lunedì 26 giugno 2017

Rossi 115!, Motogp #AssenGP 2017

Se fossimo stati 10 anni indietro la vittoria di Rossi avrebbe avuto anche la lode ma, avendo declassato Assen dall'università della moto ad un liceo, la lode gliela diamo per la carriera visto che è il pilota più longevo a vincere. Questo è un pò il super potere di Rossi che riesce a vincere la vecchiaia correndo in moto. Mancava da un anno dalla vittoria e ieri lo ha fatto regolando un Petrucci tosto come non mai tanto è che al traguardo solo 0.063 millesimi li hanno separati. Bello comunque due italiani sul podio nel giorno della "disfatta" spagnola. Solo Marquez (e chi altri) è riuscito a salire sul gradino più basso del podio regolando un arrembante Crutchlow e un Dovizioso-Giudizioso che ora guida la classifica mondiale. Si perchè ieri Vinales ha pensato di gettare tutto alle ortiche cadendo nella chicane che precede il traguardo e miracolosamente evitato proprio da Dovizioso (qualche centimetro più in la e sarebbe finita in tragedia). Anche Pedrosa e Lorenzo non sono pervenuti ognuno alle prese con i propri problemi. Chi invece aveva fatto ben sperare era stato Zarko autore della pole e leader per diversi giri per poi perdersi fino all'errore del cambio gomme su di una pista leggermente inumidita. Sterile come sempre la polemica dei giornalai del sorpasso di Zarko ai danni di Rossi. Valentino si riprende dunque lo scettro della vittoria ed in virtù dei risultati riaccorcia una classifica che vede 4 piloti in pochi punti con Pedrosa e Zarko leggermente staccati. Gomme per una volta tanto meno influenti del solito sul risultato finale visto anche l'imprevedibilità del meteo.
Nella Moto2 Morbidelli ritorna ad essere "duro" vincendo una bella gara condotta da leader su un altro bel pilota, quel Tom Luthi decano della serie ma sempre grintoso. Terzo Nakagami impossessato da Assen (l'anno scorso vinse) dopo la retrocessione di Pasini, sempre in ottima forma, per il taglio della chicane. Anche l'anno scorso ci fu un medesimo taglio ma la direzione gara pensò bene di non sanzionare il pilota che poi vinse... chissà come mai... 
Moto3 sempre super spettacolare con dei ragazzi fuori di testa a farci sobbalzare sul divano. A spuntarla è stato Canet partito dalle retrovie come il nostro Fenati ieri ottimo secondo con punti importanti per il campionato. Terzo McPhee. Il resto degli italiani molto in ombra lontano dalle tanto sbandierate aspettative.
 Prossimo round Sachsering pista non propriamente per la MotoGp ma sempre generosa per gare spettacolari. Stay tuned!

lunedì 19 giugno 2017

Melandri il ritono, Round SBK Misano 2017 #WorldSBK

E' tornato alla vittoria dopo qualche anno di digiuno. Lo ha fatto in Italia davanti al suo pubblico dopo una gara attenta studiando gli avversari. Marco Melandri ha vinto in sella alla Ducati che tanto avara fu in MotoGp ma che ieri gli ha restituito il sorriso. Che sia la prima di una lunga striscia è un pò presto per dirlo ma al momento sulla moto di Borgo Panigale si può vincere anche se non ci si chiama Davies. Fortunato e sfortunato il pilota inglese che in gara 1 stava andando a vincere la sua ennesima vittoria quando alla curva del Carro è scivolato di anteriore venendo centrato in pieno da un incolpevole Rea. Le immagini ci hanno subito riportato a quel lontano Ottobre 2011, ma evidentemente proprio nel circuito del Sic qualcuno ha pensato bene di limitare i danni a Chaz.... In fondo a noi piace pensarla così. Chi dalle stelle non finisce mai nelle stalle e proprio Rea, spregiudicato nei sorpassi (Gara2) indistruttibile quando dopo un bel salto con la sua Kawasaki, con Davies a fargli da trampolino, si rialza e arriva comunque terzo (Gara1). L'ho già scritto e lo ribadisco che il mondiale è saldamente nelle mani di Rea colpevole di una simbiosi perfetta moto pilota. Sykes si è limitato a raccogliere punti preziosi in ottica campionato, senza strafare, e alla fine porterà a casa (forse) un altro secondo posto in campionato. In Gara 1 si rivede finalmente una Yamaha la davanti che ha condotto la gara fino a 5 giri dal termine con Van Der Mark quando la gomma posteriore ha deciso di "stallonarsi" di nuovo, finendo comunque ottimo quarto in Gara2. Un buon segnale per il campionato e per lo spettacolo. Il resto del gruppo ancora molto rivedibile anche se Torres e Foret in gara2 hanno aperto degli spiragli interessanti per poi essere lasciati a piedi dalle rispettive moto.
Nella SSP600 Soufoglu ha deciso di azzerare il vantaggio di Mahias in campionato vincendo una gara imperiosa e a suo dire "vinta di esperienza". Nulla ha pèotuto l'ottimo Cluzel e nbemmeno Caricasulo finalmente al traguardo così come Jacobsen quarto a sei secondi dalla vetta. Malissimo Mahias che non ha saputo accontentarsi di studiare il forte pilota turco finendo a terra per ben 2 volte. 
A margine delle gare si sono discussi anche due argomenti in primo piano ultimamente. Il primo sulla questione delle gomme dove è intervenuta direttamente Pirelli che ha bacchettato proprio Kawasaki e Yamaha rei di non eseguire il montaggio delle gomme come da protocollo (da qui i due problemi riscontrati). 
La seconda questione riguardava l'utilizzo della centralina elettronica unica, soluzione già adottata in MotoGp ma che in realtà snaturerebbe proprio lo spirito della SBK e a mio avviso vincerebbero sempre gli stessi. 
Prossimo round in Laguna con la speranza di un recupero di Chaz e di una continuità sia di Melandri sia di Yamaha, giusto per non assistere ad un altro assolo di Rea.

