venerdì 30 marzo 2018

Predicare bene e razzolare male

Giusto una riflessione con il popolo web, senza voler fare il predicatore o imbonitore, ma solamente una riflessione a tastiera aperta. Tempo fa scrissi di Bono Vox il cantante degli U2 che anni fa, dal palco di Sanremo, insieme a Jovanotti cantarono all'ora presidente del Consiglio Berlusconi, la famosa canzone "cancella il debito". Peccato che il Sig.Bono, è di questi tempi la notizia, abbia tanti, ma tanti danari nei famosi paradisi fiscali (sembra che possa davvero cancellare il debito di uno stato africano). Ma come Bono ce ne sono tanti altri che in televisione predicano bene. Pensando alla scuola italiana ho visto paladini sostenere la scuola pubblica come Santoro e Veltroni citando due nomi famosi. Peccato, che questi soggetti mandino i loro figli nelle scuole estere come nel caso di Santoro in Francia o Veltroni a New York. Un pò come l'allora ministro (parola grossissima) della salute Rosy Bindi che andò a farsi curare in Svizzera. E così è anche il caso di Lorenzo Cherubini, in arte Jovanotti, che cantava "Il mio nome è mai più" contro la guerra, contro gli americani "cattivi". Peccato che Lorenzo Cherubini abbia preferito mandare sua figlia in un college di New York (qui la notizia) e non in una bella scuola italiana come chi vive in questo paese, un pò come il "noto" giornalista Zucconi che parla dell'Italia quando lui vive (o viveva) a Washington, ovviamente insieme a tutta la sua famiglia. In Italia è tutto bello, la scuola, la sanità e tutti in televisione sono a decantare di quanto siamo bravi e di quanto siamo belli, peccato che gli stessi poi fuggano da questo paese e con i danari intascati vivano in altri posti. Per l'amor di Dio ognuno è libero di fare quello che vuole nella vita ma mi piacerebbe sapere quale sono le motivazioni di queste emigrazioni, visto che da noi è tutto più bello e "più migliore".

lunedì 26 marzo 2018

Ombrelline, zero alcool e tradizioni, @valeyellow46

Non mi sono pronunciato sulla faccenda delle ombrelline bandite dalle griglie della formula 1, visto che il mio interesse per quella categoria è pari allo zero, ma ho storto parecchio il naso leggendo questo articolo (qui) sulle accuse a Valentino Rossi per aver "schizzato" le ragazze sul podio in Qatar. E' vero c'è un regolamento (musulmano) che impedisce di "annaffiare" le donne con lo spumante, ed è anche vero che i breafing vengono fatti apposta per informare i piloti. E' anche vero che Rossi non ci è andato (dopo 23 anni di carriera ne avrà sentiti qualcuno?) ma resta il fatto che la stampa spagnola poteva evitare questo sterile teatrino. Certo pensando ai fischi sotto il podio del Qatar viene anche da dire chi semina vento raccoglie tempesta, ma sinceramente non avrei preso a pretesto questo episodio. Se la stampa spagnola volesse fare uno scoop non dovrebbe vedere quanto spumante (non alcolico) viene versato addosso ad una ragazza ma la considerazione che gli arabi danno alle donne. In questa prostrazione collettiva verso l'islam ci dimentichiamo dei nostri valori e delle nostre tradizioni rappresentate anche da ragazze stupende che reggono l'ombrello ai piloti, in fondo il detto Donne & Motori non nasce a caso. Sono stufo del politicamente corretto specialmente nello sport. Schizzare le ragazze fa parte del gioco del podio e lo è sempre stato, cara stampa spagnola. Rossi mi sembra si sia scusato  e la cosa dovrebbe finire li. Sull'uomo e sul pilota possiamo parlarne ma evitiamo le cazzate visto che la visibilità mediatica non mi sembra che gli manchi.

Rea e Davies son tornati? #WorldSBK 2018

Fine settimana afoso quello tailandese che ha visto di nuovo in pista le derivate di serie. Contrariamente ai pronostici le Kawasaki (e Rea) non l'hanno fatta completamente da padrone anzi, il fine settimana delle verdone è stato positivo e negativo. Eppure in gara 1 Rea è tornato al successo alla sua maniera con classe e grinta nonostante una Kawasaki "castrata" davanti alla rivelazione di questo avvio di campionato Fores e un più attento Davies. Bella anche la gara di Camier, quarto, su di una moto che sembra aver trovato il suo giusto equilibrio. In evidenza anche le due Yamaha le quali, nonostante la differenza dei due piloti, viaggiano sempre come due caccia in volo. Ma è stata gara 2 che ci ha offerto molte più emozioni con un Rea scatenato nell'intento di passare un pò tutti, molto arrembante e meno lucido del solito tanto è che che dalla bagarre è uscito un Davies pulito che ha stroncato la bella resistenza di Van Der Mark seguito dall'altra Yamaha di Lowes. Rea invece si è dovuto "accontentare" di un quarto posto alle prese con una moto non a posto in frenata che ha visto il compagno di squadra Sykes ritirarsi dopo pochi giri. Fores non è riuscito nell'impresa di un altro podio ma il Team Barni può considerarsi soddisfatto dell'ottimo fine settimana. L'altra faccia del box Ducati, quella di Melandri, vede non solo la perdita della leadership in classifica, ma il fine settimana tailandese ha fatto emergere limiti strutturali moto-pilota piuttosto evidenti. Non è possibile infatti vedere una moto che a 300 km/h serpeggi come una biscia con il pericolo reale di far disarcionare il pilota. Melandri è stato bravissimo a non fermarsi ma non so se il gioco ne sia valso la candela. Il prossimo round è ad Aragon e il rettilineo è ancora più lungo... Spavento per la caduta di Laverty travolto da Torres per fortuna finita con una forte contusione all'anca per l'inglese. 
Considerazioni sulla SBK 2018? In gara 2 solo 14 piloti sono arrivati al traguardo ma i partenti erano (e sono) 18 (forse 19 se Jezek decide di dargli un pò più di gas). La limitazione "elettronica" ha in effetti fermato Rea ma da ieri è di nuovo in testa al mondiale. Forse non farà come gli altri anni ma le premesse ci sono tutte visto anche come ha combattuto in gara 2. Per il resto una serie che non convince ancora il grande pubblico ma solo i veri appassionati. Limitare una moto è spettacolare ma poco sportivo? Vedremo i prossimi round a partire da Aragon magari con qualche altro outsider...  

