lunedì 29 agosto 2011

L'uragano Casey


Con le tempeste tropicali e gli uragani quest’anno gli americani sono arrivati alla lettera I, ma ieri a Indianapolis sono dovuti ripartire dalla lettera C come Casey, un uragano australiano che si è abbattuto sul motomondiale spettinando diverse persone e non solo in pista. Sulle anomalie della strana riasfaltatura del tracciato, Stoner ha impresso la sua legge, le legge di un fuoriclasse a posto con tutto e con tutti soprattutto con la sua moto, capace di assecondare il polso destro e farlo danzare sulle piste. Quello stesso polso che più volte ha portato in vetta la Ducati che ieri ha arrancato con il suo pilota più forte messo dietro anche da De Puniet. L’asfalto era scivoloso per tutti e sono le condizioni critiche a far valere anche il pilota, se pensiamo che Dovizioso ha fatto il suo best lap all’ultimo giro. Comunque vada questo mondiale Stoner ci ha fatto vedere quali sono i reali valori in campo, chi è il fenomeno e chi no, chi guida sopra i problemi e chi non riesce a ricavare un ragno dal buco. La fotografia di questi ultimi anni l’ha fatta Pernat Sabato in telecronaca: Stoner il più veloce, Lorenzo il più cattivo, Rossi il più furbo, purtroppo per lui non è con la furbizia che si guidano le moto. Gara strana quella di ieri, con la debacle Ducati e l’annichilimento di Simoncelli che guidava la moto che poi ha fatto il primo ed il secondo posto. Bravo Pedrosa che non ha mai mollato comunque, piacevole Spies terzo, quarto un coriaceo Lorenzo, quinto un attendista Dovizioso e sesto un cazzuto Bautista con la Suzuki. Tutto il resto sono solo parole. A me dispiace dover avere dell’acredine nei confronti della nostra bandiera motociclistica, ma troppe, tante sono state le verità non dette su Valentino. Troppo il fango gettato su Biaggi all’epoca, ridicole le accuse della falsa malattia di Stoner… Oggi con il problema Motegi viene fuori che chi non stà dalla parte del datore di lavoro è fuori come scrive Ernesto Emmi qui, mentre che nelle vittorie Ducati non era la moto a vincere ma bensì il suo pilota che guidava continuamente sopra i problemi. Un po’ di uragano si è abbattuto anche nella cabina dei commentatori dove, la mancanza di Reggiani, ha favorito l’ingresso di Pernat il Sabato, Locatelli, Zamagni, e Cecchinello la Domenica. Finalmente telecronache poco orgasmiche e più notizie su tutti evitando quelle genuflessioni che poco hanno a che fare con i piloti. Tra una settimana ci sarà Misano un anno dopo la morte di Tomizauwa e dopo gli stupidi fischi a Lorenzo. Io mi auguro sempre delle bellissime gare e che vinca il migliore…

martedì 16 agosto 2011

BRNO, istantanea di un campionato


Sicuramente il Gran Premio della Repubblica Ceca ci ha regalato un foto sul mondiale che ricalca molto bene i valori in campo, di quanto è accaduto fino ad oggi, e su quello che ci aspetterà per il resto della stagione. Non è un requiem sul campionato, ma sicuramente qualcuno ne dovrà prendere atto se non vorrà chiudere i battenti l’anno prossimo.

La fantastica Brno ci lascia dunque questa istantanea:

Stoner si merita tutto ciò che ha raccolto fin ora, il primo posto in classifica, le sei vittorie, e la rabbia di voler e non poter vincere sempre caratteristica di un pilota puro e di talento. Si merita di essere li come lo era già l’anno passato quando vinceva con la Ducati nonostante tutte le critiche che stanno piovendo sulla rossa di Borgo Panigale. Fa bene Pernat a Fuori Giri a suggerire a Guareschi che l’anno scorso tutti questi problemi non ce l’avevano. Bravo canguro mannaro e augurissimi per il tuo erede.

Dovizioso non vincente ma convincente, sempre pronto ad essere li, a ridosso dei primi, volente o nolente, a discapito di tutte le voci. Certo un non talentuoso come gli altri, ma affidabile se scommetti nei primi cinque. Dovrà vincere per consacrarsi, ma in squadra lo prenderei volentieri.

Pedrosa (e chiudo il tris Honda) con la caduta di domenica ha un po’ dimostrato di essere genio e sregolatezza, con delle prove al di sopra di tutti ma con una gara senza saper attendere il momento giusto (e la temperatura delle gomme giusta) per poter salutare tutti e ritornare in corsa per il campionato. Sicuramente un anno misto a sfortuna e qualche errore un mix poco redditizio per vincere un mondiale.

