lunedì 25 maggio 2015

La capanna dello zio Tom (Sykes), #DonigtonSBK2015

Con la sesta vittoria consecutiva a Donington Park, Tom Sykes si è di fatto arrogato il diritto di poter costruire una casetta all'interno del circuito. E quale meglio posto per farlo se non un circuito amico come quello inglese. Ieri Sykes andava decisamente più forte e nemmeno un coriaceo Rea ha potuto resistergli. Bella la bagarre nella prima manche, maschia, rude ma corretta, con i due inglesi che si sono letteralmente presi a sportellate fino a quando Rea non ha deciso che contro questo Sykes oggi poco si poteva fare. Bella alla fine anche la stretta di mano e gli onori all'avversario con tanto di dichiarazioni non scontate ma sincere. Avversari si ma con rispetto, senza troppi fronzoli e leccatine varie, come avviene invece spesso in altri campionati. Due manches quasi fotocopia con un Davies ottimo terzo e Haslam quarto. Bene Badovini in gara 1 quinto. Un pò altalenante e non ancora troppo in forma Giugliano che ha lamentato forti problemi di grip. Disfatta totale Honda con VDMark ritiratosi due volte e un Giuntoli alle prese con una moto inferiore (non doveva crescere con il nuovo regolamento?). E parlando del Campione del Mondo non si può che Aprilia brilli come l'hanno passato ma chi è causa del suo mal...
In gara 2 copione leggermente diverso, con Sykes che saluta tutti sin dall'inizio mentre nelle retrovie succedeva un pò di tutto anche un high side di REA che gli ha fatto giocare tutti i jolly possibili per rimanere in sella. Comunque, nonostante tutto, bella rimonta e ottimo secondo posto che gli permette di avere ancora due gare (4 manches) di vantaggio sugli inseguitori. A dispetto dei regolamenti e limitazioni, la SBK di ieri ha ancora una volta battuto il record della pista e ha confermato che Kawasaki ha veramente lavorato bene lasciando agli avversari solo le briciole.
Avvincente anche la Supersport con una gara più tattica che fisica con Soufoglu in palla che lascia sfuriare Cluzel all'inizio per poi prendersi la testa fino alla fine. Nulla il francese ha potuto contro il turco, faticando anche un pò con la wild card Ryde su Yamaha (vintage) che alla fine è arrivato terzo facendo impazzire perfino l'ottimo Zanetti quarto. Anche qui oramai il campionato è cosa a 2 con la speranza che MV riesca a dare una moto più "facile" ai sui piloti. 

lunedì 18 maggio 2015

Sinfonia francese, Le Mans MotoGp 2015 #lemans2015

E cosi, come un consumato conquistadores Jorge Lorenzo si prende anche la Francia dopo essersi imposto nella terra natia. Lo ha fatto alla sua maniera, ridisegnando il circuito come un pittore, controllando gli avversdari dagli specchietti retrovisori. A nulla sono valse le resistenze di Dovizioso prima e di Rossi poi, perchè entrambi si sono dovuti confrontrare con l'implacabile cronometro. E nella giornata delle conferme è arrivata anche quella che l'Honda non è più la moto da battere neanche con il suo funambolico pilota, ieri quarto, ma visibilmente in difficoltà. Per fortuna si sono affacciate le Ducati la davanti, altrimenti il mondiale sarebbe una noia, tanto è il divario tra i primi ed il resto del gruppo. Se poi ci mettiamo anche le cadute di qualche papabile protagonista, Crutchlow e Pedrosa (al rientro) non restano più tante le moto la davanti. Si è rivisto Smith sesto, dietro un acciaccato ma ancora poco convincente Iannone (quinto) anche se ha avuto un bel guizzo nel confronto con Marquez (chissà perchè poi verso la fine gara e non prima). Lorenzo sembra aver ingranato la marcia giusta? Ancora non lo sappiamo, però sappiamo che se al Mugello Marquez non li mette dietro il mondiale diventa parecchio in salita per l'Honda e il suo pilota, lasciando la lotta fratricida in casa Yamaha. 
In Moto2 splendida vittoria di Luthi, un pò alla Lorenzo, che ha regolato a colpi di giri veloci un redivivo Rabat e un ottimo Zarko che si è accontentato di un terzo posto, buono per i punti mondiali. Quarto Lowes, mentre il rookie Rins non è andato oltre l'asfalto. Superbene invece Morbidelli, l'unico italiano a mostrarsi ancora la davanti, con una guida sempre più matura e redditizia.
In Moto3 la giornata è stata costellata dalla bandiera tricolore con il ritorno alla vittoria di Fenati, seguito da un sempre più convincente Bastianini e da un bravo Bagnaia, dopo dei bei duelli per tutto l'arco della gara. Vero vincitore morale e comunque sempre più leader in campionato è stato Danny Kent partito dalla ultima casella e quarto poi alla fine e, secondo me, accontentandosi della posizione visto che i primi tre al momento non rappresentavano una minaccia per la classifica. Prossimo round il Mugello a casa di Rossi e di Dovizioso alla ricerca di una vittoria che manca da diverso tempo. 

