mercoledì 20 agosto 2014

Il destino del mondo

Una delle cose alla quale penso più spesso è la grandezza del tempo. Oggi noi pensiamo al tempo limitando questa misura alla nascita, alla vita e alla morte. Segnali di un tempo lontano ci arrivano dalle opere dell'uomo che sono arrivate ai giorni nostri, il Colosseo, le Piramidi, le grotte di Altamura... Eppure oggi, molte o alcune persone che governano o vogliono governare il mondo, spostano le vite di milioni di persone come pedine di una scacchiera, solo per il gusto di predominare, di esercitare un potere. Eppure le opere citate prima dovrebbero insegnare che nella storia non rimane l'uomo, ma solamente ciò che ha fatto. L'immortalità tanto cercata nei secoli è ad appannaggio per pochi, basti pensare a il faraone Tutankamon che ancora, a distanza di 3000 anni, fa parlare di se. Per tutto il resto siamo come formiche, api di un alveare, parassiti di un sasso che crediamo che l'accumulo di ricchezze possa darci in qualche modo l'immortalità. Oggi, come secoli fa, si continuano a perpetrare le guerre per la religione affinchè il Dio dell'uno o dell'altro possa prevalere. Masse di piccoli uomini pronte a muoversi per il volere di pochi rendendo di fatto aride diverse zone del pianeta. E tutto questo per cosa? Deve essere proprio il denaro a influenzare le nostre esistenze? E' stato il denaro ad erigere le Piramidi o una combinazione tra l'ingegno di pochi e la manodopera di molti? Certo vivere nell'utopia o in una sorta di crogiolo di un mondo migliore non mi sembra ad oggi fattibile perchè è impensabile pensando alla natura dell'uomo, ma sicuramente, da parte di chi smuove le coscienze, una forte responsabilità esiste ed è sotto gli occhi di tutti. Dove stiamo andando allora? Qual'è il destino della nostra società che crede di avere tutto quando in realtà non ha niente? Spesso io immagino il nostro pianeta, la Terra, come un essere vivente, con tanto di peli, nei e parassiti... Noi per la Terra siamo come dei parassiti che la infestiamo a livello superficiale tanto da provocargli un forte prurito. La storia ci insegna che basta una glaciazione, o il disgelo per porre fine ad intere civiltà, lasciando di esse solo qualche traccia qua e la. Nel 1815 il vulcano Tambora, in Indonesia, erutto per 10 giorni, tanto da provocare l'anno senza estate e le cui conseguenze si sono ripercosse fino ai giorni nostri (cenere vulcanica negli strati superiori dell'atmosfera). Pensate, è bastato un solo vulcano per modificare la nostra realtà. E allora cari politici e pseudo padroni del mondo, cosa state realmente cercando? E' vero che dalla vostra parte c'è l'ignoranza dei popoli, delle persone, e non solo nei paesi del cosi detto terzo mondo, ma anche tra di noi pseudo civilizzati con i nostri computer e i nostri telefonini. Il mondo cambierà se cambieranno le coscienze delle masse, cambierà quando smetteremo di anteporre il denaro ai reali interessi e bisogni dell'uomo. Beh, adesso però dovrei finire qui, perchè un Bancomat mi sta aspettando ed ho paura che la sua disponibilità sarà ancora insufficiente.Poco male, tanto fra 100 anni sarò un parassita in meno su questo meraviglioso pianeta chiamato Terra. 

