Florenzano ha fatto una battuta più o meno condivisibile, ma qualcosa di esatto c'era nel dire che "bisognerà che Valentino lasci la Yamaha con una vittoria battendo Lorenzo", perchè è vero che un nove volte campione del mondo non ha niente da dimostrare, ma è altresì vero che ogni volta che qualcuno si è affacciato ai piani alti a parità di mezzo tecnico, dapprima le ha prese o poi le ha ridate, vedi il duello perso con Stoner nel 2007 e vinto l'anno successivo. Certo è che questo mondiale è sempre Valentino dipendente, in un modo o nell'altro, e ancora una volta la gara ha dimostrato che, se non cambia qualcosa, il buon Ezpeleta, invece di accapigliarsi con Infront, dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per il futuro, perchè Rossi ha firmato per due anni con Ducati e due anni non sono poi così tanti...
Qualcosa di più si è visto nella Moto2 sempre avvincente e ricca di sorpassi. Certo la categoria è viziata da un monomarca in fatto di motori, da delle prestazioni "equivalenti", però decisamente spettacolare e con divari di 15 secondi tra i primi 15 piloti che rendono un pò più vari i nomi dei protagonisti, anche se in testa c'è sempre il miglior pilota che l'ha saputa interpretare sin da inizio anno ad oggi, quel Tony Elias in odore di ritorno in MotoGp. Benino anche Iannone con una moto non proprio messa a punto per l'occasione ma ultimamente sempre nei primi posti. Si è rivisto Roby Rolfo con una moto più competitiva fino a che a retto il motore per poi fermarsi quando era in lotta per la prima posizione. Gli altri italiani persi un pò nelle retrovie ad iniziare da Corsi ottavo per finire a Canepa, a dimostrazione che guidare una moto da corsa non è come far attraccare una nave nel porto di Genova, e che se non cambia qualcosa nella gestione dei campionati minori, avremo sempre più "figli, nipoti e parenti di" a correre, e meno campioni da poter controbattere alla nuova dominazione spagnola.

lunedì 5 ottobre 2009

Il canguro e l'astronauta


Bentornato Casey!!! Contrariamente a tutto e a tutti Stoner è tornato in ottima forma, con un bel tempo sul giro e una bella gara. Ai maligni e ai fans che non vedono altro che Valentino Rossi, il ragazzo che viene dalla terra australe si è presentato bello carico e ha fatto un ottima gara, nonostante in testa ci fosse veramente un astronauta, certo Jorge Lorernzo da Maiorca. Rossi rimane Rossi e ci dispiace che venga difeso con scuse banali, tipo "non aveva grip...". Valentino è un ragazzo, forse il più forte di tutti, e come tale gli può capitare in giornate no, e sarebbe bello una volta tanto, ammettere la superiorità degli avversari. Stando a quello detto in questi ultimi due mesi, che Stoner avesse il virus 46, possiamo allora dire che Vale ieri avesse il virus 27? Non mi sembra. Sembra invece che Lorenzo abbia preso in mano il suo talento, e l'ha sciolinato per i 28 giri dell'Estoril, guidando benissimo e con stile. Bravo anche Pedrosa il quale, una volta tanto, non ha avuto paura dell'ombra del Dottore. Per lo spettacolo gara da dimenticare, con battaglie nelle retrovie tra piloti che corrono un campionato differente rispetto ai fantastici 4.

Con la notizia del passaggio in MotoGp di Ben Spies, a Magny Course abbiamo assistito ad una gara un pò diversa, ma sempre entusiasmante, con il virus della MotoGp che aleggiava, in quanto anche li, solo 4 piloti hanno fatto la differenza. Contrariamente al suo solito, Haga a fatto due ottime manches, marcando stretto Spies nella prima, e vincendo la seconda con una gara millimetrica, regolando un neo-babbo Biaggi superlativo, e un Rea in continua crescita. Ora il mondiale si gioca sul filo dei 10 punti che separano il giapponese dall'americano, e speriamo che la Yamaha non butti via l'ennesimo titolo per scelte sbagliate come quelle della seconda manches.

Non so quanto convenga a Spies andare in MotoGp, sicuramente per il vil denaro si, ma se Dorna non fa qualcosa per la griglia, è inutile avere 36 partenti nella Moto2 e 18 nella Gp.

martedì 8 settembre 2009

Asini che volano.


Lo so il titolo è abusatissimo l'indomani della gara di Misano, però non me ne veniva un altro. Come già abbondantemente sottolineato dallo scrivente, Valentino Rossi si appresta a sigillare il suo nono titolo in carriera proiettandolo nell'olimpo dei più grandi di sempre se non il più grande. Nel Gran Premio di San Marino il dottore, per l'occasione autoribattezzatosi Asino, ha fatto quello che sa fare meglio e lo ha fatto bene, senza sbavature, in un momento di forma strepitosa. Se mai ce ne fosse bisogno ha sottolineato anche la classe del giovane spagnolo, caparbio e coriaceo ma non abbastanza per prendere Ciuchino che inanellava giri veloci a iosa. Tanto di cappello a questo pilota al quale consiglierei di provare a cambiare marca ogni due anni e di provare a vincere con tutte le moto. Terzo il solito Pedrosa a corrente alternata senza infamia e senza lode. Per il resto gara noiosa come sempre con un De Angelis che ha sottolineato come i soldi non possono fare un buon pilota, tirando giù 4 piloti alla prima curva, praticamente decimando la gara. Alla fine polemica in studio tra Bobbiese, Suppo, Lucchinelli, Cereghini, Melandri sulla frase "fanno un altro mestiere": in effetti è forse troppo spocchiosa e presuntuosa, ma mi devono spiegare come catalogare quei 4, in attesa del ritorno di Stoner, sistematicamente danno mezzo giro di pista a tutti. Il buon Melandri al quale va tutta la mia stima per l'ottimo lavoro con la Kawasaki l'anno prossimo dovrà dimostrare il contrario, altrimenti verba volant... Pollo Simoncelli in 250 a cadere a bischero a neanche metà gara con i suoi avversari che "rampavano" da dietro, quando anche un piazzamento non avrebbe compromesso quasi definitivamente la corsa verso il titolo. Uno zero in condotta ad Andrea Iannone per aver reagito male e parlato peggio nei confronti di un Espargarò che ha tirato in terra all'ultima curva. Come ha detto Capirossi nelle corse ci sta tutto, ma ci sta anche chiedere scusa ed evitare dichiarazioni inutili quando si è dalla parte del torto, in occasione anche dell'omaggio che la Dorna ha fatto per la sua terra: l'Abruzzo.

Nella terra tedesca invece, nel mondiale a due ruote quello più bello ed avvincente, abbiamo assistito al sorpasso di Spies nei confronti di Haga nel mondiale in due manches belle e tirate, dove la prima ha visto il duello tra i due con l'americano vincitore, e nella seconda l'errore provocato di Haga che ha resistito ad un arrembante Rea, che lo ha fatto cadere alla prima curva per fortuna senza danni fisici. Ad Haga va data prova di grande sportività in quanto ha giudicato l'episodio un normale incidente di gara. Certo è che Ben Spies è veramente un signor pilota, completo, freddo e veloce, e fa bene a rimanere in Superbike. Bravo ancora una volta Max Biaggi con un quinto e un quarto posto lottati e sudati, che ci fanno vedere ancora una volta che nel polso destro c'è sempre classe e grinta da vendere.