lunedì 30 agosto 2010

Poco di nuovo sul fronte occidentale


In quel di dello stato dell'Indiana, in occidente appunto, si è consumato l'undicesimo Gran Premio di questo mondiale che sembra più di transizione verso quello del 2011 che altro. Rossi nel dire che le strategie per il futuro dovrebbero essere fatte a due, tre gare dal termine, dice il vero a mio parere, perchè il tutto può riflettersi sull'impegno del pilota alla guida di una moto che dovrà comunque lasciare con la logica conseguenza della perdita di stimoli. Casualmente la sua ad affermazione trova riscontro nella bellissima vittoria di Pedrosa (per cercare di stabilire la sua leadership con l'arrivo di Stoner) un secondo posto di Spies (confermato ufficiale Yamaha), Stoner "stranamente" caduto (testa già in Honda?) e un Rossi che cade (tre volte in prova) e arriva quarto. Bella dunque la vittoria di Pedrosa, l'unico a non accorgersi delle brutte condizioni di una pista assurda, con i tombini aperti in traiettoria ginocchio, buche ovunque, e un tracciato sporco che offre poco ai sorpassi. Impressionanti le condizioni dei piloti a fine gara, con Lorenzo semisvenuto sulla moto al parco chiuso e Pedrosa che, nell'intervista a Fuori Giri avvenuta una ventina di minuti dopo la fine, sembrava dovesse svenire da un momento all'altro, per finire con la dichiarazione di Rossi che verso la fine della gara ha dichiarato di aver visto San Pietro. L'unico meno provato era Spies che ha incorniciato questo fine settimana con la sua prima pole ed un bel secondo posto che lo proietta nella zona alta della classifica a lottare per un terzo posto che non è poi così tanto lontano. Forse l'unica notizia più eclatante (che già circolava con un comunicato ufficiale) è l'uscita di Ducati dalla Superbike come team ufficiale, lasciando ai team satelliti la gestione delle moto, un pò come avviene per tutte le giapponesi. Non so se è una casualità o meno l'ingaggio di Valentino, però stando alle dichiarazioni di Del Torchio, sembra che gli ingegneri "da corsa" lavoreranno per una supermoto che arriverà negli showroom e sui campi gara nel 2012. Staremo a vedere.
MotoGp comunque all'insegna della "pochezza" in campo se non per le trame ordite all'esterno, che non da spunti neanche al dopo gara, dove il trio Bobbiese-Cereghini-Lucchinelli scava nei pochi argomenti fino ad arrivare ad analizzare lo stile di guida di Spies a loro dire bruttino. Caduta di stile del buon Nico che non credeva nelle condizioni "stanche" di Lorenzo fino a che, sia Pedrosa, ma sopratutto lo stesso Rossi, hanno confermato la situazione "calda" della pista... Un pò come quando Stoner si lamenta dell'anteriore, ora che cade anche Valentino il problema esiste, prima no... Mah...
Bella come sempre la Moto2 che ha trovato in Elias il suo primo mattatore mondiale e, sfortuna a parte, uno Iannone che, pur partendo dalla 26ma posizione è riuscito ad arrivare quarto portandosi dietro anche un altalenante Corsi.
Purtoppo la domenica di gare è stata funestata dall'incidente mortale di Peter Lenz durante il trofeo Moriwaki. Il giovane pilota, tredici anni, è caduto nel giro di allineamento, sbattendo violentemente contro le protezioni del circuito. Trasportato d'urgenza all'Ospedale Metodista di Indianapolis è deceduto subito dopo. Le parole del padre su Facebook:
"Peter è morto questa mattina presto quando è stato apparentemente colpito da un altro pilota. È deceduto facendo quello che amava. Il mondo ha perso una delle sue più brillanti luci. Il numero 45 ora è su un'altra strada che noi possiamo solo sperare di raggiungere. Dio benedica Peter e l'altro pilota coinvolto".
Ciao Peter

sabato 28 agosto 2010

Rapporti, relazioni, matrimoni, scappatelle, amanti.