lunedì 12 giugno 2017

La seconda volta di Dovizioso, #CatalanGP 2017

Dovizioso si è ripetuto. Ci hanno provato in diversi dopo Stoner a vincere con Ducati e le due vittorie sono arrivate dal pilota meno "sponsorizzato" di tutti. Due gare vinte dal pilota più che dalla moto, anche se il lavoro dei tester (e di Dall'Igna) ha focalizzato i punti dove intervenire. Anche ieri il Dovi ha riflettuto per metà gara quando ha visto che il ritmo non era così insostenibile accontentandosi di seguire Pedrosa per poi condurre la gara lasciando a Marquez l'illusione di poterlo riprendere. Bravo Andrea, mi piace sempre il tuo atteggiamento e la tua professionalità e chissà se quest'anno, complice anche uno "strano" gommaio, non tu possa ambire a qualcosa di più grande. Secondi e terzi le Honda di Marquez e Pedrosa che avevano lavorato per altri risultati ma che alla fine hanno portato a casa punti importanti vista la debacle di Yamaha e di Vinales e Rossi. Sinceramente non credo ad un calo improvviso di Yamaha ma piuttosto ad una gestione "particolare" di Michelin che, come in passato, ci ha abituato a comportamenti strani e poco chiari. Se tutto ciò serviva per rendere più interessante il campionato ci sono riusciti in pieno ma il tutto mi lascia molto perplesso. Quarto Jorge Lorenzo autore di una prestazione non del tutto da buttare visto come si era messa a metà gara. Continuano invece le mirabolanti avventure del francese (Zarko) e del tedesco (Folger) su Yamaha 2016, ieri sempre più veloci degli ufficiali. 
La Moto2 ha registrato la seconda vittoria di Marquez imprendibile sin dalla partenza che non ha lasciato speranza alcuna agli avversari se non di giocarsi solo i gradini più bassi del podio. E qui, ancora una volta, sono felice di citare il secondo posto di Mattia Pasini che in due gare ha trovato (forse) il giusto feeling sia con la moto che con la squadra, portandolo ad una condizione veramente eccezionale e matura. Forza Paso! Terzo Luthi. Gara in ombra per Morbidelli che vede ridursi il vantaggio in classifica generale.
Moto3 come sempre spettacolare ricca di bagarre fino all'ultimo giro quando Mir ha deciso con due sorpassi capolavoro di andare a vincere sull'ottimo Fenati e sull'autore della pole Martin. Classifica che si allunga pericolosamente com'è già successo negli anni passati sia con Binder che con Kent.
Permettetemi un'ultima analisi. Sulle gomme mi sono già espresso e i miei dubbi rimangono ancora inalterati. Sulla modifica del tracciato per la sicurezza ho qualche dubbio. Le corse sono pericolose e niente e nessuno potrà impedire il succedersi della fatalità come fu per il povero Salom l'anno scorso. Introdurre chicane da posteggio dell'Esselunga snatura lo scopo delle corse che hanno nel rischio proprio quella variabile che piace agli spettatori. Già tanti autodromi sono stati rovinati nel nome della sicurezza ma i piloti continuano a morire. Forse se nella via di fuga ci fossero stati i sassi il povero Salom era ancora con noi? Chissà... Eppure Hayden non stava correndo in moto quando ha perso la vita. Le corse sono corse con i loro pro e i loro contro. Smettetela di voler essere al di sopra del destino tanto vince sempre lui. Grazie. 

