mercoledì 14 novembre 2018

The Amazing Stan Lee

Sembra ieri che mi arrampicavo sui muri del bagno con 4 ventose per poi cadere miseramente a terra sotto gli occhi disperati di mia zia, oppure sperare che un ragno radioattivo mi mordesse per darmi dei super poteri. Sono cresciuto con i super eroi e forse da loro ho imparato "che da grandi poteri derivano grandi responsabilità". Nonostante tutto oggi, ad oltre 50 anni, posseggo sempre le magliette di SpiderMan, Capitan America, The Punisher e così via... E' anche vero che me lo posso permettere visto il fisico ;-) però il meraviglioso mondo creato da Stan Lee & Co è sempre con me e non mi abbandonerà mai. Oggi siamo a studiare i grandi artisti del passato ma in futuro dovremmo studiare la vita e le opere di chi per oltre 50 anni ha creato un universo di fantasia ricco comunque di contenuti sociali. In fondo anche l'Uomo Ragno era li l'11 Settembre nel 2001 a piangere sul crollo delle Twin Towers perchè i mali del mondo non colpiscono solo la realtà ma anche la fantasia. Infatti i primi super eroi nacquero negli anni 30 (Flash Gordon e Superman) in un momento dove l'imperialismo germanico stava diventando egemone sul senso di democrazia e libertà che proveniva dall'altra parte dell'oceano. Addirittura nel 1941 nacque Captain America come simbolo di propaganda tra i giovani all'indomani dell'inizio del Secondo Conflitto Mondiale. Stan Lee insieme ai disegnatori Jack Kirby e Steve Ditko ripresero negli ani 60 la fucina dei personaggi creandone sempre di nuovi iniziando dai Fantastici 4, Spiderman, Devil, Iron Man e così via. In Italia la casa editrice Editoriale Corno ci vide lungo e affiancò ai prodotti nostrali un pò in "scadenza" Criminal e Satanik eroi più nuovi e positivi provenienti da culture diverse ma che subito fecero breccia negli adolescenti di allora, devastandoli per il resto della loro vita. Quindi grazie ragazzi per le belle fantasie che ci avete solleticato con i vostri personaggi, le vostre storie e i vostri disegni che da 18 anni a questa parte sono diventati dei bellissimi film che niente hanno a che vedere con il classico albo a fumetti ma che apprezzo comunque grazie anche all'ausilio di CGI e attori straordinari uno su tutti Robert Dawney Jr. 

lunedì 5 novembre 2018

Le tigri della Malesia, Sepang #MotoGp 2018

L'appuntamento di Valencia servirà solo da passerella per festeggiare i campioni del mondo (ne rimanevano 2 da assegnare) in quanto il risultato Malese ci ha detto che Jorge Martin (Moto3) e Francesco Bagnaia (Moto2) sono i campioni del mondo delle rispettive classi. Impresa abbastanza facile dell'italiano forte di un cospicuo vantaggio sull'ottimo portoghese Oliveira ma che nulla ha potuto contro la costanza e la classe di Bagnaia. E così mentre un pilota festeggia il suo primo mondiale un altro pilota sempre del solito team festeggia la sua prima vittoria di classe, quel Luca Marini finalmente arrivato lassù dopo un inizio carriera (nel mondiale) un pò al di sotto delle aspettative. Indipendentemente dal più famoso fratello fino a qui Luca ci è piaciuto per il suo atteggiamento con la speranza che non venga "compromesso" in futuro. Bene comunque in quanto l'anno prossimo, vista la migrazione di Pecco in MotoGp, avremo ancora piloti italiani su cui scommettere in Moto2.
Chi invece ha fatto un capolavoro è Jorge Martin che ha piegato la resistenza di un outsider (nessuno se lo aspettava) Bezzecchi che complice la sfortuna, inesperienza e il confronto con un avversario forte, è riuscito a coronare il sogno iridato con un campionato costellato anche da infortuni importanti. La pattuglia tricolore poteva essere più nutrita ma situazioni altalenanti non hanno permesso a Bastianini, DiGiannantonio & C. di essere incisivi fino alla fine. 
In MotoGp chi invece ancora brilla, nonostante il titolo già assegnato, è Marc Marquez che trova da divertirsi anche partendo dalla terza fila (dopo la penalizzazione) stile SBK. I campioni si vedono anche da questo, dalla continua voglia di vincere e di lottare fino in fondo, la stessa voglia dimostrata da Rossi avendo condotto la gara sin dall'inizio per poi cadere sul finale. Purtroppo Rossi ha pagato la voglia di vittoria con un usura eccessiva dei pneumatici, tanto è che è caduto ad una bassa velocità (una curva da prima marcia) perdendo il posteriore oramai giunto alla fine. D'altronde il titolo del suo libro "Pensa se non ci avessi provato" parla chiaro e ieri non poteva che essere così. Onore delle armi comunque al vecchio anche dal rivale Lorenzo che su twitter ha dedicato un bel pensiero al campione italiano. E visto che parliamo di onori non possiamo dimenticare un ottimo Rins secondo e sempre più costante con una Suzuki in netta crescita e uno Zarko ritrovato, segno che comunque Yamaha ieri ha funzionato alla perfezione avendo avuto anche Vinales quarto. "Disonore" invece per Dovizioso che ha perso un pò troppo tempo nelle chiacchere da bar nei confronti del suo compagno di squadra invece che concentrarsi sul risultato in una pista favorevole a Ducati, arrivando sesto davanti ad un ottimo Bautista e a un deludente Petrucci (nono) in odore di passaggio nel Team Ducati.
Sempre più penosa ai limiti del patetico la telecronaca di giornalisti ed ex piloti che altro non sanno più che inventarsi per portare alle stelle o alle stalle piloti e situazioni farcendo di un gossip inutile un mondo dove comunque il risultato è quello scritto sulle classifiche finali.
Prossima tappa lo "stadio" di Valencia con pagelle finali di vincitori e vinti e qualche considerazione personale. Stay Tuned!!!