domenica 27 gennaio 2008

Eros, fantasie e dintorni....

Vorrei concludere questo ciclo di confessioni "segrete" con il mettere a nudo quelle che sono le nostre fantasie, le nostre voglie, i nostri segreti, le domande che non osiamo fare, ma che alle quali vorremmo delle risposte.... Si lo so, sono dei segreti, ma per fortuna oggi il web ci permette anche di essere anonimi senza con questo voler per forza celare al mondo i nostri pensieri, che magari se espressi qui, si possono materializzare in forma virtuale e viaggiare nelle fantasie degli ospiti... Essendo io il "proprietario" del blog mi toccherà fare gli onori di casa mettendo a nudo quelle che sono le mie fantasie... Il lettore o la lettrice (meglio!) non si lasci trarre in inganno dalla mia esposizione dei fatti, ma bensi leggendo e commentando, possiamo fare un pò di luce sui tanti tabu che ci circondano quando ci troviamo al cospetto di amanti occasionali o peggio nel letto del nostro partner... Frequentando da più di un decennio il web, ho potuto vedere dove le fantasie delle persone potessero ad andare a cadere, senza per questo giudicare, ed ho trovato un mondo così vario che mi è venuto da dire: "Maremma come siamo strani!!". Si perchè la fantasia erotica ha una sua personalità ed è molto individuale. Pensate alla miriade di accessori che vendono i sexy shop, pensate alle centinaia di filmini pornografici che raccontano un amplesso fatto nei modi più disparati... Eppure il gesto "dell'innesto" è unico, però quanta fantasia nel prepararlo... Credo che la mia prima fantasia erotica me l'abbia fatta scattare la Prof di italiano alle medie, una bella signora con la gonna a tubo e due gambe niente male che uscivano dal sotto della scrivania... A tutt'oggi le gambe, le calze e le scarpe, rappresentano ancora quella scintilla che mi fa risvegliare l'ormone, che comunque mi fanno notare la sensualità di una donna. Il sandalo estivo elegante che slancia il piede verso l'alto, e quella lucida pelle che definisce i muscoli delle gambe fino ad arrivare all'inizio della gonna che prosegue trasformandosi in camicetta fino all'ambito scollo, mai volgare, ma che ti risucchia lo sguardo... E' una magica alchimia che non puoi spiegare... Un giorno un caro amico descrisse questo momento in una bellissima poesia che è diventato un pò un inno per noi che abbiamo fantasia da vendere...
Ella passa
e nulla intorno
può distogliere il mio sguardo.
Oggetto che natura creò
per essere amato...desiderato..
Consapevole di ciò
avida si nutre dei miei sguardi
Vorace la miro...
ma sempre ne è affamata...
Dunque cibati del mio bramare
che quando sazia sarai
de'miei pensieri osceni
pago cadrò
morendo di fame...
Ecco, la vera fantasia, il vero pensiero erotico... Ma se la giovane passante si ferma e ricontraccambia lo sguardo, icchè gli si dice? Siamo veramente pronti per un "ti leccherei dalla testa ai piedi (Amici Miei)?" Eppure se ci fate caso non chiedamo mai al patner un qualcosa di specifico... Di solito battiamo sentieri conosciuti, difficilmente riveliamo una nostra voglia sessuale... Facciamo dei timidi tentativi di approccio, cambiamo posizione, ma senza la complicità di entrambi rischiamo di essere goffi e a volte anche fatidiosi... Eppure basterebbe un non nulla per amplificare ancora di più il piacere reciproco, semplicemente dichiarando la propria fantasia, aprendo le porte di noi stessi verso l'altro, fornendo chiavi per aprirsi e condurci verso stanze inesplorate.... La mia fantasia sessuale è la donna libera di esprimere il proprio erotismo, nel vederla vestita, nello spogliarla, nell'offrirgli il mio corpo come oggetto del suo piacere, nel banchettare con i nostri sapori, nella timidezza di un gesto... A meno che non tiri fuori un frustino, tutto ciò è lecito nel gioco dell'amore, perchè comunque di amore si tratta e facciamola finita una buona volta con il sesso! L'unione di due corpi non è sesso: è complicità, è scoperta, ed anche se il nostro amante è occasionale, è meritevole delle nostre migliori attenzioni, altrimenti possiamo fare benissimo da soli, evitando una perdita di tempo inutile... Quante volte siamo tornati a casa con un ricordo mediocre? Non vi è mai capitato? Bugiardi!! Che cosa vi piace o vi piacerebbe ricevere o fare al vostro partner? Cos'è quella cosa che scatena la fantasia erotica durante un aperitivo mentre guardate una ragazza/o? Vi sto aspettando senza veli, o forse non siete ancora pronti/e per parlarne dalle pagine del cyber spazio?

sabato 12 gennaio 2008

Il destino di ogni uomo

Pubblico un bellissimo articolo apparso su "il Giornale" di oggi. Diciamo che lo condivido a metà, forse perchè sono un uomo, forse perchè è vero... Aspetto i vostri commenti blogger, sopratutto quelli di Aquila e D, ma aspetto anche il tuo, eternauta maschio, che, celandosi sotto un nick name, potrai dire la verità se le donne possono zittire veramente un uomo.
di Vittorio Macioce
È il destino di un uomo, di ogni uomo. Non importa il nome, la carica, i soldi, il blasone. Non importa nulla. Accade. Tu fai lo scemo, parli, straparli, ammicchi, cerchi l’applauso, sbrodoli. Lei ti guarda, vedi il taglio della bocca che quasi scompare dal viso. È una linea sottile di rabbia e fastidio. Occhi duri. Tu, chiaramente, non ti accorgi di nulla. Continui a ridere e a parlare. Lei si muove con uno scatto improvviso. E ti smorza, magari con un calcio sotto il tavolo, con un ringhio, con una parola, o con un foglio, una penna e una scritta che dice: chiudi il becco. E il tuo cabaret sprofonda nel gelo.È questa la lezione che arriva da Gerusalemme. Capita, capita a tutti. Anche a uno che si chiama George W. Bush e di mestiere, ancora per un po’, fa il presidente degli Stati Uniti d’America. È una legge senza eccezioni. Anche l’uomo più potente della terra troverà una donna che lo zittirà. Muto, come Adamo con Eva. Ridicolo. Piccolo. Castrato. In questo gioco la donna vince sempre. E non importa che sia tua moglie, o l’amica, l’amante, la compagna di banco, la tua segretaria o il tuo segretario di Stato. La donna, femmina e madre, non ha bisogno di un ruolo per far tacere il maschio. È il destino. È il cromosoma che si ripete in una storia antica. Dicono che anche il divino Cesare restasse muto di fronte alla sua Servilia, amante e amica, madre di Bruto e sorella di Catone, perfida consigliera politica. Bush a Gerusalemme, davanti a Olmert e al gruppo di commensali, legge il bigliettino di Condoleezza e il suo volto frana. Se lo rigira tra le mani, allarga le braccia e mascherando l’imbarazzo in un sorriso sospira: «Mi dice di chiudere la bocca». Tutto si stempera in una grassa risata. Ed è qui la differenza, la condanna biblica dell’uomo. L’uomo più potente della terra troverà una donna che lo farà tacere: nel gelo. Una donna, no. La donna più potente della terra non avrà limiti. Nessun uomo avrà mai il coraggio di dire: stai zitta.