martedì 14 novembre 2017

L'italia specchio dell'italia (volutamente in minuscolo)

E' uno sport non c'è niente di male. Nelle competizioni sportive si vince e si perde ma la partita persa dalla nazionale di calcio è lo specchio di questa italia da rifare. Il Bel paese ci definiscono tutti e in tanti hanno deciso di stabilire la propria vita qui. Ma del Bel paese oramai c'è rimasto ben poco. Paradossalmente sono gli stessi stranieri che tempo fa hanno affondato le radici qui e che oggi si lamentano della deriva del paese. Grazie ad un popolo mediocre che ha eletto governanti mediocri in 25 anni abbiamo buttato all'ammasso le nostre conquiste ottenute nel tempo. Oggi non siamo ne carne ne pesce siamo degli ibridi come i giocatori della nazionale. Ci piace fare "gli americani" e ci siamo farciti di etnie che non sono venute per vivere qui ma solo per sfruttare l'occasione. E cosi è la Nazionale. Mercenari al soldo non si sa di chi, corrono (se hanno voglia) per una maglia che non è la sua e magari a casa c'è un Rossi, un Bianchi o un Verdi che meriterebbe lo stesso ruolo. Mercenari che cantano un inno solo perchè qualcuno glielo ha insegnato e non perchè sale da una tradizione che è scritta nel loro dna. E così sono i governi che si sono succeduti in questi anni. Chi si ricorda di Pertini, il Presidente tifoso che nel 1982 emozionò gli italiani? Oggi i politici si sottomettono agli "stranieri" gli danno la possibilità di criticare le nostre tradizioni come il Cristo che abbiamo nelle nostre stanze. Danno la possibilità di parlare a gente per il quale il valore della vita umana viene discriminato dal sesso o dai gusti sessuali. Danno la possibilità di edefecare e di urinare sui nostri monumenti che ci hanno lasciato i nostri avi e per i quali hanno combattuto sulle Alpi contro il nemico. Potrei fare una miriade di esempi per capire meglio perche abbiamo perso. Ieri gli avversari hanno giocato contro una squadra fantasma perchè l'Italia, quella con la I maiuscola, è in coma profondo. Siamo talmente idioti che critichiamo un allenatore di calcio che, in maniera chiara e circoncisa, fornisce una fotografia della realtà dei fatti. Ventura non è il colpevole della sconfitta ma i colpevoli siamo noi che assecondiamo tutto questo.

lunedì 13 novembre 2017

#MotoGp 2017, vincitori e vinti

La MotoGp del 2017 ci ha offerto nuovi spunti sui quali riflettere, sicuramente più interessanti degli anni passati dove la situazione, a livello top rider, si era un pò plafonata. Partiamo dal team campione del mondo Honda.
Honda senza Marquez sarebbe arrivata terza o forse quarta perchè non ha saputo garantire una buona moto all'altro top rider quel Dani Pedrosa, sotto contratto da una vita, ma mai capace di essere così incisivo come il suo compagno di squadra. Marquez è quel pilota, talento, fenomeno che riesce a guidare sopra i problemi scommettendo ogni gara su se stesso in più maturato dal punto di vista della gara anche se il Marc Style è venuto fuori anche all'ultima dove ha di nuovo oltrepassato i limiti della gravità motociclistica. Ancora un anno di contratto con Honda e poi vedremo se saprà cambiare casacca e vincere ancora. Io credo proprio di si.
Ducati quest'anno ha fatto quasi tutto giusto ed è giunta allo spareggio grazie al suo secondo pilota, quel Dovizioso capace di togliere la scena al suo compagno di squadra plurititolato e pagato molto di più. Flop? Non direi. Casualità ha voluto che con l'arrivo di Lorenzo la Ducati sia cresciuta e sia arrivata lassù. Ieri poi l'italiano medio tifoso ha condannato Lorenzo reo di non aver fatto passare il compagno quando, come per ammissione di Dovizioso, erano entrambi al limite. Dall'alto della sua carriera Lorenzo ha dimostrato di essere un campione, pur avendo ottenuto risultati discutibili.
E nell'anno senza Lorenzo la Yamaha, sempre per una casualità, ha ottenuto un risultato mediocre visti i piloti ma sopratutto le premesse. Vinales partito col botto ha dovuto poi fare i conti con lo sviluppo di una moto a mezzo con il suo caposquadra e più ascoltato Rossi. Ragione o torto in Yamaha si sono persi tanto è che la moto vecchia con Zarko è andata meglio (considerando un team satellite). L'anno prossimo sarà cruciale perchè Rossi ha già dato e speso tutto e tutto quello che otterrà sarà oro colato. Vinales dovrà dimostrare di saper portare avanti il progetto altrimenti per Yamaha si prospetteranno anni non da protagonista.
A parte il citato Zarko che ha fatto veramente un ottimo campionato gettando scompiglio nella compagine tutto il resto si è un pò perso nelle promesse di inizio anno segno che ancora tra i top rider e il resto del gruppo c'è ancora tanta differenza.
Una nota minore ma non meno importante è l'analisi del secondo posto di Romano Fenati in Moto3. Tutti parlano di una crisi del motociclismo italiano, che il CIV non è il CEV, e che il reparto giovani latita molto. E' vero, tutto vero, ma vorrei ricordare che nel mondiale corre il Team SKYVR46 legato all'Academy di Rossi sulla formazione dei giovani piloti. Il risultato finale è stato che il defenestrato Fenati dalla stessa Academy ha ottenuto più punti dei tre piloti SKY Racing Team sommati assieme. Cosa significa? Un pilota, un ragazzo che si affaccia al mondo delle corse dovrebbe avere più strade per arrivare lassù, avere la possibilità di fare un campionato italiano con meno spese e più garanzie che dover emigrare in Spagna per ottenere visibilità. Domani al via i test per la stagione 2018. Chi saranno i favoriti?

