domenica 25 ottobre 2015

Calcio di rigore, #motogpmalesia2015

Ho iniziato questo post una decina di volte ma non sono mai riuscito ad avere un buono spunto per partire. Valentino Rossi è stato un grande campione...punto. Altri lo sono stati meno. Punto. Quindi? Io che seguo il motociclismo da 30 anni ho visto diversi campioni, anche se poco pubblicizzati, ma nessuno ha avuto la furbizia di Rossi che alla fine ha fatto come Vodafone dove tutto è girato intorno a lui. Oggi però Rossi ha dato un calcio ad un avversario ed anche a se stesso, com'è stato per il periodo Ducati dove in molti hanno capito che il mezzo secondo nel polso e "guido sopra i problemi" era solo un'ottima manovra di marketing. Oggi Marquez ha messo in pratica esattamente la tattica che il suo idolo ha fatto tante, tantissime volte, stuzzicando gli avversari fino a sfinirli, ma nessuno si è mai ribellato con un tale gesto di stizza così plateale. La rissa è iniziata Giovedi con una dichiarazione fatta da lui stesso contro la condotta di Marquez in Australia, tacciandolo di favoritismi a favore di Lorenzo. Il resto è stata storia recente culminata con il brutto gesto che ha poi eliminato Marquez dalla gara. In Argentina Rossi era stato bravo e Marquez un pollo. Ad Assen la direzione gara ha lasciato correre un taglio che per regolamento andava sanzionato. Eppure, dopo un gesto che ad un altro sarebbe costato la bandiera nera, a Rossi gli è stata inflitta una penalità sulla sua patente sportiva, che solo grazie ad il punto già preso a Misano, la gara prossima partirà in ultima fila, relegando il gesto ad un semplice incidente di gara. Di sorpassi maschi ci ne sono stati come anche di duelli epici, Raney con Shwantz, Bayliss con Edwars, Fogarty con Haga, Biaggi con Doohan, ma nessuno si è mai permesso di tirare un calcio all'avversario. Lo ha fatto Stoner ai danni di De Punet in prova a Le Mans (e il francese si addosso anche sportivamente la colpa) e tutti i soloni dell'epoca si scagliarono contro il Canguro Mannaro. Sempre lo stesso Stoner ha dato l'addio alle corse denunciando una gestione troppo faziosa del burattinaio Ezpeleta e questi di oggi ne sono i risultasti. Avevo scommesso che questo anno avrebbe portato a Rossi il suo ottavo titolo mondiale della classe regina, e se lo sarebbe perfino meritato per gli ultimi due anni fatti con intelligenza e classe. Ma l'applauso del suo amico intimo Uccio ai box, dopo la caduta di Marquez, mi ha fatto capire che signori si nasce e non si diventa e che la sportività è oramai un miraggio riservato solo agli appassionati di uno sport che è destinato a scomparire. Già le prime avvisaglie di minacce (anche di morte) a Simoncelli (quando atterrò Pedrosa) e quelle su Iannone e Marquez recentemente dovevano farci capire che il circo è cambiato, e oggi ne abbiamo finalmente le prove. Anni fa gli appassionati avrebbero fischiato i piloti per gesto così (gli australiani fischiarono Doohan dopo la bandiera nera a Biaggi). Oggi i social network ci insegnano che il motociclismo è diventato un terreno per i faziosi che però portano i soldi nelle tasche degli organizzatori. 
La gara? Ha vinto un grande Pedrosa che ha regolato un Lorenzo attento e guardingo. Il resto come sempre dietro e un bravo a Petrucci sesto. A Valencia Rossi partirà ultimo ma arriverà al peggio quarto vista la concorrenza. Lorenzo dovrà invece vincere altrimenti dovrà dare un calcio a questo mondiale. Calcio che qualcuno ha già dato, ma non solo al mondiale.

