lunedì 21 giugno 2021

Le lacrime del guerriero, GermanGP 2021

 


Voce rotta, occhi che si bagnano, difficoltà a parlare, sguardo al cielo durante l'inno spagnolo. Anche l'uomo d'acciaio ha un cuore che pulsa, e non solo per i gesti atletici ma in questo caso per aver visto la fine del tunnel (quasi) che lo ha sottratto alla sua natura di combattente e vincitore. Ieri Marc Marquez è tornato a far parlare di se nel migliore dei modi possibili, vincendo, alla sua maniera, stroncando la resistenza di un avversario "sano" e più giovane, quel Miguel Oliveira che sta crescendo di gara in gara. La risposta alle cadute dei tre GP precedenti è questa: cado quindi sono. La forma non è ancora al top ma qualcuno bisogna che inizi a farsi qualche domanda. In primis Ducati con la super moto ma evidentemente poco appoggiata dai suoi alfieri con Bagnaia quinto (partito dalle retrovie). Yamaha salva solo grazie all'ottimo Quartararo, ieri terzo, e molto più consapevole del suo ottimo momento di forma, ma con il resto del plotone relegato a fondo classifica. Suzuki completamente da decifrare. Honda che vale quanto il suo secondo pilota. Si salvano KTM ufficiale (Tech3 da dimenticare) e Aprilia che ha annusato i vertici come non mai. Sicuramente Marc non sarà da mondiale e domenica prossima avremo un quadro più completo sulla sua condizione fisica, ma il ritorno alla vittoria nel suo regno la dice lunga sulla sua voglia di vincere. Bravo Marc, anche io ho avuto le lacrime agli occhi perchè so quanto sia difficile cadere e rialzarsi e ti ringrazio del tuo gesto atletico e che sia fonte di ispirazione per tanti ragazzi che fanno questo sport.

Sulla Moto2 c'è ben poco da dire: il Team Ajo dopo tre giri ha dato 3 secondi a tutti su di una pista corta. Fernandez è caduto ma era dietro il suo compagno di squadra ed essendo un rookie l'errore ci sta. Ha ragione Pasini quando dice che il livello si è abbassato perchè non si era mai visto tanto predominio. L'unico in grado di stare la davanti, Sam Lowes, dopo un inizio di campionato folgorante si è un pò perso. Un pò poco per uno che doveva combattere per il campionato. Gli italiani? Bezzecchi e DiGiannantonio portano a casa un terzo e quarto posto, ma contro Gardner ci vuole qualcosa in più.

In Moto3 pare che la strigliata della Direzione Gara abbia sortito i suoi effetti almeno la gara non è stata costellata di strategie varie ma solo gass. E chi oggi ne ha di più? Acosta che anche ieri si è permesso il lusso di vincere alla sua maniera. Credo che ci sia poco da dire su questo ragazzo se non tenerlo d'occhio perche come sempre il buondì si vede dal mattino. Un buondì che non vedo tra gli italiani incapaci di esprimere o trovare talenti come nel CEV ma solo affidandosi alle scelte di un ristretto numero di persone. Ma così oggi va l'Italia. La fortuna vuole che l'appassionato vero non "tifi" per una bandiera ma per un pilota che gli susciti un qualcosa dentro... ma qui siamo troppo sul romantico!!!

Quindi domenica prossima Assen nell'ex università ora semplice triennale (dopo le modifiche). 

lunedì 7 giugno 2021

Miguel son sempre mi!!! CatalanGP 2021

Alla fine buttiamola sul ridere e omaggiamo Miguel Oliveira autore di una bella vittoria da vero campione su di una ritrovata KTM (ottavo Binder). Il portoghese non si è lasciato incantare da uno stratosferico Quartararo che sembrava destinato all'ennesima vittoria, ma ha letto bene la gara del suo avversario complice anche una media all'anteriore che è calata sul finale più la sventura della tuta. Dietro l'odontotecnico volante un ottimo Zarco capace di "accontentarsi" di un secondo posto che lo riporta a -14 dalla vetta. Si perchè la gara dell'altro francese, Quartararo, è stata costellata di due errori, un lungo alla curva uno e l'apertura della tuta in pelle sul petto contravvenendo al regolamento che parla chiaro di come l'abbigliamento in gara deve essere integro in ogni sua parte. Alla fine Fabio se l'è cavata con sei secondi di penalità (3+3) ma sinceramente le regole sono scritte in maniera diversa, anche se il gesto a "petto nudo" ha rievocato qualche romanticheria del passato. Speriamo che ciò non mini la sua ottima forma dimostrata fino a qui. Compitino portato a casa anche da Miller (terzo) un pò poco per una Ducati ufficiale che farebbe meglio a supportare Zarco  se vorrà portare a casa questo titolo, perchè anche Bagnaia (settimo) si è un pò perso nelle retrovie. Si salva Mir (quarto) e si rivede Vinales (quinto) ma entrambi alla ricerca di un'identità specialmente lo spagnolo della Suzuki che ha lamentato già qualche mal di pancia di troppo.

Male, malissimo Honda con entrambi i piloti Repsol a terra mentre Cecchinello porta a casa qualche punticino ma un pò poco per un marchio come Honda. E qui risuonano profetiche le parole di Lorenzo, ma anche di Biaggi all'epoca e forse con l'ennesima caduta qualcosa si è incrinato anche nel rapporto con Marquez ma che al momento sembra ancora stimolato nel tornare ad essere grandi.

Bruttissima la Moto3 oramai diventato un Far West dove purtroppo vige troppa anarchia e poca "velocità". Indipendentemente che le gare sono belle se combattute, non può un pilota all'ultima curva prima dell'ultimo giro, levare gas, alzare la testa e fare melina con 15 piloti. La strategia va bene ma in una gara di velocità si da gas. Punto. Raggruppare 15 piloti che corrono alla meno si rischia, com'è poi successo a fine gara con l'incidente che ha visto protagonisti tre piloti per fortuna tutti illesi. Vorrei poter dire qualcosa sulla gara ma le immagini di Dupasquier sono ancora nella mia mente e certi comportamenti non minimizzano tali tragedie. I ragazzini a volte vanno anche sgridati e i piloti non fanno eccezione. 

Prossimo round nel toboga del Sachsering cosi vedremo se la notte ha portato consiglio.