venerdì 29 ottobre 2021

Il milanese imbruttito, la dura verità

Ebbene si, sono un fan del milanese imbruttito e di Tommaso Pozza che con la sua ironia, girando in lungo e in largo l'Italia, con le sue interviste mette a nudo un forte disagio culturale che si respira in questo piccolo lembo di terra. E' vero che con il girato e in post produzione si scelgono quelli più "ignoranti dentro" però sulle domande di cultura generale, anche semplici, non ci dovrebbe essere una produzione così massiccia come purtroppo in realtà avviene. De facto le interviste del milanese imbruttito sono un pò l'estasi (guardatele per capire) ma anche un tormento reale, uno spaccato di una gioventù che rischia un implosione, un esercito di ignoranti pronti ad essere comandati dai futuri "squali" che ne faranno carne da macello. Se vi capita fatevi un giro sul Tubo e provate anche voi a rispondere alle domande del Pozza. Certo neanche noi a volte potremmo essere reattivi su qualche data o qualche nome o fatto, ma sentire le risposte che danno beh, c'è si da ridere ma sopratutto c'è da piangere. Detto questo vorrei partire dalla mia prima idea del post ovvero come la mela non cade mai lontana dall'albero così anche i nostri politici non "cadono" mai lontano da chi gli vota.

Non so se avete seguito la vicenda del Prosecco, con la Croazia che chiede il riconoscimento di un proprio vino con la denominazione Prosek, discussa da un pò di tempo alla commissione europea. Orbene, per l'italia (con la i minuscola di proposito) a stregua difesa del Prosecco, brand noto oramai in tutto il mondo, c'era (c'è) un certo Dino Giarusso che ha pensato bene di scrivere il suo intervento in italiano sperando nella traduzione simultanea all'interno del parlamento stesso. Purtroppo per lui tale "aiutino" non era previsto, pertanto si sarebbe dovuto un pò arrangiare alla meno peggio, traducendo il suo stesso scritto accennando magari ai punti salienti (sarebbe stato interessante anche leggerlo in italiano), visto che è anche un euro deputato, ben retribuito, pertanto un pò di preparazione ce la dovremmo aspettare. Invece l'intrepido onorevole ha balbettato qualcosa gettando la spugna alla terza parola lasciando il Prosecco in balia del nemico croato. Nemmeno Renzi avrebbe saputo fare di peggio,  il Fonzie de noattri alla meno peggio l'inglese lo parla... alla sua maniera distorta e confusa ma lo parla. Perfino il Conte Mascetti avrebbe messo due parole in qua e in la, in fondo con Prosecco basta la parola! Ecco, ora che mi viene in mente (e pochi di voi la capiranno) a Giarusso gli farei fare la pubblicità della Falqui perchè sarebbe perfetto. 

Allora a Tommaso Pozza e al suo staff consiglierei di andare a fare le interviste in parlamento perchè non credo che saprebbero fare di meglio dei ragazzi in spiaggia o del poco onorevole Giarusso che ancora una volta ci ha fatto fare una figure of shit.

