lunedì 30 marzo 2009

Bisogna remare. Tutti!!!!!!!!!!!!!!!!

Una società italiana e una giapponese decisero di sfidarsi in una gara di canoa con equipaggio ad 8 uomini. Entrambe le squadre si allenarono e quando arrivò il giorno della gara ciascuna era al meglio della forma, ma i giapponesi vinsero con un vantaggio di un chilometro.
Dopo la sconfitta il morale della squadra era a terra. Il Top management decise che si sarebbe dovuto vincere l'anno successivo e mise in piedi un gruppo di progetto per investigare il problema. Il gruppo di progetto scoprì, dopo molte analisi, che i giapponesi avevano sette uomini ai remi e uno che comandava, mentre la squadra italiana aveva un uomo che remava e sette che comandavano.
In questa situazione di crisi il Top management dette una chiara prova di capacità gestionale: ingaggiò immediatamente una società di consulenza per investigare la struttura della squadra italiana. Dopo molti mesi di duro lavoro, gli esperti giunsero alla conclusione che nella squadra c'erano troppe persone a comandare e troppo poche a remare. Con il supporto della relazione degli esperti fu deciso di cambiare immediatamente la struttura della squadra. Ora ci sarebbero stati quattro comandanti, due supervisori ed uno ai remi. Inoltre si introdussero una serie di punti per motivare il rematore: "dobbiamo ampliare il suo ambito lavorativo e dargli più responsabilità". L'anno dopo i giapponesi si aggiudicarono la sfida con un vantaggio di due chilometri.
La società italiana licenziò immediatamente il rematore a causa degli scarsi risultati ottenuti sul lavoro, ma nonostante ciò pagò un bonus al gruppo di comando per il grande impegno profuso. La società di consulenza preparò una nuova analisi, dove dimostrò che era stata scelta la giusta tattica e che anche la motivazione era buona, ma che il materiale impiegato doveva essere migliorato. Al momento la società italiana è impegnata a progettare una nuova canoa!!!

lunedì 9 marzo 2009

Suzuki Sixteen 150


Era da da più di due lustri che non scrivevo una recensione su di un mezzo a due ruote, ne mai avevo avuto l'occasione di parlare di scooter. Beh! proveniendo dal mondo delle corse e avendo provato su pista diversi bolidi, parlare di un mezzo così piccolo mi suona un pò strano, ma dato che gli anni passano, e quasi tutti noi ne abbiamo almeno uno in casa, mi sono detto "magari servirà a qualcuno il parere di uno navigato" ed avendolo comprato, per chi vorrà leggere, eccovi la mia personalissima recensione (non pagata da nessuno:-)).


La Suzuki lo ha presentato più di un anno fa, nel 2007 a Parigi, ma è dai vari saloni del 2008 che se ne sente parlare. Ovviamente tutte le case tentano di combattere lo strapotere Honda che ha nel settore degli scooter 150 con il suo esercito di SH venduti e sparsi per tutto il territorio. La fascia è quella delle "ruote alte" da 16 pollici con una spalla di 80 per tentare di sopperire a tutte le asperità che ci sono per le strade. Esteticamente non è tanto originale, molto somigliante al cugino della casa nipponica, un pò più cattivo nell'anteriore con una migliore raccordatura tra il parafango e lo scudo. Bella la sella a due "piani" concepita anche per i meno alti (800 mm da terra), che permette al conducente di trovare subito il terreno in fase di fermata evitanto di scivolare "in punta" per trovare il punto più basso, con un posto sottosella buono per ospitare un casco jet. La pedana poggia piedi è piuttosto ampia sia nel punto centrale sia laterale dove sono state ricavate due insenature molto comode per chi è dotato di "piedoni":-) Novità per l'utente medio è il freno a disco posteriore, tanto agognato dagli utenti degli scooter che evidentemente si sentono più sicuri nell'usarlo (sulle moto da corsa quasi si toglie!) e Suzuki li ha debitamente accontentati andando oltre, inserendo la frenata integrale con la leva sx, che aziona i due dischi da 220 mm con pinza a 3 pistoncini all'anteriore e singolo pistoncino al posteriore. Il propulsore misura 156 cc raffreddato a liquido, per una potenza pari a 15,2 cv, in media con gli altri, ma dotato di un buon tiro grazie anche all'iniezione elettronica. Per il reparto sospensioni troviamo una forcella telescopica all'anteriore e due ammortizzatori al posteriore con possibilità di regolare il precarico.