lunedì 19 ottobre 2015

Down Under, #motogpaustralia #sbkqatar 2015

Bella giornata di motociclismo ieri, degna di essere rimasti a casa in piedi, sdraiati o supini sul divano. Visto il mondiale SBK già assegnato partiamo con la gara della MotoGp una delle più belle degli ultimi anni per intensità e grinta. Menzione d'onore a Andrea Iannone che ha occupato il terzo gradino del podio ma virtualmente vincitore di una gara combattuta accanto a Marquez, Lorenzo e Rossi. Suo il sorpasso più bello della gara e forse del mondiale ai danni di Marquez e di Rossi, sorpasso degno di essere citato anche negli anni a venire, pensando anche che ad inizio gara il buon Andrea si sera preso anche una "gabbianata" nello stesso punto del sorpasso. A Marquez invece, oltre al primo posto, va anche la Palma d'Oro per non essersi ricordato che l'ultimo giro non era delle qualifiche ma della gara, stampando il record proprio sotto la bandiera a scacchi dopo aver recuperato a Lorenzo 7 decimi in un giro. Dal canto suo Lorenzo ha fatto una gara intelligente e solo il piccolo diavolo gli ha rovinato la festa e 5 punti che fino a due curve dalla fine erano già in tasca. Rossi invece ha fatto una gara alla Rossi con la consapevolezza che i mondiali si vincono anche accontentandosi, guardando gli altri davanti nell'intento di prendersi a carenate e sfruttando ogni loro singolo errore. All'appello è mancato Pedrosa quinto ma a distanza altrimenti poteva davvero essere una gara stile Moto3. Adesso i punti di divario tra Rossi e Lorenzo sono 11 e la Malesia sarà un bel crocevia per capire se il mondiale si giocherà all'ultima curva di Valencia. 
In Moto3 è ancora una volta successo di tutto dove l'unico vincitore possibile doveva essere Olivera (e cosi è stato) mentre a Kent sarebbe bastato controllare la situazione a distanza. Distanza che si è ridotta ai minimi termini quando Antonelli ha preso la ruota posteriore dell'inglese facendolo decollare e con lui altri 2 piloti tra cui il nostro Bastianini che matematicamente saluta i sogni mondiali. 
Nella notte Qatariana invece, in presenza dei nipoti di Bin Laden, si sono svolte 2 bellissime manches della Superbike con due vincitori a sorpresa dopo dei bellissimi corpo a corpo. In Gara1 trionfa Torres alla sua prima vittoria iridata dopo una gara intelligente avendo regolato niente meno che il fresco campione del mondo Rea alla ricerca del record di punti. Terzo un Sykes veloce ma calante sul finale. Nella seconda manche Haslam regola uno spettacolare Davies all'ultima curva dopo che il pilota Ducati ci ha emozionato per tutta la gara con delle staccate da cardiopalma sopperendo alla scarsa velocità nel rettilineo della sua moto. Terzo ancora una volta Sykes, mentre Rea si è dovuto ritirare per un guasto alla sua velocissima verdona. All'appello è mancato Biaggi per infortunio ma vedendo la prestazione dell'Aprilia forse lo spirito aleggiava...
Brevi considerazioni sulla telecronaca, sempre più pietosa quella di Sky, mentre quella di Italia 1 ai limiti del patetico con le solite domande sulla pseudo scorrettezza del sorpasso in Gara1 di Rea ai danni di Sykes. I piloti sono piloti "peggio" se sono inglesi più abituati ai fatti che non alle parole...

venerdì 16 ottobre 2015

BMW R1200 RT Usata, prova su strada.

E' consuetudine da parte delle riviste specializzate provare una nuova moto e recensirla svelandone i pregi e i difetti da dare poi in pasto al consumatore. Ma c'è anche un altro mercato, forse più vasto che del nuovo, che è quello dell'usato e l'unico riferimento per l'acquisto di una "vecchia" moto sono le prove di qualche anno fa. Ma allora perchè non recensirne una usata adesso? Recentemente un amico mi ha affidato un BMW R 1200 RT del 2006 chiedendomi pareri sul mezzo da lui comprato e capirne se il tempo potesse averne alterato in maniera sostanziale le caratteristiche tecniche. Il mezzo in questione ha avuto solo un proprietario e la distanza percorsa sono 26.000 km che abbiamo cercato di certificare informandosi presso la rete dei concessionari BMW. Come ogni moto con qualche anno i vari graffi e graffietti sono all'ordine del giorno considerato anche che il mezzo è stato usato molto in città e tangenziali varie. Contrariamente al suo aspetto "fisico" l'RT risulta una moto-scooter in quanto sin dal primo momento che ti siedi sopra risulta confortevole e poco grande a dispetto di un avantreno ricco di carenatura. La moto della prova aveva al posteriore un Metzler Roadtech del 2010 leggermente appiattito sul centrale, mentre all'anteriore un Pirelli Diablo del 2015 sostituito da poco. All'avvio il boxer parte subito bene senza troppi "scampanellii" e rumoretti vari sinonimo di una buona manutenzione (anche se il gioco delle valvole sarà da verificare) e sin dai primi metri abbiamo veramente la sensazione che l'RT è la moto che non ti aspetti, molto maneggevole anche tra il traffico cittadino. Spingendosi sul misto verso Fiesole, pur non avendo portato in temperatura le gomme, la moto risponde subito bene ai cambi di direzione con qualche inerzia all'avantreno dovuta forse a una sospensione anteriore da regolare. Anche il posteriore in fase di compressione e rilascio ha fatto venire un pò fuori gli anni sopratutto se utilizzato per ammortizzare le buche della città. Comunque una moto molto coerente e precisa nell'inserimento anche se il lieve appiattimento della gomma posteriore si fa sentire quando si scende in piega. Abituato ai suoni marcati delle moto da corsa la rumosità dello scarico del BMW risulta quasi assente tanto da sembrare una moto elettrica e solo dai 4000 giri in su si ode il tipico rombo del bicilindrico. In frenata prima della curva la sospensione anteriore non ci da troppa confidenza laddove ci piacerebbe essere più frenati di idraulica in compressione. Dei buchi in apertura gas mi fanno capire che forse la moto non ha fatto i richiami previsti dalla casa madre per l'aggiornamento del software. Mi fermo dopo 5 km di curve e controllo la temperatura delle gomme e vedo che l'anteriore ha lavorato bene mentre il posteriore (nonostante la trazione) ha fatto più fatica ad entrare in temperatura. Stranamente non sono riuscito a ripulire fino alla spalla la gomma e questo mi ha fatto nutrire qualche dubbio sulla scelta del 180/55 al posto di un 170/60 a mio avviso più confortevole e meglio calzante sul cerchio da 5.5 pollici, peraltro non previsto sul libretto. Comunque nonostante i 10 anni la moto è molto gioviale e pensando anche al prezzo, prima di comprare uno scooterone, un pensierino ce lo farei volentieri sopratutto se al diporto cittadino ci unisco le gite fuoriporta e qualche viaggio. Come sempre belle e sontuose le borse dedicate che ricalcano il profilo della moto anche se a mio avviso potevano farle come quelle del GS 1200R che si allargano e si stringono, perchè comunque nel traffico si rischia di rimanere agganciati a qualche paraurti. Bello anche il bauletto tipico BMW style un pò troppo grande rispetto alla capacità, con il risultato di "ingoffire" un pò la moto. Un ultima considerazione sul cruscotto che prevede l'alloggiamento di due casse per la radio (opzionale). Magari nel vano degli altoparlanti sarebbe stato possibile ricavare due tasche per riporre un cellulare o i documenti. Non mi hanno fatto impazzire gli specchi retrovisori ben incastonati nella carena ma un pò di difficile lettura. Comunque con un buon tagliando, cambiando anche i liquidi dei freni, la moto non ha niente a che invidiare alle moto "moderne" e pensando anche al prezzo del nuovo sicuramente un buon affare e duraturo nel tempo. 

