domenica 12 dicembre 2021

A tutto il popolo di faccialibro.... Grazie!

Lo scopo sin dall'inizio di faccialibro era un pò questo, oltre all'imbrocco e al gradimento degli studenti, creare delle pagine dove potersi ritrovare tra compagni di scuola, anche dopo la fine della scuola stessa, per poi estenderlo alle amicizie più in generale. La parola usata è social network letteralmente "rete di lavoro" (network) sociale (social) dove la socialità è espressione della nostra vita quotidiana cercando legami nel passato grazie a queste nuove tecnologie. Per me che ho visto "quasi" nascere il mondo dove oggi tutti sono immersi, la rete e i PC sono sempre stati "luoghi" molto amichevoli e vi garantisco, che programmare un gorilla che tira una banana da un lato all'altro dello schermo, ricordandolo oggi ha sempre un suo perchè, ed anche se in questo preciso momento posso ordinare una pizza a casa, ho sempre assorbito la rete e la tecnologia nella eguale misura di come loro hanno assorbito me. Le potenzialità poi sono veramente tante ma il loro scopo primario, oltre all'ovvio strumento lavorativo, è sempre stato la condivisione e la "ludicità", perchè in fondo sui social non possiamo permetterci di affrontare argomenti seri da destino del mondo a meno che non siano denunce gravi dove è giusto che la collettività, intorno a noi, venga messa al corrente. Da qualche anno a questa parte però i social sono diventati un calderone di un pensiero collettivo confuso dove tutti si sentono in grado di scrivere su tutto perchè oramai il World Wide Web è diventato il crogiuolo dove il grande fratello mescola e rimescola le idee di tutti fino a farle diventare verità. Se poi rimangono solo verità personali o ad appannaggio dei gruppi, de facto oramai sono li, in pasto all'opinione di tutti, e tutti ci sentiamo attratti nello scrivere qualcosa e la scriviamo come una verità perchè tanto siamo solo noi, la tastiera, il mouse e il monitor dove il cursore fa apparire le lettere. Poco importa chi c'è di la, tanto avrò sempre l'ultima parola e avrò ragione!!!  E finchè si formano gruppi di tifosi, appassionati per argomenti divertenti, sportivi o altro va tutto bene ma quando si arriva a ragionare di questioni che poi rimangono nelle discussioni per mesi e mesi dove nessuno può avere ragione ecco che non è più divertente, ecco che non è più social ma solo una gran voglia di far valere concetti che nella vita reale non sogneremo mai di affrontare perchè incapaci di affrontarli a meno di non parlarsi addosso come spesso accade! La bellezza di un padre che suona il piano mentre la figlia canta, l'amica che dal Kenia ti invia le foto dei progressi della collettività, l'ennesima pietanza fotografata dall'amica mangiona, tutte cose carine e gradevoli all'apertura delle pagine di faccialibro. Ma quando poi si arrivano a leggere solo commenti relativi a fatti di cronaca o peggio a veri e propri simposi sulla grave situazione che stiamo vivendo dal Marzo 2020, senza averne la benchè minima idea ma perchè solo "tifosi" di una corrente di pensiero beh, lasciatemelo dire, che questo non è più il mio mondo. Farò a meno di essere bombardato anche da persone che ritenevo "avanti" ma che evidentemente hanno trovato rifugio qui e non hanno saputo arginare questo "delirio" di onnipotenza solo perchè, quando siamo al computer, in fondo non esiste un reale contraddittorio.

Mi sono annoiato e quindi ho deciso di sospendere la mia attività del mio diario fino a data da destinarsi, perchè in fondo personalmente vivo lo stesso anche senza facebook, che comunque mi ha dato tante soddisfazioni e mi ha permesso di conoscere un sacco di gente e che sicuramente ri-incontrerò più in qua magari quando il mondo risorgerà. Rimarrò su Instagram e su twitter e alla ripresa del mio sport preferito, magari metterò i link del mio pensiero sulle gare che ho visto avete sempre letto. 

Buona vita a tutti voi, vi auguro un felice Natale e come sempre una migliore fine (ci vuole poco) e un migliore inizio per il prossimo anno (che sia veramente migliore di questi ultimi due).

Voster semper voster Massimiliano Miniati

domenica 21 novembre 2021

Un nuovo Re in SBK

E' finita nel migliore dei modi ma anche nel peggiore. Iniziamo subito dal migliore. Ha vinto il più forte, la miglior accoppiata degli ultimi anni. E si badi, non perchè i sei titoli di Rea sono stati una passeggiata, ma quest''anno la Kawasaki non era al top e contro un avversario come Toprak e Yamaha ha perso. Ha perso la verdona ma non Rea che si è dannato ed è caduto diverse volte come quando correva con la Honda. La ZXR sembrava l'arma definitiva e invece si è rivelata non all'altezza della R1, e poco centrano i giri sottratti. E mentre gli altri anni gli avversari cadevano come birilli, quest'anno il turco non è mai caduto e se non fosse stato per il centro di Gerloff in Olanda e la rottura a Barcellona forse lo avrebbe chiuso prima. Come in MotoGp anche in SBK Ducati si lecca le ferite con una moto superiore ma con una gestione piloti un pò approssimativa ed un Redding non incisivo. Di Toprak Razgatlioglu mi piace tutto anche se ho il cuore "verde" e sono contento per la sua affermazione, ha battuto il numero uno, il Cannibale, Johnny Rea. Lo "strappo" del numero 1 sulla carena a fine gara e l'apposizione del vecchio 65 fa capire che il nord irlandese è già ad affilare le armi per il 2022 e se Kawasaki (e un regolamento meno stupido) gli darà la moto giusta lo spettacolo con Toprak sarà assicurato. Purtroppo però in SBK quest'anno si sono visti solo 3 piloti e la classifica finale è veramente impietosa. Di positivo c'è che Yamaha ha fatto veramente una gran moto dove anche Locatelli e Gerloff si sono espressi ad alti livelli, dove Ducati ha trovato un gran bell'outsider in Bassani a mio avviso più concreto di Rinaldi. Assenti BMW, Honda e Kawasaki non in grado di essere costanti al vertice ma solo con qualche guizzo. Lo so che è una follia ma Toprak lo vedrei bene su una MotoGP ufficiale perchè la fame e il talento del ragazzo è tanta e sarebbe un bel personaggio per il circus.

La SBK è anche finita nel peggiore dei modi. Un Gran Premio in Indonesia di questo periodo lo poteva organizzare solo un folle, lo sanno anche i muri che in questo periodo spirano i monsoni che puntualmente scaricano la pioggia come non mai. Toprak avrebbe vinto comunque ma un bel duello in tutte le sue componenti avrebbe reso questo ultimo round una bellissima giornata come fu per Imola 2002 (per chi c'era). A Scarperia questo fine settimana si stava da 10... 

Grazie ragazzi per averci fatto divertire e per aver dato lustro a questo sport al contrario "dell'altro paddok" (cit) dove si è un pò persa l'anima e in alcuni casi anche un pò la testa. 

martedì 16 novembre 2021

The End, ValenciaGP 2021

Ho aspettato a scrivere il post per non sovrappormi all'ondata orgasmica sull'addio alle corse di Valentino Rossi per non unirmi al coro dei piagnoni, ma per non dire cose già dette e ridette, molte delle quali sannò già di stantio. Quello che penso su Rossi l'ho scritto in un post poco più sotto e non voglio ripetermi limitandomi ad un più semplice: ciao Vale!

Con la gara di domenica si è concluso il mondiale più bello di quello dell'anno passato, più combattuto e più avvincente non vinto però dalla moto più forte del lotto, Ducati, ma paradossalmente vinto dalla moto più "scarsa" guidata però da un ottimo pilota che l'ha saputa interpretare al meglio delle sue possibilità. Dal canto suo Ducati per l'anno prossimo avrà ben 8 moto in griglia per tentare l'assalto al mondiale piloti, con un Bagnaia che nelle ultime due gare ha dimostrato tanto, con prestazioni veramente al top coadiuvato da una moto impossibile da superare adesso anche nel misto stretto com'è il circuito di Valencia (suonare a Suzuki per avere lumi). Non solo Bagnaia ma anche Martin e Miller secondo e terzo domenica, Zarco che era partito benissimo e poi si è un pò perso ed un arrembante Bastianini che però non rientra nella sfera dei meritevoli della nuova moto. 

Yamaha, Suzuki, Honda e Aprilia sono avvertite perchè le ultime due gare (facciamo tre) la casa italiana ha veramente dominato, e non a caso Quartararo era più preoccupato che felice a fine corsa. Per Honda il discorso è ancora più complicato visto che senza Marquez riesce ad entrare malapena nella top ten e al momento sulla testa del fuoriclasse spagnolo pende una spada veramente grossa e non è la FireBlade di casa Honda. Anche Aprilia dovrà darsi una sonora svegliata, gli ultimi gran Premi hanno messo addosso una forte ansia a Aleix Espargarò per non parlare di Vinales ancora alla ricerca del giusto feeling. Vedremo se con queste premesse Ducati riuscirà a non vincere ancora o se sarà veramente una passerella annunciata e agognata oramai da troppo tempo.

La Moto2 ci ha regalato l'ultimo Campione del Mondo mancante, quel figlio d'arte che ha chiuso un cerchio di una carriera un pò sfortunata ma che ha trovato nel 2021 la costanza per portare a casa un mondiale ben condotto. Remy Gardner ha controllato l'esuberanza di un talentuoso compagno di squadra Raul Fernadez nato nel vivaio KTM che sta generando dei bei piloti e che quest'anno ha portato anche alla conquista del titolo in Moto3 con Pedro Acosta. 

Anche la Moto3 domenica ha avuto un finale ricco di suspance perchè proprio Acosta si è trovato a lottare curva dopo curva con svariati piloti fino agli ultimi due giri quando ha inanellato di nuovo il duello lasciato in sospeso a Portimao con Denis Foggia che ha pensato bene di "buttarlo" fuori alla seconda curva dell'ultimo giro. A mio avviso ennesimo incidente di gara come lo è stato per Binder a Portimao, ma questa volta è partito lo scusometro anche se in realtà l'italiano l'ha fatta "grossa" e non ho visto nessuno invocare anatemi. Oramai lo sappiamo la cazzata del vicino è sempre la più grossa. 

Concludo salutando anche i tifosi di Valentino Rossi che finalmente si toglieranno dalle scatole (la parola più giusta sarebbe un'altra), dagli spalti, dai social e che ritorneranno a tifare presumo il calcio o simili. Saluto gli appassionati come me che hanno seguito la storia e la carriera del "Dottore" e sicuramente ci ritroveremo l'anno prossimo a scontrarci nel più sano stile motociclistico quello che in fondo ci ha sempre contraddistinto. Oddio l'altro giorno un brivido mi ha percorso la schiena quando in una chat, qualcuno mi ha detto che "Bagnaia è un pilota della VR46 Academy!". Spero che sia stato un ultimo rigurgito del tifo e che non inizino a rovinare anche il buon Pecco!

