venerdì 16 marzo 2018

Sembra ieri...

Sembra ieri che salivo le scale della scuola, con la mia cartella rossa, il grembiulino nero e tanta voglia di imparare. Tu eri li come sempre nei primi anni della mia vita. Un genitore c'è sempre per il proprio figlio in tutte le epoche che percorrono la vita di ognuno di noi. C'eri e ci sei sempre, energico e forte. Ma gli anni passano. La cartella è diventata una 24 ore o una borsa degli arnesi, e oggi sono io ad accompagnare i miei figli a scuola. Eppure non sembra neanche la mia vita perchè io ho ancora voi. Oggi però quel vigore da genitore è sbiadito per causa di un tempo che passa inesorabile per tutti. Pane, vino e zucchero non lo prepari più ed oggi sono io che cerco di darti una mano. Le rughe scavano il tuo volto e l'andamento si fa sempre più incerto anche per salire due scalini dell'ingresso di casa. Il mio braccio si fa forte per sorreggerti ma non so se sarò altrettanto capace di esserlo un domani. Forse è il destino degli uomini passare questo testimone, un continuum di vite che in molti non hanno neanche la fortuna di provare. Sembra ieri che vi vedevo giovani e operosi ed oggi seduti sul divano con un bastone appoggiato al tavolo. Se mi guardo intorno è così per quasi tutti, sono pagine di un libro che via via si chiudono per lasciare il posto alle altre che stanno per aprirsi. Spero di avere la forza di affrontare ancora questo cammino e spero che da lassù siano clementi e buoni come lo sono stati fino ad ora. Forse non ti ho mai abbracciato abbastanza o forse l'ho fatto. Affido questo mio pensiero ad un mondo che non esiste, ma di sicuro esiste nel mio cuore. Un grande abbraccio a voi e... grazie! 

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