domenica 21 novembre 2021

Un nuovo Re in SBK

E' finita nel migliore dei modi ma anche nel peggiore. Iniziamo subito dal migliore. Ha vinto il più forte, la miglior accoppiata degli ultimi anni. E si badi, non perchè i sei titoli di Rea sono stati una passeggiata, ma quest''anno la Kawasaki non era al top e contro un avversario come Toprak e Yamaha ha perso. Ha perso la verdona ma non Rea che si è dannato ed è caduto diverse volte come quando correva con la Honda. La ZXR sembrava l'arma definitiva e invece si è rivelata non all'altezza della R1, e poco centrano i giri sottratti. E mentre gli altri anni gli avversari cadevano come birilli, quest'anno il turco non è mai caduto e se non fosse stato per il centro di Gerloff in Olanda e la rottura a Barcellona forse lo avrebbe chiuso prima. Come in MotoGp anche in SBK Ducati si lecca le ferite con una moto superiore ma con una gestione piloti un pò approssimativa ed un Redding non incisivo. Di Toprak Razgatlioglu mi piace tutto anche se ho il cuore "verde" e sono contento per la sua affermazione, ha battuto il numero uno, il Cannibale, Johnny Rea. Lo "strappo" del numero 1 sulla carena a fine gara e l'apposizione del vecchio 65 fa capire che il nord irlandese è già ad affilare le armi per il 2022 e se Kawasaki (e un regolamento meno stupido) gli darà la moto giusta lo spettacolo con Toprak sarà assicurato. Purtroppo però in SBK quest'anno si sono visti solo 3 piloti e la classifica finale è veramente impietosa. Di positivo c'è che Yamaha ha fatto veramente una gran moto dove anche Locatelli e Gerloff si sono espressi ad alti livelli, dove Ducati ha trovato un gran bell'outsider in Bassani a mio avviso più concreto di Rinaldi. Assenti BMW, Honda e Kawasaki non in grado di essere costanti al vertice ma solo con qualche guizzo. Lo so che è una follia ma Toprak lo vedrei bene su una MotoGP ufficiale perchè la fame e il talento del ragazzo è tanta e sarebbe un bel personaggio per il circus.

La SBK è anche finita nel peggiore dei modi. Un Gran Premio in Indonesia di questo periodo lo poteva organizzare solo un folle, lo sanno anche i muri che in questo periodo spirano i monsoni che puntualmente scaricano la pioggia come non mai. Toprak avrebbe vinto comunque ma un bel duello in tutte le sue componenti avrebbe reso questo ultimo round una bellissima giornata come fu per Imola 2002 (per chi c'era). A Scarperia questo fine settimana si stava da 10... 

Grazie ragazzi per averci fatto divertire e per aver dato lustro a questo sport al contrario "dell'altro paddok" (cit) dove si è un pò persa l'anima e in alcuni casi anche un pò la testa. 

martedì 16 novembre 2021

The End, ValenciaGP 2021

Ho aspettato a scrivere il post per non sovrappormi all'ondata orgasmica sull'addio alle corse di Valentino Rossi per non unirmi al coro dei piagnoni, ma per non dire cose già dette e ridette, molte delle quali sannò già di stantio. Quello che penso su Rossi l'ho scritto in un post poco più sotto e non voglio ripetermi limitandomi ad un più semplice: ciao Vale!

Con la gara di domenica si è concluso il mondiale più bello di quello dell'anno passato, più combattuto e più avvincente non vinto però dalla moto più forte del lotto, Ducati, ma paradossalmente vinto dalla moto più "scarsa" guidata però da un ottimo pilota che l'ha saputa interpretare al meglio delle sue possibilità. Dal canto suo Ducati per l'anno prossimo avrà ben 8 moto in griglia per tentare l'assalto al mondiale piloti, con un Bagnaia che nelle ultime due gare ha dimostrato tanto, con prestazioni veramente al top coadiuvato da una moto impossibile da superare adesso anche nel misto stretto com'è il circuito di Valencia (suonare a Suzuki per avere lumi). Non solo Bagnaia ma anche Martin e Miller secondo e terzo domenica, Zarco che era partito benissimo e poi si è un pò perso ed un arrembante Bastianini che però non rientra nella sfera dei meritevoli della nuova moto. 