Ciao a tutti e grazie per avermi seguito fino a qui. Domenica duello al sole in SBKe che vinca il migliore!!!! 

lunedì 8 novembre 2021

Portimao 2, le scomode verità (parte seconda)

Il week end di Portimao ha avuto un sacco di spunti interessanti forse più all'esterno della pista che dentro la gara stessa. La notizia che più ha fatto rumore è stata la defezione di Marc Marquez dopo aver rimediato una gran capocciata in allenamento. C'è stata subito una corsa allo scoop, alla notiziona, non ricordando che già nel lontano 2011 (mi pare) lo stesso Marc rischiò la carriera per un infortunio simile, pertanto, come anche detto dalle parole del dottorcosta, nessun allarmismo solo tante precauzioni visto anche la caratura del personaggio. Nel paddok si è rivisto anche Casey Stoner, non più in video conferenza come a Misano, ma in carne ed ossa e questo ha suscitato in molti piloti la voglia di stringergli la mano e di parlare con lui, in primis i piloti Ducati che a detta di Bagnaia e Miller hanno veramente adottato i suggerimenti del forte pilota australiano. Buffo no? Un pilota poco amato dalla stampa italiana, ritiratosi nove anni fa, si presenta e non fa solo passerella, ma viene richiesto a gran voce come coach per il futuro. Un pò come Jorge Lorenzo che ancor oggi viene preso ad esempio da Quartararo e lo stesso Bagnaia su come si deve far "scorrere" la moto, specialmente la Ducati, tanto è che ieri Pecco ha vinto veramente alla Lorenzo. Cosa significa questo?

Che certa stampa dovrebbe chiudere e lasciare la parola ai veri appassionati non prezzolati, come sta facendo da un pezzo a questa parte Marco Lucchinelli (non più invitato nei salotti buoni). Gara vinta da Bagnaia e Ducati che si porta a casa il titolo costruttori, diventato oramai il premio di consolazione visto che per il mondiale piloti sono ancora distanti. Un bel campanello di allarme è suonato anche in Yamaha che ieri ha visto cadere l'unico pilota in griglia in grado di stare la davanti visto che gli altri non sono pervenuti. Il campione del mondo è caduto nel vano tentativo di recuperare metri nel tratto guidato perche Ducati è forte sia in velocità di punta ma anche all'uscita delle curve. Meglio ha fatto Suzuki con Mir che si è portato a casa un bel secondo posto davanti ad un buon Miller e ad un ottimo Alex Marquez ieri in splendida forma e a suo agio su una pista molto guidata. Altra bella gara di Bastianini che è stato omaggiato anche sulla foto ricordo con i piloti che hanno permesso la vincita del Campionato Costruttori. Sinceramente l'assenza di Marquez si è un pò fatta sentire anche perchè nelle ultime 5 gare è stato il pilota che ha fatto più punti e la curiosità nel vederlo nel toboga di Portimao era tanta. Prossimo round nello stadio di Valencia dove ci sarà già tanto 2022 e non solo nelle prove successive al Gran Premio... Chissà... 

Portimao 2, le scomode verità (prima parte)

Sarà un post diverso dal solito questo, perchè voglio parlare di motociclismo e della Moto3 com'è giusto che si convenga visto che è stato assegnato un titolo mondiale. Sicuramente un bel mondiale in un'annata costellata dalla scomparsa di un ragazzo, Jason Dupasquier, e dal comportamento un pò troppo garibaldino dei piloti in pista che hanno reso le gare molto pericolose, pensando anche all'ultima carambola ad Austin. Acosta e Foggia si sono confrontati in un duello a "distanza" per la straordinaria partenza dello spagnolo e la rimonta dell'italiano in queste ultime gare. Un scontro mai vicino fino a ieri quando entrambi erano in testa alla gara. A mio avviso Foggia ne aveva di più, supportato anche da una moto preparata benissimo dal Team Leopard, l'unica in grado di fare veramente la differenza. Dal canto suo Acosta ha quel qualcosa in più di pilota, basti vedere il modo quando decide di sorpassare. Ed è proprio in questo frangente, all'inizio dell'ultimo giro che il giovane spagnolo ha deciso di rompere gli indugi sorpassando in maniera "cattiva" il rivale italiano per avere pista libera nel tratto a lui favorevole. Purtroppo per Foggia nel varco lasciato aperto ci si sono tuffati Garcia e Binder il quale ha centrato la ruota posteriore dell'Honda numero 7 facendolo finire a terra. Incidente di gara? Nel paddok si è parlato molto di questo episodio e devo dire che sono rimasto stupito (in negativo) dalle reazioni di tanti piloti che hanno invocato super licenze e punizioni esemplari per Binder considerato "recidivo", mentre "paradossalmente" due sono state le dichiarazioni di "assoluzione" quella di Miller e di Rossi.

Romanticamente parlando sia Garcia che Binder potevano lasciare che i due contendenti si scannassero in un ultimo giro da leggenda ma anche loro vengono pagati per correre in special modo per arrivare prima degli altri, quindi appoggio in toto le parole di Miller che una volta tanto è stato un chiaccherone costruttivo. Ai piloti che hanno paura di correre il prossimo anno contro Binder (se mai lo vedranno) dico di cambiare mestiere. Il top ovviamente l'abbiamo raggiunto in telecronaca dove gli autori dei libri La Spallata e il taglio di chicane sono saltati su tutte le furie crocifiggendo Binder dimenticandosi che con altri attori tutto era permesso. Dulcis in fundo anche togliergli il risultato al pilota sudafricano sa di contentino giusto per placare un pò gli animi, ma che dimostra la pochezza di chi deve gestire le regole di un campionato del mondo. 

Bravi dunque Acosta e Foggia che hanno esaltato il gesto sportivo con tanto talento e velocità e fa piacere sapere che Denis rimarrà in Moto3 anche l'anno prossimo sicuramente come uomo da battere. 

Di Acosta ne sentiremo parlare ancora perchè l'approccio alle gare è tipico dei fuoriclasse e i titoli mondiali non si vincono a caso. 

venerdì 29 ottobre 2021

Il milanese imbruttito, la dura verità

Ebbene si, sono un fan del milanese imbruttito e di Tommaso Pozza che con la sua ironia, girando in lungo e in largo l'Italia, con le sue interviste mette a nudo un forte disagio culturale che si respira in questo piccolo lembo di terra. E' vero che con il girato e in post produzione si scelgono quelli più "ignoranti dentro" però sulle domande di cultura generale, anche semplici, non ci dovrebbe essere una produzione così massiccia come purtroppo in realtà avviene. De facto le interviste del milanese imbruttito sono un pò l'estasi (guardatele per capire) ma anche un tormento reale, uno spaccato di una gioventù che rischia un implosione, un esercito di ignoranti pronti ad essere comandati dai futuri "squali" che ne faranno carne da macello. Se vi capita fatevi un giro sul Tubo e provate anche voi a rispondere alle domande del Pozza. Certo neanche noi a volte potremmo essere reattivi su qualche data o qualche nome o fatto, ma sentire le risposte che danno beh, c'è si da ridere ma sopratutto c'è da piangere. Detto questo vorrei partire dalla mia prima idea del post ovvero come la mela non cade mai lontana dall'albero così anche i nostri politici non "cadono" mai lontano da chi gli vota.

Non so se avete seguito la vicenda del Prosecco, con la Croazia che chiede il riconoscimento di un proprio vino con la denominazione Prosek, discussa da un pò di tempo alla commissione europea. Orbene, per l'italia (con la i minuscola di proposito) a stregua difesa del Prosecco, brand noto oramai in tutto il mondo, c'era (c'è) un certo Dino Giarusso che ha pensato bene di scrivere il suo intervento in italiano sperando nella traduzione simultanea all'interno del parlamento stesso. Purtroppo per lui tale "aiutino" non era previsto, pertanto si sarebbe dovuto un pò arrangiare alla meno peggio, traducendo il suo stesso scritto accennando magari ai punti salienti (sarebbe stato interessante anche leggerlo in italiano), visto che è anche un euro deputato, ben retribuito, pertanto un pò di preparazione ce la dovremmo aspettare. Invece l'intrepido onorevole ha balbettato qualcosa gettando la spugna alla terza parola lasciando il Prosecco in balia del nemico croato. Nemmeno Renzi avrebbe saputo fare di peggio,  il Fonzie de noattri alla meno peggio l'inglese lo parla... alla sua maniera distorta e confusa ma lo parla. Perfino il Conte Mascetti avrebbe messo due parole in qua e in la, in fondo con Prosecco basta la parola! Ecco, ora che mi viene in mente (e pochi di voi la capiranno) a Giarusso gli farei fare la pubblicità della Falqui perchè sarebbe perfetto. 

Allora a Tommaso Pozza e al suo staff consiglierei di andare a fare le interviste in parlamento perchè non credo che saprebbero fare di meglio dei ragazzi in spiaggia o del poco onorevole Giarusso che ancora una volta ci ha fatto fare una figure of shit.

lunedì 25 ottobre 2021

Re Fabio XX, Misano2 2021


 La MotoGP ha un nuovo campione: Re FabioXX il primo della scuola francese (anche se la formazione è spagnola CEV). Un ragazzo un pò bisfrattato, arrivato come il "nuovo" in Moto3, perdendosi poi nella Moto2, catapultato in MotoGP per un'ottima scelta del Team Petronas, poi inserito nelle file tenebrose del Team Yamaha che, per sua fortuna e talento, l'ha interpretata come il suo predecessore Lorenzo ed al quale ha rubato giustamente lo scettro vincendo un titolo che mancava dal 2015. Una vittoria cristallina senza troppi fronzoli e declami vari, ottenuta con impegno e umiltà con l'aiuto di un ottimo capotecnico (Gubellini) e di una squadra (la sua) che non si è lasciata trascinare dalla "negatività" dei vertici Yamaha con le varie lotte intestine e dolori di pancia. Quartararo ha vinto in casa Ducati, la moto forse più in forma dell'lotto, ma anche ieri finita miseramente nella ghiaia con entrambi i piloti. Yamaha vince grazie al suo pilota mentre Ducati perde grazie alla spocchiosità e strafottenza dei suoi vertici, che si palesò al Mugello 2018 quando Domenicali annunciò Petrucci al posto di Lorenzo. Se parafuera fosse rimasto in Ducati sicuramente avrebbe vinto almeno un mondiale in più con la moto di Borgo Panigale. Ma invece eccoci qui a celebrare per il secondo anno consecutivo un mondiale vinto da altri. Buffo il destino vero? E nel giorno della celebrazione di Quartararo (con la bellissima scenografia a bordo pista) Marquez ritorna a far parlare di se in una pista a lui nemica, perlopiù dopo aver pressato l'ottimo Bagnaia fino a condurlo all'errore a cinque giri dal termine. Lui ha detto che ha avuto fortuna perchè nel momento di decidere di accontentarsi il pilota Ducati gli è caduto davanti ma Marc in quel momento era a 8 decimi con un ritmo veloce inanellato fino a li dietro all'italiano. Se tornerà ad essere Marquez (anche modificando il suo stile di guida) ne vedremo delle belle e laurearsi campione del Mondo avendo battuto il Re è decisamente un'altra cosa. Bravo bravissimo Enea Bastianini di nuovo terzo nel giardino di casa dopo essere partito dalle retrovie. Gara ineccepibile di Enea al quale però non basta per avere una moto ufficiale l'anno prossimo perchè evidentemente nella valigia non ci sono abbastanza soldi per una moto ufficiale. Ah la meritocrazia questa sconosciuta!. Si è rivisto Pol Espargarò sul podio (secondo) cosi come abbiamo avuto due Aprilia in top ten con un Vinales che mi è piaciuto molto, ancora in cerca del giusto feeling con la moto di Noale.  A parte i primi due della classifica generale, Quartararo e Bagnaia, il resto della compagine non è che abbia brillato più di tanto a parte qualche inedito exploit, ma chi doveva emergere è quasi sempre rimasto sempre nell'ombra.

