lunedì 27 luglio 2009

Fatalità

Recentemente mi sono visto su YouTube, un filmato che parlava di incedenti stradali, ripresi da varie telecamere di servizio o quant'altro. Impressionante nella dimanica di un sinistro è la contemporaneità di trovarsi nello stesso punto nello stesso istante. Pensateci un pò... una frazione di secondo prima o dopo potrebbe comportare il nulla, solo quell'istante provoca una tragedia. Perdonate il tono un pò funesto, ma queste sensazioni sono state risvegliate ultimamente da due incidenti sportivi che di per se fanno parte del rischio, ma se analizzati bene mettono un pò i brividi. Spesso negli sport motoristici si vedono carambole o incidenti singoli che fanno gridare al "ve lo siete cercato", ma prendiamo ad esempio l'incidente di Massa o quello più tragico occorso al figlio di Surtees. Massa è stato centrato in pieno da un detrito (molla) di una macchina che lo precedeva. 20 cm più in dentro o in fuori e l'esito sarebbe stato completamente diverso, indipendentemente dal guidare un auto di formula uno. Peggio ancora se vedete l'incidente al giovane Henry Surtees occorso in una gara di F2 a Brands Hatch (cercatelo su You Tube). Il giovane figlio del grande pilota degli anni 60/70 è stato letteralmente "sfiorato" dalla ruota di un auto che lo precedeva, che si era staccata dopo l'impatto con le barriere di protezione. E' impressionante, sempre guardando il filmato, di come la ruota, dopo l'urto con il casco del pilota, non devii la sua traiettoria, ma si ha la sensazione che l'abbia appena sfiorato. Una frazione di secondo prima o dopo avrebbe fatto soltanto danni all'auto senza colpire il pilota. Eppure il momento, il luogo erano quelli, neanche considerati nella logica delle corse, perchè è nell'immaginario collettivo che sia la velocità a fare danni.
Tutto questo per dire che a volte siamo legati al destino indipendentemente da cosa facciamo, perchè quando da lassu fanno partire la cartolina è difficile che non ci trovino.

Buona la prima!


Finalmente l'Aprila ha trovato la strada del successo anche in superbike, e lo fa al debutto nella categoria con un sempre verde Max Biaggi. Nella pista che più gli si addice, Max ha ritrovato la grinta dei tempi migliori ed ha vinto la prima manche e fatto il secondo posto nella seconda. Nell'ultimo anno della 250, con la casa di Noale protagonista, sostituita dal quel "mostro" della Moto 2, l'Aprilia trova una nuova strada per tornare a vincere e lo fa nel campionato più spettacolare delle due ruote, visto anche lo scarso numero di partecipanti in Moto Gp. Dunque Max vincitore di gara 1 a Brno, influenzata anche dal madornale errore di un Michel Fabrizio che ha letteralmente falciato l'incolpevole Spies due curve prima di immettersi sul rettilineo. Che dire al giovane pilota romano? Dopo 4 giri cosa pensavi di fare? Hai una benchè minima visione della gara o pensi di giocare alla Playstation? In gara due invece Spies ha dettato subito un ritmo forsennato, scattando in testa dall'inizio fino alla fine, nonostante un Biaggi che agli ultimi 6 giri abbia fatto di tutto per passarlo. Incredibile è come il texano abbia conosciuto la pista solo Venerdi, e vi garantisco che Brno non è facile... 7 adesso sono i punti che lo separano da Haga, ma un abisso in fatto di motivazioni, e la faccia rilassata alla fine di Spies la dice tutta sul talento di questo ragazzo...

Bene anche la prima vittoria di Dovizioso in MotoGp, massacrata dalle condizioni del tempo inglese, che ci ha regalato una strana gara, con i soliti protagonisti in secondo piano, falciati da cadute e scelte sbagliate. Dovi è subito partito forte duellando con chi gli sbarrava la strada, fino a che non è scappato con Rossi. Successivamente, complice un tempo bizzoso, sia Lorenzo che Valentino hanno assaggiato l'asfalto con l'esito più sfortunato ai danni dello spagnolo che si è dovuto ritirare, mentre Rossi si è rialzato e ha fatto quinto. Rimonta furibonda anche per Edwars e De Punet, che sono arrivati fino agli scarichi della Honda del forlivese che ha trovato negli ultimi due giri il guizzo per non farsi riprendere. Bravo Dovì!!!

Nota negativa, come sottolineato anche da Reggiani in telecronaca, arriva dallo scarso vivaio dei ragazzi italiani, aggrappati al treno di Simoncelli e Dovizioso, senza una concreta possibilità di ricambio generazionale. Staremo a vedere...

sabato 25 luglio 2009

Relazioni esclusive e triangoli


Riprendiamo dopo un pò di tempo a parlare del rapporto uomo donna, in questa società apparentemente aperta ma che ogni tanto decade nel grottesco. In effetti dietro una facciata di libertinismo completo, si nascondono sempre le ataviche paure dei tradimenti, delle scappatelle o di quant'altro possa minare il rapporto a due. Vorrei partire da un vecchio adagio che recita così: "le corna sono come il morbillo. chi l'ha avute, chi ce l'ha e chi le deve avere". Già leggo i vostri mormorii di scontento tacciandomi per foimentatore di tempeste ormonali, ma pensateci bene: nell'arco della vostra vita non siete mai stati un pò fedigrafi? Il problema di questo fenomeno, che appartiene ad una sfera più matura dei soggetti, si è spostato anche verso i più giovani, i quali, invece di vivere la vita un pò più spensierata, si arroccano su posizioni mature come se quel rapporto dovesse durare per sempre. Recentemente, per motivi di lavoro, frequento persone molto più giovani di me, e non posso non notare di quante è bella giovinezza, perchè quando siamo giovani in effetti ci sentiamo immortali. Eppure un velo di tristezza accompagna i loro sguardi quando si arriva a toccare la sfera del cuore. Invece di godere della gioventù e dei lati belli che essa presenta, si "atteggiano" da coppie consumate con paturnie e modi di fare non tipici per la loro età. L'interscambio tra sessi c'è sempre stato e sempre ci sarà, ma in età più verde deve essere vissuto come esperienza di vita e accrescimento, altrimenti non saprai mai quale scarpa possa andare giusta per il tuo piede. Ieri ho sentito una conversazione alla radio dove una ragazza si lamentava perchè il suo lui (da due mesi) interagiva ancora con l'altra con la quale aveva vissuto per due anni. Età? 26 anni!!! Ma stiamo scherzando? Due mesi e pretendi di avere già l'esclusiva a 26 anni? A 40 cosa farai?

Ai giovani consiglio vivamente di non arroccarsi su posizioni rigide, al contratrio, essere grati alla vita se ti permette di avere esperienze da portare in dote quando siamo più maturi. Sono infatti quelli più grandi che non hanno vissuto la loro sessualità da giovani che poi combinano più casini!!! Ogni età ha i suoi segreti, e come tali vanno saputi gestire, perchè è con loro che riusciamo ad essere migliori, anche di fronte a situazioni difficili... Ma davvero pensiamo che avere l'esclusiva di una persona possa significare di averla? Oppure è possibile avere l'esclusiva sulle persone?