6 volte Marquez!! Ma grazie Dovi!!! #ValenciaGP 2017 #MotoGP @AndreaDovizioso @RomanoFenati

E' finita! E' finita come da copione anche se l'ultima pagina non era così chiara e scontata da leggere. Un anno di duelli dove nelle ultime gare si sono visti solo 2 vincitori quelli che poi hanno lottato per il titolo. Il motociclismo ha veramente il suo nuovo Re perchè vincere nell'era di Rossi, Lorenzo, Pedrosa e quest'anno Dovizioso non è facile. Forse sembreranno pochi i pretendenti ma credetemi non è così. Marquez è campione del Mondo per la sesta volta e la sua vittoria è stata resa ancora più grande per aver sconfitto un grande avversario, il guerriero venuto da lontano al quale nessuno avrebbe mai pensato ad inizio stagione. Andrea Dovizioso, svizzero per tanti, italiano quando fa comodo, ha premuto il tasto reset della sua testa e si è trasformato in un pilota che per due volte ha messo alle corde Marquez nel corpo a corpo, senza pedate, senza trucchi ma solo con il cuore e con la classe. Nessuno come lui dopo l'era di Re Stoner, nemmeno il suo compagno di squadra plurititolato ma ancora incapace di adattarsi alla Ducati. Se il trend sarà questo credo che anche l'anno prossimo ne vedremo delle belle perchè Dovizioso ha compreso la strada del successo e lo ha fatto lottando contro il numero uno che anche ieri dopo aver percorso la curva 1 sdraiato si è rialzato ed è arrivato terzo. Grazie ragazzi per averci restituito un sano motociclismo che mancava da un pò di tempo! 
La gara della Moto2 ha rivisto per la terza volta salire sul gradino più alto Miguel Oliveira con un ibrido di moto che fino a pochi anni fa avrebbe fatto arricciare il naso a tutti, quella KTM motorizzata Honda che è cresciuta fino a portare i suoi piloti sempre sul podio nelle ultime tre gare. Secondo Morbidelli che si è goduto il suo titolo di campione nel catino del Ricardo Tormo. Bravo il Morbido, preciso, attento e poco protagonista....al momento.... Speriamo non si rovini frequentando accademie che al momento fanno solo cinema e niente più.
La Moto3 ci ha invece consegnato un nuovo fenomeno quel Joan Mir che ricorda un pò Marquez (più "zitto") e se il buondì si vede dal mattino l'anno prossimo in Moto2 dovrebbe già essere competitivo. E gli italiani? L'unico a impensierire lo spagnolo è stato il brutto anatroccolo Fenati che ha rimesso insieme i cocci della sua carriera ed ha portato a casa un ottimo secondo posto nel mondiale che ha il sapore di una vittoria, più umana che sportiva. Bravo Fenny! Le mie considerazioni sul mondiale le troverete nel prossimo post dove cercherò di analizzare meglio vincitori e vinti.
Grazie a voi per avermi seguito. Ci vediamo a Marzo nel deserto qatariota.

martedì 7 novembre 2017

Tutti finocchi...