La Moto3 ci ha invece regalato una gara interessante che ha ridato vita alla classifica con uno stupendo Foggia che ha fatto una gara veramente bella partendo dalle retrovie per poi mettersi in testa e vincere in quasi solitaria contro un Acosta che anche ieri ha fatto un mezzo miracolo, ma non più brillante come inizio campionato sicuramente "penalizzato" da una non proverbiale messa a punto della sua KTM cosa che invece nel Team Leopard fanno in maniera egregia. 21 punti sono pochi e sono tanti visto che stiamo parlando di Moto3 però Dennis (e Leopard) sapranno vendere cara la pelle.

Se nessuno dormirà sugli allori i prossimo due GP saranno interessanti per diverse variabili ad iniziare dalla MotoGP per poi passare al monomarca Triunph... scusate Moto2 (anche ieri un terno al lotto) e per finire nella sopracitata Moto3. Stay Tuned! 

martedì 5 ottobre 2021

Un buon momento per riflettere

In quest'ultimo anno mezzo, oltre ad una confusione generale e diverse (purtroppo) problematiche emerse, due momenti sono stati significativi degni di nota: il lockdown e l'oscuramento dei social più famosi nella giornata di ieri. La riflessione mi è balenata leggendo un sacco di commenti sui social stessi dove la maggior parte degli utenti ha "quasi" gradito questo blackout delle piattaforme più famose, facebook, Instagram e Whatsapp. Nelle parole lette ho percepito un senso di liberazione dal nemico, un uscita dal Golgota tentacolare che ci imprigiona nei gangli del "a cosa stai pensando" diventato quasi un dovere civico e morale quotidiano, una ricerca spasmodica dei like ma sopratutto rispondere subito alle domande nella messaggistica istantanea. Sono sempre stato un sostenitore della tecnologia e di quest'era digitale ma al contempo ne sono anche un forte detrattore. Oggi non fissiamo più alle 20.00 in Piazza Mazzini ma "ritardo 5 minuti", "mi dispiace ma non ce la faccio", "iniziate a mangiare senza di me" e così via. Oggi se vai da un professionista inizi la frase "ho letto su internet". Forse il Cartesio dei tempi moderni conierebbe questa frase "Posto quindi sono" perchè oggi le nostre vite sono post quotidiani spesso inutili ma che ufficializzano la nostra presenza in rete. Ieri per qualche ora abbiamo capito che anche vivere senza è bello, vivere senza sapere che l'amica di facebook non si sta preparando per la cena, o le immancabili foto del cibo su Instagram, sempre più ossessive da dipendenza da social. E mentre con il lockdown abbiamo scoperto le giratine intorno casa, la spesa dal macellaio e dall'ortolano, luoghi di villeggiatura belli anche se molto vicini, con l'oscuramento dei social abbiamo scoperto in tasca abbiamo anche un telefono. Ieri finalmente abbiamo guidato con due mani, abbiamo camminato a testa alta, abbiamo cercato di essere puntuali agli appuntamenti e perche no fare una telefonata. Cerchiamo di riappropriarci un pò della nostra vita al di fuori della pubblicazione continua di foto o di cosa sto pensando o peggio nell'invio incessante di messaggi anche quando facciamo altre cose. Sembra quasi che non sappiamo gestire le nostre libertà. Se state leggendo questa riflessione è perchè l'avete vista sul link di facebook o twitter però spero lo facciate stasera o domani, magari sul divano in un momento di curiosità digitale pensando: "vediamo che ha scritto quì bischero del Miniati oggi!". Lunga vita e prosperità.

lunedì 4 ottobre 2021

Texas Ranger 93

In effetti ci vorrebbe un Texas Ranger nel motomondiale, visto che non si è capaci di tenere a bada un branco di ragazzini che ogni domenica rischiano di fare danni, in uno degli anni più neri del motociclismo visti recentemente. Indipendentemente dalla recidiva del protagonista, già a Barcellona all'ultima curva abbiamo assistito ad un episodio da squalifica però, per fortuna, non è successo niente. Ieri, forse, qualcuno dall'alto ha dato una mano a Migno, Alcoba e Acosta che sono volati a 200 all'ora e si sono rialzati indenni. E solo dopo varie lamentele a microfoni aperti è arrivata la squalifica a Oncu per due gran premi. Ma come si può concepire una gara di 5 giri in Moto3? Sono già "sprint" le gare lunghe figuriamoci quelle del tutto o niente, per poi magari piangere lo sfortunato ragazzo di turno che nella peggiore delle ipotesi ci rimette la vita. Passiamo ad altro. 

Purtroppo il Ranger che serve corre in MotoGp e nella sua terra mette tutti in riga anche se dolorante con un braccio poco funzionale, una moto che si evolve gara dopo gara, ma con la grinta dei veri campioni anzi campionissimi. Ieri Magic Marc ha fatto vedere di che pasta è ancora fatto, in una pista si "amica" ma talmente piena di buche da innescare scuotimenti non piacevoli specialmente alle braccia. Ieri Marc ha corso alla Marquez rifilando un notevole distacco ad un ottimo Quartararo che ha limitato i danni correndo esclusivamente sul suo avversario più diretto, Bagnaia che ieri è arrivato terzo ma lontano dal francese che sta interpretando questo mondiale nella migliore maniera possibile. Ho trovato un pò patetici i giochi di squadra Ducati, forse Miller ha voluto manifestare la resa in maniera plateale visto che Bagnaia era comunque più veloce. Siamo arrivati a questo cara Ducati? Non si è capita bene neanche la manovra di Martin ma almeno l'ha fatta con malizia (quasi). Chi invece merita una super menzione d'onore è Bastianini autore di una gara intelligente dove ha letto benissimo il duello tra Miller e Mir approfittando poi della loro scaramuccia arrivando sesto. Stranamente Enea non avrà una moto ufficiale l'anno prossimo. Misteri del denaro.

Benino le Suzuki con Rins più avanti del già citato Mir in ombra un pò il resto del gruppo escludendo Dovizioso, comunque a punti e un dolorante Morbidelli.

Si è parlato tanto della pista piena di buche ed in effetti dalle riprese si poteva notare lo scuotimento delle moto in qualche punto. Non credo che in Texas manchino dei soldi per una riasfaltatura, e comunque esiste un associazione piloti che potrebbe imporsi in merito alla sicurezza. E' anche vero che poi alla fine ci si adegua... 

Prossimo round a Misano 2 (il Mugello pareva brutto) dove Quartararo potrà mettere la parola fine a questo mondiale, il primo in salsa marsigliese, comunque vinto da lui e... perso dagli altri.  

Una poltrona per tre, WorldSBK Portimao Ottobre 2021


Indubbiamente mai come quest’anno abbiamo un mondiale SBK dall’esito incerto. Negli anni passati Rea a questo punto (se non prima) ingranava la sesta lasciando agli avversari il profumo del tubo di scarico della sua Kawasaki, ma quest’anno ha trovato un avversario tosto, tostissimo, che si è cucito addosso una moto formando un’accoppiata micidiale. In più se ci mettiamo una netta crisi della verdona (guardare gli altri piloti per credere) ecco che il campionato rimane ancora incerto. Outsider da decifrare Scott Redding sulla moto più in forma del lotto ma non in grado ancora di vincere un campionato. Alla fine mancano ancora 2 round per un totale di 124 punti che non sono pochi. A mio avviso, se Kawasaki non riuscirà a dare un mezzo all’altezza del suo pilota, vedo Ratzgatlioglu quello più in forma per la conquista del titolo anche se ieri Yamaha ha dato la colpa al parafango anteriore per la caduta in gara 2. Sinceramente mi riesce difficile credere che un lembo di carbonio possa aver influito su una caduta come quella peraltro fotocopia della caduta del giorno prima di Rea. Già, perché Rea quest’anno si è steso diverse volte complice un mezzo non a posto (come già detto) ma forte di un grandissimo talento tanto da voler portare comunque e sempre la moto al limite. Personalmente ancora non sono un grande fan del turco (sarà per la poca simpatica con la sua terra), ma è innegabile il suo stile di guida dalla staccata micidiale, la maturità che ha dimostrato in quest’anno, e la flemma durante le interviste, tipica del cazzuto. Sabato poi ha anche inscenato un simpatico siparietto di Rossiniana memoria, molto latino e poco turco, spazzando l’esterno verde di una curva prontamente risporcata la domenica dalla gomme di Rea che, in quanto a cazzutaggione, non è secondo a nessuno.

Bene, anzi benissimo il ritorno di Baz tre volte a podio (che ha un po' confermato che Davies era giunto al capolinea), anche se in gara 2 è stato declassato di una posizione per un contatto con Bautista, però una bella comparsata che forse potrebbe avere qualche seguito? Chissà, oramai i meccanismi della scelta dei piloti sono così strani che a volte si stenta a capirli. Tra il dinamico trio la domenica si è insertio Van Der Mark con una bella vittoria in Superpole race, dove l’olandese ha navigato nel bagnato come se fosse asciutto.

Il fine settimana è stato anche caretterizzato da una “coalizione” Redding – Rea nei confronti di Razgatlioglu reo di una guida arrembante e poco rispettosa. Sinceramente non mi sembra troppo eccessiva, indubbiamente molto al limite, specie l’entrata in curva 12 in Gara1, molto simile a quella che ha portato la sanzione Baz. C’è sempre una linea sottile tra il regolare e non, però queste sono gare e gli “attori” sono piloti che una volta chiusa la visiera si trasformano. Io non avrei penalizzato Baz e appoggio le parole di Rea quando dice “se così il modo di correre, mi adeguo…”.

