sabato 20 dicembre 2008

Cena di classe

C'è chi dei ritrovi di scuola ne fa un evento annuale, chi non si perde mai di vista, chi rimane in contatto per paura del tempo che scorre e le rughe che avanzano. Io ho avuto la fortuna di frequentare un' ottima scuola, grazie sopratutto ai miei genitori, e questo ha fatto si che dopo anni di distanza io porti ancora dentro l'insegnamento dei professori. A scuola poi c'è il gruppo dei compagni di classe, che non scegli, ma che tuo malgrado, sei costretto a conviverci per cinque o sei anni (se hai fatto il liceo per esempio). La convivenza è sancita dai ritmi della gioventù, quando ancora non hai quella malizia necessaria per valutare bene le persone, quindi a 17 anni di solito vanno tutti un "pò bene". Finita la scuola ti inserisci nella società, lavorando, creando una famiglia, comprando una casa, e ti accorgi che tutto sommato a scuola si stava parecchio bene! I numeri di telefono dei compagni si perdono nelle agende degli anni precedenti, e a parte qualche sporadico contatto, ognuno va per la sua strada. Una domanda che ricorre spesso nei ragazzi è "chissa come saremo tra 20 anni", perchè a 18 anni, vent'anni dopo sono una vita, e non ci fai mai caso. Sei giovane e immortale, per te il tempo non passerà mai... Poi però arriva il giorno, in cui quelle foto dai colori sbiaditi ti ritornano nelle mani, e la data impressa sopra è proprio quella di vent'anni prima... Eppure c'è qualcosa che ti fa sorridere, perchè pensi al giorno in cui ti sei fatto quella domanda e tutto a un tratto sembra ieri. Risfogli le agende (oggi c'è internet ma detta così è più romantica!), ripeschi i numeri di telefono, fai un pò di passaparola e ti ritrovi a cena, tanto tempo dopo, con le stesse faccie, gli stessi discorsi, lo stesso modo di essere... Non tutti ovviamente sono così, ma chi ha risposto a quella chiamata è sempre il ragazzo o la ragazza di venti anni fa. E la macchina del tempo, che tanto cerchiamo, esiste davvero, perchè è dentro di noi. Ieri sera a cena con i vecchi compagni di classe non abbiamo vissuto un momento, ma lo abbiamo continuato da quando lo avevamo interrotto tanto tempo fa. Il tempo passato fa parte delle nostre vite, ma non ha interferito sui nostri spiriti che sono rimasti giovani, pur con tutte le problematiche della vita quotidiana. Il segreto è di non considerare il tempo trascorso, ma di considerare che possiamo essere sempre giovani se lo vogliamo...
Grazie ragazzi a tutti voi per aver conservato quello spirito, che mi ha permesso in questa mattina fredda di Dicembre, di guardarmi allo specchio e di fare un sorriso, e di immaginarmi ancora nei corridoi della scuola in attesa del suono della campanella....
A presto.

venerdì 12 dicembre 2008

Walter L'indifendibile

Difendere il Pd? No, grazie. Non questo Pd. Non il Pd che s’è affidato all’abbraccio mortale con Di Pietro, non il Pd che in un anno, sulla strada dei girotondi, ha dilapidato il suo patrimonio di credibilità. Non il Pd del Circo Massimo, non il Pd che cavalca l'Onda, non il Pd che solletica la piazza diffondendo menzogne. Non il Pd che predica la superiorità morale mentre annega nell'immoralità, non il Pd che insegna la pulizia mentre sprofonda nella sporcizia. Non il Pd che sale sul pulpito per urlare che la sinistra rappresenta «l'Italia migliore» mentre le sue giunte cadono a pezzi sotto le inchieste della magistratura. Non il Pd che grida contro Berlusconi tiranno e dittatore. Non questo Pd, che non s’è mai saputo dare un tono, ma purtroppo s’è dato un Tonino. Difendere il Pd, come chiede per esempio Giuliano Ferrara, sarebbe possibile se Veltroni in un anno avesse fatto un po’ di quello che aveva promesso. Se, anziché buttarsi fra le braccia del trattorista di Montenero, avesse provato davvero ad andare da solo. Se avesse creato una sinistra liberata dall’odio anti-berlusconiano, un partito unico capace di elaborare un progetto dell’Italia anziché ripetere all’infinito il proposito di distruzione dell’avversario. Se avesse avanzato un’idea, una proposta, un suggerimento al di là del fin troppo facile e scontato «dagli al Cavaliere». Non esulto di fronte alle inchieste giudiziarie. Tutt’altro: continuo ad avere molti dubbi sul modo di procedere dei magistrati, sui tempi degli arresti, sull’uso delle manette e sui contenuti delle accuse. E il fatto che il Partito democratico sia dato già per morto, se non altro dai vignettisti della sinistra, mi preoccupa. Così come mi preoccupa l’inevitabile paragone che in queste ore corre sulle pagine dei giornali fra il Psi di Craxi del ’92 e il Pd di Veltroni di oggi (il finale è sempre previsto in Africa, anche se forse non a Hammamet). Il crollo dell’opposizione non è mai un bene per una democrazia. E l’avanzata di Di Pietro, pronto a fagocitare l’intera sinistra, ancor meno. Ma non se ne esce se non si capisce che questo è il risultato del fallimento di Veltroni. Ho l’impressione che il segretario del Pd abbia giocato col fuoco, sperando che l’alleanza con Tonino e il partito dei magistrati lo aiutassero a regolare conti interni. La situazione, però, evidentemente gli è scappata di mano. E se dopo oltre un anno di conduzione è costretto a dire che non si riconosce nel partito che conduce, bene, ha solo una strada da seguire: deve prendere atto del suo flop e andarsene. Così il Pd potrà difendersi. E così, forse, potremo difenderlo anche noi.