Scrive un amica di face (messaggio interno):

Caro Max, sto avendo una relazione esterna al matrimonio che mi ha preso come non mai. Mi sento più giovane, sessualmente attiva, penso a lui spesso e sono pervasa da sensazioni come quando avevo 16 anni. Lui, mio coetaneo, vive la solita mia condizione, e siamo molto felici di avere questo rapporto. C'è un problema però: mentre io sono immersa totalmente, vivendola a cavallo delle emozioni più forti, lui la vive a fasi alterne, a volte presente a volte no, e non riesco a capire se stia fingendo ed io relegata ad un mero sfogo sessuale, oppure siamo solamente diversi nel gestire la situazione. Dato che tu sei "uomo" e leggo con piacere i tuoi post, spesso diretti ma molto vicini alla realtà, cosa mi suggerisci per cercare di capire o di uscire dal mio dubbio?
Se non pubblichi il nome puoi farci anche un post sulla domanda. B.

Domanda difficile e con uno spettro di risposta a 360°. Dunque, io partirei dalla bellissima sensazione che stai vivendo, ovvero una riscoperta di noi stessi ad un età non propriamente giovanile. Dalle tue parole posso dedurre che tu sei un over 30 e, se sei sposata, hai sicuramente qualche hanno di matrimonio già vissuto. Mi sembra anche di capire che tu non sei un abituè delle scappatelle extra coniugali e questo ti colloca nella posizione di vivere questa storia con le emozioni forti, quelle appunto che si hanno in giovane età. Io credo di capire come tu ti possa sentire in questo momento, perchè le palpitazioni del cuore sono le più forti e le più sconvolgenti e sono anche quelle che in molti casi fanno prendere decisioni affrettate che sfociano in separazioni dolorosissime. Detto questo bisogna tenere sempre presente che ci troviamo di fronte a due elementi diversi l'uno dall'altro ovvero: l'uomo e la donna, quasi uguali morfologicamente, ma agli estremi in fatto di uso del cervello. Ovviamente non c'è una prevalenza tra i due, anche se ognuno tende a portare l'acqua al suo mulino. Per esperienza personale posso dirti che voi donne siete meravigliose (da qui la mia natura spiccatemente etero) e che da voi ho imparato tanto e capisco la tua condizione in questo momento. Ricorda però, hai a che fare con un uomo, che ha una visione diversa, un pò come guardare la solita immagine da un altro lato. Lui non la vive a fasi alterne, ne sicuramente ti usa per uno sfogo sessuale. Se così fosse non ci sarebbe una fase "positiva", ma solo la classica uscita per un colpo e via tipo la squallidissima moda del "trombamico/a" molto in voga tra i giovani. Noi uomini siamo come un rapporto sessuale: grande coinvolgimento fino all'orgasmo, dopodichè lasciateci quei 20, 30 minuti di stacco perchè dobbiamo un pò "riprenderci". Non so come tu faccia a dire che lui è a fasi alterne, certo non credo che siate tutti giorni sul "pezzo", quindi presumo che le tue sensazioni provengano dai contatti epistolari, tradotti ai nostri giorni, sms, email, facebook e quant'altro... Personalmente, pur essendo "figlio" della tecnologia, gli strumenti appena citati mi piace usarli per puro cazzeggio e non per cercare conferme o alla peggio per discutere. Oggi siamo tutti con la testa china sui nostri telefonini o appiccicati ai nostri monitor, e quando ci troviamo vis a vis che ci diciamo? Se lui ti usa per un mero sfogo sessuale te ne accorgeresti benissimo, i segnali spesso sono più che evidenti. Ma se il vostro rapporto va oltre questo, lascia anche al lui il tempo di palesarsi, nei tempi e nei modi che più gli confanno (si scrive così?), non giudicandolo per i messaggi che non ti manda, ma più semplicemente da quello che ti dimostra quando siete insieme. Quando non sei con una persona il tempo si congela, e ardi nell'attesa di rivederla... Se tu vanifichi questa magia, allora il rapporto lo riporti a quello che vivi giornalmente con tuo marito, un rapporto che il tempo ha modificato, lo ha reso abitudinario gioco forza, forse perchè si sono esaurite le cose da dirsi o da farsi... Non è una sconfitta se comunque c'è un rispetto reciproco, stai semplicemente vivendo l'impensabile, che fino a qualche anno fa lo giudicavi "disonesto" e moralmente ingiusto, perchè alla fine siamo un pò schiavi della società in cui viviamo. Ovviamente c'è anche chi li ha travisati questi concetti, sganzandosi a destra e a manca senza il minimo ritegno, ma queste, come ho già scritto in un post precedente, sono bestie che non cercano l'emozione ma solo uno sfogo... Sappi attendere le "mosse" dell'altro. Se ti va di fare un affermazione, non ti aspettare per forza la risposta. I sentimenti, i pensieri, una bella frase sono come doni: non vanno richiesti indietro... Vivilo se ne hai la possibilità, attendilo quando non ce n'è, solo così rinnoverai quella sensazione della prima volta...