Detto questo che vinca comunque il migliore nel più sano rispetto lecoubertiano… Certo però pensando ai Dardanelli...

lunedì 27 settembre 2021

Vivere sognando, morire sognando

 Purtroppo siamo di nuovo a parlare, a commentare e a riflettere la morte di un ragazzino quindicenne nel motosport, ambito dove il rischio è di casa e nello stesso tempo custode di forti emozioni, in special modo per chi lo pratica. Ne ho veramente sentite tante in tutti questi anni la maggior parte commenti a sproposito dettati dalla scarsa conoscenza della "materia", dal qualunquismo, dalla retorica, da tutto quello che per loro "non esiste".

Il motorsport è meraviglioso a tutti i livelli, quel misto di follia al confine con l'ignoto, dove dietro ad ogni curva può celarsi il fato, che non conosci ma sai che c'è. I genitori dei nostri ragazzi che avviano un figlio alla disciplina conoscono i rischi, perchè non è una novità che la disgrazia sia dietro l'angolo al pari di quella di un figlio che va a scuola col motorino. Anzi, nelle caotiche città il rischio è molto più elevato ma un incidente stradale fa meno notizia. Perchè? Perchè siamo ipocriti. Non sono i 250 all'ora ad uccidere, non sono le curve a gomito per terra, ma è il destino al pari di un incrocio semaforico o di una precedenza. 

Ultimamente in pista si muore perchè travolti da altri piloti mai per cadute che ti fanno schizzare sull'asfalto a velocità impressionanti, quindi significa che è stato fatto molto in termini di sicurezza. L'ultimo a morire per impatto (se la memoria non mi inganna) è stato Kato a Suzuka nel 2003 sbattendo violentemente contro la cuspide di un guard rail, in circostanze che Honda non credo abbia mai chiarito. Ho sempre in mente due interviste lontane nel tempo l'una dall'altra ma incredibilmente uguali: Pasolini e Simoncelli. Entrambi hanno detto di essere consapevoli della presenza della signora in nero ma non avrebbero mai rinunciato a fare quello che stavano facendo. Simoncelli non si sarebbe mai visto dietro una scrivania (cit) e che guidare una MotoGp vale veramente il prezzo del biglietto.

Lo show deve andare avanti perchè fermarsi è da ipocriti. Su una cosa possiamo lavorare: le regole! 40 partenti nella SSP300 è una follia perchè in fondo al rettilineo c'è sempre una curva e 40 moto sono tante! Moto del tutto simili tra loro dove la differenza la fa qualche decimo al giro non garantiscono uno "sfilacciamento" del gruppo, come accade spesso anche in Moto3. 

Ha fatto bene il circus a non fermarsi perchè Dean Berta Vinales avrebbe fatto lo stesso perchè lui viveva sognando sulla sua moto da corsa con l'obiettivo di progredire fino ad arrivare al top. Un sogno che si è trasformato in tragedia ma non per lui. Sicuramente il suo ultimo pensiero era rivolto all'avversario che aveva davanti che avrebbe sorpassato con un "staccata all'interno" magari anche con una piccola carenata perchè lo scopo delle corse è e resterà sempre uno: essere il più veloce!

Ciao Dean, hai vissuto un sogno e te ne sei andato sognando. Saluta i ragazzi lassù e cercate di proteggere i vostri compagni qui "sulla terra" che ultimamente mi sembra che ne abbiano un gran bisogno!!!

lunedì 20 settembre 2021

SBK il punto a 4 gare (8 manches) al termine

 Mai come quest'anno la leadership del Cannibale Rea è stata messa in discussione, neanche nell'anno di grazia di Bautista su Ducati con le 11 vittorie sin dall'inizio. Quest'anno l'avversario è più tosto, più cattivo, più funambolico, senza alcuna reverenza nei confronti del numero uno indiscusso. Toprak Ragzatioglu (giuro che lo scriverò bene prima o poi) si sta dimostrando veramente all'altezza della situazione padrone di una moto che gli permette di fare quello che vuole e, a mio avviso, superiore tecnicamente alla Kawasaki, anche al netto della mancanza di quei famosi 600 giri. Ieri Rea ha chiuso un intervista con un sibilllino "preferisco non parlare" segno di una consapevolezza di un'inferiorità tecnica evidente che solo il talento del nord irlandese riesce a sopperire. Ma al momento sembra non bastare. Da grande estimatore di Rea mi tolgo il cappello di fronte al turco del quale apprezzo anche l'atteggiamento fuori dalla pista, per non parlare dello stoppie a fine gara 1 di Magny Course. Duello super incandescente quindi, sicuramente fino alla fine, ma che vede Toprak leggermente favorito. E gli altri? La grande sconfitta è sicuramente Ducati, anche se qualche sprazzo Redding lo ha avuto, cosi come Rinaldi ma un pò troppo poco per stare la davanti con i due protagonisti. Anche in questo caso ritengo Ducati altamente performante ma evidentemente poco propensa a soddisfare le esigenze dei suoi piloti. Avevano detto di avere una formazione a 4 punte comprendendo Daviez in Go Eleven e Rabat con Barni, ma non credo alla favola del "siamo tutti uguali". Chi ha sorpreso è il Team Motocorsa con Axel Bassani sempre più la davanti sempre più a suo agio con una moto clienti. Ducati ha scommesso per l'anno prossimo sul ritorno di Bautista ma non credo che possa ripetersi come nel 2019. Che Yamaha sia un ottima moto lo dimostrano anche i risultati di Locatelli oramai fisso nella top five mentre un pò ridimensionato è apparso Gerloff dopo il disastro di Assen. BMW e Honda ancora in alto mare o almeno lontano dai risultati che contano.

Considerando anche Redding la classifica però rimane impietosa se pensiamo che il quarto (Rinaldi) è a 183 punti dalla vetta e a 121 dal terzo segno di una forte "discrepanza" tra le prestazioni degli altri con la vetta della classifica.  

Conferme, ritorni, trasformismi e agonie... MotoGp 2021 Misano

 Senza dubbio in queste ultime settimane di motociclismo la notizia più saliente riguarda le due vittorie consecutive di Bagnaia, la prima ad Aragon contro Marquez e la seconda ieri a Misano contro Quartararo, in una sorta di esame di maturità superato in pieno visto appunto il calibro dei due sfidanti. E' anche vero che Ducati è ad oggi la moto migliore del paddok e solo l'accoppiata micidiale Quartararo - Yamaha riesce ad arginare. Detto questo evitiamo di gridare al miracolo, all'erede, al Messia, perchè per farlo bisogna vincere mondiali e non soltanto gare. Di certo la prossima gara sarà un crocevia per il binomio Ducati - Bagnaia visto che il resto della compagine ducatista ufficiale si è un pò persa nelle retrovie, tranne che il primo guizzo strepitoso di Enea Bastianini ieri, sul circuito di casa, partito decimo e arrivato terzo con il passo dei migliori e giro veloce. Gara da vero leader quella di ieri e probabile risorsa per le gare rimanenti (forse) sempre ammesso che Ducati abbia voglia di mettere più piloti tra Bagnaia e i leader del mondiale. Di queste due gare rimane la conferma di un Marquez in netto miglioramento e di un Aprilia sempre nella top 6 con il bellissimo podio di Aragon frutto di lavoro e totale abnegazione sia della squadra sia del pilota. 

Per il restante della griglia che dire? Yamaha senza Quartararo vale la posizione dei suoi piloti, Suzuki ancora in alto mare con un altalenante Rins e un costante ma non troppo performante Mir. Honda ancora appesa a San Marquez con la speranza che le voci di un suo miglioramento siano vere. 

Poi ci sono rientri illustri quali Morbidelli nel team ufficiale e Dovizioso al suo posto nel quasi defunto team Petronas ma al momento non giudicabili. Interessante invece l'arrivo di Vinales in Aprilia e l'approccio di entrambi per cercare di essere subito competitivi nonostante una moto totalmente diversa dalla Yamaha. Al momento anche loro non giudicabili ma secondo me avremo già qualche riscontro positivo prima della fine campionato.

Per le agonie lascio a voi la scelta tra le quali inserisco anche del giornalismo agonizzante ai limiti del ridicolo, marchettari fino al midollo, quando basterebbe davvero poco per una telecronaca divertente ed imparziale evitando gufate e complimenti a denti stretti.

Stay Tuned!!!!   

lunedì 9 agosto 2021

Il mio pensiero su Valentino Rossi

 


Che Valentino Rossi sia stato un icona del motociclismo moderno da oltre 25 anni a questa parte è un fatto indubbio. Grazie a lui si sono riempiti gli autodromi generando quel mare giallo che da sempre lo ha sostenuto. Chi all’epoca non si è mai appassionato delle sue gag, delle sue gare e duelli con i rivali storici specialmente con gli italici Capirossi e Biaggi, (con quest’ultimo si presero anche “a cazzotti” prima di un podio). Tutte cose indelebili per un appassionato come me che ho sempre tifato al motociclismo e ai suoi eroi (cit). Essendo stato a bordo pista per qualche anno (Mugello) ed avendo conosciuto numerose persone del paddok, potrei elencarvi una serie infinita di aneddoti sui piloti scoprendo a volte anche cose “spiacevoli” ma che non hanno mai intaccato il rispetto per quello che in realtà sono: piloti! Esultai per l’allora vittoria in Sudafrica contro Biaggi, ed ho anche quasi esultato per la “spallata” a Gibernau a Jerez allora definita un episodio di gara. Ma mentre il mito di Rossi cresceva, popolando sempre più tribune, cresceva anche un po' troppo “permessivismo” nei confronti del campione di Tavullia, nonchè una completa genuflessione della stampa di settore, facendolo diventare un Messia intoccabile, al quale venivano concesse un po' troppe libertà a fronte di un grosso ritorno economico (per Dorna). Il crack l’ho sentito nel 2008 a Laguna Seca in quel famoso sorpasso su Stoner al Cavatappi non sanzionato ma esaltato in oltre modo quando in realtà il regolamento recita diversamente. A quel punto una buona parte dell’opinione pubblica ha iniziato a tifare in stile calcistico, con applausi a piloti che cadevano, poster di finti animalisti a Misano, fino ad arrivare ai fantocci impiccati e relative tombe. Mi sarei aspettato una condanna da parte di Rossi, o almeno un distacco e perché no, a riportare la dialettica ai vecchi dibattiti da bar sport. Non lo ha mai fatto perché Rossi è stato campione mondiale in comunicazione e furbizia, peculiarità che lo ha portato ad avere sempre il massimo in fatto di tecnica (meccanici, sponsor, materiale, etc). Da li alla costruzione del fenomeno è stata breve. Ma come tutti gli pseudo fenomeni, e si badi ritengo Rossi un grande campione, arriva al punto che ti scontri con una realtà più grande della tua: Ducati. Li il fenomeno è sparito, volatilizzato, tanto è che neanche Burgess riusci a metterci una pezza. Ducati aveva già il suo fenomeno (vero) ma lo preferì al campione immagine a quello che gli avrebbe portato, quel valore aggiunto che solo Rossi “poteva” portare. La storia poi sappiamo tutti com’è andata e addirittura qualcuno arrivò a dire in diretta tv “moto di merda” (Cereghini in Australia) pur di giustificare un totale fallimento. Purtroppo la corsa di Rossi motociclista si affievolì in un tragico giorno di Ottobre, quando a Sepang fu coinvolto nell’incidente di Marco Simoncelli. Io mi sono sempre chiesto cosa ha pensato in quel momento e umanamente gli sono sempre stato vicino ma è indubbio che qualcosa in lui si ruppe. Paradossalmente ho apprezzato più il Rossi dal 2012 al 2015 perché il suo atteggiamento era cambiato, pur non vincendo, ma sempre cazzuto a combattere nonostante gli anni stessero passando, nonostante la presenza in pista di Marquez e Lorenzo. Ma è sempre in Malesia e sempre a Ottobre che si consuma un altro dramma, per fortuna non luttuoso, ma umano e sportivo. Il vecchio campione sentendosi forse non più vincente (grande errore di valutazione perché era in corsa per il titolo), con un tentativo maldestro e plateale, decide di dare l’ennesima “spallata” all’avversario non tenendo conto di avere di fronte una quasi copia di se stesso con ancora più talento. Quell’anno il mondiale lo vincerà Lorenzo ma ancora una volta il fenomeno della comunicazione attirerà a se i suoi tifosi (e la stampa) facendogli gridare allo scandalo ribattezzato biscotto. Quello è stato veramente il decimo titolo per Rossi, non in sella ad una moto ma sulle pagine dei giornali e della rete. L’ultima vittoria risale ad Assen 2017 (gara bagnata) fino “all’agonia” di questi ultimi anni, vegetando in posizioni poco consone ad un campione come lui, anche se il suo mantra è sempre stato: articolo quinto chi intasca più soldi ha vinto.