Una volta in sella, anche noi più "grandi", ci troviamo a nostro agio, con lo spazio per le ginocchia che non arrivano mai a toccare lo scudo anteriore, con la seduta favorita dall'ampia sella che risulta anche comoda e ben imbottita, e la distanza del manubrio che non "chiede" di essere cercata, risultando ergonomicamente gradevole. "Cattivo" anche al minimo, con un rumore grintoso "soffocato" da un grande scarico per essere in linea con le normative Euro 3, il Suzuki parte subito bene, avendo privilegiato l'erogazione ai bassi e medi regimi, piuttosto che le doti di allungo e velocità massima. Per uno scooter dal taglio cittadino, direi che la scelta è positiva e viste le doti del Sixteen decisamente riuscita. Nel traffico stretto si dimostra agile e piccolo, e lo slalom tra le auto, quasi da fermo, risulta facile, evitando di mettere in continuazione il piede per terra (ovviamente centra anche il manico:-)), ripartendo sempre scattante da ogni situazione. Ottimo il comportamento della forcella, senza troppi "affondamenti e rilasci", un pò meno per il reparto posteriore, dove è presente un pò troppa rigidità che non digerisce bene le strade massacrate di Firenze (forse non ce la farebbe neanche un enduro...:-(). Come ogni motociclista che si rispetti, ho voluto battezzare il mio scooter nel tempio dei motociclisti, quindi mi sono diretto verso il Mugello, passando per una delle mie strade preferite, la Faentina, dove dall'Olmo verso Borgo San Lorenzo mi esalto parecchio. Lo so che non politicamente corretto, ma quella è sempre una buona strada per fare qualche curva ancora in santa pace con un asfalto decisamente gradevole. Certo con uno scooter non è il massimo, ma devo dire che alla prima "sinistra" il Sixteen ha messo subito in evidenza una buona propensione alla piega, supportato anche da ottime gomme (Metzler Freefeel di serie) che mi hanno fatto quasi sentire su una moto. Sx, dx, ed esse veloci non hanno mai messo in crisi la ciclistica, anche a velocita intorno agli 80 km/h, anche se a dirla tutta, mi è risultata un pò "seduta" dietro, con la tendenza a sovrasterzare un pò... Ma diamine è uno scooter!!! Il problema del telaio, anche se generoso, è iniziato a venire fuori sui curvoni ad oltre 100 all'ora, dove il mio peso (98Kg) faceva "flettere" lo scooter su se stesso, innescando quello che noi motocliclisti da pista chiamiamo "pompaggio", che su una moto da corsa è generato dalle sospensioni, mentre qui da tutta la struttura. Buona la frenata sia singola sia combinata, anche se quest'ultima è molto più utile nel traffico cittadino. Un pò ventoso senza un cupolino, anche basso, che ancora non ho trovato in after market ma che esiste negli accessori Suzuki ma dei quali ancora nessuno sa nulla... Mah! L'unico neo un pò fastidioso è la spia del carburante che, arrivata a fondo corsa, non sai mai in realtà quanta benzina effettivamente hai (quindi bisogna farci l'occhio perchè sono già rimasto a piedi!!!) Comunque in generale mi sono veramente divertito a guidarlo, limitatamente al mezzo che è, che comunque non disdegna una gita fuori porta in tutta tranquillità o magari facendo qualche piega illudendosi di avere una piccola moto, senza stivali, ginocchiere... Non solo. Le padane del passeggero, che mi avevano fatto storcere un pò il naso, si sono rilevate utili quando metti la borsa della palestra sulla pedana e ti fanno assumere una posizione tipo moto. Il fatto poi che la mia moto da corsa è un Suzuki ha fatto il resto, però un ottimo scooter, originale quanto basta, poco visto, fornito in 4 colorazioni (bianco perla, grigio metalizzato, blu chiaro metallizzato, e nero opaco) ad un prezzo decisamente concorrenziale rispetto anche al brand. Per il resto come dice il buon Nico: luci accese anche di giorno (nel Suzuki non c'è neanche l'interruttore), casco in testa ben allacciato, e (seriamente) prudenza SEMPRE!!
Upgrade. Era da un pò che le volevo provare e finalmente ho montato all'anteriore il nuovo Michelin City Grip accoppiandolo al "vetusto" posteriore Metzler di serie. Devo dire che il Metzler anteriore non mi ha mai fatto impazzire, sopratutto nei mesi più freddi, mescola un pò troppo dura per uno scooter "leggero", difficilmente scaldabile nei brevi tratti cittadini, e per questo afflitto da uno scarso grip. Michelin ha puntato direttamente ad una mescola molto soft che cambia radicalmente il comportamento dei nostri scooter, garantendogli quella presenza e direzionalità un pò carenti a mezzi di questo tipo. Anche nel nome Michelin ha voluto comunicare questa peculiarità del suo pneumatico e credo che per l'anteriore sia la scelta più azzeccata anche quando le temperature saliranno per il triplo. Discorso a parte va fatto per i posteriori, dove il gruppo motore, attaccato direttamente al cerchio posteriore, favorisce il riscaldamento dell'aria all'interno della gomma, favorendone il suo riscaldamento, un pò come avviene con l'uso delle termocoperte sulle moto da corsa, quindi anche l'uso di mescole medie non è troppo penalizzante anche nei mesi invernali (se toccate le gomme quando rientrate a casa la sera, il post è sempre tiepidino). Da verificare sarà l'usura e lo scalettamento tipico delle gomme più morbide, come accadeva per il Dexter sempre Michelin altra gomma fantastica per città.

