lunedì 13 novembre 2017

#MotoGp 2017, vincitori e vinti

La MotoGp del 2017 ci ha offerto nuovi spunti sui quali riflettere, sicuramente più interessanti degli anni passati dove la situazione, a livello top rider, si era un pò plafonata. Partiamo dal team campione del mondo Honda.
Honda senza Marquez sarebbe arrivata terza o forse quarta perchè non ha saputo garantire una buona moto all'altro top rider quel Dani Pedrosa, sotto contratto da una vita, ma mai capace di essere così incisivo come il suo compagno di squadra. Marquez è quel pilota, talento, fenomeno che riesce a guidare sopra i problemi scommettendo ogni gara su se stesso in più maturato dal punto di vista della gara anche se il Marc Style è venuto fuori anche all'ultima dove ha di nuovo oltrepassato i limiti della gravità motociclistica. Ancora un anno di contratto con Honda e poi vedremo se saprà cambiare casacca e vincere ancora. Io credo proprio di si.
Ducati quest'anno ha fatto quasi tutto giusto ed è giunta allo spareggio grazie al suo secondo pilota, quel Dovizioso capace di togliere la scena al suo compagno di squadra plurititolato e pagato molto di più. Flop? Non direi. Casualità ha voluto che con l'arrivo di Lorenzo la Ducati sia cresciuta e sia arrivata lassù. Ieri poi l'italiano medio tifoso ha condannato Lorenzo reo di non aver fatto passare il compagno quando, come per ammissione di Dovizioso, erano entrambi al limite. Dall'alto della sua carriera Lorenzo ha dimostrato di essere un campione, pur avendo ottenuto risultati discutibili.
E nell'anno senza Lorenzo la Yamaha, sempre per una casualità, ha ottenuto un risultato mediocre visti i piloti ma sopratutto le premesse. Vinales partito col botto ha dovuto poi fare i conti con lo sviluppo di una moto a mezzo con il suo caposquadra e più ascoltato Rossi. Ragione o torto in Yamaha si sono persi tanto è che la moto vecchia con Zarko è andata meglio (considerando un team satellite). L'anno prossimo sarà cruciale perchè Rossi ha già dato e speso tutto e tutto quello che otterrà sarà oro colato. Vinales dovrà dimostrare di saper portare avanti il progetto altrimenti per Yamaha si prospetteranno anni non da protagonista.
A parte il citato Zarko che ha fatto veramente un ottimo campionato gettando scompiglio nella compagine tutto il resto si è un pò perso nelle promesse di inizio anno segno che ancora tra i top rider e il resto del gruppo c'è ancora tanta differenza.
Una nota minore ma non meno importante è l'analisi del secondo posto di Romano Fenati in Moto3. Tutti parlano di una crisi del motociclismo italiano, che il CIV non è il CEV, e che il reparto giovani latita molto. E' vero, tutto vero, ma vorrei ricordare che nel mondiale corre il Team SKYVR46 legato all'Academy di Rossi sulla formazione dei giovani piloti. Il risultato finale è stato che il defenestrato Fenati dalla stessa Academy ha ottenuto più punti dei tre piloti SKY Racing Team sommati assieme. Cosa significa? Un pilota, un ragazzo che si affaccia al mondo delle corse dovrebbe avere più strade per arrivare lassù, avere la possibilità di fare un campionato italiano con meno spese e più garanzie che dover emigrare in Spagna per ottenere visibilità. Domani al via i test per la stagione 2018. Chi saranno i favoriti?

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