venerdì 9 giugno 2017

Grembiuli al vento

Ciao ragazzi, oggi è il vostro ultimo giorno di scuola ma per entrambi un ultimo giorno più particolare di altri. Per la mia bambina che finisce il ciclo elementare, quel ciclo che l'ha vista crescere imparando dapprima l'ABC e la magia del leggere, poi i numeri che ti serviranno per i conti della vita. Al mio piccolo ometto che chiude il trittico delle medie che lo ha portato alla crescita, da quella fase ingenua a quella più difficile dell'adolescenza. Per entrambi un nuovo percorso che lascia dietro di se anni spensierati addentrandosi nell'oceano di una vita da vivere. In questo momento le mie sensazioni sono troppo forti e contrastanti, felice ma allo stesso tempo triste perchè la vostra crescita scandisce il tempo che passa e che vi porterà, com'è giusto che sia, a vivere le vostre vite. Vite che ho visto formarsi sotto i miei occhi fatte di disegni, righelli, matite e pensieri rivolti a noi genitori, che si sono trasformati col passare del tempo nel tratto e nei contenuti. Quel grembiule che oggi lancerai al vento si gonfierà dell'aria la stessa che respirerai nei tuoi prossimi vestiti che si trasformeranno con i tuoi gusti, mentre per il mio ragazzo lo scoglio sarà ancora più grande perchè i prossimi anni ti vedranno crescere e porre le basi per il tuo futuro da uomo. E' lo stesso percorso che abbiamo fatto tutti noi ma viverlo da genitore è terribilmente più difficile. Non è per l'età ma è per un mondo che si fa sempre più complicato e più contorto e non esistono scudi abbastanza grandi per proteggervi. Vorrei poter proteggere sempre i vostri sogni come ho fatto fino ad oggi ma è il destino di ognuno di noi di crescere e librarsi nell'aria volando da soli. Quando il grembiule ricadrà a terra raccoglietelo e conservatelo dentro i vostri cuori perchè un giorno forse lo ritirerete fuori come ho fatto io....

Il vostro babbo Massimiliano

martedì 6 giugno 2017

Emozioni italiane, #MotoGp Mugello 2017

Da appassionato di moto non mi è mai interessato della bandiera più alta sventolante sopra il n°1 del gradino più alto del podio. In fondo ogni pilota racconta una storia che sia svizzero, sudafricano o italiano. Domenica al Mugello però vedere il tricolore sventolare in tutte e tre le classi mi ha fatto piacere perchè i protagonisti non erano i "soliti noti" ma bensì gli italiani che in molti considerano di serie B se non svizzeri come nel caso di Dovizioso (se ascoltate le telecronache). Per me e per molti altri sono tre piloti italiani bravi che hanno vinto su di una delle piste più belle ma anche più selettive al mondo. A parte il Dovi che ha regolato gente come Vinales, Petrucci e Rossi, sia Pasini che Migno hanno vinto in volata una gara che si sono costruiti centimetro per centimetro che alla fine li ha portati lassù. La prima volta di Migno non poteva essere migliore davanti al suo pubblico prendendo (speriamo) quella fiducia che serve per stare li davanti. Bene anche Pasini di un soffio su Luthi ma poco importa perchè ciò che conta è la vittoria costruita con due sorpassi magistrali alla Casanova - Savelli. Una vittoria che sa di amarcord visto che l'ultima volta del Paso fu proprio qui in quel bellissimo duello con l'amico Simoncelli. Infine Dovizioso, il lavoratore del manubrio, uno dei piloti più gentleman del paddok. Dovizioso questa vittoria se l'è costruita con umiltà e impegno evitando grossi acuti nella fase iniziale per poi sfoderare un passo finale da campione lasciando agli altri solo la possibilità di annusare i tubi di scarico della sua Ducati. Non solo ma nella giornata del Dovi si è visto per la prima volta (sull'asciutto) la davanti anche Petrucci anche lui autore di una gara intelligente, forse addirittura "accontentandosi" del terzo posto visto che il passo di Vinales non era così irresistibile. Giù dal podio ma degno di menzione anche Rossi, comunque quarto dopo un fine settimana un pò travagliato. Che la Ducati fosse in forma lo si è visto dal quinto posto di Bautista su un Marquez ragioniere anche perchè di più non si poteva fare. Purtroppo nell'ombra tutto il resto compreso Lorenzo che ci aveva illuso di una gara all'inizio molto diversa. 
Classifica leggermente allungata con Vinales che ora ha più di una gara di vantaggio proprio su Dovizioso. Barcellona (simile al Mugello) sarà un crocevia fondamentale per vedere diverse cose: la prima la reale condizione di Rossi non fisica ma "psichica" vista la sua non più giovane età. L'espressione non è la solita e credo che l'infortunio abbia tirato fuori qualcosa di più... ma questa è solo una mia sensazione. Vinales va sicuramente fermato ma "casualmente" l'anteriore di Marquez domenica non ha funzionato a dovere. Vedremo tra 7 giorni quando il "ritorno" si giocherà in Spagna in memoria di Salom.