lunedì 19 marzo 2018

Dovi & Marc, la strana (e rinnovata) coppia, #QatarGP 2018

Ci avreste scommesso? A dire il vero le premesse c'erano tutte dopo i test invernali ma ripartire da dove avevamo lasciato non era così scontato. Eppure ieri Dovizioso e Marquez hanno ancora fatto la differenza ognuno per lo stile che lo caratterizza. Marc combattivo, grintoso e talentuoso come sempre, Andrea calcolatore, stratega, meno funambolo ma terribilmente concreto. Ancora una volta si sono presentati all'ultima curva insieme e ancora una volta ha vinto l'astuzia contro il talento. Semplicemente BRAVI!!!! Se sia questo l'andamento del mondiale o meno al momento poco importa. Fatto è che Dovizioso e Marquez all'appello hanno risposto: PRESENTI! C'è da dire che un po tutto il gruppo ieri ha stupito perchè fino ad oltre metà gara sono stati 11 piloti ristretti in 4 secondi. Il primo su tutti l'highlander Valentino Rossi che ieri ha dato sfoggio della sua rinnovata giovinezza (e del rinnovato contratto) con una gara perfetta e intelligente. Oltre non possiamo chiedere al veterano della MotoGp come inizio stagione. Quarto un riflessivo Crutchlow che non ha saputo cogliere il traino offerto da Rossi per lo sprint finale. Bene anche Petrucci, dopo le ottime qualifiche, seguito da un Vinales partito malissimo autore di una bella rimonta. In ombra Pedrosa settimo che ha preceduto uno Zarko leader per quasi tutta la gara fino a quando, complici le gomme e cambio di passo del Dovi, ha perso lentamente terreno. Da segnalare lo "strano" guasto tecnico di Lorenzo (ancora da accertarne le cause) che lo ha portato ad effettuare una caduta per non andare contro il muretto alla curva 4.
In Moto2 primo successo di Bagnaia in una gara condotta dall'inizio alla fine "disturbato" solo all'ultimo giro dall'amico Baldassarri che ha voluto fare il Marquez della situazione. Peccato per il fratello di Marc che ha avuto un problema al freno posteriore che lo ha relegato ad un terzo posto "forzato" davanti ad un arrembante Pasini partito dalle retrovie.
Anche la Moto3 è ripartita da dove l'avevamo lasciata con un Martin vincitore su Canet dopo aver duellato per tutta la gara insieme a Bastianini tradito poi da una caduta "ingenua". Terzo quindi il compagno di squadra di Enea, Dalla Porta districatosi da un gruppo piuttosto "rissoso" fino alla fine che ha visto prevalere Antonelli su tutti.
Dunque un buon inizio per tutti in attesa della seconda gara che inizierà a delineare i valori in campo di questo mondiale che al momento si preannuncia interessante. 

venerdì 16 marzo 2018

Sembra ieri...

Sembra ieri che salivo le scale della scuola, con la mia cartella rossa, il grembiulino nero e tanta voglia di imparare. Tu eri li come sempre nei primi anni della mia vita. Un genitore c'è sempre per il proprio figlio in tutte le epoche che percorrono la vita di ognuno di noi. C'eri e ci sei sempre, energico e forte. Ma gli anni passano. La cartella è diventata una 24 ore o una borsa degli arnesi, e oggi sono io ad accompagnare i miei figli a scuola. Eppure non sembra neanche la mia vita perchè io ho ancora voi. Oggi però quel vigore da genitore è sbiadito per causa di un tempo che passa inesorabile per tutti. Pane, vino e zucchero non lo prepari più ed oggi sono io che cerco di darti una mano. Le rughe scavano il tuo volto e l'andamento si fa sempre più incerto anche per salire due scalini dell'ingresso di casa. Il mio braccio si fa forte per sorreggerti ma non so se sarò altrettanto capace di esserlo un domani. Forse è il destino degli uomini passare questo testimone, un continuum di vite che in molti non hanno neanche la fortuna di provare. Sembra ieri che vi vedevo giovani e operosi ed oggi seduti sul divano con un bastone appoggiato al tavolo. Se mi guardo intorno è così per quasi tutti, sono pagine di un libro che via via si chiudono per lasciare il posto alle altre che stanno per aprirsi. Spero di avere la forza di affrontare ancora questo cammino e spero che da lassù siano clementi e buoni come lo sono stati fino ad ora. Forse non ti ho mai abbracciato abbastanza o forse l'ho fatto. Affido questo mio pensiero ad un mondo che non esiste, ma di sicuro esiste nel mio cuore. Un grande abbraccio a voi e... grazie!