Simoncelli finalmente a podio, commosso e quasi incredulo, ha ottenuto quello per cui ha tanto lavorato (e caduto) e la speranza è che si possa ripetere anche in futuro.

Lorenzo, gara a parte, è sempre il campione del mondo con la solita tenacia e grinta dei tempi migliori. La scelta della gomma anteriore è un suo errore, ma è l’errore di un pilota che non si arrende e cerca ad ogni gara di rintuzzare punti dal suo diretto rivale. Campione anche al di fuori quando fa i complimenti a Pernat per il terzo posto di Simoncelli, un “quasi” saggio della MotoGp. Bravo!

Spies mai incisivo quest’anno se non nella roulette di Assen, deve ancora fare un acuto per essere consacrato tra i veri primi della classe. A Brno è saltato fuori un problema fisico passato e questo sicuramente ha rallentato le prestazioni del forte pilota texano. Da rivedere sicuramente.

Rossi naviga nella posizione che gli compete: primo degli altri ultimo dei primi. E’ inutile che nelle sue analisi valuti che è andato più forte dell’anno scorso. Le gare si vincono nel presente, e il presente dice che senza una moto Rossi è un pilota normale, come lo erano quelli prima di lui che arrivavano sesti. L’aggravante è che quella stessa moto l’anno scorso vinceva… Dopo 7 ttitoli mondiali è giusto anche riposarsi, ma per favore non chiamatelo fenomeno…

Ducati. Si vocifera che FTR stia facendo un telaio per l’anno prossimo. Un telaio vero, come quelli giapponesi, mandando all’aria tutta la filosofia Ducati campione del mondo 2007. Tutto questo perché l’unico pilota che la guidava era Stoner, e tutti gli altri, ex fenomeni compresi, ci hanno picchiato il naso. A mio avviso sconfitta su tutti i fronti viste anche le spese…

Per il resto del gruppo un plauso a Bautista e a Hopkins, nonostante una moto poco performante si sono distinti per ottime prestazioni ed i ringraziamenti dalla casa madre sono subito arrivati.

Per tutto il resto ci sarà Mastercard, perché qualcuno dovrà frugarsi se vorrà continuare, con una moto o con due (Gresini docet).

BRNO è BRNO la più bella pista del mondo con i femori più lunghi del mondo… e si sa se femore i da tanto…

lunedì 1 agosto 2011

La Ducati è Checa!!!


Grande prova di orgoglio, classe e determinazione di Carlos Checa sul circuito di Silverstone, firmando una doppietta che lo porta a 62 punti da un Biaggi che nella giornata dell’attacco decisivo alla vetta non ha avuto il guizzo necessario, finendo 11 in prima manches e 4 nella seconda. La doppietta di Checa ha anche un altro significato, che va ben oltre la classifica: lo spagnolo darà, (e qui partono tutti gli scongiuri del caso) insieme al Team Althea (sempre più rosso), quella ventata di soddisfazione (e vendite) che la stagione in MotoGp ha fortemente compromesso, anche dal punto di vista economico. Il popolo Ducati avrà il suo nuovo campione ed i clienti saranno fieri di cavalcare la moto che ieri ha raggiunto le 301 vittorie in Superbike. Brno ci ha fatto vedere un Checa che, se non è in palla, male che vada può arrivare terzo ad un nonnulla dai primi. Silverstone ci ha fatto vedere che quando il gioco si fa duro… lui c’è! Biaggi e Melandri sono stati cucinati a dovere e se il primo ha avuto il suo bel da fare, il ravennate ha colto due podi che lo portano a soli 9 punti dal romano, secondo in classifica. Yamaha ha poi completato entrambi i podi con due ottimi posti di Laverty che nulla ha potuto contro lo strapotere del binomio Checa-Ducati. Alla fine di gara 2 una battuta, a mio avviso infelice, del patron di Althea, Bevilacqua, che ha voluto sottolineare come Ducati sia inferiore alle 4 cilindri. A me non è sembrata così tanta la differenza anzi, per usare le parole di Melandri, la Ducati è 200cc in più di e che la differenza stà proprio nell’erogazione. Ormai è una storia vecchia come detto anche da Max: Non voglio entrare in una polemica che mi sembra stia crescendo sempre più. Secondo me allo stato delle cose, visto cosa è stato consentito in passato, è difficile intervenire. Il problema andava risolto diversamente all'inizio. Ora bisogna combattere con quello che si ha".

La Ducati dovrebbe imparare una sonora lezione da questo mondiale se vorrà essere leader anche altrove considerando che i tempi sul giro di Carlos sono stati inferiori anche a quelli di Rossi in MotoGp… non so se mi spiego disse il tovagliolo...