Uomini con le palle!!!!!!!!!


A dirla così sembra una frase maschilista, quasi volgare. Pensandoci bene tutti gli uomini hanno le palle, nel gergo medico genitali. La frase poi è migrata verso un significato che sottolinea le capacità di un/a individuo nel prendere decisioni, o porsi verso determinate questioni. Nel post precedente ho sottolineato un pò la fine delle ideologie, o almeno un forte annichilimento della nostra classe politica, ma il concetto vale un pò per tutti, anche a livello quotidiano, dove osserviamo che tutti noi stiamo arroccati nelle nostre convinzioni, con poche aperture, e guai se ci toccano la sfera personale, della serie "armiamoci e partite".

Ritornando al discorso politico, si nota come tutti, e dico tutti, siano affetti da una mancanza quasi totale degli attributi e la manifestano quotidianamente senza troppa vergogna. Ora nel perlamento ci sono però anche le donne, e a parte qualche sporadica apparizione di trans, la domanda sorge spontanea: e a loro che diciamo? Anche le donne sono senza palle (il fatto di non trovarcele "in mano" nel buio di una camera ci conforta), perchè ovviamente il significato è relativo al carattere, alla personalità. Leggo stamani che la Gelmini fa slittare il provvedimento relativo alla scuola. Relativamente che uno possa essere d'accordo o meno, mi chiedo il perchè, dopo tanto putiferio e piazze devastate, il provvedimento sia stato fatto slittare. Si parlerà di "concertazione delle parti", di confronto, di dialogo... Perchè allora non è stato fatto prima? Dov'è il premier forte, quello che indubbiamente negli ultimi 15 anni ha cambiato il corso della politica? Dov'è? Dov'è chi ce l'ha duro? Dall'altre parte lo smelenzio Uolter aveva già dimostrato di essere in cerca di affetto non "avendo le palle" per correre da solo. Ma la destra, o centro destra che dir si voglia, con gli ex arditi e fieri, dov'è finito? E' bastato un semplice buh! da parte di un gruppo di persone per far cadere il castello? E noi persone normali, con stipendio limitato, e famiglia da mantenere, quando il bambino punta i piedi per il gormito, o l'ultimo giocattolo, che dobbiamo fare? Comprarglielo? Tanto poi vanno a scuola, vedono le manifestazioni, e pensano: basta opporsi e otteniamo tutto. Li vedo già li striscioni e manifestazioni collettive che dal salotto arrivano in cucina: "Il dialogo è finito, compraci il gormito!!", "Niente sapone con le bolle, compraci la consolle (PS2)", "Ormai non sono più un bambino, voglio il motorino!!" e così via...

Ecco, cerchi di insegnare qualcosa di educativo ai figli, che subito lo stato, quello da cui prendere esempio, ti gira nel manico, e incita al caos totale. Bravi!! Qui non c'è in gioco la politica, qui c'è in gioco il sentimento, la determinazione di uno stato, che comunque dovrebbe fare delle scelte, anche difficili, per un idea di bene collettivo. Cosa dovrebbe fare allora chi era a favore del decreto? Scendere in piazza a sostenerlo? Evidentemente chi scrive e pochi altri la pensano così, perchè comunque nessuno ha il coraggio di dire o fare qualcosa, anche nell'urna per esempio. Mai che il popolo dia un segnale di essere stufo. Quindi l'equazione più logica è: politici senza palle=popolo senza palle!

mercoledì 10 dicembre 2008

La fine delle ideologie.

