lunedì 25 luglio 2011

I mostri della Laguna (Seca)


Non c’è che dire la gara di Laguna Seca, 10 round della MotoGp, ha avuto si un vincitore, ma in realtà tre sono i piloti degni di una particolare menzione. Il primo è indubbiamente Casey Stoner, un ragazzo capace di emozionare con i suoi traversi ed oggi capace anche di aspettare il momento propizio per cucinare i suoi avversari. L’australiano durante tutto il fine settimana aveva avuto problemi con la sua Honda, nonostante fosse sempre uno dei più rapidi, ma non abbastanza come piace a lui. Ma si sa, è dal 2006 che piega in continuazione i semimanubri delle moto in cerca di andare sempre più forte, motivo per il quale oggi, Ducati, brancola nel buio. Ieri Stoner ha vinto di forza, di intelligenza e di coraggio, con due sorpassi da manuale, di quelli che rimangono nelle gesta dei grandi. Ha vinto contro un avversario tostissimo che ancora una volta ha dimostrato di meritare il titolo 2010 e di essere ancora in lizza per questo campionato del mondo. Lorenzo ieri ha fatto una bella gara, generosa, e poco importava se era seguito da Pedrosa e da Stoner. Forse è stato proprio questo il suo errore, però è stato anche il bello della sua gara. Cedere a sei giri dal termine significa di averci provato e di esserci quasi riuscito se non ci fosse stato l’australiano in ottimo spolvero. Bene anche Pedrosa, terzo, dolorante, ma sempre li dimostrando ancora una volta che lo stop di Le Mans gli ha compromesso l’ennesima occasione per correre per la vittoria. E gli altri? Dovizioso ha descritto molto bene la situazione odierna: “li davanti hanno un passo allucinante” e solo in tre possono permetterselo. Non se lo può permettere Simoncelli ancora una volta a terra alle prime battute, ma non se lo permette neanche Spies quarto, ma lontano dalla vetta in un circuito a lui familiare. Gli altri corrono per un altro campionato, con duelli, sorpassi, false schermaglie come nel caso di Hayden nei confronti di Rossi, fido scudiero a protezione di un sesto posto che serve solo a mascherare la disfatta totale del binomio italiano.

E mentre il mondiale fa una pausa per ritornare nel bosco di BRNO, non ci resta che attendere i titoli dei giornali, primo su tutti Moto-scusometro-Sprint che dopo il Gp di Germania era uscito con una copertina raffigurante Rossi ed un riquadro con Pedrosa (vincitore) e Stoner e la scritta “Stoner stordito”. Tra i nuovi piagnoni troviamo anche Lucchinelli che a Fuori Giri ha detto che “le gare senza Valentino non sono gare”… Il motociclismo c’è stato prima e ci sarà dopo Rossi con piloti in grado di appassionare i veri appassionati… (se ne sono accorti anche Meda e Reggiani, pensa un po’ te…)

lunedì 18 luglio 2011

Spalla alla birra


Uno dei piatti tipici della cucina tedesca è lo stinco alla birra servito con crauti o con patate. Ieri però, al Sachsering, gli spettatori si sono visti servire una fresca spalla rimessa a nuovo, quella di Pedrosa, accompagnata ad una bella birra di gas che il pilota spagnolo a dato nella terra degli Alemanni. Anche se mancante ancora di un titolo nella classe regina, Pedrosa ieri ha dato una dimostrazione di forza e capacità rimarcando, se mai ce ne fosse stato bisogno, che accanto a quei due in testa alla classifica forse ci poteva essere anche lui. E forse questo serva anche un po’ di lezione ai soliti soloni che tanto hanno criticato la mancata stretta di mano con Simoncelli. Il numero 26 della Honda ieri ha vinto in maniera un po’ atipica rispetto al suo stile, ma ha piegato la resistenza dei due piloti più al top di questi ultimi 4 anni: certo Jorge Lorenzo e Casey Stoner. Bravo davvero al “Torero Camomillo” che insieme agli altri due ci hanno regalato una gara poco noiosa dove ancora una volta è venuta fuori la cattiveria di Lorenzo che ha beffato Stoner all’ultima curva e la classe infinita dell’australiano che ha guidato la moto sempre di traverso firmando ogni volta le curve con una bella riga nera (forse male per le gomme ma tanta roba per noi appassionati). Battaglia anche per il 4, 5 e sesto posto con i due italiani, Dovizioso e Simoncelli,.che si sono sorpassati per tutta la gara, fino a quando non è arrivato Spies che si è inserito tra i due soffiando il 5 posto a Simoncelli. Gloria anche per il 7, 8, e nono nell’ordine Hayden, Bautista e Rossi protagonisti per il duello della “Coppa del Nono”… Vorrei poter dire altro sulla situazione Ducati-Rossi, ma ci pensano già i “giornalisti” locali trasformati in meccanici e ingegneri e piagnoni, sempre pronti a giustificare le debacle di un binomio che non riesce a girare come dovrebbe, dimenticandosi che terzo, nella classifica generale c’è Dovizioso da Forlì zona sotto l’appennino Tosco-Emiliano… Italia anche li… Ottimo Marquez nella Moto2 che sta facendo quanto sperato sin dall’inizio, tallonato da un coriacissimo Bradl ancora saldamente in testa al mondiale con già l’occhio alla MotoGp, che ha contenuto intelligentemente l’arrembaggio dello spagnolo ancora indietro di 40 punti nella classifica generale. Nota a margine per i commenti su Alex De Angelis: capisco che parla romagnolo, ma batte bandiera San Marinese, uno stato all’interno dell’Italia, ma sempre uno stato a parte è, al pari della Svizzera…che sembra avere motori migliori… Ma per favore!!!