lunedì 18 agosto 2014

Paradiso e Inferno, BRNO 2014

Nel paradiso della foresta di BRNO sua maestà Marc Marquez (8) ha trovato l'inferno, sfrattato perfino dal suo attico al numero 1 del podio. Non l'hanno voluto neanche a pian terreno e l'hanno mandato direttamente in garage. Ovviamente stiamo parlando di un ragazzo che sta riscrivendo il motociclismo moderno e il suo "stop" non può altro che far piacere giusto per capire che stiamo parlando di un umano e non di una macchina della Honda. Ma per un Honda che va c'è un Honda che viene condotta da un altro bel pilota, sicuramente meno personaggio, ma per noi appassionati un grande manico. In una delle piste più belle del mondo, senza start and stop, Pedrosa (10) ritrova la vittoria con la V maiuscola con un bel duello a distanza con un ritrovato Lorenzo (9) e un ottimo Rossi (8) puntuale sul terzo gradino del podio sfruttando la giornata no di Marquez. Nessuno ha regalato nulla, tanto che per i primi due giri in testa ci sono state le due Ducati di Iannone (7) a Dovizioso (7) poi quinta e sesta. Degna di nota la resistenza di Iannone all'arrivo di Marquez, con tanto di carenate e staccate al limite, come poi ha fatto anche con Dovizioso (anche se con un motore non al 100%). Ci dispiace che la stessa grinta non l'abbia avuta nei confronti di Valentino, ma sicuramente in quel momento Rossi era più veloce di lui..... Una gara comunque che non ha riaperto i giochi, ma ci ha fatto capire la grandezza del giovane Marquez capace di non esagerare in un momento non facile.
Bella e tecnica anche la Moto2 dove ha visto ritornare alla vittoria Tito Rabat (10) imperioso nella sua cavalcata solitaria seguito come un ombra dal suo compagno di squadra Kallio (9) mai domo nonostante un bel passo dello spagnolo. Sul podio finalmente anche Cortese (8). Italiani come sempre poco pervenuti tranne che il rookie Morbidelli (7) in fase di crescita.
Bella come sempre la gara della Moto3 con il mucchio selvaggio che ha guidato dall'inizio alla fine e dove finalmente ha visto la vittoria del francese Masbou (9) su un ottimo Bastianini (9) e Kent (8). Fuori dal podio Marquez (8) e Miller (8) che comunque allunga in campionato.
Prossimo round Silverstone con la speranza che non piova!!!
  

lunedì 11 agosto 2014

Marquez Decimo Meridio

Decima vittoria in campionato per il fenomeno Marquez (10) nella terra che anni or sono produceva talenti del calibro di Schwantz, Roberts, Raney. Ancora una volta il giovane spagnolo ha preso tutto, pole e vittoria in un campionato dove, a questo punto, l'unica sfida è vederlo vincere il mondiale ad Aragon con ben 4 gare di anticipo. Il resto, Pedrosa (6) compreso, a giocarsi le briciole di un buon secondo posto nell'anno del fenomeno. In primis Rossi (8), ad una delle sue migliori stagioni in MotoGP. Il pesarese battaglia, si diverte, chiede anche scusa (su Dovizioso) e amministra i suoi piazzamenti tanto da farlo ancora essere terzo in campionato dietro Pedrosa. Già, il fantino di Sabadel è la vera cartina tornasole per la verifica delle potenzialità di Marquez. Con la stessa moto infatti ieri Pedrosa non è andato oltre il quarto posto e questo la dice lunga sulle varie voci che vorrebbero la Honda (10) avanti. Certo, la moto è decisamente più performante della Yamaha (8), ma se così fosse dovrebbe esserci una doppietta ogni domenica. Anche Jorge Lorenzo (9) sembra aver ritrovato la giusta via per il podio ed è sempre bello vederlo li a non lasciare troppa strada all'avversario. Un secondo posto che ancora lo tiene distante dalla vetta della classifica, ma sembra che la strada verso la vetta adesso sia un pò meno in salita. Si rivede anche la Ducati (7), sia in prima fila, che nelle prime posizioni della gara, con un ottimo Dovizioso (8) che l'ha saputa far girare al meglio prima di un calo delle gomme. Anche Iannone (n.p) ha provato qualche acuto fino a che il motore non lo ha abbandonato. Il resto del gruppo ancora una volta molto dietro, ma questa è oramai una costante in una MotoGp che prevede solo visibilità alla partenza.
In Moto2 fa piacere di ritrovare l'uomo venuto dal nord, ovvero quel Mika Kallio (10) che zitto zitto ha ricucito lo strappo sul leader della classifica Rabat (7), il quale ha iniziato ha dare di segni di cedimento caratteriale come già fece l'hanno passato. Il finlandese è uscito indenne da due partenze e ha tenuto gli avversari a debita distanza dall'inizio alla fine. Sul podio con lui Vinales (8) e Aegerter (8) sempre più convincente. Peccato per Corsi (7) quinto quasi mai in partita nella seconda manches. 
La Moto3 ci ha regalato la prima vittoria di Efren Vasquez (9), un pilota che sta maturando nella classe cadetta, anche se non più giovane nell'ambiente. Ha vinto con una moto decisamente più performante della KTM guidata egregiamente da un ottimo Fenati (8,5) e un maturo Miller (8), rispettivamente secondo e terzo. La gare come sempre molto bella e combattuta con una decina di piloti a darsele di curva in curva, cibo per gli appassionati delle due ruote.
Ancora una volta da segnalare la condotta poco signorile di SKY (2) nei confronti di Biaggi, presente nei box ma mai intervistato. D'altronde giornalisti si nasce e non si diventa.
P.S. Mi hanno segnalato che lo hanno intervistato. Rimane solo il giornalisti si nasce e non si diventa! ;)

