lunedì 12 giugno 2017

La seconda volta di Dovizioso, #CatalanGP 2017

Dovizioso si è ripetuto. Ci hanno provato in diversi dopo Stoner a vincere con Ducati e le due vittorie sono arrivate dal pilota meno "sponsorizzato" di tutti. Due gare vinte dal pilota più che dalla moto, anche se il lavoro dei tester (e di Dall'Igna) ha focalizzato i punti dove intervenire. Anche ieri il Dovi ha riflettuto per metà gara quando ha visto che il ritmo non era così insostenibile accontentandosi di seguire Pedrosa per poi condurre la gara lasciando a Marquez l'illusione di poterlo riprendere. Bravo Andrea, mi piace sempre il tuo atteggiamento e la tua professionalità e chissà se quest'anno, complice anche uno "strano" gommaio, non tu possa ambire a qualcosa di più grande. Secondi e terzi le Honda di Marquez e Pedrosa che avevano lavorato per altri risultati ma che alla fine hanno portato a casa punti importanti vista la debacle di Yamaha e di Vinales e Rossi. Sinceramente non credo ad un calo improvviso di Yamaha ma piuttosto ad una gestione "particolare" di Michelin che, come in passato, ci ha abituato a comportamenti strani e poco chiari. Se tutto ciò serviva per rendere più interessante il campionato ci sono riusciti in pieno ma il tutto mi lascia molto perplesso. Quarto Jorge Lorenzo autore di una prestazione non del tutto da buttare visto come si era messa a metà gara. Continuano invece le mirabolanti avventure del francese (Zarko) e del tedesco (Folger) su Yamaha 2016, ieri sempre più veloci degli ufficiali. 
La Moto2 ha registrato la seconda vittoria di Marquez imprendibile sin dalla partenza che non ha lasciato speranza alcuna agli avversari se non di giocarsi solo i gradini più bassi del podio. E qui, ancora una volta, sono felice di citare il secondo posto di Mattia Pasini che in due gare ha trovato (forse) il giusto feeling sia con la moto che con la squadra, portandolo ad una condizione veramente eccezionale e matura. Forza Paso! Terzo Luthi. Gara in ombra per Morbidelli che vede ridursi il vantaggio in classifica generale.
Moto3 come sempre spettacolare ricca di bagarre fino all'ultimo giro quando Mir ha deciso con due sorpassi capolavoro di andare a vincere sull'ottimo Fenati e sull'autore della pole Martin. Classifica che si allunga pericolosamente com'è già successo negli anni passati sia con Binder che con Kent.
Permettetemi un'ultima analisi. Sulle gomme mi sono già espresso e i miei dubbi rimangono ancora inalterati. Sulla modifica del tracciato per la sicurezza ho qualche dubbio. Le corse sono pericolose e niente e nessuno potrà impedire il succedersi della fatalità come fu per il povero Salom l'anno scorso. Introdurre chicane da posteggio dell'Esselunga snatura lo scopo delle corse che hanno nel rischio proprio quella variabile che piace agli spettatori. Già tanti autodromi sono stati rovinati nel nome della sicurezza ma i piloti continuano a morire. Forse se nella via di fuga ci fossero stati i sassi il povero Salom era ancora con noi? Chissà... Eppure Hayden non stava correndo in moto quando ha perso la vita. Le corse sono corse con i loro pro e i loro contro. Smettetela di voler essere al di sopra del destino tanto vince sempre lui. Grazie. 

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