sabato 21 agosto 2010

Le corna sono come il morbillo...

... chi l'ha avute, chi ce l'ha, e chi le deve avere...
La nostra atavica latinità, sopratutto di noi maschi, rifiuta il concetto di corna, pensando stupidamente di essere possessori di un pseudo "vantaggio" nei confronti della donna. In realtà l'infedeltà è un pò insita in tutti noi e colpisce anche negli angoli più remoti della terra (il film I ponti di Madison Country ne è un fulgido esempio). Detto questo non bisogna per forza essere delle casalinghe disperate o ragionieri di Pistoia per essere spinti da una forte pulsione a trasgredire il rapporto coniugale. Oggi assistiamo ad uno spostamento di orde barbariche in cerca di nuove emozioni perchè tutto è relegato ad una sorta di sfida fra sessi. Mi raccontava un mio amico che lui fa affari a noleggiare auto per 2, 3 ore, con il telefono che squilla in continuazione per cercare di aggiudicarsi la Ferrari o la Maserati per poter andare in discoteca ed apparire, per avere più chances "nell'imbrocco".
Ma il tradimento, la fuga, l'essere fedigrafi non pregiudica un atteggiamento poi troppo negativo o riprovevole. Giurare fedeltà al proprio uomo o alla propria donna non implica ammanettarsi per tutta la vita, o castrarsi nel non vedere o nel non fare... Tutto stà a capire cosa effettivamente vogliamo. Spesso e volentieri siamo portati al tradimento per cercare quello che più non abbiamo in casa, quello che non riusciamo ad ottenere dal nostro rapporto quotidiano, e tendiamo a ricercare nuovi sapori e nuove emozioni. In parte è vero perchè comunque il nostro partner, alla lunga, diventa "abitudine", ma non nel senso brutto della parola, ma perchè forse non siamo capaci di rinnovarci nei gesti, nei momenti intimi, negli argomenti. Ma questo se ci pensiamo bene non lo possiamo trovare neanche "col nuovo", perchè quanti di noi sono stati super la prima volta? Si è vero, il meccanismo è il solito do ut des, ma non è così vero come sembra. La prima volta da trasgressori diventa più uno sfogo che altro dove l'unica cosa di diverso è la novità della persona, ma per il resto tendi sempre un pò ad essere vittima dell'ansia da prestazione avendo sempre il pensiero fisso (mentre sei li) di dire: "e quando mi ricapita?". Però tutti siamo vittime dei tradimenti del partner, è scientifico e matematico, perchè tradimento è anche solo lo sguardo o quel pensiero "impuro" che ti passa per la testa, magistralmente descritto nella poesia del poeta Fusi "Ella Passa", del quale rimani prigioniero e ti provoca un forte turbamento. Il particolare della bocca, delle mani, degli occhi, di quella frase buttata li nel mezzo, da lui o da lei, apparso un giorno da quella porta, da quel suo profumo... Bello, romantico, questo approccio va oltre l'istinto sessuale, quello della serata in discoteca tipo "se non si tromba oggi..." indipendentemente da chi puoi trovare... Quello lo fanno le bestie per accoppiarsi e non le definirei corna, ma più abbrutimenti dell'individuo...
Ci vuole una certa classe anche nel "tradimento" che non definirei tale, perchè in fondo chi tradisci e cosa tradisci... Già sento i fischi dei puritani, quelli del matrimonio fino-a-che-morte-non-ci-separi per poi magari trovarli acidi a 50 anni, magari cattivi colleghi o repressi datori di lavoro. Nossignori... i complimenti, gli sguardi, le manifestazioni di "amore" fanno parte di noi, del nostro modo di vivere, perchè se le mogli o i mariti fossero auto, le cambieremo ciclicamente per provare quelle sensazioni e quel senso di ringiovanimento che ci pervade ogni qual volta si incontra un angelo (Rambaldo Melandri docet) ... Ecco perchè le corna sono come il morbillo, perchè nei rapporti (matrimoniali, convivenza) esisterà sempre quel momento di debolezza, quel sussurro interno che ti fa vacillare. La serietà consiste che quel momento non rovini la vita di coppia, sopratutto se in presenza di bambini che si trovano ad avere fratelli o sorelle di mamme e babbi che si sono lasciati per immettersi in situazioni perfettamente uguali, tranne che una separazione col coltello tra i denti. Caputo diceva: "...mettermi le corna terapeutiche...". Ma i frase non fu più vera. Come per il morbillo, le corna sono un "male" che prima o poi arriva, e spesso ti aiutano anche ad apprezzare quello che hai, perchè al ritorno a casa sei carico di nuova linfa vitale, e forse sei portato a ricercare, in lei o lui, quel sapore perduto ma ritrovato con quella figura apparsa un giorno, in un pomeriggio della tua vita...
E tu l'hai già preso il morbillo?