...con il sedere degli altri. Vi ricordate Bono Vox degli U2, quello che una volta insieme ad un altro illuminato Jovanotti cantava a Sanremo "Cancella il debito" verso l'allora governo Berlusconi? Ieri (guarda strano) è uscita la lista delle persone che hanno ingenti capitali nei paradisi fiscali (paradise paper) e guarda caso c'è anche il nome di Bono che chiedeva da un palco di una kermesse musicale di cancellare il debito. Pare, e dico pare, che le somme di danaro accumulate (solo da lui) potrebbero cancellare diversi debiti di diversi paesi nel mondo. Tra i nomi c'è anche la Regina Elisabetta ma non è questo il problema. Il possesso di quantità ingenti di danaro non è un mio problema. Il mio problema è quando chi sa di avere il culo (francesismo dovuto) sudicio va poi in televisione a pontificare. Un altro grande illuminato è Roberto Benigni che ogni volta che sale sul palco prende fior di milioni per imbambolare il popolo con quella faccia da folletto, che andava benissimo quando interpretava il Cioni pontificando dalle Feste dell'Unità, ma oggi non più vera e sincera come allora. Sulla sua testa pende sempre quella famosa donazione di 250 mila euro presi a Sanremo che poi doveva donare in beneficenza (disse lui). Potrei fare una miriade di esempi ma non è questo il luogo. Un grande ha detto: "la beneficenza si fa in silenzio tutto il resto è palcoscenico". Caro Bono (e quelli come te) sicuramente con il tuo atteggiamento avrai attirato le simpatie di tanti ma per me resti un mediocre al pari di quelli che piangono in tv per poi tornare la sera nelle loro ville sgargianti in collina. E' giusto essere dei testimonial per le giuste cause ma ci vorrebbe anche un minimo di dignità. Trovate in rete e leggete la vita di Keanu Reeves e capirete di cosa sto parlando...

lunedì 6 novembre 2017

Luci ed ombre sul mondiale Superbike, #WorldSBK Qatar 2017

Si sono spenti definitivamente i riflettori sul mondiale Superbike 2017 nella notte desertica del Qatar. Vincitori e vinti hanno riposto le loro armi dentro le scatole per prepararsi all'inverno e ripartire. Ma per andare dove? Non vi è dubbio di una crisi profonda delle derivate di serie dovuta alle continue esigenze di immagine che in realtà non ha mai offerto perchè campionato per appassionati motociclisti. In fondo la moto che hai in garage è uguale a quella di Rea ma questo non conta più (anche perchè di quel tipo di moto non se ne vendono più tante). Mondiale SBK ucciso già dal terzo round da quel cannibale che è Johnny Rea che anche nell'ultima gara ha fatto doppietta superando i record di Bayliss e Edwards. Addirittura si vocifera che ha corso con la moto in configurazione 2018 (meno giri e meno cavalli) ma nonostante tutto ha vinto lo stesso. Non è la Kawasaki che vince ma il binomio moto-pilota perchè altrimenti lo avrebbe vinto Davies e la sua Ducati. Un mondiale a 2 purtroppo anche perchè nessuno è riuscito ad affacciarsi lassù con costanza. Si è avvicinata Yamaha con entrambi i piloti. Lo ha fatto un team privato qual'è il Barni con una Ducati privata. Nemmeno la seconda Ducati guidata da un regolare Melandri ha mai impensierito la vetta (Jerez a parte). Sykes sembra più un pilota "rassegnato" che il vecchio combattente che era ma d'altronde con Rea in squadra è dura per tutti. BMW Althea hanno navigato nelle retrovie meglio di loro ha fatto MV con un costante Camier che lascia per approdare in Honda. E il colosso nipponico con il Toro sulle carene? Fiasco completo. Honda non ha saputo minimamente affacciarsi nelle posizioni che gli competono il tutto condito dal lutto del povero Hayden l'unico in grado di spingerla un pò più in la. Discorso simile anche per Aprilia che preferisce avere qualche sporadico guizzo in MotoGp piuttosto che vincere in SBK (il 2014 non è così poi lontano). De gustibus... 
Regolamenti da rivedere? Si parla molto del confronto con il British Superbike in fatto di regolamenti e punteggi e vista l'affluenza può darsi che abbiano ragione. Ma girare per il mondo non è come stare in Europa e sinceramente la pericolosità delle piste inglesi mette un pò a disagio. Rallentare le moto non so quanto sia redditizio visto che Soufoglu domenica ha fatto il best lap in 2.01.8 ed escludendo Rea il gruppo si è stabilizzato sul 1.58.4 (circa) per salire fino ai 2.00.0 di tanti altri. 
Le due manches separate da un giorno? La griglia invertita (male)? Con il nuovo regolamento vedremo chi fuggirà o chi rimarrà. Io credo che Rea la farà da padrone anche l'anno prossimo ma questo non vuol dire che le gare possano essere brutte. In fondo anni addietro il pubblico ha assistito a corse dove 2 piloti avevano mezzi meccanici talmente superiori che al Mugello su rettilineo parzializzavano il gas... Ciao SBK, al prossimo anno... Io ci sarò e voi?