Mi dispiace che tu non ti sia ritirato da vincente e comunque ti ringrazio per il tuo contributo al nostro sport. Ringo DJ ha scritto su twitter che avresti potuto migrare in SBK alla ricerca del decimo titolo e sono perfettamente d’accordo con lui. Ma tu da vecchia volpe non sbagli di certo due volte: andare in SBK oggi significa combattere contro Rea, Ratzgatioglu (prima o poi lo scriverò bene) e gli altri. Meglio evitare figure barbine. 

Ciao Vale grazie di tutto, ma sopratutto ciao a voi popolo giallo che smetterete finalmente di essere beceri e ignoranti, che siete diventati intenditori di moto dall’oggi al domani guidando uno scooter con la borsa della spesa tra le gambe. Tornerete negli stadi dove i calciatori si accasciano a terra come nelle migliori sceneggiate e lascerete gli spalti agli appassionati di moto, che hanno amato e ultimamente anche criticato Valentino Rossi, perché comunque è un pilota, che fa parte di quel bellissimo mondo che è il motorsport.

lunedì 12 luglio 2021

Genere umano ma quale genere?

 E fuori da ogni dubbio che il genere umano oggi sia completamente alla deriva. Non solo l'odierna situazione "sanitaria" e tutti i suoi derivati, ma è sempre più chiaro l'intento di rasare, piallare, appiattire tutto ciò che la cultura nei millenni ha prodotto, e che ci ha reso "diversi" da tutti gli altri animali del pianeta.

Mi vengono in mente le immagini dei talebani che distruggono la loro storia millenaria dettati da una religione totalitaria atta a cancellare il loro magnifico passato per far valere il loro tristissimo presente. Ma non era nulla di fronte alle follie odierne che non distruggono monumenti o libri, ma vogliono distruggere l'essere umano in quanto tale, nella sua forma più elementare ovvero nella sua naturale forma; maschio o femmina.

Noi nasciamo morfologicamente come maschi o come femmine, con gli organi sessuali ben definiti, caratteristica che ci porteremo dietro per tutta la vita. Ma alcuni idioti pensano che questo non sia giusto e che l'istruzione debba volgere a trattare i bambini ed i futuri ragazzi come entità senza una precisa collocazione sessuale, ma non per un gusto, ma perchè tu un domani possa decidere cosa essere. Quindi una bambina con una passerina e un bambino col pisellino non possono essere trattati tali perchè un domani potrebbero avere delle turbe o peggio ancora non sapere quale possa essere il loro futuro orientamento sessuale. Quindi un domani una bambina nata Francesca avrà la possibilità, in maniera naturale, di sentirsi Mario e forse di ritornare Francesca perchè magari all'epoca di decidere qualcuno supponente e stupido ha deciso per lui/lei. Il "genere" non lo potrai mai modificare. Poi se nel corso della vita una persona manifesta gusti, tendenze, modi di fare e di essere ragionando di zucca propria quello fa parte dell'umano libero arbitrio. Ma obbligare ad accogliere i figli maschi e femmine come potenziali ibridi di un futuro lontano mi sembra una barbarie nei confronti di chi ancora deve sviluppare una propria personalità e un proprio gusto. Certo se penso che tanti genitori vestono i propri figli dei colori della squadra del cuore perchè altrimenti potrebbero tifare per altre, tutto questo alla fine mi sembra normale in questa umanità marcia e scorretta nei confronti delle nuove generazioni che già fanno una fatica immensa nel capire dove sono e dove stanno andando. Ma la società di oggi impone il rispetto nei grandi eventi mediatici, come una partita di calcio, per poi venire disattese tutti i buoni propositi appena al di fuori dello stadio. Un politicamente corretto che rende tutto molto mieloso ma di fatto ci separa ancora di più l'uni con gli altri perchè il diritto è come la libertà: la mia libertà finisce dove inizia la tua e viceversa. La strada della mia vita è in discesa ed al momento ai miei figli ho insegnato i veri valori della vita ad essere buoni ma non buonisti, ad essere pacifici ma non pacifisti senza però porre l'altra guancia. Forse il nuovo ordine mondiale vorrà proprio questo un gruppo di oligarchi alla guida di un esercito di zombi, manipolabili in ogni direzione, senza più una bussola che punta verso il  nord, ma in tutte le direzioni, tranne che in quella giusta. 

lunedì 5 luglio 2021

Mamma li turchi!!! SBK Doningthon 2021

Il Re è caduto viva il Re!!! In effetti, se Rea ieri non fosse caduto, il mondiale avrebbe preso una direzione diversa, non tanto per il punteggio della classifica ma per l'infinita voglia del Cannibale di distruggere gli avversari. Infatti in gara 1 Ratzatioglu (non verificherò più come si scrive) con una gara magistrale aveva piegato il n 1 relegandolo ad un'amara seconda piazza tra i prati inglesi di casa sua. Rifattosi alla sua maniera nella Superpole Race, per Johnny la pratica gara 2 sembrava quasi una formalità in condizioni normali. Invece ha trovato un ragazzo tosto, funambolico, capace di leggere la gara tanto da "indurre" alla caduta il pilota della Kawasaki. Una rarissima caduta del campione, su micro asperità dell'asfalto, ma che di fatto hanno dimostrato che i due non stavano scherzando e Toprak l'ha saputa gestire nel migliore dei modi. Assen sarà un crocevia importante per capire se per Rea è stata solo una battuta di arresto o se Ratzatioglu rappresenta realmente il rivale numero uno per la corsa al titolo oltre ad aver già dimostrato di essere un numero uno. 

E così mentre si delineano i tratti di questo campionato oramai "a due" per il resto della compagine opterei per voti molto bassi o alla meglio rimandati a Settembre. In primis (come in MotoGp) Ducati ancora brancolante nel buio con Redding colorito nell'atteggiamento ma poco concreto e Rinaldi molto altalenante, un pò poco per un team come quello. Davies poteva essere l'alternativa ma in realtà non è neanche l'ombra di se stesso mentre Rabat sembra non decollare (se mai lo farà). Si salva Bassani privatissimo che sta crescendo gara dopo gara arrivando sempre più in posizioni interessanti. BMW e Honda vanno di pari passo con prestazioni opache miste a qualche guizzo ma sinceramente un pò troppo poco per la caratura delle marche. Bene invece Gerloff istrionico nella guida e sempre più maturo in gara, altalenandosi con la MotoGp che lo sta facendo maturare rendendolo un valido outsider per le prossime gare.Tra i positivi annovererei anche Locatelli e Mahias al debutto quest'anno in SBK.

Una nota a margine spetta alle voci dei possibili travasi tra SBK e MotoGP in special modo di Gerloff e Razgatlioglu  per sopperire alle "lacune" di alcuni o la ricerca di nuovi talenti. Una soluzione potrebbe essere qualche wild card anche nella direzione opposta da "campionato A a campionato B" (cit) magari per finire la carriera in maniera più dignitosa. Ma questo è solo fanta mercato.

Ci vediamo ad Assen!!!!!


lunedì 21 giugno 2021

Le lacrime del guerriero, GermanGP 2021

 


Voce rotta, occhi che si bagnano, difficoltà a parlare, sguardo al cielo durante l'inno spagnolo. Anche l'uomo d'acciaio ha un cuore che pulsa, e non solo per i gesti atletici ma in questo caso per aver visto la fine del tunnel (quasi) che lo ha sottratto alla sua natura di combattente e vincitore. Ieri Marc Marquez è tornato a far parlare di se nel migliore dei modi possibili, vincendo, alla sua maniera, stroncando la resistenza di un avversario "sano" e più giovane, quel Miguel Oliveira che sta crescendo di gara in gara. La risposta alle cadute dei tre GP precedenti è questa: cado quindi sono. La forma non è ancora al top ma qualcuno bisogna che inizi a farsi qualche domanda. In primis Ducati con la super moto ma evidentemente poco appoggiata dai suoi alfieri con Bagnaia quinto (partito dalle retrovie). Yamaha salva solo grazie all'ottimo Quartararo, ieri terzo, e molto più consapevole del suo ottimo momento di forma, ma con il resto del plotone relegato a fondo classifica. Suzuki completamente da decifrare. Honda che vale quanto il suo secondo pilota. Si salvano KTM ufficiale (Tech3 da dimenticare) e Aprilia che ha annusato i vertici come non mai. Sicuramente Marc non sarà da mondiale e domenica prossima avremo un quadro più completo sulla sua condizione fisica, ma il ritorno alla vittoria nel suo regno la dice lunga sulla sua voglia di vincere. Bravo Marc, anche io ho avuto le lacrime agli occhi perchè so quanto sia difficile cadere e rialzarsi e ti ringrazio del tuo gesto atletico e che sia fonte di ispirazione per tanti ragazzi che fanno questo sport.