martedì 5 luglio 2011

Il Gladiatore


Lo chiamano l’Ispanico, Porfuera, espressione sempre accigliata, magari non un esempio di simpatia, ma un gran pilota. Domenica al Mugello Jorge Lorenzo ha fatto vedere a tutti di essere uno con le palle, uno che guida forte, un campione del mondo. Poco importa se gli italiani beceri e ignoranti l’hanno fischiato reo di essere stato troppo severo con Simoncelli e per rispondere ai fischi spagnoli nei confronti dell’italiano. Questa non è una partita di pallone Italia-Spagna, qui si celebrano le gesta dei piloti che magicamente disegnano traiettorie sulle piste. I due sorpassi rifilati a Dovizioso e al Fenomeno Stoner alla Casanova-Savelli sono esempi di bellezza e coraggio che non hanno bandiere. I fischi dei beceri fanno parte di un popolo che per fortuna andrà a scomparire piano piano come le gesta del campione che osannano. Velentino Rossi ha portato tanto nel motociclismo, ma ha anche portato (suo malgrado?) i tifosi dello stadio. Il nostro motociclismo è un po’ diverso. Il nostro motociclismo sta nelle parole di Stoner che alla fine si prende la colpa per una pressione errata delle gomme. Il nostro motociclismo stà nelle lacrime di Dovizioso, un italiano, ma evidentemente non troppo. Il nostro motociclismo sta anche nelle parole di Simoncelli che bacchetta chi fischia i piloti. E’ vero, non sta nelle parole di Puig (arrestare è una parola grossa caro Alberto), ma non sta neanche nelle parole di Lucchinelli prontamente redarguito da Agostini nel dopo gara. Domenica Lorenzo ci ha regalato un bellissimo gesto atletico ed una riapertura del mondiale contro il Canguro Mannaro, pilota che risponde al nome di Casey Stoner. Volete i fischi? Bene, leggetevi gli ultimi anni di MotoGp. Stoner vinceva perché aveva la Ducati e l’elettronica. Lorenzo ha vinto perché la moto la faceva Rossi. Tutti convinti. Bene! Nel 2011 Lorenzo vince perché è un signor pilota e un campione. Stoner le guida tutte con una facilità imbarazzante ed usa pochissima elettronica. Ducati e Valentino, nel matrimonio del secolo, si sono persi in entrambi le direzioni, facendo emergere che la Ducati la guidava Stoner e Rossi non è poi così tanto più fenomeno senza il supporto tecnico. Vero? Falso? Intanto Rossi fa il Biaggi di 10 anni fa gettando già all’ortiche il progetto Ducati GP2012 poi si vedrà…

Fischiate pure adesso, anche se Meda ha fatto alzare l’inno spagnolo in Tv per coprire i vostri fischi. Fischiate… Noi appassionati guardiamo le corse e saltiamo in piedi sul divano sempre. Voi, tra un po’, ritornerete negli stadi, oppure a guardare le partenze della Formula Uno…