lunedì 11 maggio 2015

Piadina Rea-magnola, Imola SBK 2015

6 anni a candire su di una moto che non era una vera moto da corsa, ma un clone della moto vista dal concessionario. Poi la svolta sulla verde Kawasaki e da li non c'è ne stato più per nessuno. Johnny Rea, a meno di clamorosi risvolti, sarà il nuovo campione SBK 2015 avendo già in tasca due Round di vantaggio. E' brutto fare già una previsione, ma il Rea di ieri a Imola ha espresso tutto il suo potenziale "inespresso" di quando correva per la Honda. Tutto perfetto, anche troppo, come sportivamente ha ammesso il suo compagno di squadra Sykes. Gli altri suoi diretti avversari hanno rotto due volte (Davies) e sono caduti (Haslam, gara 2), troppo per uno che il peggio che ha fatto è stato arrivare fino ad oggi secondo. Nella giornata di Rea ha comunque brillato Davide Giugliano in rietro dallo stop di 90 giorni, firmando la pole position un terzo e un quarto posto con due gare accorte. Speriamo che si ricordi di Imola anche in futuro perchè i mondiali si vincono anche accontentandosi e non gettando il cuore sempre oltre l'ostacolo. A proposito di chi si accontenta: L'Aprilia ha trovato solo un terzo posto in seconda manche grazie al bravo Torres, ma non era meglio riconfermare il campione del mondo Guintoli, visti i soldi buttati per l'ingaggio e i risultati di Melandri l'anno scorso? Nella giornata di ieri ottimi anche Badovini, Baiocco e il ritorno di Fabrizio, nono in Gara 2. Bella come sempre la SBK e sempre comunque in crescita nonostante le restrizioni regolamentari che non hanno impedito di battere il record sul giro del 2013. Un pò meno bella Imola, pista "strana" e poco sicura dove ancora non è stata creata una strada di servizio che non ha infatti impedito la Red Flag sulla caduta di Salom in Gara 1. 
In Supersport ci sono invece 2 piloti che hanno un altro passo rispetto agli altri: Soufoglu e Cluzel, che ieri, nella loro personalissima battaglia, hanno girato oltre un secondo al giro rispetto agli altri, dimostrazione di una superiorità notevole. Ieri poi il turco ha veramente guidato sopra le righe, forse per dimenticare il dramma familiare che lo sta affliggendo. Finalmente terzo Zanetti sulla pista amica, sperando in una crescita anche per Donington. Bravo come sempre Max Biaggi dietro il microfono anche se tutti lo vorrebbero vedere impugnare una bella manopola del gas. 

lunedì 4 maggio 2015

Il ritorno dell'Ispanico, Jerez 2015

Ai tifosi (i soliti) che avevano dato Lorenzo per spacciato e bollito, rispondo che nel motociclismo i fattori sono tanti che influenzano la prestazione dei piloti. Jerez infatti doveva essere un punto di svolta e così è stato. Jorge Lorenzo ha voluto tornare prepotentemente sulla scena a modo suo, in maniera maniacale, conquistandosi la vittoria alla sua maniera ovvero sin dall'inizio. A nulla è valsa la resistenza di Marquez che dal canto suo ha dimostrato stoicità e abnegazione portando a casa un ottimo secondo posto. Terzo, un pò sugli scudi, Rossi che alla fine ha preferito portare a casa punti preziosi che lo lanciano a +15 su Dovizioso in piccola crisi con la sua Ducati, nono al traguardo dopo una furibonda rimonta dall'ultima piazza. Cosa possiamo leggere da questo fine settimana? Che Yamaha ha fatto un salto in avanti e ha due piloti in stra-forma mentre Honda sembra vivere solo su Marquez e sulle sue "magie", anche se il quarto posto di Cructhlow potrebbe fargli valere un mezzo "più ufficiale", viste anche le scarse prestazioni di Hayoama (caduto). Bene i due fratelli Espargarò in terra natia e bene anche la Suzuki in netta crescita. Iannone ha vanificato quanto di buono fatto in qualifica con una partenza sbagliata arrivando sesto al traguardo.
In Moto2 gara tattica e molto tirata sin dalle prime battute con Rabat, Folger in fuga da subito seguiti da Luthi e Rins mentre nelle retrovie succedeva di tutto. Una sbavatura di Rabat ha aperto le porte a Folger che ha cavalcato in solitario mentre da dietro tornava su Rins e Zarko in splendida rimonta. Alla fine, alla fatidica curva 13, Rins tentava un sorpasso su Rabat colpendolo e cappotandosi nella via di fuga lasciando a Zarko una porta aperta per il secondo posto e la testa in campionato. Bene Morbidelli sesto e Corsi ottavo. 
In Moto3 vince per la terza volta consecutiva Danny Kent aiutato da un tentativo di sorpasso garibaldino all'ultima curva (la 13) di Quartararo che ha un pò sparagliato le carte favorendo il secondo posto di Olivera e il terzo di Binder. Italiani sesto e settimo con Fenati e Bagnaia nono Bastianini dopo un errore ai primi giri. 
Prossimo round Le Mans dove verifiche e conferme la fanno ancora da padrone su questo interessante inizio campionato.