domenica 1 marzo 2009

Superbike Vs MotoGp = 1 - 0


In tanti me lo chiedono quindi lo farò: tornerò a parlare di moto!!! Mi sono appena goduto due fantastiche manches del primo round del mondiale Superbike in Australia a Philpp Island. Bel mondiale quest'anno ricco di spunti interessanti ad iniziare dal rientro dell'Aprilia e dalla new entry BMW decisa a dare una svolta all'immagine della moto per dottori e avvocati :-). 32 piloti iscritti, più varie wild card, pronti a sfidarsi in 14 circuiti per un totale di 28 gare con duelli sempre avvincenti, questi sono i numeri del campionato mondiale Superbike. Numeri che sorpassano di gran lunga uno stantio Motomondiale o Moto Gp che dir si voglia, sempre più formulaunizzato, dove i partenti sono quasi la metà, dove i duelli si contano sulla punta di una mano, mentre mezza ne occorre per contare chi può vincere una gara. L'anno scorso le cronache sono "campate" con la gara di Laguna Seca, uno dei pochi gran premi ad aver dato una scossa, e un pò sul dualismo Stoner - Rossi, altrimenti ci sarebbe stato ben poco di cui parlare. Anche se quest'anno ci sarà il monogomma, la griglia di partenza sarà sempre vuota e state pur certi che la battaglia sarà ancora ristretta a pochi. Spero di sbagliarmi, ma non vedo nuove leve in grado di intromettersi per il risultato finale. Ironia della sorte stanno ancora massacrando le classi minori, sia 250 che 125, trattate come pulciose, ma in realtà vere e proprie gare sempre combattute. Come lo scarso interesse dei media per la Superbike è inconcepibile. In moto non ci va solo Valentino o vince solo Valentino. In australia abbiamo assistito a due manches bellissime, ed anche se mancava LUI, Mr. Troy Bayliss, i ragazzi hanno dato prova di saper duellare e le staccate in fondo al rettilineo le facevano tutti ad iniziare dai "ripescati", vedi Laconi, che ogni anno trovano nuovo vigore in queste gare. 312 km/h la velocità della Suzuki che vanta anche 220 cv. Sono numeri che dovrebbero interessare anche chi vede solo la MotoGp, come l'intenditore da bar che guarda la partenza nella gara di F1. Bene l'Aprilia e la BMW (oltre alla moto da corsa ho anche un GS1200!), bene Spies e Haslam. Haga come sempre generoso, ma sarà difficile non rimpiangere quella sella appartenuta a Bayliss... comunque i ducatisti avranno il suo idolo anche quest'anno. Manca all'appello la mia preferita, la Kawasaki, che dopo aver preso Melandri (sigh) è ancora nelle retrovie... Ma ormai noi "verdoni" lo sappiamo e in fondo è anche per questo che ci piace la nostra Ninja... Comunque per l'appassionato di moto so che non scrivo cose nuove, ma tu "guardone" occasionale, fai un salto a vedere come sono le corse in Superbike, magari ti accorgi che un emozione c'è anche per te... A presto, casco ben allacciato e prudenza... Sempre!!!!