sabato 2 agosto 2014

Super 8

A volte vecchie scatole possono contenere ricordi importanti, come vecchie bobine di filmati che ritraggono tempi e persone andate. Con la tecnologia poi oggi possiamo facilmente recuperare quell'archivio rimasto chiuso per tanto tempo per goderci un viaggio nel tempo. Sono viaggi molto belli ma ricchi di malinconia. Le immagini che scorrono contengono volti, persone, luoghi che oggi non esistono più o si sono trasformati. Tuo padre che stappa una bottiglia per il secondo compleanno di tuo fratello, all'epoca era più giovane di quanto tu lo sia ora. Lo zio che sempre lo hai visto "più vecchio" ha appena 27 anni e quel bambino sul girello è tuo cugino oggi padre di due figli. Il nonno che ti porta al mare e ti fa giocare in acqua oggi non c'è più ma vive nei tuoi ricordi, così come la nonna che ti ha cresciuto e accudito come una mamma. E poi ci sei tu. Sdentato o con l'apparecchio ai denti, magro, sempre col sorriso o intento a fare qualche acrobazia per la telecamera di tuo padre. Oggi non è così, ma all'epoca anche un semplice filmino era un evento. Non esistevano cellulari, micro telecamere, social, selfie etc. Riscoprire la vecchia telecamera dentro la scatola ti fa capire di quanto siano cambiati i tempi. Il sacrificio di quell'acquisto non è neanche paragonabile alla facilità con la quale spendiamo facilmente i nostri soldi oggi. E mentre le immagini scorrono, la tv riflette il tuo volto da adulto che si sovrappone a quello da bambino, e i tuoi figli accanto che ridono insieme a te e quasi si rivedono. Anche se la qualità del video non è neanche paragonabile a quella odierna, riesci comunque a sentire perfino gli odori e i suoni di quelle immagini, fino a ricordare perfettamente quando sono state girate. Per un attimo oltrepassi la finestra del tempo e ringrazi tua nonna per quello che ha fatto per te. Poi il filmato si interrmpe nel più classico dei modi, con la pellicola che finisce macchiando lo schermo di fotogrammi e macchie nere. Il viaggio è finito, i bambini vogliono uscire e in tasca stà vibrando qualcosa.... Spengi la grande tv, "arresti il sistema" di una scatola alla quale hai affidato i tuoi segreti e torni a "giocar con la mente e i suoi tarli... che anno è?..."