lunedì 20 aprile 2015

Quando il gioco si fa duro... Assen SBK, Argentina MotoGp 2015

Ancora un doppio appuntamento domenicale tra SBK e MotoGp e ancora scintille agli antipodi del mondo. In SBK abbiamo assistito alla consacrazione di Rea in uno stato di forma mai avuto prima, grazie anche a quella marcia in più che Kawasaki gli ha permesso a rispetto della Honda. Rea ha concluso due gare magistrali con un predominio che solo l'altro inglese Davies ha tentato di spezzare. Due gare fotocopia che hanno visto anche Van DeMark due volte terzo spinto sempre da un ottimo pubblico olandese. Quarto (2 volte) Haslam che si allontana dalla vetta della classifica. Belle gare come sempre ma con un Rea così rischiamo di divertirci per la lotta del secondo posto.
Anche in Supersport lo spettacolo non è mancato grazie a un bel duello tra Soufoglu, Cluzel e Smith che ha visto l'americano veloce nelle prime fasi di gara per poi lasciare il turco e il francese duellare.Soltanto alla chicane prima del traguardo la disputa si è risolta a favore di Soufoglu anche se personalmente ho ravvisato una scorrettezza abbastanza palese che ha relegato Cluzel in seconda posizione.
E se le scintille olandesi non fossero bastate in Argentina si sono realmente viste, quelle della moto di Marquez a terra dopo un contatto con Rossi. La cronaca della gara ha visto il giovane spagnolo partire subito forte sgranando il gruppo fino ad arrivare ad avere 4,5 secondi proprio da Rossi che decimo su decimo si era portato in seconda posizione. Ed è infatti a fine gara che i due si sono riuniti con Valentino in forma migliore forte anche di un'ottima scelta delle gomme. Dopo una staccata che ha permesso a Rossi di portarsi in testa, Marquez ha subito replicato a centro curva venendo a contatto carena contro carena, per poi uscire appaiato con l'italiano ma con meno accelerazione. A quel punto presa mezza moto di vantaggio Rossi si è spostato sulla destra per preparasi al sinistra successivo e li la gomma posteriore della sua Yamaha è venuta a collisione con l'anteriore della Honda che cadeva rovinosamente sull'asfalto. All'arrivo quindi Rossi su un sempre più convincente Dovizioso e un ritrovato Crutchlow che ha regolato Iannone. Quinto Lorenzo lontano da una forma accettabile per un pilota del suo livello. 
Decisamente Rossi è il pilota più in forma del lotto e questo lo proietta verso un altro anno da protagonista come fu l'anno scorso. Adesso vedremo le capacità del suo diretto rivale Marquez sull'interpretare le gare. Dovizioso e Ducati si stanno confermando gara dopo gara mentre Lorenzo ha la necessità di mettere il suo sigillo se non vuole fare la fine di Sykes.
In Moto2 Zarko conferma la sua crescita, ma è Rins ad essere ancora in testa al campionato e questo la dice lunga sulla classe e intelligenza dello spagnolo. Buona la conferma di Lowes ancora sul podio e finalmente si rivede nella top 5 anche Kallio che ha preceduto un ottimo Morbidelli.
In Moto3 ancora una imperiosa vittoria in solitario di Kent che a metà gara se ne è andato sfoggiando un passo improponibile per il resto del gruppo che come sempre si è dato battaglia fino alla fine. L'ha spuntata Vasquez su Vinales ma in relatà il gruppo è arrivato in un fazzoletto di 1 seconcdo e mezzo. Brutto l'episodio di Fenati su Ajo nelle qualifiche dove l'italiano a preso a calci e pugni il finlandese e giusta la retrocessione in utlima posizione. Il fatto di avere scritto SKY e VR46 sulle carene non da il diritto a episodi di isteria, anche se perpretati da giovani ragazzi.
Prossimo round Jerez dove avremo ulteriori risposte a questo scintillante inizio di campionato.

martedì 14 aprile 2015

British Empire, Aragon SBK e Austin MotoGp (2015)