Yamaha, Suzuki, Honda e Aprilia sono avvertite perchè le ultime due gare (facciamo tre) la casa italiana ha veramente dominato, e non a caso Quartararo era più preoccupato che felice a fine corsa. Per Honda il discorso è ancora più complicato visto che senza Marquez riesce ad entrare malapena nella top ten e al momento sulla testa del fuoriclasse spagnolo pende una spada veramente grossa e non è la FireBlade di casa Honda. Anche Aprilia dovrà darsi una sonora svegliata, gli ultimi gran Premi hanno messo addosso una forte ansia a Aleix Espargarò per non parlare di Vinales ancora alla ricerca del giusto feeling. Vedremo se con queste premesse Ducati riuscirà a non vincere ancora o se sarà veramente una passerella annunciata e agognata oramai da troppo tempo.

La Moto2 ci ha regalato l'ultimo Campione del Mondo mancante, quel figlio d'arte che ha chiuso un cerchio di una carriera un pò sfortunata ma che ha trovato nel 2021 la costanza per portare a casa un mondiale ben condotto. Remy Gardner ha controllato l'esuberanza di un talentuoso compagno di squadra Raul Fernadez nato nel vivaio KTM che sta generando dei bei piloti e che quest'anno ha portato anche alla conquista del titolo in Moto3 con Pedro Acosta. 

Anche la Moto3 domenica ha avuto un finale ricco di suspance perchè proprio Acosta si è trovato a lottare curva dopo curva con svariati piloti fino agli ultimi due giri quando ha inanellato di nuovo il duello lasciato in sospeso a Portimao con Denis Foggia che ha pensato bene di "buttarlo" fuori alla seconda curva dell'ultimo giro. A mio avviso ennesimo incidente di gara come lo è stato per Binder a Portimao, ma questa volta è partito lo scusometro anche se in realtà l'italiano l'ha fatta "grossa" e non ho visto nessuno invocare anatemi. Oramai lo sappiamo la cazzata del vicino è sempre la più grossa. 

Concludo salutando anche i tifosi di Valentino Rossi che finalmente si toglieranno dalle scatole (la parola più giusta sarebbe un'altra), dagli spalti, dai social e che ritorneranno a tifare presumo il calcio o simili. Saluto gli appassionati come me che hanno seguito la storia e la carriera del "Dottore" e sicuramente ci ritroveremo l'anno prossimo a scontrarci nel più sano stile motociclistico quello che in fondo ci ha sempre contraddistinto. Oddio l'altro giorno un brivido mi ha percorso la schiena quando in una chat, qualcuno mi ha detto che "Bagnaia è un pilota della VR46 Academy!". Spero che sia stato un ultimo rigurgito del tifo e che non inizino a rovinare anche il buon Pecco!

Ciao a tutti e grazie per avermi seguito fino a qui. Domenica duello al sole in SBKe che vinca il migliore!!!! 

lunedì 8 novembre 2021

Portimao 2, le scomode verità (parte seconda)

Il week end di Portimao ha avuto un sacco di spunti interessanti forse più all'esterno della pista che dentro la gara stessa. La notizia che più ha fatto rumore è stata la defezione di Marc Marquez dopo aver rimediato una gran capocciata in allenamento. C'è stata subito una corsa allo scoop, alla notiziona, non ricordando che già nel lontano 2011 (mi pare) lo stesso Marc rischiò la carriera per un infortunio simile, pertanto, come anche detto dalle parole del dottorcosta, nessun allarmismo solo tante precauzioni visto anche la caratura del personaggio. Nel paddok si è rivisto anche Casey Stoner, non più in video conferenza come a Misano, ma in carne ed ossa e questo ha suscitato in molti piloti la voglia di stringergli la mano e di parlare con lui, in primis i piloti Ducati che a detta di Bagnaia e Miller hanno veramente adottato i suggerimenti del forte pilota australiano. Buffo no? Un pilota poco amato dalla stampa italiana, ritiratosi nove anni fa, si presenta e non fa solo passerella, ma viene richiesto a gran voce come coach per il futuro. Un pò come Jorge Lorenzo che ancor oggi viene preso ad esempio da Quartararo e lo stesso Bagnaia su come si deve far "scorrere" la moto, specialmente la Ducati, tanto è che ieri Pecco ha vinto veramente alla Lorenzo. Cosa significa questo?