Sulla Moto2 c'è ben poco da dire: il Team Ajo dopo tre giri ha dato 3 secondi a tutti su di una pista corta. Fernandez è caduto ma era dietro il suo compagno di squadra ed essendo un rookie l'errore ci sta. Ha ragione Pasini quando dice che il livello si è abbassato perchè non si era mai visto tanto predominio. L'unico in grado di stare la davanti, Sam Lowes, dopo un inizio di campionato folgorante si è un pò perso. Un pò poco per uno che doveva combattere per il campionato. Gli italiani? Bezzecchi e DiGiannantonio portano a casa un terzo e quarto posto, ma contro Gardner ci vuole qualcosa in più.

In Moto3 pare che la strigliata della Direzione Gara abbia sortito i suoi effetti almeno la gara non è stata costellata di strategie varie ma solo gass. E chi oggi ne ha di più? Acosta che anche ieri si è permesso il lusso di vincere alla sua maniera. Credo che ci sia poco da dire su questo ragazzo se non tenerlo d'occhio perche come sempre il buondì si vede dal mattino. Un buondì che non vedo tra gli italiani incapaci di esprimere o trovare talenti come nel CEV ma solo affidandosi alle scelte di un ristretto numero di persone. Ma così oggi va l'Italia. La fortuna vuole che l'appassionato vero non "tifi" per una bandiera ma per un pilota che gli susciti un qualcosa dentro... ma qui siamo troppo sul romantico!!!

Quindi domenica prossima Assen nell'ex università ora semplice triennale (dopo le modifiche). 

lunedì 7 giugno 2021

Miguel son sempre mi!!! CatalanGP 2021

Alla fine buttiamola sul ridere e omaggiamo Miguel Oliveira autore di una bella vittoria da vero campione su di una ritrovata KTM (ottavo Binder). Il portoghese non si è lasciato incantare da uno stratosferico Quartararo che sembrava destinato all'ennesima vittoria, ma ha letto bene la gara del suo avversario complice anche una media all'anteriore che è calata sul finale più la sventura della tuta. Dietro l'odontotecnico volante un ottimo Zarco capace di "accontentarsi" di un secondo posto che lo riporta a -14 dalla vetta. Si perchè la gara dell'altro francese, Quartararo, è stata costellata di due errori, un lungo alla curva uno e l'apertura della tuta in pelle sul petto contravvenendo al regolamento che parla chiaro di come l'abbigliamento in gara deve essere integro in ogni sua parte. Alla fine Fabio se l'è cavata con sei secondi di penalità (3+3) ma sinceramente le regole sono scritte in maniera diversa, anche se il gesto a "petto nudo" ha rievocato qualche romanticheria del passato. Speriamo che ciò non mini la sua ottima forma dimostrata fino a qui. Compitino portato a casa anche da Miller (terzo) un pò poco per una Ducati ufficiale che farebbe meglio a supportare Zarco  se vorrà portare a casa questo titolo, perchè anche Bagnaia (settimo) si è un pò perso nelle retrovie. Si salva Mir (quarto) e si rivede Vinales (quinto) ma entrambi alla ricerca di un'identità specialmente lo spagnolo della Suzuki che ha lamentato già qualche mal di pancia di troppo.

Male, malissimo Honda con entrambi i piloti Repsol a terra mentre Cecchinello porta a casa qualche punticino ma un pò poco per un marchio come Honda. E qui risuonano profetiche le parole di Lorenzo, ma anche di Biaggi all'epoca e forse con l'ennesima caduta qualcosa si è incrinato anche nel rapporto con Marquez ma che al momento sembra ancora stimolato nel tornare ad essere grandi.

Bruttissima la Moto3 oramai diventato un Far West dove purtroppo vige troppa anarchia e poca "velocità". Indipendentemente che le gare sono belle se combattute, non può un pilota all'ultima curva prima dell'ultimo giro, levare gas, alzare la testa e fare melina con 15 piloti. La strategia va bene ma in una gara di velocità si da gas. Punto. Raggruppare 15 piloti che corrono alla meno si rischia, com'è poi successo a fine gara con l'incidente che ha visto protagonisti tre piloti per fortuna tutti illesi. Vorrei poter dire qualcosa sulla gara ma le immagini di Dupasquier sono ancora nella mia mente e certi comportamenti non minimizzano tali tragedie. I ragazzini a volte vanno anche sgridati e i piloti non fanno eccezione. 

Prossimo round nel toboga del Sachsering cosi vedremo se la notte ha portato consiglio.

domenica 30 maggio 2021

Sotto il segno di Jason, Mugello 2021

 

Sulla tragedia del diciannovenne Jason Dupasquier ne leggerete tante e non è questa la sede per parlarne. Lo saluto come i parà salutano i commilitoni: Cieli blu ragazzo e saluta tutti gli altri e grazie per le emozioni che ci date ogni weekend di gara. 

Fine settimana esplosivo al Mugello dove ancora una volta i vincitori e i vinti non sono quelli annunciati e strombazzati in pompa magna. Ha vinto Quartararo al netto di una gara stratosferica a dispetto di ogni pronostico, andandosene via in solitaria pur essendo inseguito dagli F104 di Borgo Panigale Ancora una volta in casa Ducati masticano amaro perchè l'occasione poteva essere veramente ghiotta. Ci mette una pezza il buon Zarco (tamponato al via da Bastianini) quarto all'arrivo mentre Miller porta a casa un sesto posto equiparabile a un sei meno in pagella.. Male Bagnania a terra, caduto in appoggio all'Arrabbiata 2. Male anche Rins al terzo zero consecutivo mentre Mir si porta a casa un buon terzo posto. Ritrovate finalmente le KTM con Olivera secondo e quinto Binder, rinvigorite dal nuovo telaio. Menzione d'onore per Espargaro (Aprilia) settima vicina ai primi. Tutti gli altri bocciati compreso Marquez caduto al secondo giro. Yamaha ha trovato in Quartararo il suo pilota di punta, e se non fa errori (Yamaha) forse quest'anno riuscirà a riportare in casa il titolo mancante oramai da 6 anni. 

La Moto2 diventa sempre più una questione interna al team Ajo con due piloti fortissimi avversari solo di se stessi in quanto Lowes è andato per campi per la terza volta consecutiva. Vince Gardner su un sempre più sorprendente Fernandez relegando Bezzecchi ad un opaco terzo posto a 8 secondi dalla vetta. Rimanendo sul fronte italiano un plauso va ad Arbolino sempre più maturo anche se poi sul finale si è un pò perso. 

Un super Foggia con una super Honda regala al Team Leopard la prima vittoria al Mugello dopo una gara accorta e studiata di fronte ad un nugolo di avversari pronti a sverniciarti sul rettilineo. Con lui sul podio Masia e Rodrigo ma potevano essere anche altri perchè in 10 sono arrivati in un secondo!! Bravi comunque i ragazzi della Moto3 che hanno omaggiato il loro compagno.

Si doveva correre, non si doveva... Il motosport è anche questo e tutti sappiamo che il fato, il destino, la casualità è dietro l'angolo. Fermarsi sarebbe stato incoerente e forse la frase più bella l'ha detta proprio Quartararo: "ogni volta che passavo per l'Arrabbiata 2 pensavo a Jason". Questo è il vero omaggio di un pilota ad un altro pilota.

Nota a margine sul regolamento e sul pizzicare le zone verdi: bravo Guidotti (Pramac) che è andato in direzione gara per capire senza reclamare alcuna penalità nei confronti degli avversari. Perchè allora a Roberts gli è stata inflitta la penalità? Non credo che questo sport abbia bisogno di cotanta burocrazia altrimenti le gare si trasformano in riunioni di signorine . Bene le regole ma sarebbe bene anche interpretarle un minimo.

Prossima gara Barcellona, simil Mugello e vediamo chi avrà ancora fame di vincere.


martedì 25 maggio 2021

Prigioniero del passato (parte seconda)

 Ho già scritto un post simile in passato, ma stasera sono ricaduto nella stessa spirale, una sorta di Golgota dove il tempo è la pena. Recentemente sto guardando vecchi film, dai classici dal 60' fino ai nostri cinepanettone, sottovalutati all'epoca ma oggi testimonial di un tempo che non c'è più. C'è un detto bellissimo che dovrei seguire ogni giorno ma non ci riesco: Il passato è storia il futuro è un mistero, e l'oggi è un dono, per questo si chiama presente. Una volta forse il presente era un dono ma oggi che cosa è? Sembra un mondo perfetto, con tutte le soluzioni a portata di mano, ma in realtà che cosa siamo? Una volta sfogliavi un libro o dovevi affidarti alla tua memoria per una citazione. Oggi siamo tutti filosofi e omniscienti perchè siamo connessi, ma con cosa? Siamo connessi con tutto ma non con noi stessi tanto da aver posteggiato il cervello nel retro di un microcip. Vedere oggi le immagini di un film degli anni 80 è come vedere un mondo che sembra mai esistito perchè chi non lo ha vissuto non può capire. Lo so e' vero io per primo sto usando questo strumento per comunicare, ma non vengo "usato" ma cerco di usare questa tecnologia per trasmettere un messaggio. Quale esso sia non lo ancora ben capito ma i molti di voi che lo leggeranno capiranno. Meglio prima meglio ora... quesiti inutili forse... I giovani di oggi hanno una loro visione ma priva di un dato fondamentale: l'esperienza. Forse i più lungimiranti saliranno nelle posizioni che contano mentre il resto vivrà in una schiavitù dorata dove un esperienza virtuale varrà più di una passeggiata nel bosco. E allora ben vengano i film dove l'andare al mare non era così scontato ma solo il frutto di una pianificazione. Una volta ti ritrovavi alle 20.00 perchè avevi fissato il giorno prima senza quella miriade di messaggi del tipo "ritardo 5 minuti". Andavi al night club e utilizzavi il telefono a gettoni parlando più forte (cit) perchè il rumore del piano bar sovrastava la tua voce. Oggi fai "l'aperitivo" dove un orda di barbari a digiuno da tre giorni si riempiono i piatti perchè comunque tutto costa 15 euro e lo chiami apericena. I nostri figli non vedranno mai questi film ma se vi capita spiegategli che cosa sia il passato, fategli degli esempi, cercate di portarli verso la cultura del "vintage" perchè al momento non vedo grandi passi in avanti. Bello il progresso ma non è tutto oro quel che luccica. Grazie a te lettore per essere capitato nella mia pagina e per aver letto questo mio post e spero che tu possa "riflettere" e condividere il pensiero di un folle imprigionato in una bottiglia, come il genio Jeannie. A tutti gli altri suggerisco di stare in guardia perchè progresso e regresso suonano quasi allo stesso modo ma il significato è diametralmente opposto. Lunga vita e prosperità o che la forza sia con te... se sai cosa voglio dire... 

domenica 16 maggio 2021

Tempo incerto a Le Mans!!! FrenchGP 2021

 Tempo incerto a Le Mans cosi come i risultati ma con tante piacevoli conferme e qualche rimandato. Partiamo dalla MotoGP che ha visto ancora una volta Miller sul gradino più alto del podio dopo Jerez. Al momento l'australiano, dopo la "sveglia" di Lorenzo, si è dimostrato affidabile e vincente e il Mugello e Barcellona dovrebbero farlo volare in classifica dando ragione così a Ducati che ha sempre creduto in lui (io no). Zarco si è ripreso la posizione del maratoneta ed ha fatto di tutto per tornare ai vertici della classifica con un'ottima gara. Quartararo di più non poteva fare e la sua gioia a fine gara ne è stata la dimostrazione. Bene anche Bagnaia quarto, che ha raccolto il massimo da un fine settimana non proprio felice per lui. Si rivede Petrucci, vincitore l'anno scorso, e oggi buon quinto. E gli altri? Suzuki da dimenticare con entrambi i piloti a terra. Aprilia rotte entrambe. Vinales nell'anonimato del decimo posto. Su tutti l'ombra di Marquez che oggi ha assaggiato la leadership della gara, è caduto, si è rialzato ed è tornato (quasi) agli antichi fasti prima di ricadere di nuovo. Chi vorrà vincere il mondiale dovrà buttare via poco perchè la classifica ancora non è troppo lunga e Marc non è uno che si accontenta. Peccato che nessuno a metà gara abbia osato le slick perchè potevamo vederne delle belle.