In 5 gare mondiali (Supersport esclusa) combattute agli antipodi del mondo, l'inno della Regina d'Inghilterra è suonato ben 4 volte e solo nella MotoGp abbiamo riascoltato ancora una volta la marcia reale spagnola. Partiamo dunque dalla terra di Aragona, al round spagnolo della SBK, dove gli inglesi hanno ancora una volta colonizzato il podio. Gara 1 Rea, Davies e Sykes hanno fatto il vuoto dopo essersi studiati a lungo. solo sul finale Davies ha tirato fuori gli artigli in un ultimo giro da vero campione combattendo con un febbricitante ma sempre più ottimo Rea. Sykes si è "accontentato" di un terzo posto davanti alle due Aprilia di Haslam e Torres. Ottima anche la prestazione di Fores che ha sostituito Bayliss sulla Ducati di Giugliano. In Gara 2 lo spilungone della Ducati ha deciso che oggi doveva essere il suo momento e cosi è stato dall'inizio alla fine, portando alla vittoria la rossa a digiuno da troppo tempo. Ottima anche la prerstazione di Rea (secondo) e di Haslam (terzo) che nulla ha potuto contro il connazionale. Brutta botta nel fisico ma anche per il morale di Sykes, disarcionato dalla sua verdona all'ingresso del rettilineo. Adesso Tom ha la metà dei punti del compagno di squadra che pare avviato verso il suo primo mondiale. Da segnalare infine le ottime prestazioni di Badovini al rientro su BMW e sempre di Fores (quinto).
Nel Texas, dove di solito le gole sono aride per il clima, il mondiale ha trovato una temperatura molto autunnale ma per fortuna il giorno della gara la pista era in buone condizioni. Ha aperto le danze la Moto3 con una splendida vittoria di Kent dopo una gara quasi in solitario, su un ottimo Quartararo e il "vecchio" Vasquez, dopo la solita bagarre tra 12 piloti circa. Quarto un ottimo Bastanini che ha sfiorato il podio in volata. Bene anche Locatelli (che ha rischiato grosso sulla scivolata di Olivera) e Fenati.
In Moto2 prima vittoria di Sam Lowes, il coriaceo pilota della SpeedUp che finalmente ha centrato il primo podio e vittoria in una gara che ha visto anche protagonista l'ottimo Zarko e un convincente Rins che si trova anche in testa al campionato. Nella lotta di testa si è visto anche un ottimo Morbidelli che ha dato del filo da torcere ad un non ancora a posto Rabat (quarto comunque alla fine).
Nella MotoGp abbiamo assistito al ritorno di Marquez alla vittoria, sempre alla sua maniera, l'unico a far pattinare la sua Honda nelle curve del circuito di Austin. Dopo un avvio brillante dello "svizzero" Dovizioso Marc ha dettato la sua legge mentre dietro succedeva un pò di tutto. Ad infuocare la battaglia sono stati proprio i protagonisti del Qatar, Dovizioso e Rossi, avvicendandosi al secondo posto, mentre un buon Smith osservava da dietro. Della partita è stato anche Iannone con un Lorenzo leggermente in ritardo sul gruppo. Alla fine Iannone e Smith cedevano il passo, mentre Dovizioso allungava su Rossi che doveva guardarsi dal ritorno di Lorenzo arrivando in fila indiana al traguardo, 3 secondi dietro lo spagnolo.
Alla fine una bella giornata per i colori Ducati, anche con 2 litri in meno, ed una conferma per i due italiani in testa al mondiale. L'Argentina ci darà nuove chiavi di lettura sulle potenzialità Ducati, sulla costanza della Yamaha e sopratutto sul reale stato di forma del binomio Honda-Marquez.
Come sempre peccato per la telecronaca di basso livello a differenza di quella molto più qualificata e sportiva della SBK. 

venerdì 3 aprile 2015

Il rispetto

"Non c'è più rispetto neanche tra di noi" cantava Zucchero qualche tempo fa, ma anche senza scomodare il cantante emiliano basta guardarsi intorno per capire che il rispetto è diventato oramai una forma arcaica di comportamento. Se ci pensiamo bene il rispetto è tutto ciò che lega la nostra società, le nostre azioni quotidiane, i nostri rapporti con gli altri. Se per esempio non avessimo rispetto per la natura (e molti non lo hanno) il nostro mondo (e in parte già lo è) sarebbe una pattumiera. Se non porti rispetto alle cose esse si rompono prima, se non rispetti delle regole vivremmo nell'anarchia e via dicendo. Al pari di tutto questo esiste anche il rispetto per le persone, vero motore della nostra società formata da individui pensanti (quasi). Ma nell'era di internet il rispetto è andato a farsi benedire perchè oggi noi siamo degli individui tuttologi, abbiamo la cognizione totale del mondo che ci circonda. Per farvi un esempio oggi siamo tutti avvocati, tutti dottori e tutti meccanici. Oggi le famiglie non sono più quelle canoniche ma la maggior parte sono "allargate", i tribunali sono pieni di avvocati per discutere i divorzi. E poi ci stupiamo se uno stato come il nostro decide di sostituire i nomi babbo e mamma con genitore 1 e genitore 2. Mancando il rispetto per le persone si creano degli ibridi, si crea il vuoto morale, il vuoto degli ideali. E allora possiamo parlare di evoluzione o involuzione? Fino a poco tempo fa usavamo il VOI verso i nostri padri e i nonni, adesso esiste il "fanculo" che non è propriamente uguale. Nel caotico traffico cittadino alla prima disputa per una manovra errata gli automobilisti diventano come cani nelle gabbie, urlando contro un finestrino chiuso verso un altro finestrino chiuso, quasi si riesce a percepire la bava che scende dalle loro bocche. Il buongiorno, il grazie, l'accortezza di alzarsi per offrire il posto ad un anziano oramai fanno parte dei ricordi. Oggi viaggiamo per strada con la testa sul telefono. Abbiamo 630 "amici" su facebook ma quando ci incontriamo non abbiamo nulla da dirsi. Non abbiamo talmente più rispetto per noi stessi che ci scambiamo con la nostra identità virtuale, il nostro avatar che spesso è rappresentato con fotografie di persone sorridenti quando in realtà siamo tristi e soli. Per carità, do ancora delle chances all'essere umano, perchè credo che ci sia ancora tanta potenzialità per questo parassita che vive su questo pianeta, però vorrei suggerigli di fare un passo indietro e di ripartire da leggere un libro ogni tanto invece che contare i "mi piace" delle foto, di aprire conflittualità per sms, di scrivere un diario sulle proprie sensazioni, di cercare di avere un pò più di rispetto per l'interno di noi stessi e non per l'involucro che ci contiene. Lo stesso rispetto poi da infondere nei nostri figli affinchè siano proprio loro ad alzarsi un domani da una sedia per lasciare il posto ad un vecchio anziano come il loro padre. Ma voi, folli lettori di questo blog, quanto rispetto avete per voi stessi e per gli altri?