Che certa stampa dovrebbe chiudere e lasciare la parola ai veri appassionati non prezzolati, come sta facendo da un pezzo a questa parte Marco Lucchinelli (non più invitato nei salotti buoni). Gara vinta da Bagnaia e Ducati che si porta a casa il titolo costruttori, diventato oramai il premio di consolazione visto che per il mondiale piloti sono ancora distanti. Un bel campanello di allarme è suonato anche in Yamaha che ieri ha visto cadere l'unico pilota in griglia in grado di stare la davanti visto che gli altri non sono pervenuti. Il campione del mondo è caduto nel vano tentativo di recuperare metri nel tratto guidato perche Ducati è forte sia in velocità di punta ma anche all'uscita delle curve. Meglio ha fatto Suzuki con Mir che si è portato a casa un bel secondo posto davanti ad un buon Miller e ad un ottimo Alex Marquez ieri in splendida forma e a suo agio su una pista molto guidata. Altra bella gara di Bastianini che è stato omaggiato anche sulla foto ricordo con i piloti che hanno permesso la vincita del Campionato Costruttori. Sinceramente l'assenza di Marquez si è un pò fatta sentire anche perchè nelle ultime 5 gare è stato il pilota che ha fatto più punti e la curiosità nel vederlo nel toboga di Portimao era tanta. Prossimo round nello stadio di Valencia dove ci sarà già tanto 2022 e non solo nelle prove successive al Gran Premio... Chissà... 

Portimao 2, le scomode verità (prima parte)

Sarà un post diverso dal solito questo, perchè voglio parlare di motociclismo e della Moto3 com'è giusto che si convenga visto che è stato assegnato un titolo mondiale. Sicuramente un bel mondiale in un'annata costellata dalla scomparsa di un ragazzo, Jason Dupasquier, e dal comportamento un pò troppo garibaldino dei piloti in pista che hanno reso le gare molto pericolose, pensando anche all'ultima carambola ad Austin. Acosta e Foggia si sono confrontati in un duello a "distanza" per la straordinaria partenza dello spagnolo e la rimonta dell'italiano in queste ultime gare. Un scontro mai vicino fino a ieri quando entrambi erano in testa alla gara. A mio avviso Foggia ne aveva di più, supportato anche da una moto preparata benissimo dal Team Leopard, l'unica in grado di fare veramente la differenza. Dal canto suo Acosta ha quel qualcosa in più di pilota, basti vedere il modo quando decide di sorpassare. Ed è proprio in questo frangente, all'inizio dell'ultimo giro che il giovane spagnolo ha deciso di rompere gli indugi sorpassando in maniera "cattiva" il rivale italiano per avere pista libera nel tratto a lui favorevole. Purtroppo per Foggia nel varco lasciato aperto ci si sono tuffati Garcia e Binder il quale ha centrato la ruota posteriore dell'Honda numero 7 facendolo finire a terra. Incidente di gara? Nel paddok si è parlato molto di questo episodio e devo dire che sono rimasto stupito (in negativo) dalle reazioni di tanti piloti che hanno invocato super licenze e punizioni esemplari per Binder considerato "recidivo", mentre "paradossalmente" due sono state le dichiarazioni di "assoluzione" quella di Miller e di Rossi.

Romanticamente parlando sia Garcia che Binder potevano lasciare che i due contendenti si scannassero in un ultimo giro da leggenda ma anche loro vengono pagati per correre in special modo per arrivare prima degli altri, quindi appoggio in toto le parole di Miller che una volta tanto è stato un chiaccherone costruttivo. Ai piloti che hanno paura di correre il prossimo anno contro Binder (se mai lo vedranno) dico di cambiare mestiere. Il top ovviamente l'abbiamo raggiunto in telecronaca dove gli autori dei libri La Spallata e il taglio di chicane sono saltati su tutte le furie crocifiggendo Binder dimenticandosi che con altri attori tutto era permesso. Dulcis in fundo anche togliergli il risultato al pilota sudafricano sa di contentino giusto per placare un pò gli animi, ma che dimostra la pochezza di chi deve gestire le regole di un campionato del mondo. 

Bravi dunque Acosta e Foggia che hanno esaltato il gesto sportivo con tanto talento e velocità e fa piacere sapere che Denis rimarrà in Moto3 anche l'anno prossimo sicuramente come uomo da battere. 

Di Acosta ne sentiremo parlare ancora perchè l'approccio alle gare è tipico dei fuoriclasse e i titoli mondiali non si vincono a caso.