lunedì 25 ottobre 2021

Re Fabio XX, Misano2 2021


 La MotoGP ha un nuovo campione: Re FabioXX il primo della scuola francese (anche se la formazione è spagnola CEV). Un ragazzo un pò bisfrattato, arrivato come il "nuovo" in Moto3, perdendosi poi nella Moto2, catapultato in MotoGP per un'ottima scelta del Team Petronas, poi inserito nelle file tenebrose del Team Yamaha che, per sua fortuna e talento, l'ha interpretata come il suo predecessore Lorenzo ed al quale ha rubato giustamente lo scettro vincendo un titolo che mancava dal 2015. Una vittoria cristallina senza troppi fronzoli e declami vari, ottenuta con impegno e umiltà con l'aiuto di un ottimo capotecnico (Gubellini) e di una squadra (la sua) che non si è lasciata trascinare dalla "negatività" dei vertici Yamaha con le varie lotte intestine e dolori di pancia. Quartararo ha vinto in casa Ducati, la moto forse più in forma dell'lotto, ma anche ieri finita miseramente nella ghiaia con entrambi i piloti. Yamaha vince grazie al suo pilota mentre Ducati perde grazie alla spocchiosità e strafottenza dei suoi vertici, che si palesò al Mugello 2018 quando Domenicali annunciò Petrucci al posto di Lorenzo. Se parafuera fosse rimasto in Ducati sicuramente avrebbe vinto almeno un mondiale in più con la moto di Borgo Panigale. Ma invece eccoci qui a celebrare per il secondo anno consecutivo un mondiale vinto da altri. Buffo il destino vero? E nel giorno della celebrazione di Quartararo (con la bellissima scenografia a bordo pista) Marquez ritorna a far parlare di se in una pista a lui nemica, perlopiù dopo aver pressato l'ottimo Bagnaia fino a condurlo all'errore a cinque giri dal termine. Lui ha detto che ha avuto fortuna perchè nel momento di decidere di accontentarsi il pilota Ducati gli è caduto davanti ma Marc in quel momento era a 8 decimi con un ritmo veloce inanellato fino a li dietro all'italiano. Se tornerà ad essere Marquez (anche modificando il suo stile di guida) ne vedremo delle belle e laurearsi campione del Mondo avendo battuto il Re è decisamente un'altra cosa. Bravo bravissimo Enea Bastianini di nuovo terzo nel giardino di casa dopo essere partito dalle retrovie. Gara ineccepibile di Enea al quale però non basta per avere una moto ufficiale l'anno prossimo perchè evidentemente nella valigia non ci sono abbastanza soldi per una moto ufficiale. Ah la meritocrazia questa sconosciuta!. Si è rivisto Pol Espargarò sul podio (secondo) cosi come abbiamo avuto due Aprilia in top ten con un Vinales che mi è piaciuto molto, ancora in cerca del giusto feeling con la moto di Noale.  A parte i primi due della classifica generale, Quartararo e Bagnaia, il resto della compagine non è che abbia brillato più di tanto a parte qualche inedito exploit, ma chi doveva emergere è quasi sempre rimasto sempre nell'ombra.

La Moto3 ci ha invece regalato una gara interessante che ha ridato vita alla classifica con uno stupendo Foggia che ha fatto una gara veramente bella partendo dalle retrovie per poi mettersi in testa e vincere in quasi solitaria contro un Acosta che anche ieri ha fatto un mezzo miracolo, ma non più brillante come inizio campionato sicuramente "penalizzato" da una non proverbiale messa a punto della sua KTM cosa che invece nel Team Leopard fanno in maniera egregia. 21 punti sono pochi e sono tanti visto che stiamo parlando di Moto3 però Dennis (e Leopard) sapranno vendere cara la pelle.

Se nessuno dormirà sugli allori i prossimo due GP saranno interessanti per diverse variabili ad iniziare dalla MotoGP per poi passare al monomarca Triunph... scusate Moto2 (anche ieri un terno al lotto) e per finire nella sopracitata Moto3. Stay Tuned! 