Nel 1993 in pieno mani pulite, il compianto Funari e non solo, dalla televisione incitava Di Pietro ad andare avanti. Ricordo la valanga di arresti e vittime illustri di tutto questo, una su tutti Bettino Craxi. Non voglio parlare di arresti può o meno "veri", ne la loro soluzione finale (sappiamo tutti com'è andata), ma voglio parlare del termine che venne coniato: "fine della Prima Rebubblica". In effetti il 1994 vide la nascita di Forza Italia e un pò di rimescolamenti sia a dx che a sx. "E' finita!!" gridava il popolo. Sembrava un uscita dalla schiavitù, un ritorno alla libertà. Questo lo dissero anche nel dicembre del 1959 a Cuba... Oggi siamo alla fine del 2008 e sono passati 15 anni da quel lontano '93. Abbiamo assistito a tutto, abbiamo visto di tutto, politici che con disinvoltura sono passati di qua, di la, peccatrici redente, brigatisti osannati, la scomparsa dei camerati e dei compagni, odiare l'Amerika e guardare l'America... Oggi siamo talmente disinvolti che anche il sindaco di una delle più importanti città italiane, si incatena, il tanto odiato torso nudo di Mussolini rispolverato alla guida di un trattore, imbonitori delle folle con un 730 da 4 milioni d'euro... Ah! Il progresso, ah! la seconda repubblica!
Su facebook di recente è passato un gruppo dedicato a Berlinguer, ricordandolo in maniera molto nostalgica. Ebbene io mi sono iscritto a quel gruppo e non ho ricordato solo lui, ma anche tutti gli altri politici della prima repubblica, Spadolini, Fanfani, Cossiga, Andreotti, Longo, Martelli... Quelli che Forattini li massacrava in maniera gentile, e che a sua volta si facevano massacrare perchè era il costume dell'epoca. Riprendete una vecchia registrazione di un geniale (all'epoca) Benigni. Era il 1982 e Tuttobenigni era fantastico! Eppure le città ridevano, la gente era diversa, lo spirito pure... C'era un ideologia latente, chi era cattolico, chi laico, chi ateo, c'era qualcosa... Oggi non c'è più niente di tutto questo. Tutti fanno di tutto, per tutto, contro tutto... Mio nonno diceva sempre che si stava meglio quando si stava peggio... E siccome al peggio non c'è mai fine, quanta ragione avevi nonno!!!!!!

mercoledì 3 dicembre 2008

Ci siamo o ci facciamo?

Volevo scrivere un post intitolato "Popolo di deficenti reprise", ma siccome la parola "popolo" è un pò troppo grande, poteva andare bene anche "parte del popolo". Comunque imo innanzi. Che le tasse siano una cosa fastidiosa è appurato, che siano "bellissime" beh lascio giudicare a voi, che l'unica Iva che andrebbe tenuta è la Zanicchi non ci piove (a molti di voi non starà neanche simpatica per motivi polici), ma (virgola) che si prenda a pretesto l'aumento dell'IVA per gli abbonamenti SKY, come grave offesa, vilipendio alla bandiera, abuso dei diritti dei lavoratori, mi sembra veramente eccessivo. Cavolo! Facciamo una battaglia per l'abolizione dell'IVA totale, arrabbiamoci per il bollo auto, il canone RAI, l'ILOR, l'IRPEF, L'ERPES, combattiamo per una battaglia giusta, leviamo l'IVA dai generi alimentari, la pasta, il latte, arrabbiamoci per il taglio ai contributi sul risparmio energetico... No, parte, una piccola parte del popolo si arrabbia perchè a SKY viene aumentata l'aliquota IVA dal 10% al 20% come tutte le altre cose di questo paese del c..biiiip!! E' forse un apparecchio medico? Un bene di prima necessità? Un salvavita? 4 milioni di italiani l'hanno in casa, gli altri 46 che fanno? Sono tutti zombie? Ed ecco i soliti che ci vengono a dire che a SKY lavora un sacco di gente e che in questa maniera perderanno il posto di lavoro bla, bla, bla... Intanto sulle "epurazioni" di LA7 nessuno si è mosso, eppure mi sembra che anche li abbiano dato una sforbiciata netta. A Mediaset fanno il loro percorso, e che ci piaccia o no, il TG5 è il tg più visto. Ora perchè il male assoluto, l'uomo di Arcore, lo psiconano (intanto Grillo se ne andato), e il suo governo hanno aumentato la tassa ad un bene effimero, chi non ha neanche più gli occhi per piangere ha cavalcato la tigre, dimenticandosi che SKY non è una scuola pericolante, un ospedale malgestito, una città da salvare. A parte Discovery Channel e qualche altro canale, SKY dovrebbe essere pagata dai contributi forniti dalle miliardarie squadre di calcio che vengono trasmesse, dai supergiocatori inquadrati, non dalla gente che ne usufrisce. Perchè avevano l'IVA al 10% eh? Al 30% la metteri e il 10 al grano, alla pasta, al latte!!! Obama ieri diceva che di fronte alle cose serie non siamo ne democratici ne repubblicani: siamo americani... Quanto siamo indietro, popolo di deficenti!!!!