La Moto2 ci ha regalato la vittoria di Fernandez imperiosa, matura, fredda, senza repliche, usando la testa come lui stesso aveva consigliato dal box all'amico Acosta nella gara precedente. Secondo Gardner nettamente migliorato nella gestione gara. Bezzecchi si porta a casa un terzo posto che vale oro, ma dovrà fare qualcosa in più se vorrà rimanere in alto nella classifica. Bene anche Arbolino quarto che ha riassaggiato le posizioni che contano. Malissimo Lowes caduto ancora una volta adesso a -23 dalla vetta.

La Moto3 ci ha regalato un podio inusuale con la prima vittora della GasGas (KTM) di Garcia seguito da un Salac anche lui al primo podio insieme a Riccardo Rossi. Forse il click necessario a questi ragazzi per stare la davanti? Vedremo. Ancora una volta Acosta stupisce non per la posizione, ottavo, ma per una condotta di gara magistrale che lo ha visto anche cadere per poi rimontare con una lucidità che in pochi hanno. Bene McPhee finalmente al traguardo. Malino Migno, Fenati che potevano cogliere una buona occasione per accorciare nel mondiale.

Direzione gara bruttina con una penalizzazione dubbia su DiGiannantonio e Quartararo per due "infrazioni" che dovevano essere interpretate meglio a mio modesto parere. Con questo atteggiamento proibizionistico si va verso una "sterilizzazione" della gare che francamente il motociclismo non ne aveva bisogno. Vanno bene le regole, vanno bene le sanzioni e mi può piacere anche il long lap penalty, ma non tutti i comportamenti possono essere codificati alla lettera.

Prossimo round nel tempio del Mugello dove Ducati si appresterà a fare incetta di posizioni che contano a meno che... Stay Tuned!!!!

mercoledì 5 maggio 2021

Non toccateci le favole e la nostra cultura!!!

 In questo mondo sempre più distorto e irrazionale non stupisce il fatto che i nuovi "padroni" o i nuovi intellettuali che dettano le regole, vogliano riscrivere la nostra cultura per assoggettarla ad un mondo più politicamente corretto. Ma il mondo non sarà mai politicamente corretto perchè manca un origine, un punto di partenza. Ma se nella vita reale si stanno permettendo orrori come chiamare i nostri genitori, genitore 1 e genitore 2, tirare su un figlio o una figlia senza spiegargli cosa è, se maschio o femmina, andare a modificare le radici della nostra cultura mi sembra ancora più eccessivo. La polemica scoppiata in questi giorni è sul bacio del Principe Azzurro a Biancaneve reo di non sapere se la poverina, addormentata, fosse consenziente, in una sorta di "stupro" che mette in discussione il bacio del vero amore. I protagonisti sono quelli della Cancel Culture una manica di idioti, barbari e ignoranti che stanno rivisitando la storia con la complicità di chi gli da voce tanto da trovare adepti in tutto il mondo per avere visibilità e per accendere i dibattiti. Si perchè Biancaneve è solo l'apice di questo nuovo trend di sgretolare il passato per renderlo più attuale tanto è che anche tanti altri personaggi sono stati coinvolti come Superman nero ad esempio, Lupin, anche se in realtà il titolo è un pò fuorviante. Quindi Capitan Uncino è un diversamente abile bullizzato da Petr Pan? Salveremo il Lupo cattivo mentre Cappuccetto Rosso non è altro che una ragazzina viziata e anche un pò fascista? Vogliamo vestire la Venere del Botticelli? Il Davide di Michelangelo è un offesa ai diversamente dotati? Monnalisa deve rivelare la sua sessualità? Il Perseo con la testa di Medusa è un istigazione al femminicidio? Vogliono mettere in discussione tutti i classici letterari per appiattire il mondo, per distruggerci gli ideali e i valori cosa che già sta succedendo alla Howard University di Washington che considera tali studi "suprematisti". E' già successo a Firenze con la scultura della merda in Piazza Signoria, collocata a sommo studio in mezzo alla piazza, a significare che quella piazza e tutta la storia non sono altro che escrementi da dimenticare. Ma è la cultura e la bellezza che salveranno ancora una volta il mondo da questi barbari del nuovo millennio. Chi lo farà? Non certo l'Europa sempre più prona ad un America che di storia non ne ha tanta e che adesso vorrebbe cancellare anche la nostra. Forse lo faranno i Russi e tutti gli asiatici, come dice Pietrangelo Buttafuoco, a salvare e tramandare quello che il Nuovo Ordine vuole distruggere. Mantenere i popoli sotto un certo grado di istruzione serve poi per dominarli, ma se studiassero un pò di più la storia capirebbero che ogni civiltà è poi nata e risorta. Non ti preoccupare Biancaneve il tuo principe continuerà sempre a baciarti perchè è con l'amore di quel bacio che ti risveglierai cosa che non accadrà ai tuoi pseudo difensori che marciranno nell'inferno di una vita mediocre e vuota.

domenica 2 maggio 2021

Terra di confine, Jerez 2021

 


Vorrei iniziare dalle lacrime di Jack Miller fresco vincitore del GP di Spagna a Jerez. Su queste pagine sono sempre stato il primo ad attaccarlo e a non ritenerlo l’uomo giusto per Ducati. Al netto della sua impresa la mia idea rimane la stessa ma visto che per tutto il week end ha dato gas e chiaccherato poco, cosa che Lorenzo gli aveva consigliato di fare, il mio plauso va a lui e alla sua splendida gara, perché comunque nel motociclismo ci deve essere sempre rispetto indipendentemente delle simpatie o antipatie che ognuno può avere. Ottima anche la prestazione di Bagnaia forse ancora più incisiva del solito, in una pista ostica alle Ducati, che non vinceva dal lontano 2006 con Capirossi. Ma nell’era del virus i campionati non sono più come una volta e così finisce che il super favorito Quartararo dopo aver dominato in lungo e in largo tutte le prove, a metà gara cali vistosamente per un problema fisico, cosi come uno con una moto “vecchia” e meno prestante (delle Ducati), Morbidelli, riesca a mettere in riga le ufficiali arrivando terzo ad un soffio dai primi. Ben venga allora il sesto posto di Espargarò su Aprilia ed il nono posto di Marquez a 10 secondi dal primo. Se guardiamo bene l’ultimo, Rins ventesimo anche caduto, è arrivato a 38 secondi dalla vetta in una classifica stranamente corta. Sicuramente gare più emozionanti ma l’impressione è che ancora manchi qualcosa a questo nuovo strano mondiale.

Ottima invece la Moto2 che ci regala la vittoria di DiGiannantonio autore di una gara imperiosa dall’inizio alla fine dove nulla hanno potuto Bezzecchi bravissimo secondo e un ragioniere Lowes terzo. Il tutto sotto gli occhi del figlio di Fausto Gresini presente nel paddok e di questo ce ne auguriamo che sia di buon auspicio per tutto il Team.

In Moto3 prosegue la cavalcata vincente di Acosta ora leader del mondiale con 2 GP di vantaggio sugli inseguitori. Anche oggi il rookie non ha lasciato niente al caso ed ha vinto davanti ad uno strepitoso Fenati (finalmente!) e Alcoba anche lui del Team Gresini. Di questo Acosta ne sentiremo parlare ancora perché il talento non è una cosa che passa inosservata peccato però che a generarlo siano sempre gli spagnoli…

Prossimo round a Le Mans con diversi piloti in cerca di autore e con diverse moto in cerca di piloti. Vedremo. Stay Tuned!

lunedì 19 aprile 2021

Il ritorno del Re e i nuovi principi, MotoGP Portogallo 2021


Tre spagnoli e un francese, questo è un pò il riassunto del week end motociclistico in Portogallo che ci ha regalato il ritorno di Re Marquez e la nascita di due talenti che faranno parlare di se: Acosta e Fernandez. E' innegabile che vedere guidare Acosta ci riporta alla mente un giovane Marquez, stesso stampo, stessa cattiveria, stessa lucidità. Non era facile ieri contro un Foggia ispiratissimo supportato da una super moto ma lui ha aspettato l'ultimo giro per dare la zampata vincente dopo averci provato varie volte in gara. Foggia si è "accontentato" di un ottimo secondo posto seguito da un buon Migno. A parte Fenati nei primi 10 la storia degli italiani finisce qui ma su questo torneremo in seguito. 

Tutti ieri attendevano il ritorno di Marquez e lo spagnolo non ha deluso arrivando settimo a 13 secondi dal vincitore. Una prova di classe e maturità che ci ha mostrato un cannibale ieri ragioniere, mettendosi dietro il gruppo dei primi per controllare il suo stato di forma ed iniziando il suo recupero. Poteva guidare alla Marc ma sarebbe durato tre giri (cit) e quindi ha optato per la saggia via che gli ha portato i primi punti mondiali. Davanti a tutti ancora una Yamaha quella di Quartararo che, al netto della statura, sembrava guidata da Lorenzo tanto bella e fluida tra i sali e scendi di Portimao. Niente ha potuto un ottimo Rins che ha gettato al vento 20 punti importanti. Bravo Bagnaia che è riuscito a portare la sua Ducati in seconda posizione con una gestione gara matura e vero leader del team visto che chiaccherone Miller è andato per margherite per l'ennesima volta. Sfortunato il team Pramac che perde Martin nelle libere e Zarco in gara per una caduta di anteriore. Spero che il francese faccia tesoro di questo perchè il passo non era male e a volte bisogna anche accontentarsi. Mir salva la Suzuki con un buon terzo posto che vale oro sopratutto in ottica mondiale. Quarto Morbidelli l'unico pilota Yamaha a non avere un trattamento da ufficiale nonostante il secondo posto in campionato l'anno passato e ieri autore di una bella gara. Da Yamaha fanno sapere che Petronas ha pagato per questo ma a fronte di una brutta prestazione di Vinales (con ingiusta retrocessione in griglia) e la caduta di Rossi, forse Morbidelli andrebbe tenuto più in considerazione. Da segnalare un'altra bella prestazione di Aprilia e un'altra gara nei top ten del nostro Bastianini.