lunedì 12 ottobre 2015

Dalle stelle alle stalle, #motogpmotegi2015

Nove giri dal termine. Lorenzo con tre secondi di vantaggio controllava Rossi a 3 secondi inseguito da un arrembante Pedrosa in forte rimonta. Sorpassato l'italiano, se la gara finiva così, Lorenzo nel campionato si sarebbe portato a -5 da Rossi. Otto giri dal termine. La rimonta di Pedrosa non era un fuoco di paglia ma bensì una cavalcata verso la testa della corsa, complice un calo di gomme di Lorenzo. Sette giri dal termine. Pedrosa agguanta Jorge e lo lascia in balia di Rossi che si era accodato alla Honda dello spagnolo trovando fiducia nelle sue traiettorie. Il resto è storia con il bravo pilota Honda che lascia la compagnia e va a tagliare il traguardo con 8 secondi di vantaggio (dopo averne presi lui stesso 8 a inizio gara!) su Rossi e su Lorenzo capitolato in pochi giri a -18 in classifica dall'italiano. Le gare sono anche queste, evitando di parlare di fenomeni o di piloti ultrasensibili sull'acqua. Nelle 3 gare in condizioni "miste" abbiamo avuto 3 vincitori diversi, segno che la pista bagnata o umida rendono il risultato incerto fino alla fine. Le congiunzioni astrali parlano da sole: questo sarà l'anno del decimo titolo di Rossi perchè sembra che sia scritto nelle stelle (e anche in regolamenti male interpretati, vedi Assen). Comunque questo Valentino è il migliore di sempre (come lo è stato anche l'anno scorso) visto anche il livello degli avversari, cosa che in passato si limitavano a un nome o forse due. 75 sono ancora i punti in palio, forse pochi o forse tanti. Lorenzo dovrà vincere, e in condizioni d'asciutto non ce n'è per nessuno, ma gli altri due piloti Honda dovranno mettersi nel mezzo, peggio se invece gli finiranno davanti. Jorge potrebbe sperare anche in Ducati ma ancora si fanno molti discorsi e pochi fatti. 
Chi invece ha chiuso la stagione con la Marsigliese in cuffia è stato Zarko che con il ritiro di Rabat per infortunio ha vinto "a tavolino" il suo primo titolo mondiale. Ma essendo in una stagione stratosferica si è preso anche la gara con una condotta magistrale da vero campione. Bravo!!!
In Moto3 l'unica stella che ha brillato nella pioggia giapponese è stato il nostro bravo Antonelli che a testa bassa si è portato a casa una vittoria difficile e matura che da segni di speranza per il futuro. I due contendenti al titolo, dopo gli svarioni di Aragon si sono controllati a vicenda senza fare troppi danni anzi, Kent ieri ha rosicchiato un altro punto sul nostro Bastianini portando il gap a +56. 
Prossimo round a casa di Stoner con la speranza di una gara full dry o full wet perchè comunque alla fine, a noi motociclisti, ci piace la prestazione assoluta sia del mezzo meccanico sia del pilota.