lunedì 9 novembre 2015

Biscotti italo-spagnoli

Chi crede che il risultato di ieri possa essere una questione di "mafia" spagnola si sbaglia di grosso. Già nel 1990 Capirossi vinse contro Spaan aiutato dai suoi stessi connazionali ma sembra che i nuovi tifosi abbiano la memoria corta (come lo stesso Capirossi in telecronaca ieri).
Tre anni fa quando Casey Stoner annunciò il suo ritiro disse delle cose molto interessanti e vere che solo in pochi (i veri appassionati e i veri giornalisti) capirono. Denunciò pubblicamente Don Carmelo Ezpeleta di un comportamento clientelare sempre verso la solita parte ovvero quella che gli portava più danari di tutti (affermazioni dette anche quest'anno). Con l'addio dell'australiano però nessuno ha mai pensato che sarebbe andato via l'unico pilota non spagnolo che potesse arginare lo strapotere della scuola iberica (se ieri c'era Casey la musica sarebbe stata diversa). Scuola avallata dallo stesso Valentino Rossi dove ha pensato bene di inserire il suo Team VR46 a correre il campionato spagnolo (con suo fratello e altri italiani) che è poi diventato il nuovo campionato europeo. Quindi di cosa stiamo parlando? Certo per un tifoso questi particolari non contano, ma per chi segue il motociclismo con più attenzione sa benissimo che le cose stanno così. Se Marquez ieri ha fatto il gioco sporco, lo ha fatto imparando dal suo stesso maestro che in 20 anni di carriera ha creato questo tipo di motociclismo, fatto di gag, battute, volemosi bene, tagliando-le-chicane-tanto-non-mi-puniscono, perchè questa è la realtà. Rossi il suo mondiale lo ha perso il Giovedì prima della gara di Sepang quando ha fatto quello che ha sempre fatto in carriera, ovvero demolire l'avversario sul piano psicologico. Peccato che il suo avversario avesse il suo poster in camera e avesse visto tutte le gare di Rossi (Laguna Seca docet). Il passaggio di Rossi alla Yamaha dopo i due anni bui in Ducati è stato avallato dalla stessa Dorna che ha visto calare l'interesse (soldi) per la MotoGp viste le prestazioni della sua gallina dalle uova d'oro. Due anni di ingaggio pagato "a mezzo" fanno comunque riflettere e alla lunga possono anche dare fastidio. Quando Rossi nel fuori onda di ieri dice a Ezpeleta "te l'avevo detto" tale affermazione racchiude tutto il significato di quanti hanno tentato di far emergere in questi ultimi anni in primis Stoner. Quindi chi ha fatto il primo biscotto e quando?

domenica 8 novembre 2015

Ha vinto Lorenzo, ha perso il motociclismo.#motogpvalencia2015

Chi semina vento raccoglie tempesta. Questo è quello che si merita la DORNA per aver seminato vento, e per aver dato la possibilità a tutti di poter essere giudici. Dopo Sepang tutti sono diventati intenditori di motociclismo, assetti e tempi sul giro, quando bastava applicare il regolamento, come lo fu per Simoncelli nel 2011. A quel punto Rossi e Lorenzo si sarebbero trovati a battagliare uno contro l'altro com'è regolare nello spirito di questo sport. Non solo. Dorna, con la squalifica o drive through di Rossi, avrebbe messo a tacere anche Marquez invece di bollarlo per condotta scorretta anche da parte di Mike Webb, uno dei direttori di gara. L'epilogo? Semplice. Marc si è trovato davanti Lorenzo per tutta la gara ma ha pensato bene di essere duro con lui come lo ha fatto con Rossi a Sepang. Lo ha controllato e non ha gettato il cuore oltre l'ostacolo, in fondo a cosa gli sarebbe valso? Se tutti fossero stati zitti e avessero applicato il regolamento oggi se le sarebbero date di santa ragione come sempre lo è stato. Alla fine Lorenzo ha fatto quello che doveva fare e ha vinto il suo quinto titolo mondiale. Sector e Gas lasceranno il circus non per i piloti che rappresentano ma per la gestione approssimativa delle corse, improntata oggi più che mai sul puro marketing che al momento ha la faccia di Valentino Rossi. Sicuramente questo mondiale rappresenta un pò la netta frattura verso il passato, frattura che già 3 anni fa Casey Stoner aveva denunciato preferendo ritirarsi che proseguire con questa banda di dilettanti. Le corse e i piloti sono altro, sopratutto i motociclisti, e i suoi appassionati. Adesso i tifosi si ritireranno pensando di essere stati sconfitti, ma qui l'unico sconfitto è lo sport. Forse con questa lezione si apriranno nuovi scenari futuri e una gestione più corretta delle corse tipo SBK, altrimenti possiamo cantare un requiem anche al motociclismo come lo è stato già per altri sport.
Di motociclismo possiamo parlare se guardiamo la Moto3 con un fresco e bravo campione del mondo, Danny Kent che ha riportato il Inghilterra il titolo dopo Barry Sheen e scusate se è poco. Kent ha battuto tutti anche un bravissimo Miguel Oliveira che nelle ultime gare ha fatto incetta di vittorie. Un bel finale Honda contro KTM giocato ad armi pari.
Brutto come sempre il monomarca HondaMoto2 non per la bravura dei piloti ma per la stupidità di voler utilizzare un unico propulsore, anche qui frutto di una scelta precisa di marketing e non di sport.
Finito il campionato adesso si vedranno gli strascichi di tutto ciò anche in previsione di cosa farà Yamaha, perchè non è detto che Lorenzo possa rimanere anche se sotto contratto. 
Un grazie a tutti voi che mi avete sempre seguito con i vostri LIKE e i vostri commenti, alcuni anche molto competenti altri sempre molto tifosi ma comunque nelle righe. In fondo stiamo parlando di moto e non di palloni.