lunedì 16 agosto 2010

Sindrome 99


Da dove iniziare? Contrariamente all'orgasmo collettivo del passaggio di Rossi alla Ducati, inizierei dal mancato record di Lorenzo per la conquista delle pole position in una stagione, a danno di Max Biaggi sempre ottenuta con i colori della casa di Iwata. Per il resto ennesima impeccabile gara dello spagnolo sempre più dominatore di questo mondiale, con una costanza degna dello Stoner 2007 e di un Rossi prima maniera. Ieri il buon Jorge ha centrato la sua settima vittoria stagionale in una gara viziata dalle non perfette condizioni del circuito, bagnato dalla pioggia la sera prima e afflitto da un vento "radente" che impediva alla ruota anteriore di fare il suo lavoro. Comunque, cambiando l'ordine dei fattori (meteo), in campo il risultato è rimasto invariato con Lorenzo lepre, Pedrosa a inseguire senza fare errori, e un pò più dietro un non ancora lucido Stoner, con la nuova new entry tra i primi di un ottimo Spies giunto quarto. Variata invece la condizione di Rossi, a mio avviso un pò troppo "precaria" come già avevo scritto in un post precedente. E' vero che comunque la notizia del giorno è il suo passaggio in Ducati, atteso come l'annuncio del Messia, ma ciò non deve distogliere da una sua prestazione non all'altezza, ancora celata dietro non perfette condizioni fisiche, e che denota che qualcosa sembra sia cambiato. Quinto alle spalle di Spies con dichiarazioni a fine gara poco chiare o forse anche troppo, ci danno l'immagine di un campionissimo in una fase di disorientamento come non l'avevamo mai visto prima, per dirla con le parole dei suoi tifosi, quasi colpito dalla sindrome del numero 99. Nel siparietto post gara a Fuori Giri, Florenzano ha fatto una battuta più o meno condivisibile, ma qualcosa di esatto c'era nel dire che "bisognerà che Valentino lasci la Yamaha con una vittoria battendo Lorenzo", perchè è vero che un nove volte campione del mondo non ha niente da dimostrare, ma è altresì vero che ogni volta che qualcuno si è affacciato ai piani alti a parità di mezzo tecnico, dapprima le ha prese o poi le ha ridate, vedi il duello perso con Stoner nel 2007 e vinto l'anno successivo. Certo è che questo mondiale è sempre Valentino dipendente, in un modo o nell'altro, e ancora una volta la gara ha dimostrato che, se non cambia qualcosa, il buon Ezpeleta, invece di accapigliarsi con Infront, dovrà inventarsi qualcosa di nuovo per il futuro, perchè Rossi ha firmato per due anni con Ducati e due anni non sono poi così tanti...
Qualcosa di più si è visto nella Moto2 sempre avvincente e ricca di sorpassi. Certo la categoria è viziata da un monomarca in fatto di motori, da delle prestazioni "equivalenti", però decisamente spettacolare e con divari di 15 secondi tra i primi 15 piloti che rendono un pò più vari i nomi dei protagonisti, anche se in testa c'è sempre il miglior pilota che l'ha saputa interpretare sin da inizio anno ad oggi, quel Tony Elias in odore di ritorno in MotoGp. Benino anche Iannone con una moto non proprio messa a punto per l'occasione ma ultimamente sempre nei primi posti. Si è rivisto Roby Rolfo con una moto più competitiva fino a che a retto il motore per poi fermarsi quando era in lotta per la prima posizione. Gli altri italiani persi un pò nelle retrovie ad iniziare da Corsi ottavo per finire a Canepa, a dimostrazione che guidare una moto da corsa non è come far attraccare una nave nel porto di Genova, e che se non cambia qualcosa nella gestione dei campionati minori, avremo sempre più "figli, nipoti e parenti di" a correre, e meno campioni da poter controbattere alla nuova dominazione spagnola.