martedì 5 ottobre 2021

Un buon momento per riflettere

In quest'ultimo anno mezzo, oltre ad una confusione generale e diverse (purtroppo) problematiche emerse, due momenti sono stati significativi degni di nota: il lockdown e l'oscuramento dei social più famosi nella giornata di ieri. La riflessione mi è balenata leggendo un sacco di commenti sui social stessi dove la maggior parte degli utenti ha "quasi" gradito questo blackout delle piattaforme più famose, facebook, Instagram e Whatsapp. Nelle parole lette ho percepito un senso di liberazione dal nemico, un uscita dal Golgota tentacolare che ci imprigiona nei gangli del "a cosa stai pensando" diventato quasi un dovere civico e morale quotidiano, una ricerca spasmodica dei like ma sopratutto rispondere subito alle domande nella messaggistica istantanea. Sono sempre stato un sostenitore della tecnologia e di quest'era digitale ma al contempo ne sono anche un forte detrattore. Oggi non fissiamo più alle 20.00 in Piazza Mazzini ma "ritardo 5 minuti", "mi dispiace ma non ce la faccio", "iniziate a mangiare senza di me" e così via. Oggi se vai da un professionista inizi la frase "ho letto su internet". Forse il Cartesio dei tempi moderni conierebbe questa frase "Posto quindi sono" perchè oggi le nostre vite sono post quotidiani spesso inutili ma che ufficializzano la nostra presenza in rete. Ieri per qualche ora abbiamo capito che anche vivere senza è bello, vivere senza sapere che l'amica di facebook non si sta preparando per la cena, o le immancabili foto del cibo su Instagram, sempre più ossessive da dipendenza da social. E mentre con il lockdown abbiamo scoperto le giratine intorno casa, la spesa dal macellaio e dall'ortolano, luoghi di villeggiatura belli anche se molto vicini, con l'oscuramento dei social abbiamo scoperto in tasca abbiamo anche un telefono. Ieri finalmente abbiamo guidato con due mani, abbiamo camminato a testa alta, abbiamo cercato di essere puntuali agli appuntamenti e perche no fare una telefonata. Cerchiamo di riappropriarci un pò della nostra vita al di fuori della pubblicazione continua di foto o di cosa sto pensando o peggio nell'invio incessante di messaggi anche quando facciamo altre cose. Sembra quasi che non sappiamo gestire le nostre libertà. Se state leggendo questa riflessione è perchè l'avete vista sul link di facebook o twitter però spero lo facciate stasera o domani, magari sul divano in un momento di curiosità digitale pensando: "vediamo che ha scritto quì bischero del Miniati oggi!". Lunga vita e prosperità.

lunedì 4 ottobre 2021

Texas Ranger 93

In effetti ci vorrebbe un Texas Ranger nel motomondiale, visto che non si è capaci di tenere a bada un branco di ragazzini che ogni domenica rischiano di fare danni, in uno degli anni più neri del motociclismo visti recentemente. Indipendentemente dalla recidiva del protagonista, già a Barcellona all'ultima curva abbiamo assistito ad un episodio da squalifica però, per fortuna, non è successo niente. Ieri, forse, qualcuno dall'alto ha dato una mano a Migno, Alcoba e Acosta che sono volati a 200 all'ora e si sono rialzati indenni. E solo dopo varie lamentele a microfoni aperti è arrivata la squalifica a Oncu per due gran premi. Ma come si può concepire una gara di 5 giri in Moto3? Sono già "sprint" le gare lunghe figuriamoci quelle del tutto o niente, per poi magari piangere lo sfortunato ragazzo di turno che nella peggiore delle ipotesi ci rimette la vita. Passiamo ad altro. 

Purtroppo il Ranger che serve corre in MotoGp e nella sua terra mette tutti in riga anche se dolorante con un braccio poco funzionale, una moto che si evolve gara dopo gara, ma con la grinta dei veri campioni anzi campionissimi. Ieri Magic Marc ha fatto vedere di che pasta è ancora fatto, in una pista si "amica" ma talmente piena di buche da innescare scuotimenti non piacevoli specialmente alle braccia. Ieri Marc ha corso alla Marquez rifilando un notevole distacco ad un ottimo Quartararo che ha limitato i danni correndo esclusivamente sul suo avversario più diretto, Bagnaia che ieri è arrivato terzo ma lontano dal francese che sta interpretando questo mondiale nella migliore maniera possibile. Ho trovato un pò patetici i giochi di squadra Ducati, forse Miller ha voluto manifestare la resa in maniera plateale visto che Bagnaia era comunque più veloce. Siamo arrivati a questo cara Ducati? Non si è capita bene neanche la manovra di Martin ma almeno l'ha fatta con malizia (quasi). Chi invece merita una super menzione d'onore è Bastianini autore di una gara intelligente dove ha letto benissimo il duello tra Miller e Mir approfittando poi della loro scaramuccia arrivando sesto. Stranamente Enea non avrà una moto ufficiale l'anno prossimo. Misteri del denaro.

