Il più grande di tutti i tempi, (in SBK) nessuno come lui. Questo è Johnny Rea, 5 volte campione del mondo Superbike, un signor pilota paragonabile benissimo a Marquez per il tipo di approccio alle corse. A mio avviso con una moto buona sarebbe forte anche in MotoGP ma di questo ce ne hanno privato gli organizzatori con la scusa dell'età o "del poco simpatico". 5 volte campione con numeri impressionanti e quest'anno forse ancora più grande perchè ha battuto un binomio ex MotoGp ovvero la Ducati V4 (di derivazione GP16) e Bautista. Io stesso non credevo fosse possibile ma Rea ci ha dimostrato che con l'abnegazione e l'impegno si può vincere. Alla grandezza del binomio Rea-Kawasaki si contrappone la "pochezza" del Team Ducati-Aruba per la brutta gestione di un campionato già vinto ma che evidentemente non vogliono vincere. Si attaccheranno alle cadute di Alvaro ma in realtà, alla fine, sono venute fuori frizioni che potevano benissimo essere evitate. Rea e Provec hanno dimostrato che per vincere ci vogliono i fatti, non parole, quelle che invece scorrono un pò troppe in Ducati, MotoGp compresa...
Il mondiale ci lascia con la prima vittoria di un pilota forte, quel Ratzatioglu gestito (a mio avviso) male dall'ex campione delle Supersport Soufoglu che lo ha dirottato in Yamaha per uno pseudo sgarbo subito da Kawasaki. La casa dei tre diapazon si è dimostrata forte sia nel mezzo sia nei piloti ma il Team Puccetti stava facendo un ottimo lavoro e le promesse di Kawasaki per l'anno prossimo potevano essere allettanti per il turco.
Chi è decisamente mancato è stato Davies pur avendo raggranellato qualche vittoria ma il confronto con Bautista lo ha lasciato un pò all'angolo.
Benino BMW con un "operaio" Sykes, malino Honda alla ricerca di una moto che ancora non soddisfa i piloti, infortuni permettendo com'è successo al buon Camier.
Altro da dire non c'è se non salutare Melandri che appende il casco al chiodo e il ritorno di Savadori per tenere alta la bandiera italiana.
Ancora tante selle devono essere occupate ma sopratutto gli organizzatori dovrebbero fare qualcosa di più per questo campionato che comunque è bello, forse più "motociclistico" di altri, ma lasciato un pò a se stesso ad iniziare da una sparuta griglia di partenza.