martedì 10 agosto 2010

Piloti ed eroi

Lo so, post così fanno un pò rabbia. Diciamo che fanno arricciare il naso ai puristi, a quelli politically correct, a quelli che non-si-parla-male-degli-altri oppure a quelli che bisogna essere sportivi. Ma d'altronde internet non è la televisione, è un territorio libero dove poter esprimere il proprio pensiero (sempre conservando un minimo di classe, decenza e verità). Della vicenda della caduta di Rossi ne hanno già abbondantemente parlato un pò tutti. Trattandosi poi della caduta di un campione, e visti gli esiti della sua mancanza dal motomondiale, la cosa ha fatto ancora più notizia. Ovviamente i soliti soloni (per gli amanti delle locuzioni latine vedasi Solone il Greco) ci hanno ricamato sin dall'inizio, da quando i primi bollettini parlavano di 4, 5 mesi per il recupero totale della forma. Sempre i soliti poi, durante le telecronache, ma anche dalle pagine dei giornali, si chiedevano com'era possibile "tale miracolo", rivedendo in sella il loro (ma anche nostro) beniamino, claudicante, munito di stampella, ma con il polso destro sempre in ottima forma. Non essendo Rossi un dipendente statale, (che a seguito di una rottura così grave ci marcia per un anno), la scelta di rientrare a correre ha trovato piacevolmente sorpresi un pò tutti noi, perchè comunque siamo tutti un pò figli delle dichiarazioni del buon Costa e siamo portati ad immaginare i piloti come gente di un altra dimensione, che altro non ha per la testa se non la velocità. Il primo campanello di allarme sul Rossi-ci-marcia è arrivato da Stoner quando, dapprima ha messo dietro il Dottore e, a seguito di una battuta infelice dello stesso, ha dichiarato che "tanti piloti corrono con i chiodi e comunque a fine gara non si sta in piedi sulle pedane se poi a terra si usano le stampelle" (più che traduzione è un pò il succo del discorso).
Oggi un altra tegola si abbatte sul detentore del record a-chi-ritorna-prima, perchè Randy De Puniet a 22 giorni di distanza da un infortunio simile se non uguale a quello di Valentino, è tornato in sella e, udite udite, senza usare le stampelle (video). Certo il buon Randy ha usato un Honda normale, non è andato più forte di Johnny Rea, ne ha fatto qualche record, però se tanto mi da tanto allora tutti in piedi sul divano ad applaudire lo stoico francese. Ma sicuramente la rottura non sarà mai uguale a quella di Rossi, perchè De Puniet non farà i risultati di The Doctor, quindi sentiremo dire che tutti sarebbero buoni ad andare così... Io credo invece che questi ragazzi meritino un bell'applauso per l'amore che hanno verso questo sport, verso la passione che gli spinge sempre ad andare più forte, per onorare i loro colori, le loro bandiere, a differenza di 11 uomini dietro una palla, con poco spirito di sacrificio, pronti a espressioni di dolore estremo causate da presunti rudi contrasti.
Grazie ragazzi...

domenica 1 agosto 2010

Essere o non essere....