Benino le Suzuki con Rins più avanti del già citato Mir in ombra un pò il resto del gruppo escludendo Dovizioso, comunque a punti e un dolorante Morbidelli.

Si è parlato tanto della pista piena di buche ed in effetti dalle riprese si poteva notare lo scuotimento delle moto in qualche punto. Non credo che in Texas manchino dei soldi per una riasfaltatura, e comunque esiste un associazione piloti che potrebbe imporsi in merito alla sicurezza. E' anche vero che poi alla fine ci si adegua... 

Prossimo round a Misano 2 (il Mugello pareva brutto) dove Quartararo potrà mettere la parola fine a questo mondiale, il primo in salsa marsigliese, comunque vinto da lui e... perso dagli altri.  

Una poltrona per tre, WorldSBK Portimao Ottobre 2021


Indubbiamente mai come quest’anno abbiamo un mondiale SBK dall’esito incerto. Negli anni passati Rea a questo punto (se non prima) ingranava la sesta lasciando agli avversari il profumo del tubo di scarico della sua Kawasaki, ma quest’anno ha trovato un avversario tosto, tostissimo, che si è cucito addosso una moto formando un’accoppiata micidiale. In più se ci mettiamo una netta crisi della verdona (guardare gli altri piloti per credere) ecco che il campionato rimane ancora incerto. Outsider da decifrare Scott Redding sulla moto più in forma del lotto ma non in grado ancora di vincere un campionato. Alla fine mancano ancora 2 round per un totale di 124 punti che non sono pochi. A mio avviso, se Kawasaki non riuscirà a dare un mezzo all’altezza del suo pilota, vedo Ratzgatlioglu quello più in forma per la conquista del titolo anche se ieri Yamaha ha dato la colpa al parafango anteriore per la caduta in gara 2. Sinceramente mi riesce difficile credere che un lembo di carbonio possa aver influito su una caduta come quella peraltro fotocopia della caduta del giorno prima di Rea. Già, perché Rea quest’anno si è steso diverse volte complice un mezzo non a posto (come già detto) ma forte di un grandissimo talento tanto da voler portare comunque e sempre la moto al limite. Personalmente ancora non sono un grande fan del turco (sarà per la poca simpatica con la sua terra), ma è innegabile il suo stile di guida dalla staccata micidiale, la maturità che ha dimostrato in quest’anno, e la flemma durante le interviste, tipica del cazzuto. Sabato poi ha anche inscenato un simpatico siparietto di Rossiniana memoria, molto latino e poco turco, spazzando l’esterno verde di una curva prontamente risporcata la domenica dalla gomme di Rea che, in quanto a cazzutaggione, non è secondo a nessuno.

Bene, anzi benissimo il ritorno di Baz tre volte a podio (che ha un po' confermato che Davies era giunto al capolinea), anche se in gara 2 è stato declassato di una posizione per un contatto con Bautista, però una bella comparsata che forse potrebbe avere qualche seguito? Chissà, oramai i meccanismi della scelta dei piloti sono così strani che a volte si stenta a capirli. Tra il dinamico trio la domenica si è insertio Van Der Mark con una bella vittoria in Superpole race, dove l’olandese ha navigato nel bagnato come se fosse asciutto.

Il fine settimana è stato anche caretterizzato da una “coalizione” Redding – Rea nei confronti di Razgatlioglu reo di una guida arrembante e poco rispettosa. Sinceramente non mi sembra troppo eccessiva, indubbiamente molto al limite, specie l’entrata in curva 12 in Gara1, molto simile a quella che ha portato la sanzione Baz. C’è sempre una linea sottile tra il regolare e non, però queste sono gare e gli “attori” sono piloti che una volta chiusa la visiera si trasformano. Io non avrei penalizzato Baz e appoggio le parole di Rea quando dice “se così il modo di correre, mi adeguo…”.

Detto questo che vinca comunque il migliore nel più sano rispetto lecoubertiano… Certo però pensando ai Dardanelli...