La Moto2 ci ha regalato la prima vittoria di Raul Fernandez anche lui proveniente dalla Moto3 e subito a suo agio con il tre cilindri inglese. Vittoria anche la sua studiata con una gara attenta per poi venire su nel finale regolando un arrembante Canet davanti ad un bravo Gardner ora leader del mondiale. Lowes è incappato ad una scivolata alla prima curva vanificando una tripletta che pareva alla sua portata.

Di Marc Marquez abbiamo già parlato ed è inutile continuare a sottolineare la grandezza di questo pilota e della scuola spagnola in generale. Cosa che fa da contraltare alla nostra scuola motociclistica sempre più avara di talenti e piloti che continuano a formarsi in un campionato troppo costoso e che non da garanzie al pari del CEV. Le Academy possono anche andare ma è nei vivai più numerosi che si hanno maggiori possibilità di allevare giovani piloti.

Prossimo round Jerez de la Frontera dove potremo avere ancora più risposte a questo campionato partito con diversi spunti interessanti ma ancora senza il suo vero RE.

lunedì 5 aprile 2021

Stelle nascenti e nuove certezze, Qatar round 2 2021

La cosa più bella vista in Qatar 2 è la vittoria di Acosta partito dalla pit lane e giunto primo al traguardo con una classe e una maturità vista solo oltre un decennio fa. Sicuramente è ancora presto per parlarne ma il ragazzo ha stoffa da vendere e Masia avrà un brutto cliente nei box. Certo la Moto3 è sempre molto spettacolare ma questa cosa delle qualifiche va chiarita subito perchè 7 piloti in partenza dalla pitlane sono davvero troppi. 

Anche la MotoGp ha visto la ribalta di un rookie niente male dove ha conquistato una strepitosa pole guidando in maniera egregia ripetendosi poi in gara che ha condotto per 18 giri prima di essere superato dai "cani rabbiosi" (cit). Sicuramente il Team Pramac sta facendo decisamente meglio del team ufficiale alle prese con un sempre più chiaccherone e scorretto Miller ed un ingenuo Bagnania. Pramac mette a segno un secondo e terzo posto e la leadership del mondiale con Zarco sempre più a suo agio su una Ducati che dovrà coccolare il suo pupillo francese. Il tutto mentre Yamaha si prende la seconda vittoria consecutiva su di un circuito dove tutti avrebbero scommesso sulla vittoria di Ducati visto che le ultime edizioni le aveva vinte il buon Dovizioso. Dal mio punto di vista sembra che Yamaha liberatasi della gallina dalle uova d'oro Rossi abbia ritrovato la quadra del cerchio fornendo ai due piloti moto vicine alle loro richieste. Bravo comunque Quartararo che si è distinto in un mix di grinta e voglia di vincere che gli mancava da un pò di tempo regalando alla Francia uno storico primo e secondo posto. Bene anche le Suzuki comunque sempre presenti la davanti con una moto che darà delle soddisfazioni in circuiti meno assetati di motore. Menzione d'onore per Aprilia finalmente la davanti in attesa dell'arrivo del Prof.Dovizioso che potrebbe dare una svolta a tutto il progetto. Ancora sufficiente KTM, partenza di Oliveira a parte, e ancora una buona gara di Bastianini. Honda e Petronas invece sono sprofondate nell'anonimato in special modo Morbidelli che aveva concluso l'anno passato da vice campione.

La Moto2 ci ha confermato che Lowes è l'uomo da battere e che Gardner è maturato tanto. Bene Fernandez altro rookie da tenere d'occhio e sufficiente Bezzecchi autore di ottime libere ma poco incisivo in gara, comunque buon quarto.

Prossimo appuntamento nelle montagne russe del Portogallo, pista super tecnica dove vedremo sicuramente i reali valori di questo campionato e dove speriamo di rivedere in pista Marquez insieme a Dovizioso a rendere più interessante questo inizio di campionato al momento piacevole.

Stay tuned!!! 

lunedì 29 marzo 2021

Buona la prima (al momento), MotoGP Qatar 2021

 


Non si può dire che non sia stato un buon inizio di campionato quello di ieri in Qatar. Gare interessanti e combattute con nuovi outsider che si sono affacciati nelle posizioni di testa. C'è sempre da considerare che era la prima gara e che la voglia di gas dei ragazzi era a mille però spunti interessanti ne possiamo ricavare. Uno su tutti che una rondine non fa primavera così come chiaccherone (cit) Miller non vincerà il campionato. Perdonate la previsione ma per vincere un mondiale ci vogliono fatti e meno parole. Un plauso invece va fatto a Bagnaia autore di una bella gara (e pole position) ma rimandato a gare dove il motore Ducati non farà cosi tanta differenza (suonare a Mir per conferma). E visto che parliamo di Mir un voto alto se lo prende anche il campione del mondo per grinta e astuzia e il quarto posto dovrebbe farlo sorridere parecchio. Bene anche Rins più attento a non fare troppi danni pensando veramente più in ottica mondiale. Magistrale Vinales (e Yamaha) che si sono scrollati di dosso l'era Rossi dando fiducia ad un bel pilota a mio avviso tenuto sempre poco di conto dalla casa madre. Vorrei annoverare anche Quartararo per la sua gara di attacco mista a prudenza per non buttare al vento punti importanti. Ottimo invece Zarco per tutta la gestione della gara salvato anche lui dal super motore ma concreto aspettandolo (anche lui) in gare meno Ducati Style. Bene (finalmente) l'Aprilia con Espargaro ieri settima così come un super plauso a Bastianini decimo alla sua gara di esordio. Da rivedere tutti gli altri ad iniziare da KTM e Team Petronas. Honda si "salva" solo grazie a Pol Espargaro in attesa del ritorno del suo Re.

Chi invece ha mantenuto i pronostici è stato Sam Lowes concreto già dopo 2 giri e imprendibile per tutti gli altri con le sue traiettorie impossibili ma efficaci. Forza Sam ti meriti il mondiale! Bene anche Gardner e il nostro Di Giannantonio ieri sul podio con l'occhio verso Gresini. Bezzecchi si è un pò perso (viste le premesse) mentre menzione d'onore vanno a Fernandez, Beaubier e Vietti al debutto in Moto2.

La Moto3 ci ha regalato come sempre una bella bagarre dove a spuntarla è stato l'ottimo Masia davanti al suo compagno e debuttante Acosta seguiti da Binder. Non male la gara di Antonelli, sesto, mentre poteva essere della partita anche Fenati senza l'errore del jump start.  Rivedibile (e sanzionabile) la condotta di Artigas che ha steso 3 piloti per un sorpasso alla "viva il parroco" francamente evitabile.

Prossimo round sempre in Qatar (purtroppo) in attesa del Portogallo dove dovrebbe rientrare Marquez e solo allora (se lo stato di forma lo permettesse) potremmo capire il reale valore del campionato in corso.

domenica 28 febbraio 2021

Un mondo marcio

Era da tanto che non prendevo in mano il blog, troppe cose sono successe e troppe devono ancora accadere. Il mio stupido incidente un anno fa, lo stop del 13 Marzo 2020 e il successivo ingabbiamento di gran parte del globo, le bugie, la mistificazione della realtà, la scarsa propensione del genere umano a cercare di capire. Eppure tutti ci siamo dentro fino al collo e tutti ne subiamo le conseguenze sia economiche ma sopratutto morali. E' vero che ci sono dei settori che hanno fatto un balzo in avanti ma per la maggior parte c'è stata una chiusura o vendita tagliando di netto la piccola e media impresa. Ma il peggio è la normalità quotidiana, quella delle mascherine, quella della scarsa integrazione sociale che ci impedisce anche di prendere un semplice caffè al bar. La mascherina non copre solamente il volto dell'individuo ma ne cela l'essenza, l'espressione, che traspare solo dagli occhi nascondendo quelli che una volta erano i sorrisi del buongiorno. Una società plasmata a non aprire più gli occhi, a non vedere oltre quello che il mainstream ti propina ogni santo giorno, succubi di fronte alla nuova parola del "terrore" creata a tavolino e fatta passare per il male del ventunesimo secolo. D'altronde una guerra non penso sia fattibile nella società degli smartphone, dei social media, delle energie rinnovabili, ma colpire l'essere umano nella sua atavica paura si. Malattie come i tumori non fanno più notizia perchè oggi si muore solo di quello, "meglio" se a soccombere sono i personaggi "pubblici" che fanno ancora più eco nella mente delle persone. Un mondo marcio dunque, o almeno buona parte di esso, popolato da zombie con la testa nei telefoni o nei computers, abbindolati da una marea di fake news che scombinano ogni secondo la realtà impedendoci di riflettere su quello che realmente sta accadendo intorno a noi. Il tutto per creare la futura generazione di schiavi dove la normalità non sarà la nostra libertà quotidiana, ma solo una libertà a fasce, a settori, a tempo. Gli anziani che ci hanno aiutati a diventare uomini oggi non sanno più chi sono, girovagano per le strade imbavagliati perchè "lo ha detto il telegiornale". Neanche l'ossigeno che ci fornisce la natura va bene oramai, bisogna per forza respirare il nostro stesso scarto per sentirsi più al sicuro. Andando in giro per i boschi si trovano in terra le mascherine segno che non abbiamo realmente capito un cazzo (scusate la volgarità) de facto consegnando le nostre anime a chi voleva tutto questo. Il prossimo passo saranno i passaporti sanitari, i locali ad entrata esclusiva e quant'altro possa decretare uno sparti acque tra i normali e i ribelli al sistema. Una volta c'erano le stelle gialle, oggi le coccarde fucsia ma il concetto è il solito. Oggi facciamo la coda per inocularsi dentro una sostanza senza sapere la reale portata dell'efficacia e la cosa più buffa è che firmiamo per farlo, sollevando il sistema da ogni responsabilità. Potrei anche fare finta di nulla, fregarmene per tutto il tempo che mi resta da vivere ma ho due figli che al momento non hanno davanti un bel futuro e purtroppo sono impotente di fronte a tutto ciò. L'esito di questi giorni bui lo vedremo tra qualche anno neanche troppo lontano e solo allora chi oggi non vede potrà vedere la portata del danno subito, un pò come quando finisce una guerra che inizi a contare i danni e i morti. La cosa chè più mi consola è che il mondo è qui da milioni e milioni di anni dove tante civiltà si sono evolute per poi estinguersi per poi rinascere di nuovo e così farà questa civiltà piccina e arrogante quando verrà studiata da quelli "del futuro" e bollata come una breve epoca "oscura" durata meno di un battito di ciglia.