Nella patria del grande scrittore inglese Max Biaggi ha deciso di correre due manches di conserva, accontentandosi di piazzamenti che alla fine lo mandano in ferie con 60 punti di distacco sul secondo e che non sono pochi. Un grande plauso va a tutta la pattuglia inglese che si è aggiudicata buona parte delle posizioni di testa con l'unica intrusione dei due italiani Biaggi appunto e Fabrizio ritiratosi nella seconda manches per un guasto tecnico. La vittoria è andata entrambe le volte ad uno strepitoso Cal Crutchlow in sella a quella moto che ha visto trionfare l'anno scorso Spies e che da un po' di tempo mancava sul gradino più alto del podio. Johnny Rea secondo in entrambe le gare nulla ha potuto contro la furia del fantino della Yamaha autore di giri veloci e di derapate da urlo, esaltate anche dalla telecronaca incisiva del buon Sanchini che le ha definite erotiche, trovando pienamente d'accordo lo scrivente. Un mese di ferie e poi si torna in Germania in quel di del Nurburgring circuito nuovo tutto da scoprire, dove affronteremo l'ultima parte del campionato per un totale di 150 punti da spartire tra Biaggi, Haslam ed un più lontano, ma sempre in corsa, Rea. La gara di Silverstone è stata anticipata anche da una signorile dichiarazione del patron della Dorna, Carmelo Ezpeleta, che ha appellato la Superbike come una categoria minore, riferendosi in particolar modo al numero degli spettatori stabiliti ad ogni gara, non considerando il fatto che mediamente le gare della categoria delle derivate dalla serie hanno molti più partenti e molti più duelli rispetto a quella chelui definisce classe regina. Vorrei ricordare al signor Ezpeleta che il travaso annuo di piloti che passa tra le categorie è sempre molto marcato e che quindi tanto categoria minore non la considererei. Gli consiglierei invece di portare più rispetto anche al lavoro dei fratelli Flamini che portano avanti da anni un campionato bello e spettacolare non minore rispetto alla MotoGp ma diverso, con la formula delle due manches che ci permette di godere di due gare ad altissimo livello. Per me anche la domenica del moto mondiale è bella perché inizio dalla 125 per arrivare alla MotoGp, ma ultimamente mi sta molto deludendo perché i nomi dei vincitori si contano sempre con 4 dita.

Oggi sono stato anche al Mugello in una domenica dedicata a svariati trofei mono marca e per l'occasione mi sono rivisto con tanti amici e piloti, diversi dei quali ho tenuto anche a battesimo. Paddock un po' vuoto e poco pubblico hanno fatto da contorno ad uno sport che ha livello nazionale non trova più eredi di Biaggi e di Rossi, viziato anche da trofei mal gestiti dove invece di far regnare l'incertezza del risultato finale, si tende sempre ad avvantaggiare questo o quel pilota a discapito della crescita di altri. Così è stato anche per la Hornet Cup dove il vincitore, quello Zerbo già squalificato per irregolarità tecniche nella gara di Misano, si è ripresentato sulla griglia di partenza con una moto che poteva benissimo vantare un motore da super sport, tanto è che alla fine del primo giro, una volta preso il comando, in mezzo giro ha rifilato oltre un secondo alla pattuglia degli inseguitori girando nei tempi della pole position. A questo punto mi verrebbe da chiedere a Carlo Florenzano che tanto pontifica ai microfoni di Fuori Giri, dove sta veramente il confine tra marketing puro o l'intento di allevare nuove leve per poi farle debuttare in campionati maggiori, perché non vedo all'orizzonte un impegno concreto come lo è invece per i piloti spagnoli gestiti diversamente da una federazione che vede più lontano. Affrontare una stagione anche da mono marca è molto dispendioso, e vedersi beffare da favoritismi e regolamenti non rispettati è ancora più frustrante. Potete scommettere che il prossimo asso del motociclismo italiano sarà un ancora sconosciuto Marini e sicuramente non solo per meriti sportivi. In attesa di BRNO e del fatidico passaggio di Rossi sulla Ducati, non mi resta che augurarvi un buon inizio di Agosto a tutti voi, appassionati di motociclismo e di sane derapate (in pista!) come quello che oggi ci ha regalato Cal Crutchlow.